Source: The Holy See in Italian
mercoledì, 16 luglio 2025
Santiago del Cile (Agenzia Fides): “Chiedo ai candidati alla presidenza di mostrare totale rispetto per la dignità dei loro avversari; di non usare mai la violenza, in nessuna forma, come metodo politico; di essere un esempio di cultura civica, magnanimità e rispetto reciproco per i giovani; e di promuovere idee, non odio. E’ l’appello che ha condiviso il cardinale Fernando Garib Chomalì, arcivescovo di Santiago del Cile, in merito alle prossime elezioni presidenziali che si terranno a novembre nel Paese.La politica cilena è in una fase di transizione, Le elezioni del 2025 rischiano di essere tra le più polarizzate della storia cilena, con uno scontro netto tra una sinistra radicale e una destra ultra-conservatrice. Mentre domenica 13 luglio il Partito repubblicano (Rep), il Partito social cristiano (Psc) e il Partito nazionale libertario (Pnl) hanno sancito la nascita di “Destra unita”, per la prima volta nella storia del Cile si avrà una candidata che ha vinto le primarie della sinistra. Si tratta di Jeannette Jara, che ha posizioni meno radicali del suo partito.La massiccia immigrazione degli ultimi dieci anni, che supera il milione di persone, insieme a un’ondata di violenza senza precedenti nella società cilena, ha trasformato lo scenario politico. Ed è di pochi giorni fa l’allarme lanciato dall’attuale presidente Gabriel Boric che ha denunciato l’infiltrazione della criminalità organizzata nelle forze armate e di membri che partecipano a reti di narcotraffico, utilizzando risorse e logistica militari.Il primo turno è previsto il 16 novembre. Se nessun candidato supererà il 50 per cento dei voti, il 14 dicembre si terrà un secondo turno con i due candidati più votati. Verranno eletti i membri del Congresso nazionale e il presidente per i prossimi 4 anni. Boric non potrà ricandidarsi.(AP) (Agenzia Fides 16/7/2025)
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