Source: The Holy See in Italian
Peace Commitee of Pakistan
Islamabad (Agenzia Fides) – E’ salvo per miracolo il Pastore presbiteriano Kamran Naz, ferito a colpi di arma da fuoco ieri, 21 settembre, nel quartiere di Iqbal Town a Islamabad. Come appreso dall’Agenzia Fides da fonti locali e testimoni oculari, la mattina di domenica verso le 7:00, il Pastore Kamran Naz era in viaggio da Gujranwala (luogo della sua abitazione) a Islamabad per svolgere il suo consueto ministero liturgico domenicale. Era accompagnato dalla madre e viaggiava a bordo della sua automobile. Giunto nei pressi della fermata di Iqbal Town a Islamabad, due giovani non identificati (di circa 25 anni) a bordo di una motocicletta gli si sono avvicinati. Uno dei due ha estratto un’arma e ha aperto il fuoco, ferendo il pastore alla gamba destra, e ha poi sparato un secondo colpo ad altezza uomo, ma non lo ha colpito. Gli aggressori sono poi fuggiti velocemente.Alcuni uomini presenti, testimoni oculari, hanno immediatamente trasportato il Pastore Kamran al Pakistan Institute of Medical Sciences per cure mediche d’urgenza e chiamato la polizia. In ospedale un agente della polizia di Islamabad ha raccolto la denuncia del Pastore contro ignoti (First Information Report) per tentato omicidio e ha avviato indagini.Il Pastore, membro attivo della comunità cristiana presbiteriana in Pakistan, aveva già ricevuto in precedenza molteplici minacce alla sua vita, segnalate più volte alla polizia. Proprio a causa della situazione, era stato costretto a lasciare la sua residenza a Islamabad e a trasferirsi a Gujranwala con la sua famiglia, per motivi di sicurezza. Tra le accuse rivoltegli da quanti lo avevano minacciato in passato, vi era quella di “fare proselitismo tra i rifugiati afgani”.”Violenze, molestie e aggressioni mirate contro i leader cristiani sono profondamente allarmanti e inaccettabili in una società civile. Esortiamo il Ministro federale degli Interni ad adottare misure immediate e rigorose per arrestare i responsabili e consegnarli alla giustizia”, commenta all’Agenzia Fides p. Lazar Aslam OFM Cap, membro del “Comitato per la Pace del Pakistan” che riunisce capi religiosi cristiani e musulmani, tutti concordi nell’esprimere piena solidarietà al Pastore Kamran Naz. “Condanniamo fermamente questo tentato omicidio e promettiamo di sostenere lui e la sua famiglia in questo momento difficile. Continueremo a far sentire la nostra voce contro la violenza e in favore dei diritti umani di tutte le comunità religiose in Pakistan”, affermano. Gli esponenti delle varie comunità religiose chiedono “maggiore protezione in particolare per pastori, sacerdoti e altri leader cristiani in Pakistan”. “Spetta al governo garantire la sicurezza delle minoranze religiose”, rilevano, invocando “giustizia, dignità e sicurezza”.Conclude p. Aslam: “Va detto che, di fronte alle difficoltà e tribolazioni, la comunità cristiana in Pakistan continua ad aggrapparsi alla speranza, che è Cristo stesso, affidando la propria vita al Signore, pregando e lavorando per una convivenza pacifica. La resilienza dei fedeli è una testimonianza di fede, nel contempo speriamo che il grido di giustizia non resti inascoltato”.(PA) (Agenzia Fides 22/9/2025)
Condividi: