Val di Susa, la dichiarazione del Presidente Meloni

Source: Government of Italy

26 Luglio 2025

È vergognoso quanto accaduto oggi in Val di Susa. Gruppi organizzati di No Tav hanno occupato l’autostrada Torino-Bardonecchia, dato l’assalto ai cantieri, lanciato pietre e fumogeni contro le Forze dell’Ordine. Atti di guerriglia urbana indegni di una Nazione civile, che non hanno nulla a che vedere con l’espressione del dissenso e che condanniamo con fermezza. Atti che, con il decreto sicurezza voluto dal Governo, potranno essere puniti con maggiore severità e fermezza. Piena solidarietà e vicinanza ai nostri uomini e donne in divisa, che anche oggi hanno dimostrato il loro valore e il loro senso del dovere, per arginare i disordini e garantire la sicurezza.

ASIA/CAMBOGIA – Vicario apostolico di Phnom-Penh: nelle messe di domenica imploriamo il miracolo della pace tra Thailandia e Cambogia

Source: The Holy See in Italian

Phnom-Penh (Agenzia Fides) – Anche l’improvvisa guerra di confine esplosa tra Thailandia e Cambogia è un frammento della «terza guerra mondiale a pezzi» tante volte evocata da Papa Francesco negli anni del suo Pontificato. È questo il «drammatico scenario odierno» richiamato dal Vescovo Olivier Schmitthaeusler, Vicario apostolico di Phnom-Penh, nel messaggio – appello da lui appena diffuso per invitare tutta la comunità cattolica cambogiana a «offrire i nostri momenti di preghiera (veglie di Tazze, adorazione eucaristica, rosari) e le nostre celebrazioni eucaristiche questa domenica, 27 luglio 2025, per la pace e la fratellanza tra i nostri due Paesi».Il Vescovo Olivier Schmitthaeusler richiama anche le parole di Papa Paolo VI riprese da Papa Leone XIV, «mai più la guerra», che ora risuonano con particolare intensità per lui e per tutti i cristiani dei due Paesi in conflitto, «mentre un incessante fuoco nemico ha oscurato il cielo al confine tra i nostri due Regni».Proprio la pace, seguita dopo «tanti anni di sofferenza» rimarca il Vicario apostolico – «ha permesso al nostro Paese di svilupparsi, al nostro popolo di fare progetti e di vivere insieme in armonia». Si tratta di una pace «conquistata con tanto sacrificio e fatica», che ora è stata infranta. E davanti a tale scenario – afferma il Vescovo Olivier Schmitthaeusler, missionario delle Missions étrangères de Paris (MEP) -, «Noi, pastori, sacerdoti, religiosi e religiose, e le comunità cristiane della Cambogia, uniamo le nostre voci in un’unica preghiera: Che il Signore della pace ci conceda la pace sempre e in ogni luogo».Nei prossimi giorni, e in particolare domenica 27 luglio, il Vicario apostolico di Phnom-Penh invita tutti a pregare «per i morti e i feriti, per tutti coloro che hanno dovuto abbandonare frettolosamente le proprie case per cercare rifugio lontano dai bombardamenti». Il Vescovo Schmitthaeusler sollecita preghiere anche «per i nostri leader politici e la comunità internazionale affinché possa iniziare immediatamente un cammino di dialogo che ponga fine a questo conflitto di confine».Inoltre, nell’appello-messaggio si implora di pregare anche «per i nostri soldati e le loro famiglie che vivono nella paura e nell’angoscia», e per tutto «il nostro popolo che desidera vivere in pace e armonia». La preghiera – riconosce il Vicario apostolico «è la nostra unica arma e il nostro unico scudo oggi», risorsa a cui ricorrere per invocare«che cessi il rumore degli spari» e«si rinnovi il dialogo per la pace e la riconciliazione».«Con Papa Leone – conclude il Vescovo Schmitthaeusler – “affidiamo questo fervente appello alla Regina della Pace affinché lo presenti al Signore Gesù per ottenere per noi il miracolo della pace”». (GV) (Agenzia Fides 26/7/2025)
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ASIA/PAKISTAN – Al Christian Study Centre, dialogo interreligioso in musica

Source: The Holy See in Italian

Lausanne Movement

Rawalpindi (Agenzia Fides) – La musica è un potente strumento per il dialogo interreligioso: essa aiuta a promuovere la comprensione e la connessione umana e spirituale tra persone di fedi diverse. Attraverso esperienze musicali condivise, gli individui possono trovare un terreno comune, apprezzare diverse espressioni culturali e costruire ponti di empatia e rispetto: partendo da questa convinzione musicisti, artisti, studiosi, semplici appassionati di diverse comunità religiose in Pakistan si sono riuniti grazie all’iniziativa del “Centro per la giustizia sociale”, organizzazione fondata e diretta dal cattolico pakistano Peter Jacob, che per anni ha lavorato nella Commissione “Giustizia e pace” dei Vescovi del Pakistan. In un workshop teorico-pratico di tre giorni, tenutosi nei giorni scorsi al “Christian Study Centre”, importante istituzione ecumenica nella città di Rawalpindi, i presenti hanno potuto avere un proficuo scambio di idee e di pratica musicale, focalizzandosi su come la musica faciliti il dialogo interreligioso, aiutando a superare le barriere linguistiche e culturali, consentendo alle persone di connettersi a livello emotivo e spirituale. Un aspetto particolare, nell’ambito di questa esperienza, è quello relativo alla musica sacra delle diverse tradizioni che può offrire spunti di riflessione e motivi di unione tra credenti di religioni diverse.La musica, inoltre, hanno notato i partecipanti, incoraggia la collaborazione e crea relazioni amicali: performance musicali congiunte, come i cori o le orchestre interreligiose, uniscono le persone per “creare qualcosa di bello e significativo, promuovendo un senso di unità e uno scopo comune”. La musica riveste anche la funzione di “umanizzare l’altro”, abbattendo stereotipi e pregiudizi, creando spazi inclusivi in cui le persone possono dialogare, costruire relazioni e godere della ricchezza della diversità.Il workshop ha inteso valorizzare una gamma variegata di espressioni poetico-musicali tipiche del Pakistan. Il libro biblico dei Salmi, ad esempio, un secolo fa è stato tradotto in poesia lirica punjabi e adattato in forme musicali locali, venendo così stato utilizzato come risorsa per momenti di scambio e di dialogo islamo-cristiano.Il workshop si è concluso con performance di diverse tradizioni religiose: le comunità partecipanti hanno condiviso la loro musica sacra, pestando inni cristiani, canti devozionali musulmani, musiche indù, sikh, espressioni popolari kalasha. Hanno poi dato il loro personale contributo anche artisti di fama come Karishma, Sameer Robin, Emmanuel Shafqat e l’acclamato cantante sufi Arieb Azhar, ognuno dei quali ha portato e condiviso un patrimonio spirituale e musicale unico.Ringraziando i partecipanti, Peter Jacob ha espresso la speranza che “tali iniziative artistiche possano promuovere la comprensione reciproca e la coesistenza pacifica tra le diverse comunità del Pakistan”. E ha citato Jalal al-Din Muḥammad Rumi, grande leader spirituale, teologo musulmano, poeta e mistico del XIII secolo, il quale diceva che “la musica non è più un fine, ma un mezzo. Il canto non è più un fine, ma un mezzo di trasporto, una via verso il divino”.(PA) (Agenzia Fides 26/7/2025)
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ASIA/THAILANDIA – Missionario thailandese in Cambogia:  “Motivi economici e politici alimentano la guerra al confine; preghiamo per la pace”

Source: The Holy See in Italian

TMS

Bangkok (Agenzia Fides) – Gli scontri al confine tra Thailandia e Cambogia sono proseguiti per il secondo giorno consecutivo oggi, con colpi d’artiglieria esplosi dalle forze armate dei due Paesi. Scontri si registrano nelle province di Ubon Ratchathani e Surin, mentre sono circa 140 mila gli sfollati interni, fuggiti dalle aree di confine,  sul lato  thailandese e 40mila da parte cambogiana. Resta alta la  tensione tra le due nazioni , che hanno chiuso le frontiere  e declassato le loro relazioni diplomatiche.”In questa vicenda, al di là delle rivendicazioni territoriali, sembra proprio che nello scontro fra Thailandia  e Cambogia pesino ragioni politiche, ragioni legate al potere. Oggi vediamo anche che i social media sono un fattore e un ambiente che sta rinfocolando odio, ostilità e nazionalismo, influenzando l’opinione pubblica, in entrambi i paesi. Noi, come comunità cattolica non prendiamo le parti di nessuno ma siamo solo da parte della pace”: è quanto dice all’Agenzia Fides  padre Paul Chatsirey Roeung, missionario Thailandese che vive e lavora in Cambogia, nel Vicariato apostolico di Phnom Penh.  Il religioso, che appartiene alla Thai Mission Society ed è Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Cambogia,  fa parte del  gruppo di circa 12 missionari thailandesi, tra  religiosi e suore , che svolgono servizio pastorale al di là del confine. “Come missionari thailandesi, siamo impegnati nelle parrocchie, in scuole e opere sociali, svolgiamo nostra  missione, dunque la gente ci conosce e non abbiamo rilevato alcun episodio di ostilità. Ma devo dire che siamo  preoccupati per come si sta evolvendo la situazione, con l’escalation di scontri  militari e il flusso di sfollati che si ingrossa”, dice.Il missionario espone all’Agenzia Fides la sua analisi: “La questione generale appare abbastanza complessa, vi si intrecciano diverse ragioni. Da un lato c’è la antica rivendicazione  territoriale: le due nazioni  seguono, per i confini, mappe differenti per i confini, lo status era  congelata con la creazione della ‘free zone’, area interdetta alla presenza militare. La  sovranità del noto tempio di Preah Vihear, conteso per decenni,  è stata assegnata dal 1962 alla Cambogia e  confermata  da una sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja”.Prosegue p.  Paul Chatsirey: “Vanno considerati, poi, gli interessi economici, come lo  sfruttamento di giacimenti di petrolio e di gas presenti nel golfo del Siam, ma anche la questione legata alla nascita e gestione delle cosiddette ‘città della truffa’ e dei casinò lungo la frontiera. In tali questioni si giocano i rapporti politici e affaristici  tra due famiglie storicamente alleate, in Cambogia quella degli Hun  e in Thailandia gli  Shinawatra  che hanno espresso la leadership dei due paesi. Tutti questi elementi vanno considerati nel quadro delle ragioni che alimentano il conflitto”.Conclude il missionario: “Auspichiamo  la fine delle ostilità e l’intervento di una mediazione internazionale. Come cattolici preghiamo per la pace: in Cambogia abbiamo sensibilizzato le comunità parrocchiali e i nostri giovani. Vogliamo ricordare le parole di Giovanni XXIII e di Giovanni Paolo II: la pace è l’unica strada e l’unico bene che desideriamo e per cui ci impegniamo fortemente”.(PA) (Agenzia Fides 25/7/2025)
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AFRICA/MOZAMBICO – Nomina del Vescovo di Quelimane.

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venerdì, 25 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Quelimane (Mozambico) S.E. Mons. Osório Cîtora Afonso, I.M.C., finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Maputo, liberandolo in pari tempo dalla Sede titolare di Puzia di Numidia. S.E. Mons. Osório Citora Afonso, I.M.C., è nato il 6 maggio 1972 a Ribaue (Nampula, Mozambico). Ha frequentato il Seminário propedêutico Cristo-Rei a Matola (Maputo) e studiato Filosofia presso il Seminario Maggiore Santo Agostinho di Matola e Teologia presso l’Institut Saint-Eugène de Mazenod a Kinshasa. Ha emesso la Professione Solenne nel 2001 nell’Istituto Missioni Consolata a Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo) ed è stato ordinato sacerdote il 3 novembre 2002.Ha ricoperto i seguenti incarichi e svolto ulteriori studi: Vicario Parrocchiale ed Economo della St. Hilaire a Kinshasa (2002-2005); Consigliere Regionale per la Repubblica Democratica del Congo (2005-2006); Licenza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma (2006-2010); Studi presso la Hebrew University di Gerusalemme (2008-2009) e l’École Biblique et Archéologique Française di Gerusalemme (2010-2011); Membro del Consiglio della Casa Generalizia a Roma (2008-2010); Collaboratore locale della Nunziatura Apostolica a Kinshasa (2011-2013); Formatore ed Economo del Seminario Teologico di Kinshasa (2011-2013); Superiore del Centro Missionario della Diocesi di Vittorio Veneto (2014-2016); Superiore di Casa Milaico a Treviso (2014-2016); Consigliere Regionale per l’Italia, Treviso (2016-2017); Formatore nel Seminario Teologico Internazionale di Bravetta, Roma (2016-2017); Officiale presso il Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per la Prima Evangelizzazione e le nuove Chiese particolari (2017-2023).Il 21 settembre 2023 è stato nominato Vescovo Ausiliare di Maputo, ricevendo l’ordinazione episcopale il 28 gennaio 2024.Attualmente è Segretario Generale della Conferenza Episcopale del Mozambico.(EG) (Agenzia Fides 25/07/2025)
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ASIA/TERRA SANTA – Tensioni tra il governo israeliano e i cristiani sionisti statunitensi, il gruppo più numeroso di sostenitori dello Stato ebraico

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L’ambasciatore Mike Huckabee (a destra)

Gerusalemme (Agenzia Fides) – Si è sfiorato l’incidente diplomatico tra Israele e Stati Uniti per il rifiuto della concessione di visti di ingresso in Terra Santa ad organizzazioni evangeliche statunitensi.“Dall’inizio del 2025, il Dipartimento che rilascia i visti ha arbitrariamente cessato di onorare le raccomandazioni del Ministero degli Affari Religiosi e ha avviato un’indagine indipendente su ciascuna delle organizzazioni evangeliche per accertare se debbano essere riconosciute come istituzioni religiose e continuare a ottenere i visti” aveva scritto l’ambasciatore americano in Israele, Mike Huckabee in una lettera di protesta inviata il 16 luglio al Ministro degli Interni, Moshe Arbel. L’ambasciatore statunitense aveva minacciato che “se il governo di Israele continua a causare onerose molestie burocratiche per la concessione dei visti che per decenni sono stati una consuetudine, non avrò altra scelta che incaricare la nostra sezione consolare di rivedere le opzioni per il trattamento reciproco dei cittadini israeliani che richiedono visti per gli Stati Uniti”.La missiva ha suscitato sgomento tra le file dell’esecutivo guidata da Benjamin Netanyahu (al quale era stata indirizzata una copia, inviata pure al Presidente Isaac Herzog ed ad altri importanti esponenti dello Stato ebraico). Huckabee è infatti un importante esponente della forte comunità evangelica che appoggia in pieno Israele. Tanto più che nella sua lettera minacciava di consigliere i cristiani evangelici a sospendere le loro visite nel Paese e a bloccare l’invio di fondi allo Stato ebraico.“La comunità cristiana evangelica è forse il più forte, fedele e fervente sostenitore del popolo ebraico e dello Stato di Israele. Mentre l’antisemitismo cresceva in tutto il mondo, la comunità cristiana evangelica è rimasta salda e ha espresso un sostegno ancora più esplicito”, scrive Huckabee ricordando inoltre “il contributo di milioni di dollari per combattere l’antisemitismo e del sostegno concreto alle cause israeliane” offerto da “decine di organizzazioni come l’International Fellowship of Christians and Jews, Samaritans Purse, Christians United For Israel e numerose altre”. Si ricordi che il responsabile della a Gaza Humanitarian Foundation (GHF), Johnnie Moore Jr. è membro del Board of Directors dell’International Fellowship of Christian and Jews (IFCJ vedi Fides 7/7/2025).”Sarebbe davvero deplorevole che la nostra Ambasciata dovesse annunciare pubblicamente in tutti gli Stati Uniti che lo Stato di Israele non accoglie più le organizzazioni cristiane e i loro rappresentanti, ma che invece infligge molestie e trattamenti sfavorevoli a organizzazioni che hanno relazioni positive di lunga data con il sionismo e di amicizia con il popolo ebraico e lo Stato di Israele” continua Huckabee .Il 21 luglio con un posto su X l’ambasciatore americano ha dichiarato che il caso è stato risolto ringraziando il Ministro degli Interni e l’avvocato Calev Myers, che rappresenta circa 150 gruppi cristiani in Israele, il cui intervento “è stato determinante”.La questione dei visti non è stato l’unico motivo di frizione tra Huckabee e il governo israeliano. L’ambasciatore Usa ha infatti visitato il villaggio cristiano di Taybeh, assalito da coloni israeliani (vedi Fides 9/7/2025) definendo le azioni da loro commesse un “atto di terrore ed è un crimine”, chiedendo che i responsabili siano puniti severamente. “Profanare una chiesa, una moschea o una sinagoga è un crimine contro l’umanità e contro Dio”, aveva postato Huckabee su X.L’assalto al villaggio di Taybeh, ha suscitato le vive proteste di un altro importante esponente cristiano sionista statunitense, il Senatore repubblicano Lindsey Graham, che in una dichiarazione all’emittente Fox News ha affermato: “Voglio scoprire chi ha commesso questo assalto e voglio che venga punito. E se sono stati coloni della Cisgiordania, voglio che vengano puniti”. (L.M.) (Agenzia Fides 25/7/2025)
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ASIA/VIETNAM – Le opere sanitarie cattoliche ammirate dal popolo e elogiate dal governo

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venerdì, 25 luglio 2025

di Andrew Doan Thanh PhongHanoi (Agenzia Fides) – Poco prima dell’inizio della messa, hanno chiesto al sacerdote di celebrare il più rapidamente possibile, viste le condizioni di salute dei pazienti dell’ospedale oncologico che partecipavano alla messa. I pazienti sono entrati in chiesa a passi lenti, aiutati da volontari e parenti, per incontrare Cristo nell’Eucaristia. Nonostante gli inconvenienti, la messa è stata più fervida che mai, con il canto delle suore e le preghiere dei partecipanti con le loro voci flebili.Era la messa delle 9 del mattino di domenica, celebrata ogni settimana nella parrocchia di Phan Thon, nella diocesi di Vinh, nel Vietnam centrale, dedicata ai pazienti gravi ricoverati in ospedale. Dopo la messa, i pazienti, il sacerdote e i volontari si sono riuniti per condividere un pasto, in un momento conviviale di conforto reciproco.Proprio nella diocesi di Vinh, il 13 luglio 2025, 83 operatori sanitari provenienti da tutto il Paese, la maggior parte dei quali cattolici, in collaborazione con l’Organizzazione del Team Medico fondata da sacerdoti e religiosi vietnamiti residenti negli Stati Uniti, hanno visitato e fornito medicine gratuite a molte persone povere, indipendentemente dalla loro appartenenza di fede, nella parrocchia di Ru Dat e nelle zone limitrofe. Grazie alla loro competenza e al loro spirito di dedizione, e utilizzando moderne attrezzature mediche a loro disposizione, i volontari del Medical Team hanno aiutato centinaia di anziani, donne e bambini della comunità di Ru Dat a curare la propria salute.Le belle immagini di dedizione nel servire i pazienti da parte del personale medico cattolico hanno guadagnato fiducia e ammirazione presso il popolo e anche presso il governo vietnamita, non solo per la cura delle malattie, ma anche per attenzione a favorire la guarigione delle ferite spirituali legate alle malattie.Un rapporto del Comitato Nazionale per gli Affari Religiosi (un’organizzazione governativa della Repubblica Socialista del Vietnam incaricata degli affari religiosi del governo), sottolinea che “In realtà, il contributo della religione nella società odierna non si manifesta solo in termini di moralità, ma anche in molti altri ambiti sociali, in particolare in quello sanitario. Il cattolicesimo è una religione che partecipa attivamente alla cura della salute per condividere e aiutare i poveri, i malati, gli svantaggiati e per testimoniare i valori dell’amore e della carità del cristianesimo”.Secondo le statistiche, attualmente nel Paese sono operative 113 strutture sanitarie di proprietà di organizzazioni religiose, di cui 56 fanno capo alla Chiesa cattolica vietnamita. Sono strutture specializzate in visite mediche, cure e assistenza agli anziani, ai malati mentali, agli orfani, ai bambini abbandonati e alle persone affette da HIV/AIDS. Inoltre, secondo il rapporto della Commissione governativa per gli affari religiosi, molte attività caritative nel campo dell’assistenza sanitaria sono svolte regolarmente da ordini religiosi cattolici e gruppi operanti in molte parrocchie e diocesi di tutto il Paese, per aiutare i pazienti poveri, anche non cattolici, con la distribuzione gratuita di medicinali, l’offerta di assicurazioni sanitarie, le visite mediche; ordini e gruppi cattolici promuovono anche rapporti di collaborazione con specialisti ospedalieri per eseguire gratuitamente interventi chirurgici oculistici per i pazienti poveri, organizzano servizi mensa come opere di carità per fornire cibo ai pazienti ricoverati in ospedale e dedicano particolare attenzione e energia alla cura di persone in condizioni particolarmente difficili, come i bambini affetti da HIV, i bambini disabili, i senza tetto e le persone autistiche.Come ha raccontato il quotidiano statale Dai Doan Ket, “Da decenni, la clinica caritatevole Kim Long è diventata un punto di riferimento affidabile per le visite e le cure dei pazienti in difficoltà nella provincia di Thua Thien Hue”. Il signor Nguyen Van Long, paziente abituale, che riceve frequentemente visite e cure presso la clinica Kim Long gestita dalle suore della Congregazione delle Figlie dell’Immacolata Concezione di Hue, nel Vietnam centrale, ha dichiarato al quotidiano: “Da quando ho saputo che la clinica offre cure mediche gratuite, vengo qui ogni mese per farmi visitare e curare. Grazie a questo, la mia malattia è migliorata molto. Le suore qui, oltre alla loro competenza, sono anche molto dedite, fanno sempre domande sulla salute e si prendono cura dei pazienti, così tutti quelli che vengono qui si sentono felici e amano le suore”.”Gli operatori sanitari non sono semplicemente medici, infermieri o paramedici, ma prima di tutto sono figli di Dio chiamati a collaborare con Dio nella missione di proteggere e prendersi cura della vita. Non sono solo guaritori fisici, ma anche testimoni di speranza in mezzo alla sofferenza e alla malattia. Seguire l’esempio di San Giovanni di Dio significa dedicarsi con compassione al servizio dei malati, con l’accompagnamento della Chiesa e la grazia di Dio”, ha affermato padre Joseph Phan Anh Dung, dell’Ordine dei Camilliani, specializzato nella cura dei pazienti in Vietnam, durante il recente pellegrinaggio dell’Anno Santo 2025 nella diocesi di Da Nang, alla presenza di oltre 60 medici e personale sanitario cattolici.Le testimonianze di dedizione e carità gratuita si manifestano in un contesto, quello della attuale società vietnamita, in cui crescono sfide e tentazioni anche per il personale medico cattolico, come ha ricordato padre Dung: “Le tentazioni nell’ambiente medico, derivanti dalla pressione professionale, dai benefici materiali, dai compromessi con pratiche e interventi medici contrari alla morale cristiana, sono ancora presenti qua e là. Quando si perde questo orientamento morale, il medico rischia di non essere più un collaboratore di Dio nella protezione della vita, ma di trasformarsi involontariamente un agente del declino dell’etica medica”. (Agenzia Fides 25/7/2025)
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AMERICA/PERU – I fedeli di Chiclayo festeggiano insieme al Primate Castillo il documento del Conclave che ha eletto Papa Leone XIV

Source: The Holy See in Italian

venerdì, 25 luglio 2025

CEP

Chiclayo (Agenzia Fides) – “Il documento del Conclave che vi consegno sarà come una reliquia perché è lì che abbiamo riposto tutti i nostri voti, ed è uno dei ricordi più importanti che Robert Prevost ci ha lasciato. Che questa sia la gratitudine della Diocesi di Lima per tutto ciò che avete fatto: avete fatto un Papa.” Il Cardinale Carlos Castillo, Arcivescovo di Lima e Primate del Perù, si è rivolto con queste parole ai fedeli di Chiclayo durante la Messa celebrata nella Cattedrale di Santa María in occasione della presentazione del documento sul Conclave che l’8 maggio scorso ha eletto Robert Prevost, loro vescovo fino al 2023, Papa Leone XIV.“Nessuno ha fatto quello che avete fatto voi. Voi avete fatto un Papa”, ha rimarcato il Primate. “Senza l’esperienza del dialogo e dell’ascolto reciproco, la Chiesa ristagna, ridotta a una sorta di indottrinamento in cui ci sono solo domande e risposte assolute, senza lasciare spazio alla novità che il Signore ci porta. Papa Leone XIV ci ricorda che la dottrina è fondamentale perché riassume il pensiero della Chiesa, ma l’indottrinamento forma le persone in serie, senza capacità critica. Questo tipo di educazione è perniciosa perché non consente fluidità di relazione e di crescita.”“Il modo migliore per formare una comunità cristiana è condividere il Vangelo, assaporandolo nell’incontro con l’Altro, perché il Signore si è rivelato nella nostra storia come un essere umano normale, ordinario, ma con la grandezza di umanità che deriva dalla divinità. E per questo, dobbiamo sempre dialogare e confrontarci con Lui. L’Altro ci contagia e insieme impariamo a essere amici. Questo è qualcosa che Robert Prevost ha imparato da voi”– si legge nella nota diffusa dalla Conferenza episcopale del Perù.Durante l’omelia il cardinale Castillo, riferendosi alla prima lettura del Libro della Genesi, ha ricordato che ‘senza ospitalità non c’è umanità’. “In questo senso, l’atteggiamento ospitale degli abitanti di Chiclayo è un buon esempio di come possiamo esprimere la nostra fede cristiana, sempre disposti ad accogliere e risolvere i problemi insieme, come comunità.”L’Arcivescovo di Lima ha poi condiviso alcuni aneddoti tratti dalla sua esperienza al Conclave con il maggior numero di cardinali nella storia della Chiesa. Il Prelato ha descritto l’elezione di Papa Leone XIV come un ‘miracolo’, poiché il nome di Robert Prevost non era apparso tra i candidati: “Quando il suo nome ha iniziato a comparire, siamo rimasti tutti sorpresi, poiché non c’era mai stato alcun accordo o intese vincolanti. Poi, abbiamo iniziato a meditare, e uno di noi, indubbiamente latinoamericano, ha detto: ‘È Francesco! Sta dicendo allo Spirito Santo di soffiare, soffiare…’. E così siamo andati a dormire quella prima notte. Il giorno dopo, – ha continuato il cardinale – abbiamo visto come questo miracolo si è verificato in un clima spirituale di rispetto e gratitudine a Dio. Ci siamo sentiti tutti reciprocamente convinti del bene comune della Chiesa”.Dal canto suo Edinson Farfán, vescovo di Chiclayo, ha affermato che la presenza del cardinale “ci fa sentire ancora più uniti alla missione del Santo Padre e ci invita a pregare con fervore per lui, affinché il Signore lo sostenga in questa nuova tappa del servizio petrino”.(AP) (Agenzia Fides 25/7/2025)
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Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 136

Source: Government of Italy

Il Consiglio dei Ministri si è riunito giovedì 24 luglio 2025, alle ore 16.27 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Ministro per le disabilità Alessandra Locatelli.

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AGRICOLTURA

Misure di consolidamento e sviluppo del settore agricolo (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce misure di consolidamento e sviluppo del settore agricolo.

L’intervento normativo, che prevede l’impiego di risorse finanziarie per un totale di circa 1,05 miliardi di euro, mira, tra l’altro, a:

  • rafforzare il sistema agricolo, sostenendo gli investimenti strutturali e lo sviluppo delle filiere produttive con interventi volti al miglioramento dell’integrazione tra industrie agroalimentari e imprese agricole nella filiera del frumento;
  • incrementare la produzione di carne bovina da allevamenti situati sul territorio nazionale;
  • valorizzare i contratti di filiera nel comparto zootecnico; 
  • incentivare l’imprenditoria giovanile e femminile nel settore agricolo;
  • sostenere le imprese del settore agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura, con interventi volti a fronteggiare le crisi economiche dovute a fitopatie ed epizoozie e contenere i danni indiretti derivanti dalla diffusione della peste suina africana (PSA); 
  • agevolare l’accesso delle giovani generazioni ai terreni agricoli di proprietà dell’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA);
  • dettare princìpi e criteri generali per il recupero di terreni abbandonati e silenti, al fine di incrementare la produzione agricola nazionale, rafforzare le filiere agroalimentari locali e preservare le aree interne da fenomeni di spopolamento;
  • sostenere la ricerca e l’innovazione nel settore agricolo, sviluppare l’innovazione tecnologica in agricoltura, integrare la digitalizzazione del sistema agroalimentare e sviluppare sistemi di intelligenza artificiale a supporto delle aziende agricole sperimentali;
  • semplificare gli adempimenti a carico degli operatori di settore (tra cui quello viticolo e ovaiolo), e valorizzare la produzione dell’olio vergine d’oliva;
  • semplificare i procedimenti amministrativi di competenza del Ministero.

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PIANO NAZIONALE PER L’INFANZIA

Approvazione del 6° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2025-2027, ai sensi dell’articolo 1, comma 5, del DPR 14 maggio 2007, n. 103 (decreto del Presidente della Repubblica)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Maria Eugenia Roccella, ha approvato il 6° Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva 2025-2027, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica.

L’intervento, in continuità con il precedente e in coerenza con le strategie internazionali ed europee, mira a conferire priorità alle politiche dedicate a bambini, bambine e adolescenti e a mantenere gli impegni assunti dall’Italia per l’applicazione e l’implementazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Il Piano verte su tre macroaree, tra loro strettamente collegate, ritenute fondamentali per l’attuazione di efficaci politiche per l’infanzia e l’adolescenza: la genitorialità, l’educazione e la salute.

Con riferimento alla genitorialità, sono previste sette azioni volte a informare i genitori su servizi, diritti e opportunità presenti e attivabili sul territorio, dai “primi mille giorni” fino a tutto il periodo dell’adolescenza, al fine di offrire loro gli strumenti necessari per accompagnare i figli nelle diverse fasi della loro crescita, verso l’età adulta.

Nell’area dell’educazione si intende contribuire in primo luogo a sanare il divario molto forte tra le competenze dei genitori, e degli adulti in generale, e dei minori, riguardo alla sfida dell’alfabetizzazione digitale. Questa sezione dedica una grande attenzione al tema della socializzazione dei giovani e alla concretezza dei loro bisogni. Vengono, inoltre, individuati interventi che puntano al rafforzamento degli spazi aggregativi e alla promozione del protagonismo per valorizzare la partecipazione dei ragazzi e contrastare la povertà educativa, l’abbandono scolastico, la solitudine e il rischio di ritiro sociale, l’isolamento e le varie forme di emarginazione. Infine, vengono presentate azioni per la promozione della cultura delle pari opportunità fra adolescenti e preadolescenti, per educare al rispetto reciproco e al contrasto della violenza maschile sulle donne.

Infine, nell’area della salute, si interviene con azioni declinate in termini di promozione, prevenzione e sensibilizzazione del benessere dei giovani lungo tutte le fasi dello sviluppo.  Sono state prese in considerazione le problematiche legate ai disturbi neuropsichiatrici e neuropsichici dell’infanzia e dell’adolescenza, così come quelle più genericamente connesse al disagio psicologico e relazionale dovute, anche, all’iperconnessione, nonché le questioni legate all’autolesionismo e al suicidio e alle dipendenze patologiche. È emersa l’utilità di valorizzare i dati e le informazioni contenuti nei bilanci di salute pediatrici che permettono un esame solido e approfondito dello stato di salute generale di bambini e ragazzi, delle situazioni di maltrattamento e disagio psicologico, dei comportamenti a rischio, del consumo di sostanze stupefacenti e di bevande alcoliche, dell’abitudine al fumo, dell’accesso sempre più precoce alle nuove tecnologie. In questa area rientrano, inoltre, le azioni relative alla prevenzione e al contrasto della violenza contro i minorenni.

Il Piano è adottato sentita la Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza e tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.

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INFORMATIVE

Il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti ha svolto una informativa in merito al Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) dell’Unione Europea e il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha informato sullo stato di avanzamento dei Piani di analisi e valutazione della spesa 2025-2027.

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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato la proroga di sei mesi dell’affidamento della gestione del Comune di Quindici (Avellino) a una commissione straordinaria, ai sensi dell’articolo 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha deliberato:

  • la proroga del collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Grammenos Mastrojeni per continuare a ricoprire l’incarico di Vice Segretario generale per l’energia e l’azione climatica presso l’Unione per il Mediterraneo (UPM), con sede in Barcellona;
  • il collocamento fuori ruolo del ministro plenipotenziario Andrea Biagini presso la Presidenza del Consiglio dei ministri – Ufficio del Consigliere diplomatico.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato undici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Toscana n. 27 del 20/05/2025, recante “Norme per il coordinamento delle funzioni amministrative regionali e locali per la salvaguardia e per la gestione della laguna di Orbetello”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione, nonché l’articolo 81, terzo comma, relativamente alla copertura finanziaria.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Calabria n. 24 del 30/05/2025, recante “Istituzione del registro regionale dei pazienti diabetici in Calabria”;
  2. la legge della Regione Calabria n. 25 del 30/05/2025, recante “Unità di pedagogia scolastica per lo sviluppo della comunità educante e per la promozione del diritto all’educazione e all’istruzione nella regione Calabria”;
  3.  la legge della Regione Abruzzo n. 17 del 29/05/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 8 marzo 2005, n. 24 (Testo Unico in materia di sistemi di trasporto a mezzo di impianti a fune, o ad essi assimilati, piste da sci ed infrastrutture accessorie) e ulteriori disposizioni”;
  4. la legge della Regione Basilicata n. 28 del 04/06/2025, recante “Disposizioni per la prevenzione e la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e il sostegno ai pazienti e alle loro famiglie”;
  5. la legge della Regione Campania n. 8 del 06/06/2025, recante “I giovani per la legalità. Modifiche alla legge regionale 16 aprile 2012, n. 7 (Nuovi interventi per la valorizzazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata)”;
  6. la legge della Regione Puglia n. 8 del 10/06/2025, recante “Disposizioni in materia di ritiro sociale: Hikikomori”;
  7. la legge della Regione Veneto n. 7 del 17/06/2025, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 31 marzo 1992, n. 14 “Disciplina della viabilità silvo-pastorale”;
  8. la legge della Regione Calabria n. 31 del 27/06/2025, recante “Conservazione, valorizzazione e promozione dell’opera di Mattia e Gregorio Preti e del museo civico di Taverna, quali patrimoni artistico-culturale della Calabria”;
  9. la legge della Regione Trentino-Alto Adige n. 3 del 23/06/2025, recante “Modifica delle circoscrizioni territoriali dei Comuni di Bressanone e Varna”;
  10. la legge della Regione Veneto n. 8 del 24/06/2025, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 30 ottobre 1998, n. 25 “Disciplina ed organizzazione del trasporto pubblico locale” e successive modificazioni e relative disposizioni transitorie e finali”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 17.06.