ASIA/VIETNAM – Come fiorisce la fede in Gesù nell’ Arcipelago “dei Pirati”

Source: The Holy See in Italian

domenica, 26 ottobre 2025

di Andrew Doan Thanh PhongHa Tien (Agenzia Fides) – “In passato, desideravamo tanto poter partecipare alla Messa domenicale, ma a volte ci voleva un mese intero prima che un sacerdote venisse a celebrarla. Ora, la presenza di una chiesa, di un sacerdote e di suore che ci accompagnano ci riempie di conforto e siamo molto felici, come se fossimo collegati alla terraferma. Questa chiesa non è solo un luogo di preghiera, ma anche un faro che mantiene salda la nostra fede tra le tempeste della vita in mare aperto”.Maria Tran Thi Be, parrocchiana isolana “di lungo corso”,racconta con parole semplice quello che conta per lei e per tutta la comunità cattolica di Hon Tre della parrocchia di Ha Tien, diocesi di Long Xuyen, nel Vietnam meridionale.Attualmente, nelle isole di Hon Tre e Hon Giang, sotto la cura pastorale del sacerdote Vincent Nguyen Minh Phung, la messa si celebra ogni giorno.Distanti 7 km l’una dall’altra e 28 km dalla terraferma, le due isole appartengono all’arcipelago di Hai Tac (Pirata), il punto più meridionale del Paese, e si può raggiungerle dalla terraferma e dalla città di Ha Tien è con un’ora di motoscafo.Il nome “Pirata” è stato affibbiato all’arcipelago perché i pirati vi si stabilirono tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo per attaccare le navi mercantili che transitavano in quella zona marittima. L’arcipelago del Pirata è composto da 16 isole grandi e piccole, di cui la più grande e popolosa è Hon Tre, dove si trova la chiesa e dove vivono più di 220 parrocchiani che si dedicano principalmente alla pesca.Nonostante le difficoltà di guadagnarsi da vivere, la loro esperienza di fede è vissuta con fervore, tanti partecipano regolarmente alla messa quotidiana e condividono con passione le principali celerazioni liturgiche come la Settimana Santa.La cura dell’istruzione dei figli dei pescatori locali è complicate non solo dalla mancanza di scuole e insegnanti, ma anche per la povertà e la mancanza di motivazione allo studio da parte dei bambini e dei loro genitori.Grazie alla presenza delle Suore di Nostra Signora della Missione in questo arcipelago, che hanno accompagnato le famiglie di pescatori locali incoraggiando i loro figli ad andare a scuola e insegnando loro direttamente, i bambini sono potuti crescere partecipando attivamente alle attività della scuola e della chiesa.“Alti” e “bassi” di una storia iniziata negli Anni SessantaLa comunità cattolica di Hon Tre è nata negli anni ’60, quando alcune famiglie cattoliche si sono trasferite sull’isola di Hai Tac per guadagnarsi da vivere. In seguito, i parrocchiani locali e il sacerdote Michael Le Tan Cong hanno costruito una chiesa, una scuola e un ambulatorio medico che, nonostante fossero piccoli, hanno segnato la presenza della fede sulla remota isola. Tuttavia, il loro cammino di fede non è stato privo di passaggi difficili.Molti parrocchiani hanno lasciato l’isola dopo la fine della guerra del Vietnam nel 1975. La comunità ha vissuto un lungo periodo di assenza di sacerdoti, quindi tutte le attività religiose, come l’insegnamento del catechismo, dovevano essere svolte dai parrocchiani locali.La signora Anna Nguyen Thi Hong (75 anni, parrocchiana di Hon Giang), che ha assistito agli alti e bassi della parrocchia, ha ricordato: “In passato, il sacerdote veniva solo una volta al mese per celebrare la messa. Durante la stagione dei venti, dovevamo aspettare un mese e mezzo. Noi donne anziane potevamo solo abbracciare la statua della Vergine Maria e pregare affinché il sacerdote arrivasse sano e salvo. La vita dei pescatori era già precaria, e senza preghiere e messe, ci sembrava ancora più precaria di una barca in mezzo al mare nella notte”.Negli ultimi anni, la vita cattolica a Hon Giang è completamente cambiata grazie alla speciale attenzione della diocesi e degli ordini religiosi, in particolare da quando padre Vincent Nguyen Minh Phung è presente in maniera costante.Per garantire che le pratiche quotidiane di fede non vengano interrotte, quattro giorni alla settimana padre Phung va in barca da Hon Tre a Hon Giang per celebrare la messa. La signora Nguyen Thi Suong, una parrocchiana, racconta: “Ora non solo abbiamo messe regolari, ma i nostri figli ricevono anche un’ottima istruzione dalle suore. Per noi, la chiesa qui non è solo un luogo di preghiera, ma anche un faro che sostiene le anime delle persone dell’isola e ci aiuta a vivere con compassione, a studiare di più e a mantenere la fede nelle difficoltà della vita, come ci insegnano il nostro sacerdote e il vescovo della diocesi”.Il medico che portò I semi della fede a Li SonUn’altra isola remota chiamata Ly Son, dove i semi della fede non sono stati seminati dai missionari, ma da un medico tradizionale, il signor Duong Minh Giang, quando fu mandato su quest’isola per lavoro nel 1959 e, dopo aver affittato una stanza nella casa di un pescatore locale, chiese al proprietario della casa di allestire un altare dedicato a Gesù Cristo. In seguito, tutta la famiglia del proprietario divenne cattolica: il proprietario della casa era rimasto colpito colpito dal suo modo di pregare, dalle preghiere che recitava e dalla sua vita morale quotidiana.Fortunatamente, poco tempo dopo, Ly Son divenne un centro missionario con una piccola cappella, dove attualmente si trova la chiesa di Ly Son. Si tratta dell’unica parrocchia di questo distretto insulare che copre una vasta area di 10,39 km² nella provincia di Quang Ngai, nel Vietnam centrale, con una popolazione di 22.174 persone. Nel 1966, il primo sacerdote lì inviato fu padre Peter Nguyen Hoang Diep, che diede un grande contributo nell’insegnamento ai bambini dell’isola, indipendentemente dalla loro religione.Dopo la fine della guerra nel 1975, la vita di fede sull’isola di Ly Son ha affrontato difficoltà sotto il controllo del nuovo governo comunista. Tutte le strutture di questa parrocchia, come la cappella e le case parrocchiali, sono state requisite dal governo come proprietà statali e utilizzate per l’insegnamento, lo stazionamento militare, lo stoccaggio di cibo, ecc… e poi abbandonate. Durante questo periodo di 14 anni, non ci furono sacerdoti, né celebrazioni eucaristiche, né sacramenti, e i parrocchiani locali dovettero arrangiarsi da soli per custodire la fede cristiana. Fortunatamente, la chiesa di Ly Son fu restituita il 16 dicembre 1993, dopo che i parrocchiani avevano presentato per lungo tempo richieste alle autorità di tutti i livelli per riottenerla. Per tutto questo, Ly Son è riconosciuto come un luogo in cui solo i parrocchiani hanno seminato i semi della fede, perseverato nel cammino e operato per riottenere la loro chiesa.Nel 1995, la parrocchia di Ly Son è stata istituita da Paul Huynh Dong Cac, vescovo della diocesi di Qui Nhon, e padre Michael Truong Van Hanh è diventato il primo parroco. Nel 2005, padre Peter Pham Duc Thanh era il parroco e, oltre a costruire le strutture della parrocchia, si concentrò anche sull’istruzione dei figli dei pescatori poveri, per i quali studiare era ancora difficile. Attualmente ci sono 521 parrocchiani nella parrocchia di Ly Son, situata in una zona insulare povera e isolata. (Agenzia Fides 26/10/2025)
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