ASIA/MYANMAR – Donare il Vangelo ispirandosi a Carlo Acutis: la Giornata missionaria di ragazzi e giovani birmani

Source: The Holy See in Italian

Arcidiocesi di Yangon/RVA

Yangon (Agenzia Fides) – Essere “missionari di speranza” in un paese lacerato dalla guerra civile, ispirandosi al beato Carlo Acutis: così i ragazzi e i giovani birmani hanno celebrato la Giornata Missionaria Mondiale, in un raduno di oltre 1.500 persone, nella chiesa cattolica di San Marco nel villaggio di Yemon, nel territorio dell’Arcidiocesi di Yangon. Il raduno, organizzato dalle Pontificie Opere Missionarie (POM) dell’arcidiocesi, ha riunito il 18 ottobre giovani provenienti da 32 parrocchie. Come ha sottolineato p. Stephen Chit Thein, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Myanmar, bambini, ragazzi e giovani hanno rinnovato il loro sostegno alla missione evangelizzatrice della Chiesa, riconoscendo che “l’opera missionaria include la predicazione e si realizza, attraverso la preghiera, la vita esemplare e gli atti di generosità”. “La celebrazione di Yangon è stata una vivida testimonianza dello zelo missionario che arde nei suoi fedeli più giovani”, ha rimarcato il Direttore nazionale delle POM.Accanto all’altare, nella chiesa, vi era un’immagine del Beato Carlo Acutis, canonizzato il 7 settembre 2025, è presentato come fonte di ispirazione per i giovani fedeli. Il Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, che ha presieduto la celebrazione eucaristica, alla presenza di Mons. Andrea Ferrante, rappresentante Pontificio in Myanmar, insieme a circa 15 sacerdoti concelebranti, si è rivolto calorosamente ai presenti, sottolineando “il loro ruolo vitale come giovani missionari della Chiesa”. Il Cardinale Bo ha sottolineato che la celebrazione coincideva con la festa di San Luca evangelista che, medico greco e convertito, divenne un fedele missionario di Cristo, e ha ricordato che “ogni cristiano è chiamato a essere missionario”.Il Cardinale Bo ha riflettuto sulla breve ma esemplare vita del giovane santo Carlo Acutis, morto di leucemia all’età di 15 anni, riprendendo una sua celebre espressione: “Tutti nascono originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Ha poi esortato i presenti “a non inseguire la fama mondana, ma a cercare la vera felicità in Dio”. “La felicità è guardare a Dio; la tristezza è guardare a se stessi”, ha detto il Card. Bo, esortando i giovani a “vivere in comunione con il Signore, seguendo l’esempio di santità, preghiera e gioia di Carlo Acutis”.I ragazzi hanno cantato uno speciale inno, composto da un giovane birmano in occasione della Giornata Missionaria Mondiale: un canto che intende esprimere l’unità nell’opera missionaria della Chiesa.Prima della benedizione finale, Mons. Andrea Ferrante ha pronunciato un messaggio, porgendo i saluti e le benedizioni di Papa Leone XIV, esprimendo gratitudine ai ragazzi e ai giovani per il loro impegno nella diffusione del Vangelo, incoraggiandoli a essere “missionari di speranza tra le genti”, in un contesto come quello birmano, segnato da sofferenza e dolore.(PA) (Agenzia Fides 20/10/2025)
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