Source: The Holy See in Italian
Cetatea de Baltă (Agenzia Fides) – “La nostra fede è la nostra vita”. Questa frase suggestiva ha rappresentato il filo conduttore della IV edizione del campo missionario svoltosi agli inizi di luglio nella località di Cetatea de Baltă (distretto di Alba), organizzato grazie alla collaborazione tra la parrocchia greco-cattolica “Santissima Trinità” di Cetatea de Baltă, guidata dal parroco p. Sorin Ivan, e la Direzione Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Romania.Al centro dell’attenzione delle giornate – che hanno visto alternarsi attività educative, spirituali e ricreative – è stata posta la figura del Beato Iuliu Hossu, Vescovo greco-cattolico di Cluj-Gherla, martire della fede, mentre è in corso l’Anno commemorativo a lui dedicato.Iuliu Hossu, creato cardinale “in pectore” da Papa Paolo VI nel 1969, morì nel 1970, durante le persecuzioni avvenute in Romania sotto il regime comunista. Fu proclamato Beato il 2 giugno 2019, durante la liturgia presieduta da Papa Francesco e celebrata al Campo della Libertà di Blaj, insieme a altri sei vescovi romeni martiri, morti in diversi luoghi della Romania tra il 1950 e il 1970.Proprio lo scorso 2 giugno Papa Leone XIV ne ha ricordato la vita e l’opera in occasione della commemorazione svoltasi nella Cappella Sistina: “Quello in corso” ha detto Papa Leone “è un anno speciale dedicato al Cardinale Iuliu Hossu, simbolo di fratellanza al di là di ogni confine etnico o religioso. Il suo processo di riconoscimento quale ‘Giusto tra le Nazioni’, avviato nel 2022, si basa sul suo impegno coraggioso di sostenere e salvare gli ebrei della Transilvania del Nord quando, tra il 1940 e il 1944, i nazisti attuarono il tragico piano di deportarli nei campi di sterminio”.Sono state pronunciate dal Beato Cardinale Hossu anche le parole “La nostra fede è la nostra vita” che hanno intitolato il Campo missionario di Cetatea de Baltă. Il programma del Centro, oltre a prevedere giochi e laboratori, una giornata al Castello Bethlen-Haller e la visita agli studi televisivi “ViaTV Cluj”, è stato scandito da diversi momenti di preghiera, dalla celebrazione quotidiana della Santa Messa e da alcune catechesi ispirate alla vita del Beato. Tra i momenti importanti del Campo missionario c’è stata anche la consegna della croce ai partecipanti da parte di Cristian Crișan, Vescovo ausiliare dell’Arcieparchia di Alba Iulia e Făgăraș. La croce è stata donata ai partecipanti al campo alla presenza di padre Eugen Blaj, Direttore nazionale delle POM in Romania, che ha potuto condividere con i presenti anche la sua testimonianza sull’esperienza missionaria da lui vissuta in Kenya.(EG) (Agenzia Fides 9/07/2025)
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