ASIA/TERRA SANTA – Tensioni tra il governo israeliano e i cristiani sionisti statunitensi, il gruppo più numeroso di sostenitori dello Stato ebraico

Source: The Holy See in Italian

L’ambasciatore Mike Huckabee (a destra)

Gerusalemme (Agenzia Fides) – Si è sfiorato l’incidente diplomatico tra Israele e Stati Uniti per il rifiuto della concessione di visti di ingresso in Terra Santa ad organizzazioni evangeliche statunitensi.“Dall’inizio del 2025, il Dipartimento che rilascia i visti ha arbitrariamente cessato di onorare le raccomandazioni del Ministero degli Affari Religiosi e ha avviato un’indagine indipendente su ciascuna delle organizzazioni evangeliche per accertare se debbano essere riconosciute come istituzioni religiose e continuare a ottenere i visti” aveva scritto l’ambasciatore americano in Israele, Mike Huckabee in una lettera di protesta inviata il 16 luglio al Ministro degli Interni, Moshe Arbel. L’ambasciatore statunitense aveva minacciato che “se il governo di Israele continua a causare onerose molestie burocratiche per la concessione dei visti che per decenni sono stati una consuetudine, non avrò altra scelta che incaricare la nostra sezione consolare di rivedere le opzioni per il trattamento reciproco dei cittadini israeliani che richiedono visti per gli Stati Uniti”.La missiva ha suscitato sgomento tra le file dell’esecutivo guidata da Benjamin Netanyahu (al quale era stata indirizzata una copia, inviata pure al Presidente Isaac Herzog ed ad altri importanti esponenti dello Stato ebraico). Huckabee è infatti un importante esponente della forte comunità evangelica che appoggia in pieno Israele. Tanto più che nella sua lettera minacciava di consigliere i cristiani evangelici a sospendere le loro visite nel Paese e a bloccare l’invio di fondi allo Stato ebraico.“La comunità cristiana evangelica è forse il più forte, fedele e fervente sostenitore del popolo ebraico e dello Stato di Israele. Mentre l’antisemitismo cresceva in tutto il mondo, la comunità cristiana evangelica è rimasta salda e ha espresso un sostegno ancora più esplicito”, scrive Huckabee ricordando inoltre “il contributo di milioni di dollari per combattere l’antisemitismo e del sostegno concreto alle cause israeliane” offerto da “decine di organizzazioni come l’International Fellowship of Christians and Jews, Samaritans Purse, Christians United For Israel e numerose altre”. Si ricordi che il responsabile della a Gaza Humanitarian Foundation (GHF), Johnnie Moore Jr. è membro del Board of Directors dell’International Fellowship of Christian and Jews (IFCJ vedi Fides 7/7/2025).”Sarebbe davvero deplorevole che la nostra Ambasciata dovesse annunciare pubblicamente in tutti gli Stati Uniti che lo Stato di Israele non accoglie più le organizzazioni cristiane e i loro rappresentanti, ma che invece infligge molestie e trattamenti sfavorevoli a organizzazioni che hanno relazioni positive di lunga data con il sionismo e di amicizia con il popolo ebraico e lo Stato di Israele” continua Huckabee .Il 21 luglio con un posto su X l’ambasciatore americano ha dichiarato che il caso è stato risolto ringraziando il Ministro degli Interni e l’avvocato Calev Myers, che rappresenta circa 150 gruppi cristiani in Israele, il cui intervento “è stato determinante”.La questione dei visti non è stato l’unico motivo di frizione tra Huckabee e il governo israeliano. L’ambasciatore Usa ha infatti visitato il villaggio cristiano di Taybeh, assalito da coloni israeliani (vedi Fides 9/7/2025) definendo le azioni da loro commesse un “atto di terrore ed è un crimine”, chiedendo che i responsabili siano puniti severamente. “Profanare una chiesa, una moschea o una sinagoga è un crimine contro l’umanità e contro Dio”, aveva postato Huckabee su X.L’assalto al villaggio di Taybeh, ha suscitato le vive proteste di un altro importante esponente cristiano sionista statunitense, il Senatore repubblicano Lindsey Graham, che in una dichiarazione all’emittente Fox News ha affermato: “Voglio scoprire chi ha commesso questo assalto e voglio che venga punito. E se sono stati coloni della Cisgiordania, voglio che vengano puniti”. (L.M.) (Agenzia Fides 25/7/2025)
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