Il Sottosegretario Mantovano partecipa alla cerimonia ufficiale di consegna delle aree riqualificate della ex Città dello Sport di Tor Vergata

Source: Government of Italy

7 Luglio 2025

Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha partecipato oggi alla cerimonia ufficiale di consegna delle aree riqualificate della ex Città dello Sport di Tor Vergata, compresa la “Vela di Calatrava”, da parte del Viceministro dell’Economia e delle Finanze Maurizio Leo e del Direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, al Commissario Straordinario per il Giubileo e Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in vista del Giubileo dei giovani.

Erano presenti il Vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e Monsignor Graziano Borgonovo, Sotto-Segretario del Dicastero per l’Evangelizzazione.

EUROPA/ITALIA – Padre Francesco Rapacioli eletto Superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME)

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 7 luglio 2025

pime.org

Roma (Agenzia Fides) – Padre Francesco Rapacioli, missionario in Bangladesh, è il nuovo Superiore generale del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME). Lo ha eletto oggi la XVI Assemblea generale dell’Istituto missionario, in corso dal 22 giugno a Roma, presso il Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM). Il nuovo Superiore succede a padre Ferruccio Brambillasca, che ha guidato il PIME per due mandati consecutivi, a partire dal 2013. Insieme al nuovo Superiore – riferisce l’Agenzia del PIME Asianews – è stata eletta anche la nuova direzione generale che resterà in carica per i prossimi sei anni.Il 62enne Francesco Rapacioli era finora superiore regionale per l’Asia Meridionale. Nato a Parigi nel 1963 e cresciuto nella diocesi italiana di Piacenza-Bobbio, è entrato nel PIME dopo la laurea in Medicina, ed è stato ordinato sacerdote nel 1993. Come missionario, è stato dapprima inviato presso il seminario di Pune, in India, dove ha svolto il suo ministero fino a quando nel 1997 è stato trasferito in Bangladesh. Rientrato in Italia nel 2012, è stato Rettore del Seminario internazionale del PIME di Monza fino al 2018. Tornato a Dakha, dal 2020 ha avviato iniziative di aiuto per persone che vogliono uscire dai tunnel dell’alcolismo e delle tossicodipendenze.Il PIME – riporta ancora Asianews – “conta attualmente circa 400 missionari di 17 diverse nazionalità che svolgono il loro ministero in 20 Paesi sparsi tra tutti i Continenti. La presenza più recente – nata dalla collaborazione con alcuni altri istituti nati in missione seguendo lo stesso carisma del PIME – sta muovendo i suoi primi passi nel Borneo, in Indonesia, nella diocesi di Tanjung Selor”. (Agenzia Fides 7/7/2025)
Condividi:

ASIA/CINA – Il Vescovo di Pechino conferisce il mandato missionario ai seminaristi neo-laureati

Source: The Holy See in Italian

Seminario di Pechino
Vescovo con i seminaristi di Pechino

Pechino (Agenzia Fides) –Giuseppe Li Shan, Vescovo della diocesi di Pechino ha conferito il mandato missionario (per tirocinio pastorale) e la laurea in Filosofia ai nove seminaristi del Seminario Maggiore diocesano durante la solenne cerimonia di chiusura dell’Anno scolastico 2024/2025, celebrata domenica 6 luglio. Il Vescovo Li ha anche consegnato i diplomi ai quattro seminaristi che hanno superato tutti gli esami di abilitazione all’insegnamento rivolto agli adulti (higher education examination for self-learner). Il Vescovo coadiutore di Pechino Matteo Zhen Xuebin ha presieduto la liturgia eucaristica celebrata nella chiesa del Seminario. Durante la messa, sono stati annunciati anche gli spostamenti dei sacerdoti diocesani nelle parrocchie e istituzioni della diocesi.Il nuovo Vice-Rettore esecutivo del Seminario è don Pietro Cao Wei, ordinato sacerdote il 28 ottobre 2010, nel giorno della festa dei Santi Apostoli Simone e Giuda Taddeo. L’ex Vice-Rettore esecutivo don Shi Huimin sarà il nuovo parroco della cattedrale di Pechino, dedicata a San Salvatore.Don Pietro Cao ha sempre lavorato nel seminario, anche come responsabile della formazione dei seminaristi e della cura pastorale della parrocchia del Seminario. Dal 30 giugno 2015 ha trascorso otto mesi nelle Filippine per studiare l’inglese. Tornato a Pechino, nel marzo la diocesi l’ha affidato una nuova missione: servire la comunità cattolica cinese nell’arcidiocesi di Los Angeles, negli Stati Uniti.Nell’omelia, il Vescovo Giuseppe Li Shan ha sottolineato che “il Seminario è il cuore della diocesi. E’ luogo per la formazione di vocazioni più eccellenti per la Chiesa”. Il Vescovo ha anche ringraziato in modo particolare i sacerdoti formatori che hanno prestato servizio nel Seminario per molti anni, “è grazie al loro zelo e al loro atteggiamento responsabile nei confronti delle vocazioni, nonché alla loro silenziosa dedizione e devozione al processo di formazione, che il Seminario è stato in grado di produrre risultati fruttuosi e di formare un certo numero di sacerdoti eccellenti per la Chiesa”.(NZ(Agenzia Fides 7/7/2025)
Condividi:

OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA – Nomina del Vescovo di Wabag

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 7 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di Wabag (Papua Nuova Guinea) S.E. Mons. Justin Ain Soongie, finora Vescovo Ausiliare e Amministratore Diocesano della medesima Sede, liberandolo in pari tempo dalla Sede titolare di Forma.S.E. Mons. Justin Ain Soongie è nato il 2 giugno 1973 a Tsikiro (Papua Nuova Guinea). Ha svolto il Postulantato e il Noviziato presso i Fratelli della Carità, continuando il percorso formativo ad presbiteratum presso il Good Shepherd Seminary Fatima a Banz e presso il Catholic Theological Institute a Bomana. Ha ottenuto la Licenza in Teologia Morale alla Pontificia Università Urbaniana di Roma.È stato ordinato sacerdote l’11 maggio 2005.Ha ricoperto i seguenti incarichi: Viceparroco a Tsikiro (2005) e a Mang and Mariant (2005 – 2006); Parroco a Mang (2006–2011); Vicario Generale della Diocesi di Wabag (2014 – 2021); Docente al Seminario di Banz nell’Arcidiocesi di Mt. Hagen (2014 – 2021); Parroco a Sari (2014 – 2021). Il 15 giugno 2021 è stato nominato Vescovo Ausiliare di Wabag, ricevendo la Sede titolare di Forma; il 2 settembre successivo ha ricevuto la consacrazione episcopale. Dal 2025, è Amministratore Diocesano di Wabag.(EG) (Agenzia Fides 7/07/2025)
Condividi:

ASIA/NEPAL – Nuova legge sulla scuola, i cattolici: garantire il diritto all’istruzione

Source: The Holy See in Italian

St Xavier School, Nepal

Kathmandu (Agenzia Fides) – La nuova legge  sull’istruzione in Nepal che è in via di approvazione ha generato un dibattito pubblico e le proteste dei docenti. La Federazione degli insegnanti del Nepal, che ha organizzato diverse manifestazioni di protesta nelle scorse settimane, ha annunciato che lancerà una nuova protesta se il disegno di legge sull’istruzione scolastica (School Education Bill) non verrà approvato entro una settimana.Il disegno di legge, composto da 163 articoli, ha ricevuto oltre 1.700  emendamenti dai  legislatori e, in un anno e mezzo, è  stato oggetto di rigorose discussioni. Tuttavia, la federazione degli insegnanti nepalesi afferma che la versione ultima è regressiva rispetto al disegno di legge originale, depositato in Parlamento nel settembre 2023.Il Ministro dell’Istruzione ha affermato che  il governo ha stanziato un budget di 211 miliardi di rupie per il settore dell’istruzione per il prossimo anno e che l’esecutivo intende far rientrare le scuole private nell’ambito della regolamentazione.Le richieste  degli insegnanti nepalesi riguardano temi come  la sicurezza del posto di lavoro, salari equi e migliori condizioni di lavoro per insegnanti e personale scolastico. Con un obiettivo di fondo: il diritto all’istruzione per l’infanzia. Infatti, sebbene l’istruzione sia sancita come diritto fondamentale dalla Costituzione nepalese, permangono ostacoli significativi come scarsi investimenti, alti tassi di abbandono scolastico e metodi di insegnamento obsoleti, infrastrutture inadeguate.”Nonostante i progressi compiuti, sfide come povertà, esclusione sociale e pregiudizi di genere continuano a compromettere l’accesso all’istruzione per i bambini”, nota all’Agenzia Fides p. Pius Perumana, sacerdote nepalese del Vicariato Apostolico del Nepal, la circoscrizione ecclesiastica che abbraccia tutto il territorio della nazione.   “Una delle questioni in ballo – nota – è lo sforzo di garantire che le scuole private siano orientate esclusivamente al profitto, il che, a mio parere, è una buona mossa. Il problema principale in Nepal è come rendere accessibile il diritto all’istruzione ai bambini anche negli angoli più remoti del Paese”, rileva.In Nepal ci sono circa 11,5 milioni di bambini su una popolazione totale di 33 milioni di abitanti, e tra loro circa un milione sono orfani. I bambini di età compresa tra 0 e 14 anni rappresentano circa il 39% della popolazione e circa 3,5 milioni bambini hanno un’età scolare compresa tra 8 e 12 anni.  La Costituzione del Nepal del 2015 garantisce all’articolo 31 il diritto all’istruzione gratuita e obbligatoria fino al livello base (classi 1-8) e all’istruzione gratuita fino al livello secondario (classi 9-12). Questo diritto è stato ulteriormente rafforzato dalla Legge sull’Istruzione gratuita e obbligatoria, che include gruppi emarginati come i bambini dalit e i bambini con disabilità.Secondo l’Annuario statistico della Chiesa  cattolica (dati del 31 dicembre 2023) il Vicariato Apostolico del Nepal, che include una comunità di circa 8000 cattolici, nel suo impegno per l’istruzione, svolto grazie al contributo di ordini religiosi maschili e femminili,  gestisce 24 asili (con 1300 bambini); 29 scuole elementari (con oltre  13mila allievi); 25 scuole medie con 25mila studenti di diverse etnie e religioni.(PA) (Agenzia  Fides 7/72025)
Condividi:

OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA – Rinuncia e nomina del Vescovo di Alotau-Sideia

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 7 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Alotau-Sideia (Papua Nuova Guinea), presentata da S.E. Mons. Rolando Crisostomo Santos, C.M. Il Santo Padre ha nominato Vescovo di Alotau-Sideia (Papua Nuova Guinea) il Rev.do P. Jacek Piotr Tendej, C.M., finora Rettore del Seminario Holy Spirit, Bomana (Port Moresby).S.E. Mons. Jacek Piotr Tendej, C.M., è nato il 26 giugno 1963 a Handzlówka, Łańcut (Polonia). Dopo aver emesso la Professione perpetua nella Congregazione della Missione (Vincenziani), ha conseguito un Master in Teologia Morale presso la Pontificia Accademia di Teologia di Cracovia, la Licenza in Scienze dell’Educazione presso la Pontificia Università Salesiana di Roma e il Dottorato in Pedagogia presso la Akademia Pedagogiczma im. Kaomisji Edukacji Narodowej di Cracovia. È stato ordinato sacerdote il 25 maggio 1991.Ha ricoperto i seguenti incarichi: Insegnante nelle scuole Elementari di Zakopane, Polonia (1991-1995); Insegnante nella scuola Superiore di Cracovia, Polonia (1995-1997); Insegnante e Cappellano nella St. Stanislaus Kostka di Brooklyn, New York, USA (2000); Educatore della gioventù presso la Fr. Siemaszko Foundation di Cracovia (2001-2002); Docente di Scienze dell’Educazione presso l’Istituto Teologico dell’Università Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovia (2001-2013).Dal 2014, è Rettore del Seminario Holy Spirit, Bomana (Port Moresby).(EG) (Agenzia Fides 7/07/2025)
Condividi:

AMERICA/USA – I connotati religiosi della “Gaza Humanitarian Foundation”

Source: The Holy See in Italian

youtube
Johnnie Moore jr, Liberty University Convocation

Roma (Agenzia Fides) – La Gaza Humanitarian Foundation (GHF), l’organismo incaricato di distribuire il cibo alla popolazione di Gaza, è guidata dal 3 giugno dal predicatore evangelico Johnnie Moore Jr. definito dalla rivista Newsmax Magazine “uno dei 25 leader evangelici maggiormente influenti in America”.Moore prende il posto di Jake Wood, un ex marine che si dimise dalla carica di direttore esecutivo di GHF perché, a suo dire, “non riusciva ad attuare il progetto di aiuto rispettando rigorosamente i principi umanitari di solidarietà, neutralità, imparzialità e indipendenza, ai quali non intendo rinunciare”. Non si è trattata dell’unica defezione che ha riguardato la fondazione nata nel febbraio 2025 nello Stato americano del Delaware, la cui sede ginevrina, di fatto solo di facciata, è stata sciolta dalle autorità svizzere a fino giugno. Anche la società di consulenza manageriale Boston Consulting Group ha preso pubblicamente le distanze dall’iniziativa con un comunicato, nel quale si afferma che nell’ottobre 2024 alcuni suoi dipendenti si erano offerti di guidare pro bono un team per creare un’organizzazione umanitaria per consegnare aiuti a Gaza “ma senza rivelare la natura completa del lavoro, svolgendo successivamente compiti non autorizzati”. Queste persone hanno poi lasciato la società.L’arrivo di Moore accentua l’intervento nella gestione della GHF delle comunità evangeliche americane vicine a Israele. Presidente del Congress of Christian Leaders, Moore fa parte del Board of Directors dell’International Fellowship of Christian and Jews (IFCJ) che si presenta come “la principale organizzazione non-profit che costruisce ponti tra cristiani ed ebrei, benedicendo Israele e il popolo ebraico in tutto il mondo con cure umanitarie e aiuti salvavita”. Tra le diverse attività svolte vi sono quelle a favore dei soldati israeliani sotto forma di “buoni per cibo, vestiario, mobili e altri beni di prima necessità; programmi di sostegno per ex soldati, soldati solitari (persone provenienti da altri Paesi che si arruolano nell’esercito israeliano non avendo però amici e parenti in Israele) e soldati in difficoltà”. Ma soprattutto IFCJ promuove l’immigrazione ebraica in Israele come “adempimento della profezia biblica (“abbiamo contribuito all’adempimento della profezia aiutando oltre 760.000 ebrei a fare aliyah, immigrare in Israele, dal 1983” si legge nel sito dell’organizzazione). Moore è inoltre componente della Anti-Defamation League’s Task Force for Minorities in the Middle East, l’organizzazione nata nel 1913 per combattere l’antisemitismo negli Stati Uniti.Presentandosi come alfiere della libertà religiosa, Moore al tempo dell’ascesa dello Stato Islamico (ISIS) ha lanciato l’allarme sulle condizioni delle minoranze religiose, cristiane e yazide, colpite dai jihadisti. Il capo della GHF è da tempo molto attivo in Medio Oriente dove ha incontrato diversi leader politici e religiosi tra i quali i principi ereditari di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti oltre al Premier israeliano Benjamin Netanyahu. Per questo motivo rivendica di avere avuto parte attiva nella stipulazione degli “Accordi di Abramo”, le intese strategiche tra Israele e alcuni Stati arabi della regione, promosse sotto l’egida della prima Amministrazione Trump (2017-2021). Il legame con l’attuale Presidente USA risale alla prima campagna elettorale del Tycoon nel 2016 quando Moore è stato co-presidente del comitato consultivo evangelico di Donald Trump. L’anno successivo, Moore e altri evangelici fecero pressioni su Trump affinché trasferisse l’ambasciata statunitense da Tel Aviv a Gerusalemme. In seguito, Trump nominò Moore membro della Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale.La natura a volte opaca dell’origine dei fondi della GHF ha creato polemiche nello stesso Israele. Il leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha definito la Fondazione “una società di facciata” finanziata in maniera occulta dal governo israeliano. La stessa definizione di “società di facciata” Lapid l’ha riservata ad un’altra organizzazione statunitense che opera a Gaza a fianco della Fondazione. Si tratta della Safe Reach Solutions (SRS) che insieme alla UG Solutions (diretta da un ex Berretto Verde statunitense), è stata incaricata dalla GHF di fornire protezione ai siti di distribuzione dei viveri. In pratica contractors armati che secondo la stampa israeliana operano a Gaza dal gennaio 2025, senza la supervisione dello Shin Bet, il servizio di sicurezza israeliano che agisce pure nei territori palestinesi. A capo della SRS c’è Phil Reilly, un ex funzionario della CIA. La società è stata costituita nello Stato del Wyoming il 20 novembre 2024 e sarebbe legata alla società americana di consulenza strategica Orbis Operations incaricata nell’autunno 2024 dal governo israeliano di studiare un piano per distribuire aiuti umanitari senza passare per le agenzie dell’ONU. Il piano presentato da Orbis Operations prevedeva di creare un hub per la distribuzione del cibo da parte di un’organizzazione umanitaria privata affidandone la sicurezza a contractor privati, in coordinamento con i militari israeliani. Si tratta quindi dello schema che è poi stato adottato con la fondazione GHF e le due società di contractors, SRS e UG Solutions.Secondo stime dell’ONU dall’inizio delle operazioni a Gaza della Fondazione americana, oltre 580 civili sono stati uccisi e più di 4.000 feriti nei centri di distribuzione degli aiuti della GHF. (L.M.) (Agenzia Fides 7/7/2025)
Condividi:

Comunicato del Governo del 7 luglio 2025

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Governo ha approvato il progetto per la realizzazione del bacino per l’acqua di spegnimento «Löschwasserbecken Munt» del Comune di Trun e gli ha garantito un contributo cantonale pari al massimo a 360 000 franchi. Il progetto include la realizzazione di un bacino per l’acqua di spegnimento in zona Munt Dado, a nordest della località di Trun. La durata dei lavori è di due anni e i provvedimenti previsti corrispondono alla strategia cantonale Prevenzione incendi boschivi 2030.

I boschi situati sull’area di progetto proteggono le aree insediate e artigianali delle frazioni di Campliun, Gravas, Caltgadira, Darvella, Flutginas, la strada cantonale di collegamento (H19) nonché la linea della Ferrovia retica da valanghe, cadute di massi, colate detritiche e frane. Inoltre, il bosco serve in parte anche alla produzione di legname. Per garantire a lungo termine l’adempimento di queste funzioni è necessario che i boschi vengano curati e gestiti in modo corrispondente.

Il rischio che si sviluppi un incendio boschivo viene accresciuto dai fattori naturali siccità e vento. Oltre al fuoco appiccato dall’uomo, anche eventi naturali, come la caduta di un fulmine, possono dare origine a un incendio boschivo. Nell’area interessata dal progetto, oltre al bacino per l’acqua di spegnimento vuoto dell’Alpe Punteglias (100 m3) non vi sono altri punti di prelievo di acqua naturali quali laghi o torrenti che permetterebbero il prelievo di acqua di spegnimento mediante elicotteri, autobotti o pompe.

 

VATICANO/ANGELUS – Papa Leone: occorre chiedere al “Padrone della messe” di inviare “operai gioiosi” nel “campo della missione”

Source: The Holy See in Italian

VaticanMedia

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – la Chiesa e il mondo «non hanno bisogno di persone che assolvono i doveri religiosi mostrando la loro fede come un’etichetta esteriore». Servono invece «operai desiderosi di lavorare il campo della missione, di discepoli innamorati che testimoniano il Regno di Dio ovunque si trovano». E per suscitare il loro entusiasmo non servono «troppe idee teoriche su concetti pastorali» Conviene invece «pregare il padrone della messe», e chiedere tutto a Lui.Lo ha ricordato oggi Papa Leone XIV, nella breve catechesi che ha preceduto la recita della preghiera mariana dell’Angelus.Affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo apostolico, davanti alla moltitudine raccolta in Piazza San Pietro nonostante il gran caldo, Papa Leone ha preso spunto dal passo del Vangelo di Luca letto nella liturgia del giorno per richiamare alcuni tratti propri e imparagonabili del dinamismo apostolico che anima la Chiesa.Il Vangelo di oggi – ha esordito Papa Prevost – «ci ricorda l’importanza della missione, a cui tutti siamo chiamati, ciascuno secondo la propria vocazione e nelle situazioni concrete in cui il Signore lo ha posto». Nel passo evangelico letto oggi durante le messe, Gesù invia a due a due settantadue discepoli in luoghi e città dove lui stesso ha intenzione di recarsi. Numero simbolico, riferibile alle nazioni che allora si ritenevano presenti sulla terra. Un numero – ha spiegato Papa Leone – «che indica come la speranza del Vangelo sia destinata a tutti i popoli: proprio questa è la larghezza del cuore di Dio, la sua messe abbondante, cioè l’opera che Egli compie nel mondo perché tutti i suoi figli siano raggiunti dal suo amore e siano salvati».Nel dinamismo proprio dell’opera apostolica – ha fatto notare il Pontefice – è Dio stesso che semina e fa crescere la messe dal raccogliere. È il Signore che, «come un seminatore, con generosità è uscito nel mondo a seminare e ha messo nel cuore dell’uomo e della storia il desiderio dell’infinito, di una vita piena, di una salvezza che lo liberi». Così «il Regno di Dio come un seme germoglia nel terreno e le donne e gli uomini di oggi, anche quando sembrano travolti da tante altre cose, attendono una verità più grande, sono alla ricerca di un significato più pieno per la loro vita, desiderano la giustizia, si portano dentro un anelito di vita eterna».Davanti al fiorire delle attese di salvezza e di vita eterna – ha proseguito il Pontefice, richiamando le parole di Gesù – «sono pochi gli operai che vanno a lavorare nel campo seminato dal Signore e che, prima ancora, sono capaci di riconoscere, con gli occhi di Gesù, il buon grano pronto per la mietitura». Sono pochi «quelli che se ne accorgono, che si fermano per accogliere il dono, che lo annunciano e lo portano agli altri.Papa Leone, proseguendo la sua riflessione, ha riconosciuto che «forse non mancano i “cristiani delle occasioni”, che ogni tanto danno spazio a qualche buon sentimento religioso o partecipano a qualche evento; ma pochi sono quelli pronti a lavorare ogni giorno nel campo di Dio, coltivando nel proprio cuore il seme del Vangelo per poi portarlo nella vita quotidiana, in famiglia, nei luoghi di lavoro e di studio, nei vari ambienti sociali e a chi si trova nel bisogno». E per vedere arrivare altri “operai nel campo di Dio” non servono «troppe idee teoriche su concetti pastorali; serve soprattutto pregare il padrone della messe». Sarà Lui che «ci renderà suoi operai e ci invierà nel campo del mondo come testimoni del suo Regno».Dopo la recita dell’Angelus, insieme alle parole di saluto alla moltitudine e a diversi gruppi particolari presenti in Piazza San Pietro, il Pontefice ha espresso sincere condoglianze alle famiglie che hanno perduto i propri cari, in particolare le loro figlie, nella tragedia del campo estivo travolto dallo straripamento del fiume Guadalupe in Texas, negli Stati Uniti. «Preghiamo per loro», ha detto Papa Leone, che poi, riferendosi agli scenari di guerra che dilaniano il mondo, ha chiesto «al Signore di toccare i cuori e ispirare le menti dei governanti, affinché alla violenza delle armi sostituiscano la ricerca del dialogo». Infine, il Vescovo di Roma ha annunciato il tuo trasferimento a Castel Gandolfo, «dove conto di rimanere per un breve periodo di riposo. Auguro a tutti – ha concluso il Pontefice – di poter trascorrere un tempo di vacanza per ritemprare il corpo e lo spirito». (GV) (Agenzia Fides 6/7/2025)
Condividi:

AFRICA/KENYA – Nomina di Vescovo Ausiliare di Wote

Source: The Holy See in Italian

sabato, 5 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre Leone XIV ha nominato Vescovo Ausiliare della Diocesi di Wote S. E. Mons. Simon Peter Kamomoe, finora Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi Metropolitana di Nairobi.Simon Peter Kamomoe è nato il 26 novembre 1962 a Gatundu, distretto di Kiambu, nell’Arcidiocesi Metropolitana di Nairobi. Dopo aver frequentato il St. Mary’s Major Seminary a Molo, ha studiato Filosofia al St. Augustine’s Senior Seminary a Mabanga e Teologia al St. Matthias Mulumba Senior Seminary a Tindinyo.È stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1994 per l’Arcidiocesi Metropolitana di Nairobi.Ha ricoperto i seguenti incarichi: Assistente presso il Queen of Apostles Junior Seminary di Nairobi (1994-1995); Assistente nelle Parrocchie di Thigio (1995), Mang’u (1995-1996), Ndundu (1996-1997) e San Matia Mulumba a Thika (1997-1998); Parroco di Nostra Signora di Fatima a Kiriko (1998-1999) e della St. Peter and Paul Catholic a Kiambu (1999-2008); Vicario Foraneo e Membro del Collegio dei Consultori (1999-2008); Amministratore della Basilica Minore della Sacra Famiglia di Nairobi e Cappellano dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Familiare (dal 2008).Il 13 febbraio 2024 è stato eletto Vescovo Titolare di Tubune di Numidia e il 6 aprile 2024 consacrato Vescovo Ausiliare di Nairobi. (Agenzia Fides 5/7/2025)
Condividi: