Journée mondiale de lutte contre la rage 2023 : faites passer le message !

Source: Switzerland – Canton Government of Geneva in French

En ce jeudi 28 septembre 2023, date anniversaire de la mort de Louis Pasteur qui découvrît le vaccin contre la rage en 1885, la communauté internationale célèbre la journée mondiale de lutte contre le virus de la rage. Cette maladie mortelle, transmissible à l’homme par morsure ou léchage d’un animal infecté, a été éradiquée de Suisse depuis 1999. Mais le spectre d’un retour de la rage dans notre pays est réel : en cause, les importations illégales d’animaux de compagnie, dont les chiffres ne cessent de progresser.

La rage tue encore aujourd’hui dans le monde une personne toutes les 10 minutes. Ce virus est présent sur tous les continents à l’exception de l’Antarctique, et touche majoritairement les mammifères sauvages, comme les chauves-souris. De par leur proximité et son mode de transmission salivaire, les chiens représentent le trait d’union entre ce réservoir de virus et l’Homme.

La situation sanitaire favorable à l’égard de la rage dans les pays développés comme le nôtre, peut donner un faux sentiment de sécurité à la population. La journée mondiale de lutte contre la rage est là pour rappeler une réalité et éveiller les consciences. La rage est une maladie singulière puisqu’indétectable par les analyses médicales classiques du vivant de l’infecté et nécessairement mortelle une fois les symptômes ressentis.

Des cas récents de chiens enragés découverts en France et en Allemagne, après avoir été ramenés illégalement de pays à risque, nous rappelle à cette réalité. Bien que le dernier cas de rage à Genève remonte à 2003, l’explosion du nombre de cas d’importations illégales fait craindre le retour du virus en Suisse. L’avènement des réseaux sociaux, sur lesquels les publications de vente d’animaux pullulent, combiné aux restrictions liées au COVID19 qui ont accentué le souhait de faire entrer des animaux dans les foyers, expliquent en partie ce phénomène inquiétant.

En plus de veiller à bien s’informer sur les conditions sanitaires d’importation d’un chien ou d’un chat selon le pays de provenance, il est recommandé de ne pas acheter d’animaux de compagnie sans avoir préalablement visité l’élevage ou le refuge d’origine. En pensant faire une bonne action ou une bonne affaire, ces achats peuvent alimenter des trafics très lucratifs qui font rimer « profit » avec « souffrance animale », tout en exposant les acquéreurs avec le risque de faire entrer la rage dans leur foyer.

Le canton de Genève, à la population internationale et fort de ses 200 km de frontière avec la France, est le seul canton suisse à imposer dans sa législation la vaccination antirabique de sa population canine. Cette stratégie vaccinale, qui a prouvé son efficacité depuis 1885, reprend les recommandations d’organismes internationaux ; cependant seuls la vigilance de chacun et le respect des règles sanitaires lors d’importations d’animaux de compagnie, permettront de préserver la Suisse d’une réintroduction du virus de la rage.

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Rispetto anche durante la campagna elettorale

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Non c’è spazio per minacce e insulti nella campagna elettorale grigionese. Il presidente del Governo Peter Peyer lancia un appello affinché la campagna elettorale per le elezioni federali del 22 ottobre 2023 sia caratterizzata da rispetto e correttezza. I candidati che vengono minacciati e insultati durante l’esercizio dei loro diritti politici possono sporgere denuncia presso la Polizia cantonale o la Procura pubblica.

Il 22 ottobre 2023 avranno luogo le elezioni federali. La popolazione svizzera può esercitare liberamente il diritto di voto e di elezione passivo e attivo. «Dobbiamo proteggere questa conquista fondamentale», ha affermato il presidente del Governo Peter Peyer. Tuttavia purtroppo si verifica sempre più spesso che le persone che si candidano a una carica politica subiscano minacce e vengano insultate. Il Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità ha pertanto scritto ai partiti grigionesi per richiamare l’attenzione dei candidati sui loro diritti. Qualora questi ultimi subissero azioni inaccettabili quali minacce e insulti, in particolare sui social media, possono sporgere denuncia.

Inoltre vige la tolleranza zero in relazione a diffamazioni oppure addirittura attacchi personali. È possibile segnalare eventi del genere alla Polizia oppure alla Procura pubblica. «E-mail di odio, minacce sui social media, cybermobbing e simili non devono essere ammessi in una società che tratta le persone con rispetto», ha dichiarato Peter Peyer.

Persona di riferimento:

Presidente del Governo Peter Peyer, direttore del Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità, tel. +41 81 257 25 01 (raggiungibile tra le ore 15:00 e le ore 17:00), e‑mail Peter.Peyer@djsg.gr.ch

Organo competente: Dipartimento di giustizia, sicurezza e sanità

Programma di vaccinazione contro l’HPV per adolescenti

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Cantone dei Grigioni svolge di nuovo un programma di vaccinazione cantonale contro il virus del papilloma umano (HPV). L’HPV è trasmesso per via sessuale e causa verruche genitali. Con il passare degli anni può verificarsi una degenerazione delle mucose infette, ciò che può sfociare in uno stadio preliminare del cancro o in cancro. Una vaccinazione contro l’HPV protegge in modo efficace e sicuro dalle infezioni e riduce il rischio di ammalarsi di tumore a seguito del contagio con l’HPV. Nel quadro del programma di vaccinazione contro l’HPV tutti gli adolescenti e i giovani adulti dei Grigioni tra gli 11 e i 26 anni possono farsi vaccinare gratuitamente contro l’HPV.

Il vaccino attualmente disponibile copre nove tipi del virus del papilloma umano. La vaccinazione è raccomandata per ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni nonché giovani donne e uomini fino ai 26 anni. La vaccinazione dovrebbe essere somministrata prima del primo rapporto sessuale. Nel caso ideale viene somministrata prima del compimento dei 15 anni, poiché in questo caso sono necessarie solo due dosi. L’Ufficio dell’igiene pubblica raccomanda agli adolescenti di discutere il tema relativo alla vaccinazione contro l’HPV con i detentori dell’autorità parentale e uno specialista in medicina. La vaccinazione è gratuita e la decisione di sottoporsi a tale vaccinazione è personale.

Una delle infezioni maggiormente trasmissibili per via sessuale
Il virus del papilloma umano (HPV) è molto diffuso e altamente contagioso. Il virus, essendo diffuso sull’intera mucosa, viene trasmesso da persona a persona attraverso i rapporti sessuali o il contatto genitale, anche se si usa il profilattico. Occorre utilizzare comunque il profilattico, in modo da non contrarre altre malattie sessualmente trasmissibili come l’epatite B, l’HIV, la clamidia o il virus dell’herpes.

Nelle donne il virus del papilloma umano può portare al cancro al collo dell’utero e della vagina. In entrambi i sessi l’HPV può causare cancro dell’ano o della cervice uterina. Alcuni tipi di HPV possono provocare verruche genitali visibili o invisibili. L’infezione da HPV è una delle infezioni maggiormente trasmissibili per via sessuale e colpisce sia uomini che donne.

Ulteriori informazioni e iscrizione alla vaccinazione contro l’HPV:

Persona di riferimento:

Marina Jamnicki, Gemedico cantonale, Ufficio dell’igiene pubblica, tel. +41 81 257 26 46 (raggiungibile tra le ore 13:00 e le ore 16:00), e‑mail Marina.Jamnicki@san.gr.ch

Organo competente: Ufficio dell’igiene pubblica

Comunicato del Governo del 21 settembre 2023

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Governo ha preso posizione in merito a un progetto posto in consultazione dalla Confederazione concernente la promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione nonché in merito a richieste di Procap Grischun in relazione all’attuazione della legge sui disabili. Inoltre ha concesso contributi cantonali a favore dell’area Bernina Glaciers e a favore di un progetto di digitalizzazione in Valposchiavo.

Il Governo ha preso posizione riguardo a un progetto posto in consultazione dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) concernente la promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2025–2028. Il progetto in discussione è di fondamentale importanza per le imprese attive nella ricerca, nello sviluppo nonché per le istituzioni scientifiche nei Grigioni. Il progetto tratta in sostanza i mezzi di promozione della Confederazione per questi quattro anni. Inoltre il Consiglio federale chiede anche adeguamenti puntuali alle basi giuridiche.

Il Governo accoglie con favore i principi della politica di promozione definiti nel progetto. Esso è tuttavia preoccupato per il futuro sviluppo degli istituti nel Cantone. Gli istituti di ricerca e di formazione cantonali sono infatti molto preoccupati per le conseguenze che il progetto con i mezzi previsti comporta. In generale, a seguito della riduzione per oltre quattro anni dei mezzi federali occorre attendersi una perdita di qualità nei settori critici dell’insegnamento, della ricerca e dell’innovazione nonché della comunicazione scientifica. Ciò nuoce all’intera piazza economica e d’innovazione della Svizzera e quindi anche ai Grigioni.

Il Cantone dei Grigioni è consapevole del fatto che a seguito della difficile situazione finanziaria della Confederazione sussiste necessità di agire, ciò non può tuttavia avvenire a spese della più importante materia prima della Svizzera, ossia il sapere. La piazza svizzera della formazione, della ricerca e dell’innovazione deve rimanere attrattiva nonostante questa condizione difficile.

Consultazioni del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR)

Il Governo ha preso posizione riguardo a un progetto posto in consultazione dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) concernente la promozione dell’educazione, della ricerca e dell’innovazione negli anni 2025–2028.

Il Governo ha preso posizione in merito a varie richieste di Procap Grischun in relazione all’attuazione della legge sui disabili (LDis). Con lettera del 31 marzo 2023 Procap Grischun ha sottoposto al Governo una risoluzione con la quale l’ha invitato tra l’altro ad accelerare l’attuazione della LDis nel proprio settore di competenza e a illustrare l’attribuzione delle priorità ai lavori di trasformazione. La risoluzione richiede altresì una collaborazione con le competenti organizzazioni d’aiuto ai disabili e un’attuazione in tempi rapidi delle misure corrispondenti.

Nella propria presa di posizione il Governo ha osservato che l’accelerazione dell’attuazione di risanamenti LDis richiesta da Procap Grischun è già in corso. Nonostante le difficili condizioni topografiche e il numero di fermate, nei Grigioni un numero elevato di edifici e infrastrutture dei trasporti pubblici è già conforme alle esigenze dei disabili. Allo stato attuale, circa la metà delle circa 400 fermate del bus che necessitano di risanamento è stata trasformata, il rimanente seguirà dopo il 2023. Per quanto riguarda le fermate ferroviarie, nel Cantone sono state quasi tutte rese conformi alla LDis. Inoltre nella sua seduta del 15 agosto 2023 il Governo ha prolungato di un anno il termine entro il quale i comuni possono presentare domanda per ottenere contributi cantonali superiori per il risanamento di fermate del bus al fine di renderle adatte alle esigenze dei disabili.

Il Cantone collabora strettamente già da diversi anni con le organizzazioni d’aiuto ai disabili al fine di portare avanti quanto previsto dalla LDis. La collaborazione tra Cantone, comuni e organizzazioni d’aiuto ai disabili si fonda in primo luogo sulla comunicazione e sul sostegno reciproci. Il Governo darà valore a questa preziosa collaborazione anche in futuro.

Il Governo ha preso posizione in merito a varie richieste di Procap Grischun in relazione all’attuazione della legge sui disabili (LDis).

Il Governo ha concesso all’associazione Erlebnisraum Bernina Glaciers un contributo cantonale per un totale di 415 000 franchi nel quadro della Nuova politica regionale della Confederazione (NPR) a favore del progetto «Ulteriore sviluppo dell’area Bernina Glaciers». Il contributo NPR è a carico della Confederazione e del Cantone in ragione della metà ciascuno.

L’area Bernina Glaciers si estende da Pontresina alla Valposchiavo e collega le due destinazioni turistiche Engadin St. Moritz e Valposchiavo. Al centro si trovano i ghiacciai del massiccio del Bernina, con il «Gletschererlebnis Diavolezza», che costituisce una delle quattro attrazioni principali dell’«Alpine Circle Graubünden». Nel quadro della cooperazione tra regioni e destinazioni, tramite lo sviluppo dell’offerta turistica si intende estendere la stagione estiva alla primavera e all’autunno e attivare l’offerta invernale. Grazie a offerte e allestimenti attrattivi si intende fare in modo che gli ospiti possano essere accolti nell’area Bernina Glaciers sull’arco di tutto l’anno.

© Pontresina Tourismus; ghiacciaio del Persgletscher con il Piz Palü

Il Governo ha concesso all’associazione Erlebnisraum Bernina Glaciers un contributo cantonale per un totale di 415 000 franchi nel quadro della Nuova politica regionale della Confederazione (NPR) a favore del progetto «Ulteriore sviluppo dell’area Bernina Glaciers».

Il Governo ha concesso all’Associazione 100% (bio) Valposchiavo un contributo cantonale pari a circa 55 000 franchi a favore della seconda fase del progetto «Mercato Valposchiavo». Esso ha concesso il contributo nel quadro della legge concernente la promozione della trasformazione digitale nei Grigioni. I costi complessivi di questa seconda fase di «Mercato Valposchiavo» ammontano a circa 294 000 franchi.

Nel quadro del progetto di sviluppo regionale (PSR) 100% (bio) Valposchiavo si intende estendere ad altre regioni la soluzione di vendita e logistica digitale locale B2B «Mercato Valposchiavo». Con il contributo cantonale viene favorito l’ulteriore sviluppo di questa piattaforma digitale. «Mercato Valposchiavo» permette al settore alberghiero e della ristorazione, ai negozi nonché ad altre attività commerciali della regione interessate di ordinare direttamente su un’unica piattaforma i prodotti agricoli della Valposchiavo. Il processo di ordinazione e di fatturazione avviene in forma digitale e la distribuzione della merce (logistica) viene coordinata e svolta dalle imprese di logistica locali. I differenti processi vengono in tal modo ottimizzati e standardizzati e la vendita dei prodotti regionali nella valle viene rafforzata.

Ulteriori informazioni: https://grdigital.digital

© Associazione 100% (bio) Valposchiavo

Il Governo ha concesso all’Associazione 100% (bio) Valposchiavo un contributo cantonale pari a circa 55 000 franchi a favore della seconda fase del progetto «Mercato Valposchiavo».

Dal 2016, in collaborazione con singoli comuni, l’Ufficio per la natura e l’ambiente (UNA) svolge un monitoraggio delle zanzare asiatiche. Con il proprio centro di competenze sulle zanzare asiatiche (servizio di ecologia dei vettori dell’istituto di microbiologia), la Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (SUPSI) di Mendrisio sostiene il monitoraggio delle zanzare nei Grigioni con la preparazione e l’analisi dei campioni. Il Governo ha incaricato l’UNA di proseguire questa collaborazione con la SUPSI fino al 2027, con opzione per un ulteriore anno fino al 31 dicembre 2028. I costi per il periodo di monitoraggio cui si mira dal 2023 al 2027 sono preventivati in circa 573 000 franchi, ciò che corrisponde all’attuale spesa annuale pari a circa 114 600 franchi.

In considerazione dell’insediamento di singole specie di zanzare asiatiche, il Governo ritiene necessario proseguire il monitoraggio per precauzione e per controllare i risultati delle misure. Indicazioni dettagliate relative all’attuale diffusione, alle misure di lotta necessarie e alle previste campagne di sensibilizzazione si possono trovare sul sito web dell’UNA.

Il Governo ha incaricato l’UNA di proseguire questa collaborazione con la SUPSI fino al 2027, con opzione per un ulteriore anno fino al 31 dicembre 2028. I costi per il periodo di monitoraggio cui si mira dal 2023 al 2027 sono preventivati in circa 573 000 franchi, ciò che corrisponde all’attuale spesa annuale pari a circa 114 600 franchi.

Il Governo intende aumentare ulteriormente la velocità della trasformazione digitale

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Prestazioni delle autorità efficienti e indipendenti dall’orario e dal luogo a beneficio della popolazione e dell’economia grazie alla digitalizzazione: nel Cantone più esteso, il Governo ha identificato un potenziale particolare e intende accelerare sensibilmente la trasformazione digitale nell’Amministrazione cantonale. Il Governo ha approvato una corrispondente strategia e prevede misure di attuazione per un importo di 35 milioni di franchi e un aumento degli impieghi interni di 45,6 equivalenti a tempo pieno. Il finanziamento dell’investimento verrà richiesto al Gran Consiglio nella sessione di dicembre 2023 nel quadro di un credito d’impegno.

La digitalizzazione avanza in tutti i settori della vita quotidiana. Anche dal Cantone dei Grigioni ci si attende che sfrutti le opportunità della digitalizzazione a favore della popolazione nonché delle aziende e dei comuni. Il dibattito in Gran Consiglio nella sessione di ottobre 2022 in merito all’Incarico Hohl concernente l’accelerazione della trasformazione digitale nell’Amministrazione ha mostrato che anche la politica chiede una maggiore spinta. Con la «strategia amministrazione digitale del Cantone dei Grigioni 2024–2028», che si fonda sulle esperienze e le basi degli ultimi anni, il Governo mira a una netta accelerazione delle attività nel settore digitale.

Utilità particolare della digitalizzazione nel Cantone più grande della Svizzera
Il motto della strategia è «Forti insieme e nella varietà – anche nello spazio digitale». Con l’attuazione della «strategia amministrazione digitale del Cantone dei Grigioni 2024–2028» si intende creare un’amministrazione digitale al passo con i tempi e in grado di far fronte al futuro che crei un valore aggiunto e un vantaggio tangibili per i gruppi di interesse. Nel Cantone dei Grigioni con le sue 150 valli e molte regioni periferiche, la digitalizzazione cela un potenziale particolare. In futuro i servizi pubblici e le informazioni potranno essere messi a disposizione in modo più generalizzato in tutte le parti del Cantone, in quanto saranno organizzati in modo maggiormente indipendente dall’orario e dal luogo. Servizi più efficienti e trasparenza nell’interazione con l’Amministrazione costituiscono degli obiettivi, al pari di processi digitali semplici.

Potenziamento continuo dell’offerta di prestazioni digitali
Nel quadro della strategia è previsto che entro il 2028 si siano affermati i servizi di base necessari, come ad esempio un portale digitale cantonale, la piattaforma di scambio elettronica («bucalettere digitale») oppure la gestione elettronica delle pratiche interna all’Amministrazione. L’offerta di prestazioni digitali per cittadini e imprese andrà potenziata e ottimizzata su base continua. Ciò include l’ampliamento delle informazioni e dei processi delle autorità disponibili in forma digitale, come ad esempio la procedura elettronica per il rilascio della licenza edilizia. Anche temi come l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza e l’identità elettronica sono parte della strategia.

Investimento nel futuro digitale
Il successo dell’attuazione della strategia richiede la sensibilizzazione e l’abilitazione dei collaboratori dell’Amministrazione e la competenza di ulteriori specialisti nonché il coordinamento tra autorità. Per attuare le misure previste saranno necessari in totale 45,6 impieghi e un investimento di 35 milioni di franchi. La maggior parte dei nuovi impieghi da creare sarà insediata presso l’Ufficio d’informatica, che sosterrà i Dipartimenti e i servizi nell’attuazione dei progetti di digitalizzazione. Inoltre si prevede di creare, in seno al Dipartimento delle finanze e dei comuni, un’unità di gestione per l’amministrazione digitale la quale sarà competente in particolare per la pianificazione e il coordinamento strategici interdipartimentali della trasformazione digitale. Infine presso i Dipartimenti e la Cancelleria dello Stato sono previsti dei responsabili della digitalizzazione, che saranno competenti per l’attuazione in seno ai Dipartimenti e che sosterranno i servizi nella preparazione e nella realizzazione di progetti.

Decisione del Gran Consiglio nella sessione di dicembre
Con il previsto rafforzamento finanziario e in termini di personale, alla trasformazione digitale nell’Amministrazione cantonale viene attribuita priorità elevata e viene reso possibile un sensibile aumento del ritmo di realizzazione. Il Gran Consiglio discuterà il rapporto presentato e la richiesta di un corrispondente credito d’impegno nonché degli impieghi supplementari necessari nella sessione di dicembre 2023.

Allegato:

Messaggio

Persona di riferimento:

Consigliere di Stato Martin Bühler, direttore del Dipartimento delle finanze e dei comuni, tel. +41 81 257 32 01 (raggiungibile tra le ore 13:30 e le ore 17:00), e‑mail Martin.Buehler@dfg.gr.ch

Organo competente: Governo

Disponibile il secondo rapporto sulle strutture comunali

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Nella sessione di dicembre 2018 in Gran Consiglio si è discusso il primo rapporto sulle strutture comunali. In tale sede il Governo ha prospettato un secondo rapporto dopo cinque anni. Questo rapporto è ora pronto e sarà discusso in Gran Consiglio nella sessione di dicembre. Al Gran Consiglio saranno sottoposte cinque domande relative all’orientamento strategico. Non si propongono adeguamenti legislativi o strategici.

Nel primo rapporto sulle strutture comunali il Governo ha delineato il cambiamento strutturale verificatosi nel Cantone dei Grigioni nel corso di due decadi scarse. Mentre nel 2001 si contavano ancora 212 comuni, al momento della pubblicazione del primo rapporto il numero di comuni ammontava ancora a 106. Da allora il loro numero è calato ulteriormente, attestandosi attualmente a 101 comuni. Questo calo è stato accompagnato anche da una netta riduzione del numero di comuni patriziali come anche delle forme di collaborazione intercomunale. Per il Governo non è sorprendente il fatto che la grande dinamica d’aggregazione degli ultimi 20 anni abbia perso lo slancio.

Lo strumento di verifica delle aggregazioni «Fusions-Check» dà risultati ampiamente positivi
Per il presente rapporto, quale strumento sostanziale per misurare l’efficacia delle aggregazioni è stato impiegato per la seconda volta il cosiddetto «Fusions-Check» della Scuola universitaria professionale dei Grigioni (SUP GR). Il Centro di management amministrativo (CMA) di quest’ultima ha sviluppato, con la partecipazione dell’Ufficio per i comuni (UC) e i corrispondenti servizi specializzati dei Cantoni di Argovia, Berna, Glarona e Zurigo, una serie di indicatori con i quali, tramite metodi scientifici, può essere accertata l’efficacia delle aggregazioni avvenute. Questo strumento è stato adattato alle condizioni presenti nel Cantone dei Grigioni. Il secondo impiego del «Fusions-Check» per i comuni che si sono aggregati tra il 2008 e il 2016 consente di formulare affermazioni relative a effetti a medio e lungo termine. Per i comuni aggregatisi solo dopo il 2016 è stato svolto un primo rilevamento dei dati.

I risultati rilevati mostrano un quadro in ampia misura positivo:

  • nell’insieme lo stato organizzativo e finanziario dei comuni aggregati nel Cantone dei Grigioni può essere considerato buono.
  • Dal sondaggio risulta un grado di soddisfazione considerevolmente elevato tra gli abitanti, le persone intervistate si sentono a loro agio nei loro comuni.
  • Nei sette comuni in cui il sondaggio è stato condotto per la prima volta ancora oggi una maggioranza stabile sosterrebbe un’aggregazione.

I risultati del «Fusions-Check» confermano la tendenza della prima valutazione effettuata nel 2017.

La strategia bottom-up rimane sensata e realistica
Secondo il Governo la strategia cantonale scelta per le aggregazioni, secondo la quale sono i comuni stessi a decidere in merito alle aggregazioni, è l’unica soluzione attuabile nei Grigioni. Un cambio di strategia non appare sensato, anche se è improbabile che la dinamica d’aggregazione si intensifichi. Conformemente alla base giuridica vigente il Governo potrebbe disporre trattative di aggregazione se un comune si trova in difficoltà finanziarie, in termini di personale o organizzative. Tuttavia finora questo non è accaduto. Il Governo punta piuttosto alla consulenza e al sostegno da parte del Cantone.

Le condizioni finanziarie e organizzative dei comuni grigionesi sono molto buone
Anche grazie alle aggregazioni di successo e ai mezzi di promozione versati, i comuni grigionesi si presentano complessivamente in una condizione finanziaria molto buona, come lo dimostrano le analisi dei conti annuali. Lo sviluppo positivo degli ultimi anni è stato possibile nonostante importanti investimenti nell’infrastruttura comunale per la formazione, il traffico, l’approvvigionamento e lo smaltimento. Il temuto influsso negativo della pandemia di COVID-19 sui conti annuali dei comuni non si è verificato. Grazie alla promozione cantonale è inoltre possibile rendere attrattivo il tasso fiscale dei comuni aggregati. I tassi fiscali iniziali si rivelano sostenibili e, se non possono essere ridotti ulteriormente, possono almeno essere mantenuti. Le aggregazioni si fanno notare anche a livello organizzativo: attualmente non vi è praticamente più alcuna autorità che non sia riuscita a occupare le proprie cariche politiche.

Il conto dei ricavi delle vendite di terreno non è più giustificato
Il conto dei ricavi delle vendite di terreno è un conto d’impegno nel capitale proprio del comune politico, il quale deve essere alimentato dopo l’alienazione di patrimoni di congodimento (alpi, pascoli o bosco). Dove esiste un conto dei ricavi delle vendite di terreno conforme al diritto, il modo in cui esso viene gestito nella pratica varia notevolmente. Spesso per i comuni politici è difficile stabilire se un’alienazione riguarda (ex) patrimoni di congodimento. Il Governo ritiene che in futuro occorrerà rinunciare a un versamento nel conto dei ricavi delle vendite di terreno. I conti dei ricavi e delle vendite di terreno esistenti devono essere utilizzati entro un periodo transitorio di 15 anni secondo le regole attuali, ossia a destinazione vincolata e con il consenso dei comuni patriziali.

Riforma territoriale attuata con successo
Il 1° gennaio 2016 le 11 regioni hanno sostituito 14 corporazioni regionali, 11 distretti nonché 30 circondari quali enti di diritto pubblico. Un sondaggio tra i membri delle Conferenze dei sindaci e i segretari delle Regioni mostra un quadro positivo della struttura odierna. Il Governo vede confermate le sue affermazioni formulate nel primo rapporto sulle strutture comunali secondo cui la riforma territoriale è stata attuata con successo. Al momento non vi è necessità di attuare adeguamenti giuridici nel settore della strutturazione organizzativa delle Regioni. A medio termine il Governo potrebbe immaginarsi di sollevare nuovamente la questione del comprensorio e di affrontare un adeguamento delle undici Regioni attuali. Il Governo vorrebbe lasciare aperto se procedere o meno a eventuali adeguamenti giuridici nel settore giudiziario (tribunali regionali) che però non fa parte del presente rapporto sulle strutture comunali.

Allegato:

Messaggio

Persone di riferimento:

  • Consigliere di Stato Martin Bühler, direttore del Dipartimento delle finanze e dei comuni, tel. +41 81 257 32 01 (raggiungibile tra le ore 14:00 e le ore 15:00), e‑mail Martin.Buehler@dfg.gr.ch
  • Simon Theus, vicecapo dell’Ufficio per i comuni, tel. +41 81 257 23 87, e‑mail Simon.Theus@afg.gr.ch

Organo competente: Governo

Élodie Paupe et Valentin Zuber sont les nouveaux chefs de l’Office de la culture de la République et Canton du Jura

Source: Canton du Jura Suisse in French

Date : 23.12.2022 10:00:00

Le Gouvernement a désigné Monsieur Valentin Zuber et Madame Élodie Paupe, en codirection, à la tête de l’Office de la culture.

Valentin Zuber, âgé de 33 ans et domicilié à Moutier, est au bénéfice d’un Master en gestion et politique publique ainsi que d’un Bachelor en lettres et sciences humaines. Il travaille à l’Office de la culture de la République et Canton du Jura, en tant que chef de Service adjoint, délégué à la promotion culturelle, depuis le 1er février 2017.

Élodie Paupe, âgée de 32 ans et domiciliée à Porrentruy, est au bénéfice d’un Master et Bachelor en lettres et sciences humaines. Elle termine un Doctorat en lettres à l’Université de Neuchâtel. Elle travaille en tant que collaboratrice scientifique à l’Office de la culture de la République et Canton du Jura depuis le 17 novembre 2020.

De par leurs formations et expériences, ils offrent une excellente complémentarité. Madame Paupe sera plus particulièrement en charge des questions de patrimoine et Monsieur Zuber des arts vivants. Ils mèneront conjointement la politique culturelle et la gestion de l’Office de la culture. Tous deux occuperont un 50% dédié à la responsabilité du Service (le poste de chef-fe de Service demeure un 100%). Ce mi-temps sera complété pour chacune et chacun par un 30% pour d’autres tâches au sein du Service (sans nouvelle dotation). Leur entrée en fonction est prévue le 1er mars 2023.

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COVID-19: les dépistages COVID ne seront plus pris en charge par la Confédération dès le 1er janvier 2023

Source: Canton du Jura Suisse in French

Suite aux nouvelles annonces du Conseil fédéral concernant l’arrêt de la prise en charge du coût des tests COVID, le Jura adapte son dispositif COVID dès le mois prochain. Le centre de dépistage réduira ainsi ses horaires dès le 3 janvier. Les horaires sont également adaptés durant les fêtes. Pendant cette période, les autorités conseillent de rester vigilants en cas de symptômes, car la grippe est également très contagieuse et peut être sévère. La Cellule COVID reste attentive à l’évolution de la situation sanitaire qui reste plutôt favorable ces dernières semaines.

Compte tenu de l’évolution favorable de la situation sanitaire, de nouvelles décisions ont été prises par la Confédération, qui ne prendra plus en charge le coût des tests COVID dès le 1er janvier 2023. En effet, les dépistages antigéniques et PCR sans prescription médicale seront facturés dès le mois prochain aux bénéficiaires, cela même en cas de symptômes. Seuls les dépistages sur prescription médicale seront remboursés sous certaines conditions par la caisse maladie (la franchise et la quote-part s’appliqueront).

Dans cette perspective, le Jura adapte son dispositif de veille dès le mois de janvier 2023.

Le centre de dépistage sera ouvert uniquement sur rendez-vous, du lundi au jeudi de 9h à 12h30 et le vendredi de 9h à 12h30 et de 13h30 à 16h. Il sera fermé le samedi et le dimanche ainsi que les jours fériés.

Le centre de vaccination, quant à lui, sera ouvert du lundi au jeudi de 13h30 à 17h30. La vaccination sans rendez-vous est toujours possible dans ces heures d’ouverture.

Les horaires de la hotline restent inchangés: du lundi au vendredi de 8h30 à 12h30 et de 13h30 à 17h.

Durant la période des fêtes en particulier, la Cellule COVID réduit également ses horaires.

Le centre de dépistage sera ouvert les samedis 24 et 31 décembre de 9h à 12h30, ainsi que du lundi 26 décembre au vendredi 30 décembre de 9h à 12h30 et de 13h30 à 15h.

Le centre de vaccination sera ouvert uniquement le jeudi 29 décembre de 8h30 à 11h45 et de 13h30 à 16h45.

La hotline sera joignable du lundi 26 décembre au vendredi 30 décembre de 9h à 12h30 et de 13h30 à 15h.

La prise de rendez-vous, autant pour le dépistage que pour la vaccination, est fortement recommandée via le Guichet virtuel (www.jura.ch/test et www.jura.ch/vaccin).

Par ailleurs, plusieurs pharmacies du canton proposent toujours les dépistages COVID-19 ainsi que la vaccination. Une liste des pharmacies offrant ces prestations figurent sur le site www.jura.ch/coronavirus.

Pour rappel, l’ensemble des activités de la Cellule de veille COVID sont désormais regroupées sur le site d’Innodel, à proximité de la sortie A16 de Delémont Est, y compris le centre de vaccination.

Les personnes présentant des symptômes sont priées de rester vigilantes, particulièrement en cette période de fêtes propice aux rassemblements, même en cas d’autotest négatif, car la grippe est également très présente et celle-ci peut s’avérer sévère. Il est recommandé de continuer à respecter les gestes barrières et d’éviter les contacts, particulièrement avec les personnes vulnérables, afin de continuer à les protéger.

Des informations plus détaillées seront communiquées par la suite sur www.jura.ch/coronavirus.

Mesures du Gouvernement pour lutter contre les effets de l’inflation

Source: Canton du Jura Suisse in French

L’augmentation des prix à la consommation ainsi que les hausses annoncées dans le domaine de l’électricité, des charges locatives et des primes de caisse maladie ont un impact direct sur la population jurassienne, en particulier sur les ménages à faibles et moyens revenus. Dans ce contexte, le Gouvernement jurassien a souhaité mettre l’accent sur des mesures ciblées en faveur des publics précaires et a décidé d’un plan de mesures pour soutenir les ménages et faire face aux conséquences de l’inflation dans le domaine de l’aide sociale.

Même si elle reste mesurée en comparaison intercantonale et que l’évolution pour les mois à venir est incertaine, l’augmentation générale des biens de consommation courants, conjuguée aux hausses importantes dans les domaines de l’énergie et des primes d’assurance maladie, va immanquablement impacter durement le budget des ménages à faibles et moyens revenus. Evidemment, cet effet est ressenti très diversement en fonction de nombreux facteurs, tel que les conditions de logement, la fréquence d’utilisation des moyens de transport privés ou encore le type de couverture dans le cadre de l’assurance maladie.

Pour une bonne part, la lutte contre les effets négatifs de l’inflation relève de logiques de systèmes sur lesquels le Gouvernement n’a pas prise et engage également les partenaires sociaux. Toutefois, dans cette situation exceptionnelle, le Gouvernement entend mettre en œuvre rapidement un train de mesures permettant aux foyers précarisés ou particulièrement impactés de faire face à l’augmentation des charges liées aux besoins élémentaires.

Ainsi, au même titre que les personnes au bénéfice d’une rente AVS, AI ou de prestations complémentaires, les bénéficiaires de l’aide sociale verront le montant dédié à la couverture des besoins de base augmenter de 2.5% dès le 1er janvier prochain. Dans le domaine de l’asile, l’indexation sera calquée sur l’augmentation des forfaits globaux versés par la Confédération pour l’assistance des personnes requérantes d’asile, réfugiées ou admises à titre provisoire.

Le Gouvernement a en outre modifié l’ordonnance cantonale sur les prestations complémentaires afin d’adapter au renchérissement le montant laissé à libre disposition des personnes séjournant en institution. Ces dernières verront leur forfait d’entretien indexé, le montant destiné à couvrir les dépenses personnelles passera ainsi de 240 à 246 francs.

Le Gouvernement a par ailleurs décidé de réaffecter une part du solde non utilisé issu de dons privés confiés à l’Etat durant la période COVID afin de compenser une partie de l’augmentation des frais de chauffage pour les personnes disposant de revenus modestes, ceci par l’intermédiaire du Secours d’hiver jurassien. Le formulaire de demande peut être téléchargé sur le lien suivant: J’ai besoin d’aide (secours-d-hiver.ch) ou peut être demandé par téléphone au 032 420 51 40.

Au travers de ce programme, le Gouvernement souhaite permettre aux Jurassiennes et aux Jurassiens de se montrer un peu plus sereines et sereins dans le contexte actuel empreint d’incertitudes.

Nouvel accord intercantonal sur les contributions universitaires

Source: Canton du Jura Suisse in French

Date : 21.12.2022 10:00:00

Le Gouvernement jurassien souhaite que les étudiants de notre canton puissent continuer de fréquenter librement l’université de leur choix en Suisse. Pour cela, il propose au Parlement d’approuver le nouvel Accord intercantonal universitaire. Celui-ci règle le montant des contributions aux universités pour les ressortissant-e-s qui étudient hors de leur canton de domicile. Le maintien de la libre circulation des étudiant-e-s jurassiens a cependant un prix: les contributions devraient augmenter d’environ 500’000 francs par année d’ici 2025.

Le Gouvernement a transmis au Parlement jurassien une demande d’adhésion au nouvel Accord intercantonal sur les contributions aux coûts de formation des hautes écoles universitaires (AIU). L’accord actuel qui date de 1997 a été résilié par la plupart des cantons membres de la Conférence des directeurs de l’instruction publique et perdra toute validité dès 2024. Le nouvel accord supprime le rabais pour pertes migratoires dont bénéficiait le Jura, à l’instar de six autres cantons. En contrepartie, les coûts pris en considération pour calculer les contributions ont été revus à la baisse. L’impact financier pour le Jura se limite à environ 500’000 francs.

En Suisse, les étudiant-e-s ont les mêmes droits d’accès à toutes les hautes écoles universitaires. Cela est rendu possible grâce à l’AIU, auquel tous les cantons ont adhéré en 1997. Dans le cadre de l’AIU, le canton de provenance paie une contribution annuelle au canton universitaire qui accueille ses étudiant-e-s. Le canton de provenance contribue ainsi aux coûts de la formation de ses ressortissant-e-s. En contrepartie, ceux-ci bénéficient des mêmes droits que les autres étudiant-e-s de ladite université.

L’AIU de 1997 comportait le principe de rabais pour pertes migratoires. Six cantons en bénéficiaient (JU, VS, UR, GL, GR et TI) dont trois à raison de 10% (JU, VS et UR). Ces rabais ont été fortement contestés depuis 2010 déjà. Les statistiques montrent en effet que la situation a beaucoup évolué et que plusieurs autres cantons étaient autant si pas davantage touchés par le phénomène migratoire. En 2010, le canton d’Appenzell Rhodes-Intérieures a demandé à être porté à la liste des cantons bénéficiant du rabais pour pertes migratoires. Une révision de l’AIU 1997 a dès lors été requise.

Le premier projet d’accord impliquait pour le Jura une hausse des contributions de plus de 10% liée à la fin du rabais évoqué ci-dessus. Après une intense phase de négociations qui a vu plusieurs cantons universitaires s’opposer au texte final, un compromis a été trouvé permettant de contrôler l’évolution des contributions et de plafonner certains coûts, en particulier dans le domaine de la médecine.  

Le canton du Jura a jusqu’à la fin de l’année 2023 pour adhérer au concordat. Un refus impliquerait que l’accès aux hautes écoles suisses ne seraient plus garanti aux ressortissant-e-s jurassien-ne-s, la priorité pouvant alors être donnée aux étudiant-e-s des cantons signataires. Même admises, les personnes provenant d’un canton n’ayant pas adhéré à l’AIU auraient à prendre à leur charge les coûts d’études en s’acquittant des montants ne pouvant pas être inférieurs aux tarifs AIU fixés selon l’accord.

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