ASIA/TERRA SANTA – Luoghi Santi senza pellegrini.

Source: The Holy See in Italian

giovedì, 9 ottobre 2025

SMA

Di Antonio Porcellato* e Antonella PrennaGerusalemme (Agenzia Fides) – “Ho capito ben presto che non potrò offrire qualcosa di valore sull’attualità e sul conflitto con Gaza perché a Gerusalemme città vecchia viviamo in una specie di bolla, dove non abbiamo contatto con i residenti che parlano arabo e ebraico, come anche con i media che usano le stesse lingue”. Padre Antonio Porcellato, della Società della Missioni Africane, già Superiore Generale, scrive all’Agenzia Fides da Gerusalemme dove si trova per un periodo di ritiro, studio e riflessione.“Sono partito da Roma Fiumicino per Tel Aviv lunedì 8 settembre e sono poi arrivato senza problemi a Gerusalemme nel tardo pomeriggio. Mi trovo ospite nella grande casa dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), annessa alla Basilica di Sant’Anna, in pieno centro storico a Gerusalemme Est. Il muro che delimita la spianata del Tempio (ora occupata dalla moschea Al-Aqsa e dalla dorata Cupola della Roccia) dista appena cento metri da Sant’Anna. Partecipo a un corso di tre mesi organizzato dai Padri Bianchi, chiamato Bethesda, dal nome della antica piscina delle pecore (Bethesda) citata nel Vangelo di Giovanni. Gli scavi che hanno portato alla luce questa antica piscina si trovano nella proprietà di cui i padri Bianchi sono custodi e che formalmente è un territorio appartenente alla Francia. Accanto ai resti della piscina sorge una bella chiesa romanica costruita dai Crociati intorno al 1200. Essa è dedicata a Sant’Anna perché edificata sopra una grotta che la tradizione identificava come abitazione di Anna e Gioacchino e quindi il luogo dove sarebbe nata Maria, la madre di Gesù.”Padre Antonio racconta che in questo periodo sta frequentando le sessioni che i Padri Bianchi che vivono a Gerusalemme organizzano ogni anno per missionari.“In tutto siamo 12 partecipanti. Tutti gli edifici dell’epoca sono andati distrutti, come del resto molta parte di Gerusalemme. Questi tre mesi sono una occasione privilegiata per studiare i racconti biblici visitando i luoghi in cui sono ambientati. Sono anche un’opportunità per fare il punto sulla propria vita per chi, come me termina un compito impegnativo e si prepara per la prossima fase della vita. Oltre alle visite sono in programma anche momenti abbondanti di riflessione personale, di dialogo in gruppo e di preghiera.”“È troppo presto per esprimere un’opinione sul conflitto Israele-Palestinesi e in particolare su Gaza. La sola cosa molto evidente a Gerusalemme è la grande diminuzione di pellegrini sia cristiani che mussulmani. “Per esempio, sono andato parecchie volte alla Basilica del Santo Sepolcro e ho potuto sostare e pregare nella piccola grotta che ha accolto il corpo di Gesù per molti minuti da solo, visto che non c’è la consueta coda di pellegrini in attesa di entrare. E’ una realtà che ha conseguenze economiche e sociali drammatiche per tutti e in particolare per i palestinesi. La crisi, cominciata con il Covid, è poi proseguita con la guerra seguita all’eccidio di Hamas del 7 ottobre 2023.”“Sono arrivato qui con la mente e il cuore affollati di volti, di persone, di incontri, di affetti, di situazioni di sofferenza, di richiesta di preghiera. Nei momenti di calma e in tutti i luoghi che abbiamo visitato ho l’occasione per un ricordo e una preghiera, in particolare per chi vive momenti di lutto o di malattia” conclude il missionario.(Agenzia Fides 9/10/2025)*Missionario della Società delle Missioni Africane, Già Superiore Generale

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