Source: The Holy See in Italian
martedì, 29 luglio 2025
Vatican Media
Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “Negli spazi digitali, cercate sempre la ‘carne sofferente di Cristo’ in ogni fratello e sorella”. Questa la consegna che Papa Leone XIV ha affidato ai missionari digitali e influencer cattolici giunti a Roma per celebrare il loro Giubileo particolare. Il Pontefice li ha incontrati nella tarda mattinata odierna nella basilica di San Pietro, al termine della Messa presieduta dal Cardinale Luis Antonio Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione – Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari.“Quanto abbiamo bisogno di pace in questo nostro tempo dilaniato dall’inimicizia e dalle guerre. E quanto ci chiama alla testimonianza, oggi, il saluto del Risorto: «Pace a voi!» (Gv 20,19). La pace sia con noi. Nei nostri cuori e nel nostro agire. Questa è la missione della Chiesa: annunciare al mondo la pace! La pace che viene dal Signore, che ha vinto la morte e ci indica la via dell’Amore”, il saluto del Vescovo di Roma, che ha proseguito il suo discorso alternando italiano, inglese e spagnolo: “È la missione che la Chiesa oggi affida anche a voi venuti a rinnovare l’impegno a nutrire di speranza cristiana le reti sociali e gli ambienti digitali”.La pace, ha detto in italiano il Papa, “ha bisogno di essere cercata, annunciata, condivisa in ogni luogo; sia nei drammatici luoghi di guerra, sia nei cuori svuotati di chi ha perso il senso dell’esistenza e il gusto dell’interiorità, della vita spirituale. E oggi, forse più che mai, abbiamo bisogno di discepoli missionari che arrivino dovunque ci sia un cuore che aspetta, che cerca, che ha bisogno, fino ai confini esistenziali dove non c’è speranza”.Parlando poi in lingua inglese, Leone XIV ha fatto notare come il mondo di oggi viva “in una cultura nuova, profondamente segnata e costruita con e dalla tecnologia. Sta a noi – a voi – far sì che questa cultura rimanga umana. La scienza e la tecnica influenzano il nostro modo di essere e di stare nel mondo, fino a coinvolgere persino la comprensione di noi stessi e il nostro rapporto con gli altri e con Dio”. Ma, ha avvertito il Papa, “niente che viene dall’uomo e dal suo ingegno deve essere piegato sino a mortificare la dignità dell’altro. La nostra, la vostra missione, è nutrire una cultura di umanesimo cristiano, e di farlo insieme. Questa è per noi la bellezza della ‘rete’”.Di fronte ai cambiamenti culturali, nel corso della storia, la Chiesa, ha aggiunto ancora parlando in inglese, “non è mai rimasta passiva. Abbiamo il dovere di elaborare insieme un pensiero e un linguaggio che, nell’essere figli del nostro tempo, diano voce all’Amore. Non si tratta semplicemente di generare contenuti, ma di incontrare cuori, di cercare chi soffre e ha bisogno di conoscere il Signore per guarire le proprie ferite, per rialzarsi e trovare un senso, partendo prima di tutto da noi stessi e dalle nostre povertà, lasciando cadere ogni maschera e riconoscendoci per primi bisognosi di Vangelo. E si tratta di farlo insieme”.Infine, in lingua spagnola, il Successore di Pietro ha chiesto agli influencer di costruire, sull’esempio di Gesù, “reti di relazioni, d’amore, di condivisione gratuita, dove l’amicizia sia profonda. Reti dove si possa ricucire ciò che si è spezzato, dove si possa guarire dalla solitudine, non contando il numero dei follower, ma sperimentando in ogni incontro la grandezza infinita dell’Amore. Siate allora agenti di comunione, capaci di rompere le logiche della divisione e della polarizzazione; dell’individualismo e dell’egocentrismo. Siate centrati su Cristo, per vincere le logiche del mondo, delle fake news, della frivolezza, con la bellezza e la luce della Verità”. (F.B.) (Agenzia Fides 29/7/2025)
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