AMERICA/PERU – “No matarás”: i vescovi del Paese denunciano l’assassinio di un gruppo di lavoratori per mano di bande criminali

Source: The Holy See in Italian

giovedì, 8 maggio 2025

Internet

Lima (Agenzia Fides) – “Come Chiesa, ribadiamo il nostro appello a costruire una società in cui la vita sia rispettata, la dignità di ogni persona sia tutelata e lo sviluppo sia raggiunto con giustizia, onestà e amore per il prossimo”. E’ la voce dei vescovi peruviani (CEP) che in un comunicato denuncia l’assassinio di 13 lavoratori rapiti il 25 aprile nella città di Pataz, nella regione di La Libertad.”Profonda tristezza e costernazione per questi atti criminali della criminalità organizzata, che ledono profondamente la dignità umana e la pace sociale” ha espresso nel documento “No matarás”, il vescovo di Lurín, presidente de la CEP, Carlos García Camader.Si presume che le vittime siano state assassinate da bande criminali legate all’attività mineraria informale.I vescovi, oltre ad esprimere solidarietà e preghiere alle famiglie delle vittime, hanno condannato fermamente gli omicidi e invitato le autorità giudiziarie ad accelerare le indagini, garantendo il giusto processo e l’identificazione dei responsabili.”Non lasciatevi rubare la speranza” ha rimarcato Camader rivolgendosi ai peruviani citando Papa Francesco. Li ha invitai a non devono cedere alla disperazione e ha sottolineato che anche nel mezzo del dolore è possibile impegnarsi per un Paese più giusto e fraterno.Negli ultimi mesi, il Governo del Perù ha esteso lo Stato di emergenza nella capitale Lima e nella Provincia Costituzionale di Callao per un periodo di trenta giorni, a partire dal 17 aprile 2025. E’ la prima volta dal 2022. Si stima che in totale, dal 1° gennaio al 16 marzo sono state uccise 459 persone, secondo la polizia, che ha registrato 1.909 denunce di estorsione nel solo mese di gennaio.La Conferenza episcopale ha ribadito il suo impegno nella difesa della vita e della pace nel Paese.(AP) (Agenzia Fides 8/5/2025)
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ASIA – I cardinali e i credenti di India e Pakistan: uniti in preghiera per la pace

Source: The Holy See in Italian

CCBI

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il cardinale indiano Oswald Gracias e il cardinale pakistano Joseph Coutts sono usciti insieme dalla Basilica di San Pietro, ieri, 7 maggio, a conclusione della messa “pro eligendo pontifice”. Il Cardinale Gracias (81 anni) si appoggiava al Cardinale Coutts (79 anni), che dava il braccio e conversava fraternamente con il confratello. L’immagine esprimeva plasticamente il desiderio di pace e la relazione di comunione esistente, mentre tra i due paesi di origine, India e Pakistan,  si alzava la tensione militare e proseguivano gli scontri, soprattutto nella regione contesa del Kashmir.Alla domanda di rilasciare una dichiarazione e un appello di pace, i due cardinali hanno risposto a Fides: ” Nella congregazione generale pre-conclave, il 6 maggio, l’intero Collegio dei Cardinali ha lanciato un appello pubblico di pace, citando scenari come Ucraina e Gaza. Nell’appello vi è anche l’espressione ‘in tante altre parti del mondo’ e sicuramente, tra queste, possiamo  includere la situazione attuale tra India e Pakistan, rivolgendo una supplica al Signore per una pace giusta e duratura”.Da parte indiana mons. Theodore Mascarenhas, Vescovo della diocesi of Daltonganj, nello stato indiano di Jharkhand, appena rientrato da un incontro della Commissione esecutiva della Conferenza dei vescovi di rito latino dell’India di rito latino (CCBI) con un trentina di altri vescovi indiani, dice a Fides: “In quella assise abbiamo citato e rivolto un pensiero  al grave scenario si tensione tra India e Pakistan. Il nostro appello è sempre un appello per la pace: chiediamo una de-escalation perché la guerra è  sempre una sconfitta e non serve a nessuno. Tutte le questioni, anche quelle tra stati, si possono risolvere senza violenza. Noi Vescovi siamo stati tutti concordi nel dire e nell’esortare le nostre comunità: preghiamo intensamente per la pace”.Sul terreno gli osservatori temono un’escalation, dato che  il Pakistan ha riferito di aver abbattuto droni indiani, lontano dal Kashmir, come su nove città, tra le quali Lahore, Karachi, Rawalpindi. L’India, da parte sua, ha evacuato migliaia di persone dai villaggi vicino al confine altamente militarizzato tra i due paesi, nella regione contesa del Kashmir. Nei giorni precedenti, con l’Operazione Sindoor, attacchi missilistici indiani su nove siti nel Kashmir e nel Punjab pakistano  hanno ucciso 31 civili pakistani, tra i quali donne e bambini, per colpire installazioni di gruppi terroristi, hanno spiegato funzionari indiani. L’attacco è stata la risposta indiana alla strage del 22 aprile, quando gruppi jihadisti pakistani hanno ucciso 26 persone, per lo più turisti indù indiani, nel Kashmir controllato dall’India.  L’India accusa il Pakistan di sostenere i militanti che hanno effettuato l’attacco, mentre Islamabad nega ogni coinvolgimento.Il Primo Ministro pakistano Shehbaz Sharif ha promesso di vendicare e gli attacchi dell’India, che ora afferma a sua volta di aver abbattuto droni pakistani, alimentando così i timori di un conflitto più ampio tra i due stati, dotati di armi nucleari. Il Ministero degli Esteri indiano ha dichiarato che 13 civili sono stati uccisi e 59 feriti  durante gli scontri a fuoco attraverso il confine del Kashmir.La nuova ondata di attacchi e rappresaglie tra India e Pakistan minaccia di riaccendere il conflitto aperto tra i due paesi, che affonda le radici nella partizione avvenuta nel 1947. Da allora, le due nazioni  hanno combattuto tre guerre e numerosi sono stati gli scontri a fuoco lungo il confine del Kashmir, regione a maggioranza musulmana reclamata da entrambi fin dall’indipendenza dall’Impero britannico.(PA) (Agenzia Fides 8/5/2025)
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Il Governo ha presentato il progetto per l’abbassamento dell’età di voto

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Governo ha dato il via libera al progetto relativo alla revisione parziale della Costituzione cantonale e della legge sui diritti politici nel Cantone dei Grigioni. In questo modo si intende introdurre l’età di voto a 16 anni.

Nella sessione di giugno 2022 il Gran Consiglio ha incaricato il Governo di creare le basi giuridiche necessarie per concedere il diritto di voto e il diritto di elezione attivo in questioni cantonali e comunali alle persone di cittadinanza svizzera residenti nel Cantone dei Grigioni che hanno compiuto i 16 anni.

Ciò deve essere reso possibile tramite la revisione parziale della Costituzione cantonale proposta. Al contempo, con la revisione parziale della legge sui diritti politici nel Cantone dei Grigioni proposta si intende creare la base giuridica necessaria per il diritto di voto e il diritto di elezione attivo in questioni cantonali degli Svizzeri all’estero che hanno compiuto i 16 anni. Anche in futuro spetterà ai comuni decidere se concedere agli Svizzeri all’estero il diritto di voto e di elezione in questioni comunali.

La documentazione relativa alla consultazione è ora disponibile online
La consultazione durerà dall’8 maggio 2025 al 6 agosto 2025. La relativa documentazione può essere consultata sul sito web del Cantone dei Grigioni.

Persona di riferimento:

Presidente del Governo Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità

Le richieste di informazioni vengono coordinate da Nadja Cadonau, responsabile della comunicazione del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, tel. +41 81 257 44 60, e‑mail Nadja.Cadonau@dvs.gr.ch

Organo competente: Governo

Comunicato del Governo dell’8 maggio 2025

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Governo ha rilasciato alla Kraftwerk Fideris AG (KWFAG, in fase di costituzione) l’approvazione della concessione per il progetto della centrale idroelettrica di Fideris. La KWFAG intende realizzare e gestire la centrale idroelettrica di Fideris. A questo scopo si intende sfruttare la forza idrica del torrente di montagna sul territorio del Comune di Fideris per la produzione di energia elettrica.

Si prevede di captare l’acqua del torrente di montagna nei pressi di Laflina a circa 1776 mslm. Da Laflina, una condotta forzata porterà l’acqua alla centrale Strahlegg a circa 877 mslm, dove verrà turbinata. La potenza installata ammonterà a circa 4,5 megawatt con una produzione annua media di circa 13,1 gigawattora. In questo modo si intende fornire energia elettrica a circa 3300 economie domestiche. La concessione viene rilasciata per la durata di 60 anni a partire dalla messa in esercizio della centrale.

L’assemblea comunale di Fideris del 22 gennaio 2016 ha rilasciato all’unanimità la concessione di diritti d’acqua necessaria per il progetto della KWFAG. Successivamente, il progetto è stato ulteriormente sviluppato in un processo partecipativo. Ne è risultata una pianificazione di protezione e delle utilizzazioni (PPU) che prevede un maggiore sfruttamento del torrente di montagna già arginato a favore di una rinuncia allo sfruttamento del Malanserbach, ancora intatto. A seguito di ciò si è reso necessario adeguare la concessione di diritti d’acqua esistente. Il 12 giugno 2019 l’assemblea comunale di Fideris ha approvato tali modifiche. Dopo che il Consiglio federale ha dato il proprio consenso alla soluzione della PPU equilibrata sotto il profilo idroecologico, il Governo ha approvato la concessione di diritti d’acqua del 2016, inclusa l’aggiunta del 2019.

I Grigioni svolgono attività di sensibilizzazione sul tema della violenza domestica nei confronti delle persone con disabilità

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Anche nel 2025 il Cantone dei Grigioni lancia un chiaro segnale contro la violenza domestica. In occasione delle giornate d’azione che si svolgeranno dal 25 novembre al 10 dicembre 2025, il pubblico verrà sensibilizzato nei confronti di questo tema e reso attento alle offerte di aiuto. Il tema centrale di quest’anno è la violenza nei confronti delle persone con disabilità. Il Cantone invita la popolazione, le organizzazioni e le istituzioni a partecipare e sostiene finanziariamente manifestazioni o campagne.

La violenza domestica non conosce confini geografici, culturali o sociali. Si presenta in varie forme (fisica, sessuale, psichica ed economica) e colpisce persone all’interno della famiglia o tra (ex) partner. Anche la violenza all’interno di forme di alloggio con assistenza, come istituti di cura o gruppi abitativi, rientra nella violenza domestica in quanto le persone colpite vivono in un ambiente sociale dipendente e spesso ristretto. La violenza domestica non è una questione privata, è punibile e non viene tollerata nella nostra società.

Rischio più elevato per le persone con disabilità
Secondo l’Ufficio federale di statistica, in Svizzera vivono complessivamente circa 1,9 milioni di persone con disabilità. Corrono un rischio maggiore di diventare vittime di violenza. Ciò è il caso in particolare se esse necessitano di sostegno nella quotidianità oppure se le loro capacità comunicative e di autoprotezione sono limitate. Sono particolarmente a rischio le donne e le ragazze con disabilità.

Sensibilizzare, aiutare, agire
Molte vittime tacciono per paura o vergogna. Anche chi sospetta oppure osserva la violenza domestica spesso si sente impotente. Le Giornate d’azione offrono una piattaforma per la sensibilizzazione e per il dialogo aperto. Nel Cantone dei Grigioni esistono numerose offerte di aiuto per le persone interessate e i loro familiari. Queste offerte devono essere rese note. Ulteriori informazioni sono disponibili sui siti www.violenza-domestica.gr.ch e www.findhelp.gr.ch.

Il Cantone coordina e sostiene finanziariamente
Le Giornate d’azione sono coordinate con la campagna «16 giorni contro la violenza sulle donne» e gli «Orange Days». Il Servizio di coordinamento violenza domestica è competente per l’organizzazione nei Grigioni. Il Cantone sostiene finanziariamente manifestazioni e campagne relative al tema della violenza domestica nonché in particolare in merito al tema centrale «violenza contro le persone con disabilità». Esso richiama inoltre l’attenzione sulle manifestazioni e mette a disposizione degli organizzatori il materiale relativo alle campagne.

Le persone e le organizzazioni interessate possono inoltrare le loro iscrizioni e le proprie domande entro il 13 agosto 2025. I moduli sono disponibili sul sito web del Servizio di coordinamento violenza domestica.

Evento di rete e informativo
Il Servizio di coordinamento violenza domestica e il Servizio di coordinamento per la parità di trattamento e i diritti delle persone con disabilità invitano a un evento di rete e informativo che si terrà mercoledì 21 maggio 2025 dalle ore 16:30 alle ore 18:30 presso la ibW Scuola specializzata superiore della Svizzera sud-orientale a Coira.

Con brevi relazioni, servizi specializzati e organizzazioni forniranno informazioni in merito alla violenza domestica, alle offerte di aiuto e alle giornate d’azione 2025. L’evento è rivolto a specialisti di diversi settori nonché al vasto pubblico. Un aperitivo offrirà l’occasione per scambi e contatti. Le persone e le organizzazioni interessate possono iscriversi per e-mail o telefonicamente entro il 15 maggio 2025: Madlaina.Baselgia@soa.gr.ch / +41 81 257 26 11. Qualora fossero necessari sostegno o assistenza supplementari sul posto, vi preghiamo di comunicarcelo al momento dell’iscrizione (ad es. interpretariato nella lingua dei segni).

Fotografia:

Persona di riferimento:

Madlaina Baselgia, responsabile del Servizio di coordinamento violenza domestica, Ufficio cantonale del servizio sociale dei Grigioni, tel. +41 81 257 26 11, e‑mail Madlaina.Baselgia@soa.gr.ch

Organo competente: Ufficio del servizio sociale

Riassunto in lingua facile

Violenza domestica contro le persone con disabilità
La violenza domestica è violenza in casa.
Può succedere in casa di tutte le persone.
Le persone con disabilità subiscono più violenza in casa rispetto alle altre persone.

La nostra società non accetta la violenza.
Si può chiamare la polizia.
La violenza può essere punita.

Hai già subito violenza?
Vuoi parlarne con qualcuno?
Trovi aiuto su www.violenza-domestica.gr.ch o www.findhelp.gr.ch.

Primo incontro a maggio sul tema della violenza
C’è un incontro sul tema della violenza.
Il 21 maggio 2025 dalle ore 16:30 alle ore 18:30.
Alla ibW Scuola specializzata superiore della Svizzera sud-orientale a Coira.
Lo organizza il Cantone.
Vi partecipano specialisti e organizzazioni.
Ci sono presentazioni e discussioni.
Può partecipare anche Lei, ascoltare ed esprimere la Sua opinione.

Si iscriva per e-mail o per telefono.
L’e-mail è: madlaina.baselgia@soa.gr.ch
Il numero di telefono è: 081 257 26 11.

Ha bisogno di aiuto durante l’incontro?
Ce lo dica al momento dell’iscrizione.
Ha domande sull’incontro?
Ce lo dica al momento dell’iscrizione.
Si iscriva entro il 15 maggio 2025.

Giornate d’azione a novembre e a dicembre
La violenza domestica contro le persone con disabilità è un tema sempre importante.
Ci sono giornate d’azione su questo tema.
Le giornate sono dal 25 novembre al 10 dicembre 2025 in tutto il Cantone dei Grigioni.

Organizzazioni e persone possono fare un’azione contro la violenza.
Un’azione è una manifestazione.
Il Cantone informa tutti su queste manifestazioni.

Ha un’idea per una manifestazione?
Ci invii la Sua idea entro il 13 agosto 2025.
Ci scriva qui: https://www.gr.ch/IT/istituzioni/amministrazione/dvs/soa/violenza/giornate-dazione/Seiten/default.aspx
Il Cantone La aiuta con materiale e soldi.

A partire dall’estate 2025 nei Grigioni l’assistenza ai bambini complementare alla famiglia sarà più economica

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Cantone dei Grigioni lancia un segnale a favore di condizioni quadro favorevoli alle famiglie: dal 1° agosto 2025 le famiglie beneficeranno di un migliore sostegno nell’assistenza ai bambini. Il Governo pone in vigore la nuova revisione totale della legge sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (LASBA) con effetto a tale data. Un cambiamento del sistema di finanziamento garantisce la parità di trattamento tra le famiglie in tutto il Cantone. Un calcolatore online crea trasparenza sulle riduzioni.

Il Governo pone in vigore la legge sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (LASBA; CSC 548.300) sottoposta a revisione totale e approvata dal Gran Consiglio con effetto al 1° agosto 2025. Inoltre ha approvato una revisione totale dell’ordinanza sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (OASBA; CSC 548.310). In questo modo le nuove regolamentazioni e il finanziamento dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia potranno essere attuati a partire dal 1° agosto 2025.

Rafforzare la conciliabilità di famiglia e lavoro
La nuova legge migliora la conciliabilità di famiglia e lavoro e sostiene lo sviluppo dei bambini. Il nuovo modello di finanziamento garantisce la parità di trattamento tra le famiglie in tutto il Cantone e medesime condizioni di partenza per tutti i fornitori di prestazioni riconosciuti (strutture di custodia collettiva diurna, asili nido e famiglie diurne). Un’offerta di assistenza ai bambini complementare alla famiglia di buona qualità è un pilastro importante per la conciliabilità di famiglia e lavoro e contrasta la carenza di specialisti.

Riduzioni a seconda del reddito
Il cambiamento di sistema dal cosiddetto finanziamento dell’oggetto alla promozione con finanziamento del soggetto porta a un maggiore sostegno alle famiglie nel Cantone dei Grigioni. Queste ultime beneficeranno di riduzioni più elevate dei costi per l’assistenza ai bambini complementare alla famiglia.

Le riduzioni si conformano all’ammontare del reddito delle famiglie. La riduzione massima possibile viene concessa in caso di redditi determinanti inferiori a 40 000 franchi e ammonta al 90 per cento dei costi standard. La riduzione minima ammonta al 25 per cento dei costi standard e viene concessa in caso di redditi dell’economia domestica determinanti superiori a 130 000 franchi. Il reddito determinante viene calcolato allo stesso modo di quello applicato per la riduzione individuale dei premi (RIP).

Calcolatore online e nuova applicazione web «quint»
I genitori hanno la possibilità di conoscere il proprio diritto individuale a riduzioni per l’assistenza ai bambini tramite un calcolatore online. Il calcolatore è disponibile al seguente link: https://quint.gr.ch/calculator

A seguito del cambiamento di sistema, i fornitori di prestazioni (strutture di custodia collettiva diurna, asili nido e famiglie diurne) riceveranno una nuova applicazione web per l’annuncio e i conteggi. A maggio 2025 seguiranno i corsi di formazione per i fornitori di prestazioni relativi al cambiamento di sistema e alla nuova applicazione «quint».

Costi standard e tariffe massime
Il Governo ha inoltre stabilito il nuovo ammontare dei costi standard, validi dal 1° agosto 2025. I costi standard sono valori medi dei costi delle offerte di assistenza ai bambini complementare alla famiglia e costituiscono la base di calcolo per le riduzioni. I nuovi costi standard ammonteranno a:

  • bambini a partire da 18 mesi fino all’ammissione alla scuola elementare: CHF 10.60 per ora di assistenza
  • bambini da 3 a 18 mesi: CHF 15.90 per ora di assistenza
  • bambini a partire dall’ammissione alla scuola elementare: CHF 5.30 per ora di assistenza

Per evitare sviluppi estremi dei prezzi, sono state stabilite delle tariffe massime che le offerte di assistenza devono rispettare. Tali tariffe non possono superare il 150 per cento dei costi standard.

Persone di riferimento:

  • Presidente del Governo Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, tel. +41 81 257 44 60 (raggiungibile dalle ore 13:00 alle ore 14:00), e‑mail Marcus.Caduff@dvs.gr.ch
  • Susanna Gadient, capa dell’Ufficio del servizio sociale, tel. +41 81 257 26 51 (raggiungibile dalle ore 09:00 alle ore 10:00), e‑mail Susanna.Gadient@soa.gr.ch

Organo competente: Governo

AFRICA – “L’Africa non è più una bambina” dice l’Arcivescovo Nwachukwu

Source: The Holy See in Italian

Luca Mainoldi

Roma (Agenzia Fides) – “L’Africa viene vista spesso come una bambina nella cuna, la cui voce si percepisce come un grido che disturba, e che va tranquillizzata donandole un po’ di ‘latte’ sotto forma di aiuto allo sviluppo”. Esordisce così l’Arcivescovo Fortunatus Nwachukwu, Segretario del Dicastero per l’evangelizzazione (sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari), nel suo intervento al colloquio “La Chiesa in Africa: prospettive generali in vista del Conclave e del futuro della Chiesa”, tenutosi martedì 6 maggio, presso la Pontificia Università della Santa Croce.L’Arcivescovo Nwachukwu sottolinea come a livello di politica internazionale ci sia chi “ha solamente l’idea di Africa come un infante nella culla: si dice ‘per favore andate a tranquillizzare la bambina perché smetta di disturbare gli adulti che stanno parlando’. E allora si dà un po’ di latte al bebè sotto forma di sussidio per farlo tacere e lasciare parlare gli adulti. Per questo spesso l’Africa si vede come una bambina che non ha voce da essere presa in considerazione”.“Nel mondo politico, purtroppo, l’Africa è ancora solo o una miniera, da dove estrarre minerali per le proprie produzioni, oppure un deposito per le proprie scorie” afferma il Segretario del Dicastero missionario. “E quando gli africani cercano di rialzare la testa per cambiare questo stato di cose, c’è chi attizza incendi per impedire qualsiasi cambiamento”.Quindi – prosegue l’Arcivescovo Nwachukwu – a livello internazionale l’Africa viene vista o come una bambina nella culla, oppure come una miniera o una discarica”. “Abbiamo quindi bisogno di una nuova mentalità a iniziare nella Chiesa”. “L’Africa si trova in una situazione che non ha voluto ma sta lavorando per reagire, per rialzarsi” sottolinea. “E il Signore sta appoggiando l’Africa, il continente che Gesù ha voluto legare a Se Stesso fin da quando bambino vi si era rifugiato quando era in pericolo”.L’Arcivescovo Nwachukwu ricorda che esistono i nuovi Erodi presenti pure in Africa, come “l’ideologia moderna che vuole distruggere la Chiesa”.È soprattutto l’ideologia del facile guadagno a conquistare le giovani generazioni africane, ricorda L’Arcivescovo Nwachukwu. “Questa è la vera sfida: come far capire ai giovani dove si trova la vera felicità, il vero senso della vita” dice. “Tanti alla ricerca del guadagno facile cadono nelle truffe, o diventano affiliati a bande criminali o sette. In relazione a questi fenomeni quello che mi preoccupa è che si lavora per distruggere l’immagine della Chiesa. La Chiesa che è venuta per salvare, viene presentata come se fosse una presenza arrivata per sfruttare la gente e per distruggere ciò che c’era prima. Se un giovane è cresciuto con queste idee, rifiuta la Chiesa, dimenticando che se ha ricevuto un’istruzione è perché c’era un missionario che si è sacrificato per costruire la scuola dove è andata a studiare”Secondo il Segretario del Dicastero per l’evangelizzazione occorre “rafforzare la memoria dei nostri missionari”. “E grazie a Dio che in Africa abbiamo ricevuto la fede dagli occidentali, che io chiamo gli eroi della fede, quei missionari che sono partiti per gli altri continenti, quando partire significava morire, anche perché non esistevano i mezzi di oggi” sottolinea. “I missionari sono stati il miglior prodotto di esportazione dell’occidente; ed è ora di raccogliere i frutti di quanto da loro seminato” conclude L’Arcivescovo Nwachukwu. (L.M.) (Agenzia Fides 7/5/2025)
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VATICANO – Il Vangelo letto “in chiave missionaria” nel “Commento biblico-missionario al Vangelo delle domeniche – Anno C” di p. Anh Nhue Nguyen

Source: The Holy See in Italian

mercoledì, 7 maggio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Ruminare” il Vangelo per aiutare tutti a vivere la propria “conversione missionaria”. Questo l’obiettivo del volume di padre Dinh Anh Nhue Nguyen, OFMConv, Segretario generale della Pontificia Unione Missionaria (PUM) “Commento biblico-missionario al Vangelo delle domeniche – Anno C” uscito da poco più di una settimana e disponibile su Amazon sia cartaceo che e-book.Il volume, per ora fruibile in italiano (ma saranno pubblicate anche le edizioni in inglese, spagnolo, francese e portoghese), raccoglie i commenti al Vangelo delle domeniche dell’anno liturgico C, scritti nel 2021-2022 e inviati ai Direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie (POM) per le attività di animazione e formazione missionaria nei loro paesi. Ad ogni commento si aggiungono inoltre alcuni spunti tratti dai documenti della Chiesa o dagli scritti di santi e di missionari.Ne scrive così il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, nella prefazione al libro: “Essa è un valido strumento per l’animazione e la formazione dello spirito missionario dei fedeli, per approfondire e arricchire la loro conoscenza della Parola di Dio, proclamata ogni domenica nella celebrazione eucaristica della Chiesa. A tal proposito, occorre ribadire ancora una volta l’importanza, per la vita-missione di ogni discepolo di Cristo, della comunione e della crescita costante personale insieme alla Parola di Dio, così come Papa Francesco ha ricordato nuovamente nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2023. Commentando l’episodio in cui il Signore Risorto svelò ai due discepoli di Emmaus il senso recondito delle Scritture in riferimento a Lui (cf. Lc 24,27), il Pontefice sottolinea con autorità: «Gesù infatti è la Parola vivente, che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore»”.Il linguaggio semplice ed esperienziale usato nel volume lo rende un supporto adatto a tutti coloro che desiderino approfondire la Parola annunciata nelle messe domenicali in prospettiva missionaria per la vita spirituale personale e al contempo per le attività di evangelizzazione. L’intuizione feconda seguita da padre Anh Nhue mette in rilievo che l’orizzonte proprio della dinamica missionaria a cui è chiamata tutta la Chiesa è quello dell’ordinarietà della vita ecclesiale, scandita dalle liturgie eucaristiche domenicali.“Lungo questo percorso di incontri settimanali con il Vangelo proclamato nella messa domenicale- sottolinea il Cardinale Tagle – si realizza nei lettori la potenza intrinseca della Parola di Dio che «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). Tale forza si rivela poi fondamentalmente missionaria, perché illumina, ispira, e spinge gli ascoltatori attenti della Parola divina a trasmetterla anche agli altri, proprio come Gesù, Parola di Dio incarnata, è stato mandato dal Padre per annunciare, con insegnamenti e azioni, il messaggio dell’amore e la salvezza di Dio”.Infine il Segretario generale della PUM, che si sta occupando di promuovere e diffondere il volume, ricorda ai lettori in una nota introduttiva il carattere missionario di ogni celebrazione eucaristica illustrando i momenti salienti della messa, dove emerge il legame tra la messa celebrata e la missione della Chiesa.(EG) (Agenzia Fides 07/05/2025)
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AFRICA/TOGO – Essere missionario con gli altri e per gli altri

Source: The Holy See in Italian

mercoledì, 7 maggio 2025

SG

Lomè (Agenzia Fides) – “Siamo una famiglia composta da 7 giovani, tutti con un percorso universitario, un responsabile della comunità, padre Valéry Aguh, che ha trascorso dieci anni in Sierra Leone, un direttore degli studi Jean Jacques Wisdom, e un accompagnatore”. Chi scrive è padre Silvano Galli, l’ ‘accompagnatore’, che al termine degli esami del secondo trimestre della Propedeutica, l’anno di preparazione per entrare nella Società per le Missioni Africane, prima di iniziare il ciclo filosofico di tre anni dei missionari SMA, offre qualche spunto delle loro redazioni, sulla missione e sulla vita e culture tradizionali.“Essere missionario lontano dai nostri paesi, fra gente sconosciuta e culture diverse, significa condividere l’amore di Cristo con altri e far loro comprendere che siamo tutti fratelli – racconta uno degli studenti. Vivere in una stessa casa con persone di diversi paesi, significa costruire l’unità attraverso le nostre diversità, vivere in armonia come fratelli, imparare gli uni dagli altri ed aprirsi a culture nuove. Missionario non solo lasciando il proprio paese, ma soprattutto missionario con gli altri e per gli altri. “È l’armonia che esiste fra i diversi colori che fa la bellezza di un fiore” gli fa eco un altro. “Charles de Foucauld ci ricorda che noi siamo missionari attraverso quello che siamo, non attraverso quello che facciamo. Le sfide fanno parte della nostra missione per aiutarci ad acquistare nuove esperienze, entrare in nuove culture, imparare dai nostri errori e a cambiare il nostro modo di vedere le cose. I corsi mi hanno permesso di essere ben attrezzato come missionario di domani, per non avere paura, di mettermi in ricerca, approfondire, la comprensione di altre culture, senza mai giudicare. La saggezza ci aiuta a ben vivere con gli altri, a sviluppare la nostra maturità, ad affrontare le sfide che ci vengono incontro.”Alcuni di questi giovani hanno avuto un percorso difficile che li hanno preparati alle complessità della vita. Un esempio è quello di un ragazzo che proviene da una famiglia ‘normale e che funzionava bene’: “vivevamo tutti senza grosse preoccupazioni quando all’improvviso i nostri genitori si sono separati – racconta. Questo evento ha sconvolto tutta la nostra vita, perché io ero ancora in prima elementare, mio fratello in quarta elementare, e mia sorella in quinta. Dopo la separazione dei miei genitori sono rimasto con i miei zii fino a quando ho terminato le elementari. È stato un periodo molto difficile. La famiglia era contadina, ho dovuto prendere una zappa già in seconda elementare perché era l’unico modo per poter mangiare. Ero abbandonato a me stesso. E così fino alla prima media quando mia madre è venuta a trovarmi con dei vestiti e poi è sparita di nuovo. Ho dovuto affrontare questa vita nomade (andare avanti e indietro), e diversi problemi, soprattutto la mancanza di affetto da parte dei genitori, finché ho ottenuto il mio diploma di quinto ginnasio. Dopo il diploma, papà ha deciso di mandarmi nella città di Sokodé per continuare i miei studi con un tutore. A Sokodé ho frequentato il liceo. Terminati gli studi sono sceso a Lomé – conclude il giovane – e mi sono iscritto all’università in antropologia e ho passato due esami. Poi sono entrato nella SMA”.(AP) (Agenzia Fides 7/5/2025)
SG

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