Source: The Holy See in Italian
CNS photo/Mychel Akl for Maronite Catholic Patriarchate
Maronite Catholic bishops from around the world met in Lebanon June 10-15 for their annual synod at Bkerke,the patriarchal seat north of Beirut. (CNS photo/Mychel Akl for Maronite Catholic Patriarchate) See MARONITE-BISHOPS-REFUGEES June 17, 2019.
Beirut (Agenzia Fides) – “I Vescovi maroniti sperano e pregano per la fine della guerra nella Striscia di Gaza, con il suo carico di morte, fame, malattie ed epidemie tra i civili, e invitano la comunità internazionale a fare pressione su tutte le parti in conflitto affinché trovino soluzioni giuste”. Lo affermano nel comunicato pubblicato mercoledì 21 maggio al termine della loro riunione mensile presso la sede patriarcale di Bkerke, presieduta dal cardinale Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, con la partecipazione dei superiori generali degli ordini monastici maroniti.I Vescovi maroniti esprimono la loro gioia per l’elezione di Papa Leone XIV: “Porgiamo le nostre congratulazione a Sua Santità Papa Leone XIV per la sua assunzione al soglio di Pietro come capo della Chiesa cattolica”.I responsabili della comunità maronita dichiarano di seguire “con grande interesse l’accelerazione degli eventi politici e diplomatici in Medio Oriente e il possibile impatto che questi potrebbero avere sul Libano”; e aggiungono che a loro parere il Libano “si trova di fronte a un’opportunità irripetibile, che andrebbe colta, sulla strada della sicurezza e delle riforme”. Invitano pertanto i responsabili del governo di Beirut “ad adottare misure ferme e decisive, attese da tutti i libanesi in merito alla ripresa dello Stato e della sua autorità esclusiva sulle questioni fondamentali e di vitale importanza”.Per quanto riguarda la situazione in Siria, i Vescovi maroniti esprimono “soddisfazione per la revoca delle sanzioni finanziarie ed economiche imposte alla Siria”. “Ciò – sottolineano – avrà un impatto positivo sulla sicurezza della Siria, sulla stabilità e unità del suo popolo, in modo tale che possa disporre delle necessarie capacità di investimento per garantire opportunità di lavoro e ripresa economica”. “Questo a sua volta allevierà il peso dello sfollamento della sua popolazione nei Paesi vicini, in particolare in Libano, come preludio al ritorno nelle loro case e al loro contributo alla loro ricostruzione e al loro sviluppo”. (L.M.) (Agenzia Fides 22/5/2025)
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