AFRICA/CONGO RD – Strage in chiesa a Komanda. In fuga gli scampati all’eccidio

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 28 luglio 2025

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Bunia (Agenzia Fides) – Decine di cattolici uccisi con fucili e machete mentre erano riuniti nella chiesa parrocchiale Beata Anuarite per una veglia di preghiera notturna. Questo quanto accaduto nella notte fra sabato 26 e domenica 27 luglio a Komanda, cittadina della Diocesi di Bunia situata nella provincia dell’Ituri, nell’est della Repubblica Democratica del Congo. A compiere il massacro un gruppo di ribelli affiliati allo Stato Islamico che, oltre ad assaltare la chiesa cattolica hanno seminato morte e distruzione nell’intero centro abitato, distruggendo case e negozi, questi ultimi dati alle fiamme.Il numero preciso delle vittime non si conosce, le forze di polizia locale riferiscono di oltre 40 morti (19 donne, 15 uomini e nove bambini). Volontari sono all’opera per seppellire i morti in una fossa comune all’interno del terreno consacrato della chiesa. Quello avvenuto la scorsa notte è solo l’ultimo di una lunga serie di attacchi. Solo pochi giorni fa, sempre in un centro abitato della Diocesi di Bunia era stata profanata una chiesa (vedi Fides 23/7/2025) mentre poco prima dell’assalto alla parrocchia di Komanda era stato attaccato il villaggio di Machongani.Gli attacchi, stando a quanto riferito da media locali, sono stati compiuti da membri della Forza Democratica Alleata (ADF), armati con fucili e machete. L’est del Congo ha subito attacchi mortali negli ultimi anni da parte di gruppi armati, tra cui l’ADF e ribelli sostenuti dal Ruanda. L’ADF, che ha legami con lo Stato Islamico, opera nella zona di confine tra Uganda e Congo e prende spesso di mira i civili. Formato da piccoli gruppi in Uganda alla fine degli anni ’90, a seguito di presunti malcontenti verso il presidente Yoweri Museveni, già nel 2002 – in seguito ad attacchi militari delle forze ugandesi – il gruppo ha trasferito le sue attività nel vicino Congo, ed è da allora responsabile della morte di migliaia di civili. L’esercito congolese (FARDC) ha a lungo avuto difficoltà a contenere il gruppo, specialmente nel contesto del rinnovato conflitto con il movimento ribelle M23. Nel 2019, le ADF hanno giurato fedeltà ai jihadisti dello Stato Islamico, che le presenta come la sua “provincia dell’Africa centrale” (ISCAP) e rivendica alcune delle loro azioni.Alla fine del 2021, Kampala e Kinshasa hanno lanciato un’operazione militare congiunta contro le ADF, chiamata “Shujaa”, senza tuttavia riuscire a porre fine alle loro atrocità. Nel frattempo, la cittadina di Komanda si sta spopolando. Media locali parlano di migliaia di famiglie fuggite dalle loro abitazioni: i quartieri di Base, Zunguluka, Umoja e Ngombenyama, considerati i più esposti, sono completamente deserti. Molte persone si stanno dirigendo verso Kisangani, altri verso Bunia, chi a piedi, chi in motocicletta o su taxi.Questi profughi si aggiungono ai già 20mila rifugiati che hanno raggiunto Bunia dopo un attacco avvenuto nel territorio di Djugu, più a nord, che da diversi giorni vivono nella cittadina in insediamenti di fortuna. Secondo il Municipio di Bunia, oltre 2.400 sfollati vivono presso famiglie ospitanti, che a loro volta vivono in condizioni estremamente precarie. Il timore di epidemie e mortalità legate alla mancanza di acqua e cibo ha messo in allarme le autorità.Papa Leone XIV, si legge in un telegramma a firma del Cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, inviato al Presidente della Conferenza Episcopale del Congo, Fulgence Muteba Mugalu, “ha appreso con costernazione e profonda afflizione dell’attacco perpetrato contro la parrocchia Beata Anuarite di Komanda, nella provincia dell’Ituri, che ha causato la morte di numerosi fedeli riuniti per il culto”,Il Pontefice, si legge nel telegramma, “si unisce al lutto delle famiglie e della comunità cristiana duramente colpite, esprimendo loro la sua vicinanza e assicurandole della sua preghiera. Questa tragedia ci invita ancor più a operare per lo sviluppo umano integrale della popolazione martoriata di questa regione”. Il Vescovo di Roma “implora Dio affinché il sangue di questi martiri sia un seme di pace, di riconciliazione, di fraternità e di amore per tutto il popolo congolese” e “invia la Benedizione Apostolica alla parrocchia Beata Anuarite di Komanda, in particolare alle famiglie in lutto, così come alle figlie e ai figli della Repubblica Democratica del Congo e all’intera Nazione”. (F.B.) (Agenzia Fides 28/7/2025)
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