AMERICA/PERU’ – Nel cuore dell’Amazzonia peruviana il contributo missionario della Chiesa argentina

Source: The Holy See in Italian

Lima (Agenzia Fides) – Sostegno all’opera di annuncio del Vangelo, aiuto nella soluzione di urgenze materiali e spirituali, accompagnamento della comunità missionaria. Sono questi i propositi che animano la delegazione della Conferenza episcopale argentina inviata in Perù per conto dell’équipe nazionale del progetto Amazzonia. La delegazione è composta dalla missionaria laica Silvana Medina e dal sacerdote Carlos Salomone La loro presenza si inserisce nell’ambito della missione pastorale permanente nell’area meridionale della valle dei fiumi Apurimac, Ene e Mantaro in Perù, che è in corso di svolgimento nei distretti di Kimbiri, Manitea, Cielo Punko, Villa Kintiarina e Villa Virgen in continuità con l’opera missionaria già avviata in quei territori.”Chiesa argentina, l’Amazzonia è la tua missione” è il progetto che dal 2022 sostiene l’opera pastorale della parrocchia di San Juan Bautista nel distretto di Kimbiri, che fa parte del Vicariato Apostolico di Puerto Maldonado. Lo stesso Vicario Apostolico di Puerto Maldonado, il Vescovo David Martínez de Aguirre Guinea, sostiene con grata vicinanza, affetto e accompagnamento pastorale l’iniziativa che rinnova lo spirito missionario e rafforza il legame tra la Chiesa locale e le équipe inviate.Nell’area sono presenti oltre 150 insediamenti umani di vario ordine, dai gruppi concentrati nei centri abitati alle comunità indigene di etnia Asháninka e Machiguenga, che vivono quotidianamente un cammino di fede e fraternità.I missionari sono impegnati ad accompagnare la crescita dello spirito ecclesiale della comunità parrocchiale vivace, animata da un forte senso di corresponsabilità sinodale, disponibile a farsi carico delle necessità di tutti. Attualmente vi sono quattro missionari argentini che risiedono nella parrocchia: un religioso, una consacrata laica e due missionarie laiche. Ad agosto si aggiungerà loro una coppia di laici.Durante il suo soggiorno a Lima nel mese di luglio Silvana Medina è stata accolta calorosamente da padre José Hipólito, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie del Perù, insieme alla sua équipe.(EG) (Agenzia Fides 15/7/2025)
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Esami di ammissione ed esami finali svolti con successo presso le scuole medie superiori grigionesi

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

L’11 febbraio 2025 e l’11 marzo 2025 si sono svolti gli esami di ammissione cantonali per l’accesso a una scuola media superiore grigionese. Sono stati 532 (anno precedente: 517) gli allievi ammessi a una delle nove scuole medie superiori grigionesi con le sezioni liceo, scuola media di commercio, scuola media di informatica e scuola specializzata.

Complessivamente sono stati 850 gli allievi che hanno sostenuto gli esami d’ammissione cantonali presso una delle nove scuole medie superiori grigionesi. L’anno scorso si erano presentati 837 candidati.

Esame di ammissione alla prima classe del liceo con formazione lunga
Dei 371 allievi di sesta elementare che si sono presentati agli esami d’ammissione, 223 (circa il 60 per cento) sono stati ammessi alla prima classe del liceo della durata di sei anni (il cosiddetto liceo con formazione lunga). Con riferimento a tutti i 1745 allievi della sesta classe della scuola elementare nel Cantone, la quota dei giovani ammessi alla prima classe del liceo con formazione lunga ammonta al 12,78 per cento. Con il 13,4 per cento il tasso di ammissione dell’anno precedente era stato leggermente più alto.

Esame unitario per accedere alla terza classe del liceo nonché alla prima classe della scuola media di commercio, della scuola media di informatica o della scuola specializzata
Dei 479 allievi che quest’anno hanno sostenuto l’esame unitario per accedere alla terza classe del liceo o alla prima classe della scuola media di commercio, della scuola media di informatica o della scuola specializzata, 188 (39,25 per cento) sono stati ammessi alla terza classe del liceo, mentre 121 (25,26 per cento) alla prima classe della scuola media di commercio, della scuola media di informatica o della scuola specializzata. In rapporto all’anno di nascita di riferimento, quest’anno il tasso di ammissione alla terza classe del liceo ammonta al 11,07 per cento e quindi si attesta leggermente al di sopra del livello dell’anno precedente (10,5 per cento).

Esami finali svolti con successo presso le scuole medie superiori grigionesi
Complessivamente 518 allievi hanno sostenuto gli esami finali presso una delle nove scuole medie superiori grigionesi nonché presso la Scuola Svizzera Rahn Education Milano (360 per la maturità liceale, 59 per il diploma di scuola specializza, 66 per la maturità specializzata e 33 per il diploma di scuola media di commercio). 507 hanno superato gli esami e nelle scorse settimane hanno ricevuto il diploma.

Persona di riferimento:

Regina Just Brodbeck, responsabile della Sezione scuole medie superiori, Ufficio della formazione medio-superiore, tel. +41 81 257 61 69 (raggiungibile tra le ore 09:00 e le ore 11:30), e‑mail Regina.Just@ahb.gr.ch

Organo competente: Ufficio della formazione medio-superiore

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 134

Source: Government of Italy

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 14 luglio 2025, alle ore 17.06 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Vice Presidente Antonio Tajani. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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RIFORMA FISCALE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi di attuazione della legge di delega al Governo per la riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111).

  1. Disposizioni integrative e correttive in materia di IRPEF e IRES, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria e in materia di versamenti e di riscossione (decreto legislativo – esame preliminare)

    Il testo introduce norme di semplificazione per le persone fisiche e le imprese, in un’ottica di maggiore trasparenza ed equità. Inoltre, si modifica lo Statuto dei diritti del contribuente con l’obiettivo di perfezionare il procedimento accertativo e rafforzare le garanzie nei confronti dei cittadini. In particolare, l’istituto dell’autotutela obbligatoria viene esteso anche agli atti sanzionatori, chiarendo un aspetto la cui interpretazione risultava ancora dubbia.

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  2. Testo unico in materia di imposta sul valore aggiunto (decreto legislativo – esame preliminare)
    Il provvedimento, che ha carattere compilativo, trasfonde in un unico testo la vigente disciplina relativa all’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) e abroga contestualmente le disposizioni di riferimento.

    Il nuovo testo unico, strutturato in XVIII Titoli per complessivi 171 articoli, raccoglie le disposizioni contenute nel d.P.R. n. 633 del 1972 e nel decreto-legge n. 331 del 1993, che disciplinano rispettivamente le operazioni nazionali e intra-unionali, coerentemente alla sistematizzazione della direttiva 2006/112/UE del Consiglio del 28 novembre 2006, relativa al Sistema comune dell’IVA. Inoltre, raccoglie le disposizioni, presenti in molteplici testi, che, nel corso del tempo, hanno integrato e innovato la disciplina IVA, anche in materia d’arte, antiquariato e collezione.

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STATUTO DELLA REGIONE SICILIANA

Modifiche all’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074 recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia finanziaria (decreto legislativo)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha approvato un decreto legislativo che introduce modifiche all’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074, recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia finanziaria.

Il testo dà attuazione all’Accordo del 16 dicembre 2021 tra il Governo e la Regione Siciliana in materia di finanza pubblica, con il quale Stato e Regione si impegnavano a introdurre norme di attuazione statutaria al fine di favorire l’insediamento di imprese e cittadini europei ed extra-europei nel territorio regionale.

Le norme approvate consentono alla Regione di intervenire sulle aliquote dei tributi erariali entro i valori consentiti dalla normativa statale e di prevedere esenzioni, detrazioni e deduzioni in relazione a interventi diretti a promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale. Inoltre, viene consentito alla stessa di attribuire incentivi e contributi, previa stipulazione di una convenzione con l’Agenzia delle Entrate, purché nel rispetto delle norme dell’Unione europea sugli aiuti di Stato.

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ORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI DEL MINISTRO DELLA SALUTE

Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2023, n. 195, recante regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della salute e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute Orazio Schillaci, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, concernente modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 30 ottobre 2023, n. 195, recante regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della salute e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance.
Il testo interviene con alcune specifiche modifiche inerenti all’assetto organizzativo e al personale inserito nel contingente degli uffici di diretta collaborazione del Ministro e del Vice Ministro.

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RELAZIONI

Il Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha illustrato in Consiglio dei Ministri la “Relazione sull’attuazione della revisione della spesa per l’esercizio 2024 e il conseguimento degli obiettivi di risparmio definiti nel Documento di economia e finanza 2022 e 2023”. La Relazione, richiesta nell’ambito della riforma 1.13 (riforma della spending review) del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), attesta il complessivo raggiungimento degli obiettivi di risparmio fissati per il 2024 e dà conto dei risultati conseguiti nel processo di revisione della spesa.

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STATI D’EMERGENZA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:

  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni 17 e 18 aprile 2025 nel territorio dei comuni di Arzignano, Brogliano, Cornedo Vicentino, Recoaro Terme, Trissino e Valdagno della provincia di Vicenza. Per gli interventi più urgenti è stata stanziata la somma di euro 3.750.000, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
  • la proroga dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nelle province di Bologna, Forlì Cesena, Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia nei giorni dal 20 al 29 giugno 2024;
  • la proroga dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio della città metropolitana di Milano e delle province di Cremona e Mantova nei giorni dal 15 al 25 maggio 2024;
  • la proroga dello stato di emergenza già deliberato in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nei giorni 29 e 30 giugno 2024 nel territorio dei comuni di Balme, Banchette, Bardonecchia, Busano, Cafasse, Cantoira, Canischio, Ceresole Reale, Chialamberto, Coassolo Torinese, Corio, Cuorgnè, Fiorano Canavese, Forno Canavese, Groscavallo, Ingria, Lemie, Levone, Locana, Noasca, Oulx,  Pessinetto, Prascorsano, Pratiglione, Pertusio, Ribordone, Rivara, Ronco Canavese, Salassa, Salerano Canavese, Samone, San Colombano Belmonte, San Giorgio Canavese, San Ponso, Sparone, Traves, Usseglio, Val di Chy, Valperga, Valprato Soana, Vidracco, Viù e Vistrorio, della Città Metropolitana di Torino, dei comuni di Antrona Schieranco, Bannio Anzino,  Calasca Castiglione, Ceppo Morelli, Cossogno, Intragna, Macugnaga, Omegna, Premeno, San Bernardino Verbano, Stresa, Trasquera, Vanzone con San Carlo, Varzo, Villadossola, della provincia del Verbano-Cusio-Ossola e dei comuni di Alagna Valsesia, Alto Sermenza, Campertogno, Carcoforo, Fobello, Mollia, Pila, Piode, Rassa, Rimella, Scopa, della provincia di Vercelli;
  • l’ulteriore stanziamento di euro 4.050.000 per la realizzazione degli interventi in relazione alla situazione di grave deficit idrico in atto nel territorio della regione Basilicata servito dallo schema del Basento-Camastra relativamente ai comuni di Potenza, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Avigliano, Banzi, Baragiano, Brindisi Montagna, Campomaggiore, Cancellara, Castelmezzano, Forenza, Genzano di Lucania, Laurenzana, Maschito, Oppido Lucano, Picerno, Pietragalla, Pietrapertosa, Pignola, Ruoti, San Chirico Nuovo, Satriano di Lucania, Tito, Tolve, Trivigno e Vaglio Basilicata, in provincia di Potenza e ai comuni di Irsina e Tricarico, in provincia di Matera.

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CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ITALIANA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, visti i pareri favorevoli espressi dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e dal Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, ha deliberato di proporre al Presidente della Repubblica il conferimento della cittadinanza italiana, per meriti speciali, al Sig. DiVincenzo Donte Michael, giocatore professionista di pallacanestro, di nazionalità statunitense, ai sensi dell’articolo 9, comma 2, della legge 5 febbraio 1992, n. 91.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato:

  • su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, visti i pareri favorevoli espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, la nomina del prof. Aristide Police a membro del Collegio dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV), in sostituzione della prof.ssa avv. Anna Masutti;
  • su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, la nomina a Dirigente generale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco dei dirigenti superiori, ingegneri Enrico Porrovecchio e Sergio Inzerillo;
  • su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, la promozione del generale di divisione in servizio permanente effettivo del ruolo normale della Guardia di finanza, Giuseppe Magliocco, al grado di generale di corpo d’armata.

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NOMINE E MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, ha deliberato le nomine e il movimento di prefetti di seguito specificati.

Dott. Giuseppe PETRONZI – è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Trieste, anche con funzioni di Commissario del Governo per la Regione Friuli-Venezia Giulia, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con incarico di Commissario del Governo per la Provincia di Trento

Dott.ssa Isabella FUSIELLO – da Macerata, è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai fini del conferimento dell’incarico di Commissario del Governo per la Provincia di Trento

Dott. Giovanni SIGNER – da Siracusa, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Macerata

Dott.ssa Chiara ARMENIA – da Caltanissetta, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Siracusa

Dott.ssa Licia Donatella MESSINA – da Pistoia, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Caltanissetta

Dott. Angelo GALLO CARRABBA – nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Pistoia

Dott.ssa Maria FORTE – da Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento per l’espletamento delle funzioni vicarie,

Direttore Centrale per la programmazione ed i servizi generali presso il medesimo Dipartimento

Dott.ssa Roberta LULLI – da Direttore Centrale per l’amministrazione generale presso il Dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le politiche dell’immigrazione e dell’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione

Dott. Gennaro CAPO – da Viterbo, è destinato a svolgere le funzioni di Direttore Centrale dei servizi civili per l’immigrazione e l’asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione

Dott. Sergio POMPONIO – da Lecco, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Viterbo

Dott. Paolo Giuseppe Alfredo PONTA – da Piacenza, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Lecco

Dott.ssa Patrizia PALMISANI – da Monza e della Brianza, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Piacenza

Dott. Enrico ROCCATAGLIATA – da Lodi, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Monza e della Brianza

Dott. Davide GARRA – nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Lodi

Dott.ssa Matilde PIRRERA – da Siena, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto del Verbano-Cusio-Ossola

Dott. Valerio Massimo ROMEO – da Imperia, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Siena

Dott. Antonio GIACCARI – nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Imperia

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato ventisei leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Veneto n. 6 del 20/05/2025, recante “Disposizioni di adeguamento ordinamentale 2024 in materia di navigazione interna, trasporti, edilizia residenziale pubblica, procedure urbanistiche semplificate di sportello unico per le attività produttive, ambiente, difesa del suolo, governo del territorio, recupero dei sottotetti a fini abitativi, parchi regionali, acque minerali e termali, protezione civile e distaccamenti volontari del corpo nazionale dei vigili del fuoco”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di tutela della concorrenza, violano l’articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione.

Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha deliberato di non impugnare:   

  1. la legge della Regione Molise n. 3 del 13/05/2025, recante “Legge di stabilità regionale anno 2025”;
  2. la legge della Regione Molise n. 4 del 13/05/2025, recante “Bilancio di previsione della regione Molise 2025-2027”;
  3. la deliberazione legislativa statutaria della Regione Marche del 10/06/2025, concernente: “Modifica alla legge statutaria 8 marzo 2005, n. 1 ‘Statuto della Regione Marche’”;
  4. la legge della Regione Lazio n. 6 del 14/05/2025, recante “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e successive modifiche. Ulteriori disposizioni”;
  5. la legge della Regione Siciliana n. 20 del 12/05/2025, recante “Disposizioni in materia di attività produttive e sviluppo economico”;
  6. la legge della Regione Siciliana n. 22 del 12/05/2025, recante “Disposizioni varie in materia di edilizia. Norme in materia di personale. Modifiche alla legge regionale 25 febbraio 2025, n. 6 e alla legge regionale 6 maggio 1981, n. 98”;
  7. la legge della Regione Veneto n. 5 del 13/05/2025, recante “Disposizioni per favorire la sostituzione dei contenitori di prodotti ittici in polistirene con contenitori in materiale sostenibile e per il contrasto della diffusione delle microplastiche nelle acque interne e marine”;
  8. la legge della Regione Abruzzo n. 13 del 20/05/2025, recante “Norme in materia di sicurezza del personale sanitario e sociosanitario”;
  9. la legge della Regione Abruzzo n. 15 del 20/05/2025, recante “Norme per la valorizzazione della Pinacoteca Teofilo Patini e ulteriori disposizioni”;
  10. la legge della Regione Basilicata n. 23 del 21/05/2025, recante “Disposizioni di integrazione e manutenzione del sistema normativo regionale”;
  11. la legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 5 del 20/05/2025, recante “Consultori familiari in Alto Adige”;
  12. la legge della Regione Abruzzo n. 16 del 22/05/2025, recante “Disposizioni urgenti per la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2024”;
  13. la legge della Regione Lombardia n. 6 del 28/05/2025, recante “Norme per il riconoscimento della rilevanza sociale della celiachia”;
  14. la legge della Regione Calabria n. 22 del 30/05/2025, recante “Istituzione della rete dei borghi della Calabria”;
  15. la legge della Regione Calabria n. 23 del 30/05/2025, recante “Promozione e valorizzazione dei percorsi formativi per le attività del soccorritore, dell’autista soccorritore e del tecnico della centrale operativa della rete di emergenza urgenza preospedaliera”;
  16. la legge della Regione Calabria n. 26 del 30/05/2025, recante “Istituzione della riserva naturale regionale del fiume Vitravo e delle grotte rupestri di Verzino”;
  17. la legge della Regione Calabria n. 27 del 30/05/2025, recante “Istituzione della riserva naturale regionale di Trinchise”;
  18. la legge della Regione Calabria n. 28 del 30/05/2025, recante “Istituzione della riserva naturale regionale ‘le dune di giovino’”;
  19. la legge della Regione Calabria n. 29 del 30/05/2025, recante “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (norme in materia di usi civici)”;
  20. la legge della Regione Lombardia n. 7 del 30/05/2025, recante “Prima legge di revisione normativa ordinamentale 2025”;
  21. la legge della Regione Molise n. 6 del 30/05/2025, recante “Semplificazione amministrativa in materia di sanità pubblica. Abolizione del certificato medico per assenza scolastica”;
  22. la legge della Regione Valle d’Aosta n. 13 del 26/05/2025, recante “Potenziamento delle reti pubbliche di comunicazione elettronica presenti sul territorio della Regione”;
  23. la legge della Regione Abruzzo n. 18 del 29/05/2025, recante “Disciplina generale sull’attività normativa regionale e sulla qualità della normazione”;
  24. la legge della Regione Liguria n. 8 del 29/05/2025, recante “Promozione di processi di quotazione in Borsa delle piccole e medie imprese liguri”;
  25. la legge della Regione Marche n. 9 del 29/05/2025, recante “Modifica alla legge regionale 12 agosto 1994, n. 33 (Medicina dello sport e tutela sanitaria delle attività sportive)”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 17.31.
 

Lettera della Commissione Ue, nota di Palazzo Chigi

Source: Government of Italy

14 Luglio 2025

In merito alla lettera della Commissione Ue sull’applicazione dei poteri speciali all’offerta di UniCredit per Banco Bpm, il Governo italiano con spirito collaborativo e costruttivo risponderà ai chiarimenti richiesti così come già fatto in sede giurisdizionale dinanzi al TAR nei termini e con motivazioni ritenute già legittime dai giudici amministrativi.

ASIA/PAKISTAN – Cristiani accusati di blasfemia continuano a chiedere giustizia

Source: The Holy See in Italian

Lahore (Agenzia Fides) –  Da 12 anni Asif Pervaiz, 42enne pakistano di religione cristiana, è in carcere e nel 2020 è stato condannato a morte da un tribunale di Lahore per accuse di blasfemia. Il suo è uno dei tanti casi in cui le accuse sono false e un uomo innocente è stato incastrato. Oggi la sua famiglia denuncia all’Agenzia Fides i ritardi nella giustizia in Pakistan: “Ad aprile scorso, finalmente, grazie all’avvocato  Saif-ul-Malook avevano fissato la data per l’appello. Ma il giudice l’ha inaspettatamente cancellata, senza fornire ragioni”, dice Waseem Anwar, fratello del condannato, che con la sua famiglia e la famiglia di Asif Pervaiz ha dovuto spostare la sua residenza per motivi di sicurezza temendo di subire ritorsioni , come può accadere  ai parenti delle persone accusate di blasfemia. Waseem Anwar, che lavora in un fabbrica tessile, come il fratello, si sta anche prendendo cura  della moglie di Asif e dei suoi 4 figli.La vicenda che lo ha visto coinvolto è avvenuta nel 2013, nella fabbrica tessile dove Asif lavorava. Qualcuno ha preso il suo cellulare  e ha inviato messaggi sms blasfemi. “Lo ha fatto qualcuno dei  suoi colleghi di lavoro per motivi di invidia e gelosia e di disprezzo verso i cristiani”, racconta Waseem. “Purtroppo al processo di primo grado, il tribunale ha respinto la sua testimonianza in cui Asif negava le accuse e lo ha condannato a morte”. Asif Pervaiz ha anche spiegato che il supervisore della sua fabbrica lo aveva affrontato, invitandolo a  convertirsi al’islam, ma lui aveva rifiutato. Muhammad Saeed Khokher, il querelante, ha negato di voler convertire Parvaiz. Dopo la condanna in primo grado, faticosamente la famiglia ha cercato supporto per organizzare il ricorso in appello. Ma tuttora non è stato ancora possibile aprire il nuovo processo.”Casi di false accuse di blasfemia , dopo un lungo iter processuale, possono anche, alla fine, avere un esito favorevole”, ricorda a Fides l’avvocato cattolico Khalil Tahir Sandhu, che ha difeso tante vittime in tribunale. “Resta il fatto che gli imputati innocenti possono passare numerosi anni in carcere  e le loro famiglie subire danni irreparabili, senza alcun risarcimento nè punizione per quanti formulano false accuse”, nota.Tra i casi con esito favorevole, l’8 luglio scorso un tribunale di Lahore ha assolto due giovani cristiani da una falsa accusa di blasfemia, scaturita da una disputa di piccola entità. Adil Babar e Simon Nadeem avevano rispettivamente 18 e 14 anni quando furono accusati nel 2023 e, due anni dopo, sono stati assolti.Ha fatto scalpore il caso di un cattolico  assolto dall’accusa di blasfemia dopo aver trascorso 23 anni in carcere. Anwar Kenneth, oggi 71 anni, fu arrestato nel 2001 per presunta blasfemia e nel luglio 2002 un tribunale di Lahore lo aveva condannato a morte. A giugno scorso la Corte Suprema, esaminato il caos, ha disposto l’assoluzione riconoscendo la sua malattia mentale.Un rapporto della Ong “Human Rights Watch” (HRW), pubblicato a giugno 2025, dal titolo “A conspiracy to grab the land”, afferma: “Le leggi pakistane sulla blasfemia sono discriminatorie, negano l’uguaglianza davanti alla legge ai non musulmani e facilitano la violenza contro chiunque sia accusato del reato. La blasfemia è un reato ufficialmente punibile con la morte in Pakistan e le leggi da tempo sono utilizzate per compiere vendette personali e perseguire membri di comunità religiose minoritarie con gravi conseguenze. Una semplice accusa di blasfemia può essere, di fatto, una condanna a morte: nell’ultimo decennio, decine di persone sono state uccise in violenze di massa in seguito ad accuse (non provate, ndr) di blasfemia”.  Inoltre, prosegue il testo,  “le persone che muovono accuse di blasfemia lo fanno spesso per motivi economici, come le mire per acquisire terreni di proprietà altrui. Sebbene i bersagli delle accuse di blasfemia e della violenza fomentata dalla legge appartengano a tutti i gruppi socio-economici e religiosi in Pakistan, la maggior parte delle vittime proviene da gruppi emarginati”.Costoro, per motivi economici,  non riescono ad avere una buona difesa legale: “Un pregiudizio radicato nel sistema giudiziario penale del Pakistan – spiega il rapporto di HRW – si traduce in errori giudiziari nei confronti di persone accusate di blasfemia. Le autorità non assicurano quasi mai alla giustizia quanti commettono violenze in nome della blasfemia, mentre coloro che sono accusati in base a leggi discriminatorie  – generalmente senza prove – subiscono lunghi periodi di detenzione preventiva, mancanza di un giusto processo e processi iniqui che possono comportare anni di reclusione”.(PA) (Agenzia Fides 14/7/2025)
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AMERICA/HAITI: Oggi 14 luglio i Camilliani celebrano il loro Fondatore inseguendo il sogno di un ambulatorio per la popolazione di Pourcine

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 14 luglio 2025

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Attività a favore della popolazione organizzate in occasione della Festa di San Camillo nell’Ospedale a Port au Prince

Pourcine Pic Makaya (Agenzia Fides) – Nel giorno in cui si celebra la festa di san Camillo de Lellis, il Fondatore dell’Ordine dei Ministri degli Infermi (MI), padre Massimo Miraglio, parroco della piccola comunità di Pourcine Pic-Makaya, ha condiviso con l’Agenzia Fides quella che sarà una giornata importante per l’intera famiglia Camilliana sempre prodiga verso i più bisognosi.“Anche quest’anno noi Camilliani di Haiti vogliamo vivere la festa di San Camillo con tanta speranza e con il desiderio di continuare a testimoniare l’amore misericordioso per i malati che il nostro Padre Fondatore ci ha lasciato come eredità non solamente spirituale, ma anche di vita attiva, di vita concreta di tutti i giorni.”“In questa occasione – spiega il missionario – non mancheranno le iniziative a favore dei poveri e dei malati con distribuzioni di cibo e porte aperte dell’ospedale pronto ad accogliere tutti quelli che ne hanno bisogno.”“Il Paese, purtroppo è ormai da anni in una situazione estremamente difficile e il lavoro diventa ogni giorno più complicato – dice padre Massimo in riferimento alla catastrofica situazione umanitaria nella quale verte l’isola da anni (vedi Agenzia Fides 17/6/2025). Ne sanno qualcosa sicuramente i miei confratelli e le mie consorelle di Port au Prince che da anni portano avanti l’Ospedale di San Camillo con il Foyer per i bambini handicappati e che tra mille difficoltà riescono comunque a tenerli aperti, ad accogliere ogni giorno malati e poveri alla ricerca di una soluzione e di mezzi per poter continuare ad andare avanti.”“Il lavoro a Port au Prince e in molte zone del paese ormai è diventato veramente difficile a causa di queste gang che ormai controllano il territorio e a fronte di uno Stato che ormai non esiste più, di una polizia, un esercito che sono impotenti davanti alla forza e alla violenza delle gang anche a Jeremie.”“Noi soprattutto nella parrocchia di Pic Makaya, cerchiamo di continuare il nostro lavoro e, confortati dall’esempio di San Camillo, cerchiamo di essere vicini in modo particolare alle persone più povere e malate. Tutti i progetti che facciamo in parrocchia hanno sempre tra gli obiettivi quello di mantenere e cercare di sostenere la popolazione con tante attività diverse. Il mondo della salute rimane sicuramente una priorità, e di qui l’attività dell’acquedotto per portare l’acqua nel centro del Paese e poterla controllare, rendere i sentieri e le mulattiere più praticabili per evitare tutta una serie di incidenti che succedono sistematicamente. La scuola è un altro settore nel quale simo fortemente coinvolti. E’ un riferimento per l’educazione sia per i giovani sia per i bambini, sia per gli adulti, dove poter passare delle informazioni, poter fare prevenzione (vedi Agenzia Fides 15/4/2025) e con il sogno costante di poter presto aprire un ambulatorio per la popolazione.”“Questo è veramente il sogno nel cassetto che abbiamo – rimarca il missionario: avere presto la possibilità di cominciare la costruzione dell’ambulatorio San Camillo dove poter ospitare i malati. Non si tratterà di una grossa opera, sarà più un punto di emergenza, un punto a cui le popolazioni della zona, ormai circa 4000/5000 persone, che saranno un potenziale bacino di utenza possano ricevere il minimo necessario, le prime cure. Sarebbe un punto di urgenza veramente importante che darebbe una svolta fondamentale alla vita della gente della zona.”“Per il momento – conclude p. Massimo – purtroppo siamo costretti a continuare con un piccolissimo ambulatorio informale nella mia casa parrocchiale, che è insufficiente a colmare i bisogni anche minimi della popolazione.Ci auguriamo che, per intercessione di San Camillo, il prossimo anno possiamo avere questo ambulatorio che ci permetterà di essere a fianco dei malati e testimoniare anche questo amore che San Camillo ci ha trasmesso.”(AP) (Agenzia Fides 14/7/2025)

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ASIA/SIRIA – L’Arcivescovo Jacques Mourad: Gesù vuole che la Sua Chiesa rimanga in Siria

Source: The Holy See in Italian

L’Œuvre d’Orient

di Gianni ValenteHoms (Agenzia Fides) – È tornato da pochi giorni l’Arcivescovo Jacques Mourad, dopo aver partecipato a Roma al Sinodo dei Vescovi della Chiesa siro cattolica. E subito è stato preso dalle tante cose che a Homs lo stavano aspettando. «In questi giorni celebro le prime comunioni dei bambini e delle bambine nelle parrocchie dei villaggi. È una gioia che tocca il cuore. Ringraziamo il Signore per tutti questi segni di speranza che Lui offre a noi, nella nostra povertà».Calibra ogni parola, Jacques Mourad, quando parla del tempo che sta vivendo la sua Patria e il suo popolo.Il monaco della comunità di Deir Mar Musa, divenuto Arcivescovo siro cattolico di Homs Hama e Nabek, ha anche lui nel cuore il tumulto per la strage dei cristiani massacrati a Damasco il 22 giugno, mentre erano riuniti con i fratelli e le sorelle per partecipare alla messa domenicale nella chiesa di Sant’Elia.Le parole del Vescovo Jacques, nato a Aleppo e unitosi alla comunità monastica fondata dal gesuita romano Paolo Dall’Oglio, sono a tratti taglienti, mentre racconta il presente siriano.Ripete che «Oggi la Siria è finita come Paese». Ma vede anche che, in tale naufragio, la Chiesa in Siria continua il suo cammino e la sua opera, per il bene di tutti. E ciò accade solo «perché questa è la volontà di Gesù. Gesù vuole che la Sua Chiesa rimanga in Siria. E questa idea di svuotare la Siria dei cristiani, non è certo la volontà di Dio».La strage dei cristianiIl nuovo potere che domina a Damasco cerca parole rassicuranti. Anche dopo la strage nella chiesa di Sant’Elia, rappresentanti governativi ripetono che i cristiani sono una componente ineliminabile del popolo siriano. «E io voglio dire» scandisce l’Arcivescovo Mourad «che il governo porta direttamente la responsabilità di tutto quello che è successo. Perché ogni governo è responsabile della sicurezza del popolo. E non parlo solo dei cristiani. Anche tanti sunniti, tanti alawiti sono stati uccisi, tanti sono spariti. Se una squadra mandata da qualche organismo internazionale venisse a ispezionare le carceri, adesso ci troverebbe tanta gente che non ha nulla a che fare con i crimini del regime passato. Credo si possa dire che questo governo sta perseguitando il popolo. Tutto il popolo».L’Arcivescovo siro cattolico di Homs percepisce ostilità anche nelle formule rassicuranti utilizzate dal nuovo regime siriano verso i battezzati: «Ogni volta che sento parlare della “protezione” dei cristiani, sento che siamo messi sotto accusa. E sotto minaccia. Sono formule usate non per manifestare benevolenza, ma per incriminare. Quello che devo dire è che questo governo fa le stesse cose fatte dal regime di Assad contro il popolo. Ambedue i regimi, quello di Assad e quello di adesso, non hanno alcun rispetto per il popolo siriano e la sua storia». Siria finita La Siria – riconosce l’Arcivescovo Jacques – ha una grande eredità, e ha il presente del suo popolo giovane. «Ma gli ultimi governi «sembrano voler annichilire, distruggere, questa civilizzazione, la civiltà di questo popolo. È un crimine mondiale, non riguarda solo noi». «L’Unesco proclama patrimonio dell’umanità tanti luoghi della Siria. Poi nessuno li protegge. E ora abbiamo bisogno di proteggere il nostro patrimonio vivente, non solo i monumenti».   Prima i megafoni, poi il terrore Le sigle del terrore cambiano spesso la loro “griffe”. Fonti governative siriane, per l’attentato alla chiesa di Damasco, hanno chiamato in causa non meglio specificati militanti di Daesh, lo “Stato Islamico”. Ma a rivendicare la strage dei cristiani è stata una sigla jihadista appena inaugurata, Saraya Ansar al-Sunna, creata forse da fuoriusciti da Tahrir al-Sham. Strategie di mercato, gestione “professionale” della comunicazione e della propaganda.  I cristiani ortodossi della chiesa di Sant’Elia a Damasco – questo ripetono più fonti e testimoni sul campo –  sono stati massacrati “per punizione”, dopo che alcuni di loro avevano avuto un alterco coi militanti islamisti che andavano di continuo davanti alla chiesa con gli altoparlanti montati sulle automobili per sparare a alto volume nelle orecchie dei battezzati i versetti del Corano e i richiami a convertirsi e a aderire all’Islam. La stessa cosa – conferma l’Arcivescovo Jacques – succede anche a Homs e in tutta la Siria: «Passano con le macchine di sicurezza del governo, e dagli altoparlanti chiedono ai cristiani la conversione. Se poi noi chiediamo ragione di questi comportamenti a quelli della sicurezza, ci rispondono che si tratta di iniziative individuali. Ma intanto continuano a usare le auto della sicurezza…il popolo non crede più a questo governo». Sponsor d’Occidente Intanto chi comanda oggi in Siria continua a cercare accreditamenti da parte di circoli e poteri esterni. Rappresentanti del governo si sono detti pronti a rifare l’armistizio con Israele del 1974. «Io» riconosce l’Arcivescovo Mourad «non sono un politico. E vedo che quasi tutto il popolo siriano desidera la pace. Desidera anche arrivare a un accordo di pace con Israele, per tutti i Paesi del Medio Oriente. Dopo tutti questi anni sono tutti veramente stanchi di questa guerra, e di considerare gli ebrei come nemici. Ma se arrivassimo adesso a un accordo con Israele, ciò avverrebbe solo perché adesso la Siria è debole. E un simile accordo, in un momento come questo, sarebbe solo un altro atto di umiliazione del popolo.Quindi, prima che il Presidente arrivi a siglare tale accordo, bisognerebbe almeno parlare chiaro al popolo, spiegare cosa significa questo accordo, e cosa c’è dentro. Quali sono le condizioni per Israele e per i siriani». L’esercito israeliano – prosegue l’Arcivescovo siro cattolico di Homs «ha occupato tanti territori siriani dopo la fine del regime di Assad. Questo vuol dire che forse dobbiamo dimenticarci per sempre delle alture del Golan. E questo vuol dire che il popolo siriano, soprattutto a Damasco, potrà sempre essere sotto minaccia con lo strumento della sete, perché l’acqua a Damasco arriva dal Golan. E se rimaniamo sotto il potere di Israele per l’acqua, immaginiamoci per le altre cose…». Oggi – aggiunge padre Jacques, entrando dentro i drammi del presente siriano «la Siria è finita come Paese. Continuiamo a ripetere che è il primo Paese del mondo, che Damasco e Aleppo sono le città più antiche del mondo, ma questo nel presente non vuol dire più niente. È finita, gran parte del popolo vive sotto il livello di povertà, siamo massacrati, umiliati, stanchi. Non abbiamo la forza di riprenderci da soli la nostra dignità. Se non c’è un sostegno politico sincero a favore del popolo, e non del governo, siamo finiti». E «Nessuno può condannare il popolo siriano perché emigra, e cerca salvezza fuori dalla Siria. Nessuno ha il diritto di giudicare».  In una situazione dove tutta l’economia, e il sistema educativo, e anche quello sanitario sono al collasso. Da dove ricominciare  È possibile trovare delle strade per andare avanti, quando l’orizzonte è così buio e sembra mancare il respiro?L’Arcivescovo sceglie parole forti e impegnative per tratteggiare oggi la condizione e la missione delle Chiese e dei cristiani siriani. «Secondo me – dice – la Chiesa è l’unico riferimento di speranza per tutto il popolo siriano. Per tutto, non solo per i cristiani. Perché noi facciamo tutto per sostenere il nostro popolo, nel modo che possiamo». «Dopo la caduta di Assad, tanti nelle nostre comunità e parrocchie sono entrati in una crisi di paura. Una disperazione terribile. Anche io ho fatto visite a tutte le parrocchie, in ogni villaggio, per incoraggiare i cristiani, parlare del futuro. Grazie a Dio, ogni volta io mi sento accompagnato dal Signore, nelle parole, nel discorso che faccio per il popolo. E così, in questa situazione, siamo presi a organizzare regolarmente gli incontri per i giovani, per i bambini, per i gruppi impegnati nella Chiesa in diversi modi». Anche in una situazione per molti versi tragica, la vita ordinaria delle comunità ecclesiali prosegue il cammino.E proprio le comunità ecclesiali provano a promuovere il dialogo per la convivenza tra tutti i gruppi e le componenti, in un contesto lacerato, impregnato di dolore e risentimenti.«A Aleppo e anche a Damasco sono veramente bravi. I Vescovi hanno dato spazio anche ai laici per riflettere e prendere l’iniziativa.A Homs proviamo di fare incontri con tutte le altre comunità. Alawiti, ismailiti, sunniti, cristiani. Le persone che incontriamo sono tutte preoccupate per la politica del governo, anche i musulmani. Siamo uniti, perché siamo tutti sulla stessa barca, come ripeteva Papa Francesco». L’incontro con Papa Leone È stato Papa Leone a chiedere ai Vescovi siro cattolici di venire a Roma per tenere nella città eterna il loro Sinodo ordinario, svoltosi dal 3 al 6 luglio. «È stata un’occasione bellissima poterlo incontrare, conoscerlo e avere la sua benedizione. Ho seguito con attenzione i discorsi che lui ha fatto parlando delle Chiese orientali e dell’Oriente cristiano. Ho approfittato di questo incontro per ringraziarlo e chiedere di incoraggiare tutta la Chiesa cattolica a prendere l’iniziativa soprattutto per sostenere il popolo siriano nelle sue urgenze primarie».La speranza traspare nelle opere concrete«Per me» sottolinea Jacques Mourad «è importante che la Chiesa si coinvolga intensamente nella ricostruzione delle scuole e di tutto il tessuto educativo in Siria. E anche che nella costruzione di ospedali decenti per il nostro popolo. Già abbiamo in funzione delle scuole, a Aleppo, a Damasco, ma non bastano. A Homs non c’è niente. Dobbiamo lavorare su questo, perché questo può aiutare anche a arginare l’emigrazione dei cristiani. Tutti i genitori pensano al futuro dei loro figli. E se non possono garantire loro scuole dove studiare e ospedali che funzionino, rimane solo la scelta di andar via».Abbiamo bisogno di tutto. Abbiamo bisogno anche di far rinascere centri pastorali e culturali che possano accompagnare la crescita anche umana e culturale dei nostri giovani. E anche di case per i giovani che vogliono sposarsi. Così si possono incoraggiare tutti i giovani a rimanere nel Paese, a non andar via».Così il presente e il futuro dell’Arcivescovo Jacques si riempie di cose buone da fare. Mancano le risorse, ma l’orizzonte è chiaro: . «Così – dice lui – possiamo andare avanti, nel cammino della nostra Chiesa in Siria. Perché questa è certo la volontà di Gesù. Gesù vuole che la Sua Chiesa rimanga in Siria. Questa idea di svuotare la Siria dei cristiani, non è certo la volontà di Dio». (Agenzia Fides 14/7/2025)«E noi per primi, i discepoli di Cristo, e chi esercita delle responsabilità a nome suo, abbiamo il dovere di proteggere i nostri fedeli e fare tutto il possibile garantire il futuro della Chiesa in Siria». (Agenzia Fides 14/7/2025)
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Convocazione del Consiglio dei Ministri n. 134

Source: Government of Italy

14 Luglio 2025

Il Consiglio dei ministri è convocato oggi, lunedì 14 luglio 2025, alle ore 17.00 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Modifiche all’articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 26 luglio 1965, n. 1074 recante norme di attuazione dello Statuto della Regione Siciliana in materia finanziaria (PRESIDENZA – AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE);
  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni integrative e correttive in materia di IRPEF e IRES, di fiscalità internazionale, di imposta sulle successioni e donazioni e di imposta di registro, nonché di modifica allo statuto dei diritti del contribuente e ai testi unici delle sanzioni tributarie amministrative e penali, dei tributi erariali minori, della giustizia tributaria e in materia di versamenti e di riscossione – ESAME PRELIMINARE (ECONOMIA E FINANZE);
  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Testo unico in materia di imposta sul valore aggiunto – ESAME PRELIMINARE (ECONOMIA E FINANZE);
  • SCHEMA DI DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: Regolamento concernente modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 ottobre 2023, n. 195, recante regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta collaborazione del Ministro della salute e dell’Organismo indipendente di valutazione della performance – ESAME PRELIMINARE (SALUTE);
  • LEGGI REGIONALI;
  • VARIE ED EVENTUALI.

Trattativa sui dazi, la dichiarazione del Presidente Meloni

Source: Government of Italy

13 Luglio 2025

Anche oggi, il Governo è in stretto contatto con la Commissione europea e con tutti gli attori impegnati nella trattativa sui dazi. Una guerra commerciale interna all’Occidente ci renderebbe tutti più deboli di fronte alle sfide globali che insieme affrontiamo. L’Europa ha la forza economica e finanziaria per far valere le proprie ragioni e ottenere un accordo equo e di buon senso. L’Italia farà la sua parte. Come sempre.

Papa Leone a Castel Gandolfo: Gesù ci rende segni del Suo amore negli abissi del male e della sofferenza

Source: The Holy See in Italian

VaticanMedia

Castel Gandolfo (Agenzia Fides) – Anche oggi, come in ogni tempo, l’umanità fa i conti «con l’oscurità del male, con la sofferenza, con la povertà, con l’assurdità della morte». E si può riconoscere e abbracciare il dolore del mondo non per rispetto di astratti “doveri di solidarietà”, ma se facciamo l’esperienza di essere «Guariti e amati da Cristo». Solo così possiamo diventare anche noi «segni del suo amore e della sua compassione nel mondo». Lo ha ricordato oggi Papa Leone XIV, nell’omelia della Liturgia eucaristica da lui celebrata nella chiesa pontificia di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo, la località dei Castelli Romani dove sta trascorrendo un breve periodo di vacanza.Papa Leone ha intessuto l’omelia intorno alla Parabola del Buon Samaritano, raccontata da Gesù nel passo del Vangelo secondo Luca letto durante la Liturgia domenicale: la storia dell’uomo ferito che si trova sul ciglio della strada dopo essere incappato nei briganti, ignorato dal sacerdote e dal levita – che lo vedono e passano oltre – e salvato dal Samaritano, uno straniero considerato eretico, che invece «lo vide e ne ebbe compassione».Ripercorrendo la Parabola di Gesù, il Pontefice ha suggerito la sorgente da cui si sprigiona il mistero della compassione cristiana.Il Buon Samaritano – ha notato Papa Leone – a differenza dei passanti che lo hanno preceduto guarda l’uomo ferito. E «lo sguardo fa la differenza, perché esprime ciò che abbiamo nel cuore: si può vedere e passare oltre oppure vedere e sentire compassione».Il primo sguardo di cui la parabola del Samaritano vuole parlarci – ha proseguito il Pontefice – «è quello che Dio ha avuto verso di noi, perché anche noi impariamo ad avere i suoi stessi occhi, colmi di amore e compassione, gli uni verso gli altri. Il buon samaritano, infatti, è anzitutto immagine di Gesù, il Figlio eterno che il Padre ha inviato nella storia proprio perché ha guardato all’umanità senza passare oltre, con occhi, con cuore, con viscere di commozione e compassione». Per questo, è giunto al punto di voler «fare Lui stesso la nostra strada, è disceso in mezzo a noi e, in Gesù, buon samaritano, è venuto a guarire le nostre ferite, versando su di noi l’olio del suo amore e della sua misericordia».E «Se nell’intimo della nostra vita scopriamo che Cristo, come buon samaritano, ci ama e si prende cura di noi, anche noi siamo sospinti ad amare allo stesso modo e diventeremo compassionevoli come Lui. Guariti e amati da Cristo, diventiamo anche noi segni del suo amore e della sua compassione nel mondo».La strada da Gerusalemme verso Gerico, che si trova sotto il livello del mare, percorsa dall’uomo aggredito dai briganti – ha suggerito il Pontefice – «è la strada percorsa da tutti coloro che sprofondano nel male, nella sofferenza e nella povertà; è la strada di tante persone appesantite dalle difficoltà o ferite dalle circostanze della vita; è la strada di tutti coloro che “scendono in basso” fino a perdersi e toccare il fondo; ed è la strada di tanti popoli spogliati, derubati e saccheggiati, vittime di sistemi politici oppressivi, di un’economia che li costringe alla povertà, della guerra che uccide i loro sogni e le loro vite».A volte – ha proseguito Papa Prevost – «ci accontentiamo soltanto di fare il nostro dovere o consideriamo nostro prossimo solo chi è della nostra cerchia, chi la pensa come noi, chi ha la stessa nazionalità o religione; ma Gesù capovolge la prospettiva presentandoci un samaritano, uno straniero ed eretico che si fa prossimo di quell’uomo ferito. E ci chiede di fare lo stesso». Ci chiede di «Vedere senza passare oltre, fermare le nostre corse indaffarate, lasciare che la vita dell’altro, chiunque egli sia, con i suoi bisogni e le sofferenze, mi spezzino il cuore. Questo ci rende prossimi gli uni degli altri, genera una vera fraternità, fa cadere muri e steccati. E finalmente l’amore si fa spazio, diventando più forte del male e della morte».Dopo la messa, Papa Leone XIV ha raggiunto a piedi Piazza della Libertà, per la preghiera mariana dell’Angelus, recitata davanti a una moltitudine di circa duemila persone, assiepate lì dal mattino. (GV) (Agenzia Fides 13/7/2025)
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