Source: The Holy See in Italian
Punjab Assembly – Facebook
Lahore (Agenzia Fides) – Il governo del Punjab e la Commissione elettorale del Pakistan “sostengano i principi democratici che garantiscono a ogni cittadino, di qualsiasi comunità etnica, culturale e religiosa, possa partecipare attivamente e far valere il proprio voto nel processo politico”: è l’appello diffuso dall’Arcivescovo Joseph Arshad, presidente della Commissione “Giustizia e pace” dei Vescovi del Pakistan, in vista delle elezioni provinciali del Punjab, la provincia più importante del Pakistan per storia, cultura, composizione sociale (è anche al più popolosa, con oltre 127 milioni di persone) e spessore economico.Nei giorni scorsi il Punjab Local Government Act 2025, il provvedimento che regola il processo elettorale – il voto è previsto nel mese di dicembre ma non ancora fissato ufficialmente – ha confermato il sistema per cui alla comunità minoritarie saranno riservati alcuni seggi nell’Assemblea del parlamento provinciale. Sono i partiti politici, di ogni tendenza, a scegliere , all’interno delle loro liste elettorali, rappresentanti di membri delle minoranze non islamiche e di donne. L’Arcivescovo Arshad ha esortato i leader politici, i legislatori e la Commissione elettorale a “garantire l’uguaglianza, la libertà religiosa e la piena partecipazione di tutti i cittadini alla vita pubblica, in conformità con lo spirito della Costituzione del Pakistan”. E ha incoraggiato i fedeli cristiani “a svolgere un ruolo attivo nell’educazione civica, nella registrazione degli elettori e nell’impegno civile e democratico”, al fine di promuovere l’unità e l’armonia nel Paese.”In momenti come questo, in cui la popolazione esercita il suo diritto di voto, e determina democraticamente il governo, come cristiani siamo chiamati a essere uniti e a ricercare una rappresentanza politica che possa poi tutelare la nostra identità, i sori diritti e le nostre esigenze, a volte ignorate o dimenticate dal potere esecutivo “, nota in un colloquio con l’Agenzia Fides don Mario Angelo Rodrigues, sacerdote e preside del prestigioso Istituto superiore cattolico St. Patrick a Karachi . “E’ bene che i cristiani pakistani, come i cittadini indù e di altre fedi, si pongano questo obiettivo perchè a livello delle politiche provinciali e nazionali, si viaggi secondo principi di equità, giustizia, pari opportunità, rifuggendo ogni politica discriminatoria che ancora interessa la nostra nazione”, rimarca il Dirigente scolastico.Don Rodrigues pone l’accento su un altro problema: “Nell’impegno politico è decisiva la coscienza individuale. E’ necessario, cioè, che i rappresentanti eletti, a qualsiasi a comunità religiosa o etnica appartengano, si comportino con onestà e retta coscienza perché nel nostro paese è il fenomeno della corruzione a danneggiare tutti, ed è un fenomeno che non ha colore politico o religioso, tocca tutti”. Per questo “è importante scegliere con cura candidati che vivano l’impegno in politica come servizio al prossimo e come missione, e abbiano una vita realmente illuminata dalla fede”, conclude.(PA) (Agenzia Fides 31/10/2025)
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