Source: The Holy See in Italian
lunedì, 14 luglio 2025
MM
Attività a favore della popolazione organizzate in occasione della Festa di San Camillo nell’Ospedale a Port au Prince
Pourcine Pic Makaya (Agenzia Fides) – Nel giorno in cui si celebra la festa di san Camillo de Lellis, il Fondatore dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (MI), padre Massimo Miraglio, parroco della piccola comunità di Pourcine Pic-Makaya, ha condiviso con l’Agenzia Fides quella che sarà una giornata importante per l’intera famiglia Camilliana sempre prodiga verso i più bisognosi.“Anche quest’anno noi Camilliani di Haiti vogliamo vivere la festa di San Camillo con tanta speranza e con il desiderio di continuare a testimoniare l’amore misericordioso per i malati che il nostro Padre Fondatore ci ha lasciato come eredità non solamente spirituale, ma anche di vita attiva, di vita concreta di tutti i giorni.”“In questa occasione – spiega il missionario – non mancheranno le iniziative a favore dei poveri e dei malati con distribuzioni di cibo e porte aperte dell’ospedale pronto ad accogliere tutti quelli che ne hanno bisogno.”“Il Paese, purtroppo è ormai da anni in una situazione estremamente difficile e il lavoro diventa ogni giorno più complicato – dice padre Massimo in riferimento alla catastrofica situazione umanitaria nella quale verte l’isola da anni (vedi Agenzia Fides 17/6/2025). Ne sanno qualcosa sicuramente i miei confratelli e le mie consorelle di Port au Prince che da anni portano avanti l’Ospedale di San Camillo con il Foyer per i bambini handicappati e che tra mille difficoltà riescono comunque a tenerli aperti, ad accogliere ogni giorno malati e poveri alla ricerca di una soluzione e di mezzi per poter continuare ad andare avanti.”“Il lavoro a Port au Prince e in molte zone del paese ormai è diventato veramente difficile a causa di queste gang che ormai controllano il territorio e a fronte di uno Stato che ormai non esiste più, di una polizia, un esercito che sono impotenti davanti alla forza e alla violenza delle gang anche a Jeremie.”“Noi soprattutto nella parrocchia di Pic Makaya, cerchiamo di continuare il nostro lavoro e, confortati dall’esempio di San Camillo, cerchiamo di essere vicini in modo particolare alle persone più povere e malate. Tutti i progetti che facciamo in parrocchia hanno sempre tra gli obiettivi quello di mantenere e cercare di sostenere la popolazione con tante attività diverse. Il mondo della salute rimane sicuramente una priorità, e di qui l’attività dell’acquedotto per portare l’acqua nel centro del Paese e poterla controllare, rendere i sentieri e le mulattiere più praticabili per evitare tutta una serie di incidenti che succedono sistematicamente. La scuola è un altro settore nel quale simo fortemente coinvolti. E’ un riferimento per l’educazione sia per i giovani sia per i bambini, sia per gli adulti, dove poter passare delle informazioni, poter fare prevenzione (vedi Agenzia Fides 15/4/2025) e con il sogno costante di poter presto aprire un ambulatorio per la popolazione.”“Questo è veramente il sogno nel cassetto che abbiamo – rimarca il missionario: avere presto la possibilità di cominciare la costruzione dell’ambulatorio San Camillo dove poter ospitare i malati. Non si tratterà di una grossa opera, sarà più un punto di emergenza, un punto a cui le popolazioni della zona, ormai circa 4000/5000 persone, che saranno un potenziale bacino di utenza possano ricevere il minimo necessario, le prime cure. Sarebbe un punto di urgenza veramente importante che darebbe una svolta fondamentale alla vita della gente della zona.”“Per il momento – conclude p. Massimo – purtroppo siamo costretti a continuare con un piccolissimo ambulatorio informale nella mia casa parrocchiale, che è insufficiente a colmare i bisogni anche minimi della popolazione.Ci auguriamo che, per intercessione di San Camillo, il prossimo anno possiamo avere questo ambulatorio che ci permetterà di essere a fianco dei malati e testimoniare anche questo amore che San Camillo ci ha trasmesso.”(AP) (Agenzia Fides 14/7/2025)
MM
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