AFRICA/BENIN – Conferma del direttore delle Pontificie Opere Missionarie

Source: The Holy See in Italian

venerdì, 4 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – ll Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione (Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari), ha confermato, in data 30 giugno 2025, il rev.do Cosme Adjomale, del clero dell’arcidiocesi di Parakou, Direttore nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) in Benin fino al 2028 (per le note biografiche vedi Agenzia Fides 20/7/2018).(EG) (Agenzia Fides 4/07/2025)
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Disoccupazione – giugno 2025

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Nel Cantone dei Grigioni, in giugno 2025 si registravano 1160 persone senza lavoro, ciò che corrisponde a un tasso di disoccupazione del 1,1 per cento. Rispetto al mese precedente, con 1414 senza lavoro, il numero di disoccupati è diminuito. Inoltre sono state registrate 864 persone non disoccupate alla ricerca di un impiego.

Rientrano tra le persone non disoccupate alla ricerca di un impiego coloro che partecipano a misure di perfezionamento professionale o di occupazione, oppure che prestano lavori con un guadagno intermedio, nonché coloro che si avvalgono unicamente dei servizi di collocamento degli uffici regionali di collocamento (URC).

Sommando il numero dei disoccupati e delle persone non disoccupate alla ricerca di un impiego si ottiene il numero delle persone in cerca di impiego. In giugno 2025 sono state registrate 2024 persone alla ricerca di impiego. Rispetto al mese precedente, questo numero è diminuito di 226 unità.

La statistica dettagliata del mercato del lavoro è disponibile sul sito web dell’Ufficio per l’industria, arti e mestieri e lavoro.

Organo competente: Ufficio per l’industria, arti e mestieri e lavoro

VATICANO – Parte a ottobre il Corso online di missiologia in lingua spagnola promosso dalle Pontificie Opere Missionarie

Source: The Holy See in Italian

giovedì, 3 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Nel contesto dell’anno giubilare e del Giubileo del mondo missionario, in programma il 4 e 5 ottobre, la Pontificia Unione Missionaria, insieme alle Direzioni nazionali delle Pontificie Opere Missionarie di Spagna e Costa Rica, promuove ed organizza un corso di aggiornamento missiologico on line in lingua spagnola.Il corso, che si svolgerà da ottobre 2025 a giugno 2026, prevede 25 sessioni suddivise in tre blocchi. Ogni sessione ha la durata di circa un’ora e 45 minuti. Le lezioni si svolgeranno il martedì alle ore 20.00 secondo il fuso orario della Spagna (ore 13.00 in Costa Rica).Nel primo blocco di incontri online, previsto dal 28 ottobre al 16 dicembre 2025, verranno approfonditi i fondamenti della missiologia e gli aspetti biblici e teologici del mandato missionario del Signore; nel secondo, in programma dal 10 febbraio al 14 aprile 2026, vi sarà uno spazio dedicato allo studio della storia dell’evangelizzazione e delle questioni più attuali riguardanti l’approccio missionario della Chiesa. Nel terzo blocco, dal 21 aprile al 30 giugno 2026, si parlerà di pastorale e spiritualità missionaria, delle strutture e degli strumenti di natura ecclesiale utilizzati nei territori di missione e della spiritualità mariana rivolta alla Vergine Maria come Regina delle Missioni.Le materie oggetto del corso sono: missiologia fondamentale, biblica, storica ed esegetica; la missione nei differenti continenti; la missiologia contemporanea; le questioni missiologiche emergenti; la pastorale missiologica e quella ecumenica, la spiritualità missionaria e la catechesi missionaria oggi.Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione emesso dal Segretariato Internazionale della Pontificia Unione Missionaria.Informazioni sui corsi e sulle modalità di iscrizione si possono consultare accedendo al link: https://omp.es/curso-de-actualizacion-en-misionologia/(EG) (Agenzia Fides 3/7/2025)

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ASIA/INDIA – Esplosione di una fabbrica chimica: la Chiesa indiana invoca trasparenza e rispetto della dignità del lavoro

Source: The Holy See in Italian

Syro malankara Church Telangana

Hyderabad (Agenzia Fides) – “L’esplosione della fabbrica chimica nello stato di Telangana solleva nuovamente il grave problema dello sfruttamento e del rispetto della dignità dei lavoratori. Le vittime sono perlopiù poveri, tribali, migranti e lavoratori a giornata, i più vulnerabili. Si dovrà accertare se vi è stata una negligenza e se le autorità civili e la azienza proprietaria dello stabilimento hanno rispettato tutte le misure di sicurezza sul lavoro”: è quanto dichiara in un colloquio con l’Agenzia Fides  padre Stephen Alathara, vice Segretario generale e portavoce della Conferenza dei vescovi latini dell’India (CCBI), dopo che, il 30 giugno scorso, un’esplosione si è verificata nel distretto di Sangareddy, a nord  di Hyderabad, capitale dello stato indiano di Telangana,  causando  la morte di almeno 40 lavoratori e lasciando oltre 35 feriti, molti in condizioni critiche. L’esplosione ha provocato il crollo di un edificio di tre piani gestito dalla società farmaceutica Sigachi Industries Private Limited.Dopo le reazioni della società civile e lo sdegno espresso dall’opinione pubblica, il governo dello stato di Telangana ha stanziato un  risarcimento di 10 milioni di rupie alle famiglie dei lavoratori deceduti e di 1 milione di rupie ai feriti.  Ha inoltre costituito oggi, 3 luglio, una commissione di inchiesta, con la presenza di esperti e scienziati,  per indagare sull’esplosione. La commissione dovrà accerterà le cause e stabilire la sequenza degli eventi che hanno portato alla deflagrazione.”La Chiesa indiana, in tutte le comunità, si è unita nel porgere  solidarietà e nel  pregare per le vittime, nel corso delle messe celebrate quotidianamente, come ci hanno chiesto i Vescovi”, riferisce a Fides p. Alathara.In una nota ufficiale, la  Conferenza episcopale interrituale dell’India (CBCI) ha espresso “profonda tristezza e dolore per la tragica esplosione in una fabbrica chimica nel Telangana”.  “I nostri cuori sono rivolti alle famiglie che hanno perso i loro cari in questa tragedia improvvisa e devastante. Preghiamo anche per la rapida e completa guarigione di tutti coloro che sono rimasti feriti e perche il Signore dia forza e  coraggio alle loro famiglie e di chi si prende cura di loro”, si legge nella nota dei Vescovi indiani.  Molte delle vittime, hanno notato i Presuli, erano originarie di altri stati, ed erano migranti interni, giunti nel Telangana per provvedere alle loro famiglie. La dichiarazione della CBCI  invoca “un’indagine approfondita e trasparente per far luce sulle cause dell’esplosione e sulle eventuali carenze riscontrate”, osservando che “la dignità di ogni vita umana e il diritto a un ambiente di lavoro sicuro e protetto vanno sostenuti come responsabilità morale e costituzionale” .P.  Alathara  conclude : “E’ necessario rivedere le leggi sul lavoro, che consentono alle aziende di sfruttare i lavoratori. E bisognerà capire se tutte le norme previste dalla legge erano rispettate. Quanti subiscono le conseguenze di questo fenomeno sono sempre i più poveri, gli indifesi, quanti non potranno nemmeno ricorrere in tribunale, i migranti, i tribali, i più vulnerabili. La Chiesa è accanto a loro per aiutarli con ogni mezzo e in ogni forma”.(PA) (Agenzia Fides 3/7/2025)
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ASIA/COREA DEL SUD – “Una vita è più preziosa di tutto il mondo”. L’opera coreana delle Suore del Buon Pastore per le donne ferite dalla vita

Source: The Holy See in Italian

di Pascale Rizk
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Chunchon (Agenzia Fides) – Da più di 50 anni, ogni giorno che il buon Dio manda in terra, a Chuncheon, Seoul e Jeju le suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore offrono in Corea del Sud il loro lavoro e le loro preghiere per donne e ragazze in difficoltà: madri single, immigrate, donne in gravidanza, ragazze maltrattate in famiglia. Nei mesi scorsi hanno inaugurato una nuova struttura dedicata alle donne da soccorrere nella loro casa provinciale a Chuncheon, l’unico ”presidio” di una Congregazione religiosa internazionale presente nella zona.Avviata nel 1995 grazie a delle donazioni, ancora oggi la casa delle suore di Chuncheon continua a espandersi con l’appoggio di benefattori vecchi e nuovi, che guardano con stima l’opera sostenuta dalle religiose a favore delle donne e ragazze provenienti da tutto il territorio nazionale.Il Vescovo di Chuncheon, Simone Kim Ju-young, durante la cerimonia di inaugurazione – avvenuta ad aprile scorso – si è rivolto ai benefattori affermando: “Dovete essere i più felici di tutti. Sappiate che, anche se noi preti manchiamo nella preghiera, le suore, al contrario, sono sempre assidue nell’orazione”. Era stato lui stesso, un anno prima, ad invitare le parrocchie della diocesi a sostenere la raccolta fondi lanciata dalle suore per tirare in piedi la nuova struttura.Dal 1993 – racconta Suor Marie Jean Bae, che è stata provinciale dal 2014 al 2019 – le suore di Chuncheon usavano a titolo gratuito il terreno dove sorge la nuova struttura. Poi, nel 2022, il proprietario aveva messo quel terreno in vendita. Se fosse stato venduto e sul sito fosse stato costruito un altro edificio, le suore avrebbero dovuto rinunciare al loro progetto. “Noi e le suore del ramo contemplativo abbiamo pregato insieme con disperazione. Dio misericordioso ha ascoltato le nostre preghiere e solo due giorni dopo aver intensificato le preghiere, il proprietario del terreno ha cambiato idea e ha deciso di donarlo al convento, scusandosi di non averlo fatto prima. La cosa ancor più sorprendente è che ci ha anche ringraziato per averlo accettato”, conclude Sr Marie Jean, oggi divenuta coordinatrice in Corea del Sud di Talita khum, la rete internazionale delle consacrate contro la tratta di persone.Quest’anno, la Congregazione celebra il bicentenario del suo ramo contemplativo, la cui storia attinge alle opere e alle intuizioni spirituali fiorite intorno alla figura di di San Giovanni Eudes (1601-1680), nel XVII° secolo, quando la prostituzione rappresentava una piaga sociale e veniva punita con la carcerazione. Davanti a miserie e ingiustizie perpetrate in un periodo di declino spirituale e morale, Eudes fu spinto dalla giovane Madeleine Lamy a Caen, in Normandia, a creare la prima casa rifugio, un vero e proprio “ospedale per queste anime”. Passarono 150 anni dall’approvazione papale alla rivoluzione del 1789, anno in cui i religiosi si dispersero e le loro case furono chiuse. Solo nel 1825 le case furono riaperte grazie al coraggio di una giovane superiora, Maria Eufrasia, fondatrice delle Suore di Santa Maddalena, oggi Suore di Nostra Signora della Carità del Buon Pastore.Religiose accanto alle donne in situazioni difficiliFu tra gli anni ’60 e ’70 del Secolo scorso – proprio dopo il Concilio Vaticano II – che cambiamenti nella vita delle religiose iniziarono a registrarsi anche in Corea. Nel 1966, su invito del Vescovo Pietro Han Kong-ryel, della diocesi di Gwangju, quattro suore statunitensi arrivarono per far fiorire anche lì la spiritualità delle Suore del Buon Pastore. Scosso per lo sfruttamento sessuale delle giovani e delle donne da parte dei militari statunitensi presenti nella sua diocesi, Han cercava nel carisma della fondatrice Santa Maria Eufrasia lo spirito di compassione e carità per soccorrere queste vittime della sopraffazione. Fu così che nel 1968 le suore istituirono un servizio residenziale e una scuola professionale, situata vicino alla base aerea statunitense di Gunsan. Servizio che restò in funzione fino al 1976.Ispirandosi al motto “una vita è più preziosa di tutto il mondo” (one life is more precious than the whole world), il bisogno di sostenere le donne sole in stato gravidanza evidenziava l’importanza per la Chiesa cattolica di creare strutture adatte a loro. Così le suore, su invito del vescovo Park Thomas Stewart, partono da una prima piccola casa a Seoul, per aprire nella provincia di Chuncheon, nel 1979, la ‘casa di Maria’ (Mary’s home) per le mamme single , per poi traslocare nel 1985 nell’attuale complesso della casa provinciale e nei centri di ascolto e assistenza per le donne.Con l’entrata in vigore in Corea del Sud della legge contro la prostituzione del 2004 e il significativo aumento nei matrimoni internazionali – dovuto principalmente all’instaurazione delle relazioni diplomatiche con la Cina del 1992 – le forme di supporto alle donne in difficoltà si sono amplificate; questo è avvenuto per rispondere all’urgenza di fornire consulenze alle donne vittime di violenza domestica e per cercare di migliorare la comunicazione tra coniugi di nazionalità diversa, resa spesso complicata anche a causa delle barriere linguistiche e culturali.Accoglienza per guarire le ferite di anima e corpoL’aumento della sensibilità riguardo alla giustizia e alla denuncia dei soprusi subiti dalle donne ha portato nel 1995 alla promulgazione della “Legge Fondamentale per lo Sviluppo delle Donne” (여성발전기본법).Nei centri di accoglienza per donne in gravidanza come Mary’s home, le donne sono preparate a un parto sicuro per poi scegliere se affidare o tenere i propri figli. Il lavoro delle suore è fondamentale in questo campo, poiché promuovono nel loro operato le politiche contro l’aborto in favore della dignità della vita. Accogliendo le donne in queste residenze, vogliono proteggerle anche dal pregiudizio sociale. Le mamme vittime di diverse forme di violenza possono anche arrivare dall’esterno per cercare un rifugio presso le strutture gestite dalle suore, come la ‘Casa degli amici’ a Seoul o un altro rifugio presente a Jeju. Le forme di sostegno possono essere a breve termine (6 mesi) – prorogabili – o a lungo termine (2 anni). Con lo scopo di aiutarle a tornare alla normalità, vengono concepiti programmi per favorire la loro guarigione dalle ferite psichiche e fisiche. Le donne usufruiscono di un percorso di crescita personale e professionale insieme ad un sostegno di vitto e alloggio gratuiti, assistenza medica, formazione professionale finalizzata al raggiungimento della indipendenza economica e alla preparazione al GED, un esame equivalente all’esame di maturità tradizionale.Un particolare supporto legale ed investigativo è garantito dal centro di Chuncheon, gestito in collaborazione con la Caritas, che offre consulenze legali come citare in giudizio l’autore del reato, scrivere una dichiarazione nelle cause civili.Non mancano anche le case per accogliere le ragazze vittime di violenza domestica e di problemi familiari. In queste opere di apostolato, come la ‘Casa del Buon Pastore’ a Seoul, si cerca di restituire a queste giovani il calore della famiglia, il senso dell’amore e dell’accoglienza in un luogo sicuro e gradevole che cerca di dare loro un po’ di normalità. “Non c’è dolore più grande di quello di essere maltratti in casa dai propri genitori. Per raggiungere una sana indipendenza e riprendersi da punto di vista psico-emotivo, la strada è lunga, ma ci arrivano”, racconta Mariana Inea Young, terapista del ‘Gioco della Sabbia’ e assistente sociale. “Tante tornano per condividere le loro storie di guarigione”, aggiunge Suor Damiana Ham.Una linea telefonica per l’aiuto a distanzaOgni giovedì, Suor Rufina Hwa Jung Shim – 66 anni, oggi ritiratasi dopo 7 anni trascorsi come direttrice dell’hotline a Jeju – andava nei quartieri della città ad offrire sostegno alle donne di strada. Il suo zelo, quarto voto specifico delle suore del Buon Pastore, le fa superare i limiti di spazio e di tempo per continuare la sua missione. “Ogni mattina, iniziamo con una lettura della Bibbia, anche se lo staff include donne di tutte le affiliazioni presenti in Corea, Il Vangelo rimane il cuore della missione.” Al ‘Centro 1366’, le suore sono chiamate dalla diocesi per gestire il servizio di consulenza telefonica conosciuto come “Catholic women’s line” lanciato nel 1998 dal Ministero della Salute e del Benessere. A seconda dei casi, le donne sono sostenute sul posto o portate nelle case rifugio e messe in contatto con la polizia, ospedali o altre residenze predisposte alla loro protezione.Negli ultimi anni l’accresciuta sensibilità intorno alle questioni femminili in Corea del Sud ha portato ad un cambiamento sostanziale nei servizi di assistenza sociale sponsorizzati dal governo. Gli enti di servizio sociale che lavorano sul campo vengono consultati dal governo prima di definire le politiche più adatte. Sono, inoltre, richieste qualifiche professionali adeguate.Il 1° luglio, il Ministero delle pari opportunità e della famiglia ha promulgato una legge secondo la quale il governo attiverà il “Sistema di pagamento anticipato degli assegni familiari”. Il sistema prevede il versamento anticipato di assegni e contributi familiari anche quando uno dei genitori (di solito il padre) si sottrae ai suoi doveri in merito al sostentamento dei figli. Le quote non versate dal genitore insolvente rimangono a suo carico come debito contratto nei confronti delle istituzioni pubbliche, da saldare versando la quota dovuta agli organismi di assistenza previdenziale.La legge prevede l’erogazione di un assegno mensile di 200mila KRW (pari a 125 euro) per ogni figlio fino al raggiungimento della maggiore età. Si tratta di una forma di sostegno che va a alleviare anche le difficoltà economiche affrontate da ragazze madri e donne abbandonate dai propri consorti. (Agenzia Fides. 3/7/2025)Condividi:

AFRICA/ZIMBABWE – Le pressioni dei giuristi portano alla cancellazione di un “seminario di indottrinamento” per i magistrati

Source: The Holy See in Italian

Harare (Agenzia Fides) – Le pressioni di giuristi, avvocati e membri della società civile hanno portato ad annullare l’ordinanza che imponeva ai magistrati dello Zimbabwe di partecipare a una serie di sessioni di formazione presso la Herbert Chitepo School of Ideology della Zimbabwe African National Union – Patriotic Front (ZANU-PF), il partito al potere.Secondo un decreto governativo le sessioni di formazione, che si dovevano tenere dal 4 al 5 luglio, avrebbero dovuto essere tenute da Fulton Mangwanya capo della Central Intelligence Organisation e da Martin Rushwaya, segretario capo del gabinetto del Presidente Emmerson Mnangagwa, oltre che da Ishmael Mada, Preside della Scuola ideologica del partito.L’imposizione alla partecipazione a un seminario tenuto presso la scuola del partito al potere, per di più con l’intervento del capo dell’intelligence governativa, aveva sollevato profondo sconcerto nel Paese, per i timori dell’erosione dell’indipendenza della magistratura e della sua politicizzazione.Tra gli organismi che sono intervenuti per contrastare l’ordinanza c’è l’Associazione degli avvocati cattolici dello Zimbabwe (Catholic Lawyers Association of Zimbabwe) che in un comunicato diramato ieri, 2 luglio, esprime “profonde preoccupazioni sull’opportunità di questa cosiddetta formazione, che sembra essere estranea ai principi giuridici contemporanei, ben consolidati nello Zimbabwe e negli altri Paesi della regione”.La dichiarazione afferma di “condannare la politicizzazione della formazione dei giudici” e invita “tutti i rami del governo a rispettare il principio della separazione dei poteri e dello Stato di diritto, sanciti dalla legge suprema del Paese”. L’organismo degli avvocati cattolici richiama gli articoli della Costituzione che sanciscono che “l’indipendenza della magistratura non è un vezzo estetico, bensì un principio profondamente radicato che costituisce il fulcro del sistema giudiziario dello Zimbabwe”.“Sottomettere giudici, che devono essere sempre indipendenti e apparire tali, all’ideologia di un partito a esclusione di altri non solo compromette la magistratura, ma ne attenta pure l’indipendenza e l’imparzialità” prosegue la dichiarazione. “Notiamo che tutto ciò accade in un momento in cui la fiducia della popolazione nella magistratura è bassa, data la diffusa percezione che essa sia sotto il controllo dell’esecutivo”.A questo proposito, ieri, il tribunale di Harare ha ordinato l’arresto di Faith Zaba, direttore di Zimbabwe Independent per aver pubblicato un articolo fortemente critico nei confronti del Presidente. “Quando diventi uno Stato mafia” è il titolo dell’articolo il cui contenuto è stato definito dal procuratore Takudzwa Jambawu “materialmente falso e concepito per suscitare ostilità nei confronti del Presidente tra i cittadini dello Zimbabwe”. (L.M.) (Agenzia Fides 3/7/2025)
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Procedura di stabilizzazione del personale in servizio presso la PCM per la politica di coesione: candidati risultati idonei

Source: Government of Italy

2 Luglio 2025

Approvazione dell’individuazione dei candidati risultati idonei in esito alla procedura di stabilizzazione a tempo indeterminato e pieno del personale non dirigenziale a tempo determinato in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e reclutato al fine di garantire la definizione e l’attuazione degli interventi previsti dalla politica di coesione dell’Unione europea e nazionale per i cicli di programmazione 2014-2020 e 2021-2027, Categoria A, parametro economico F1.

Prescrizioni per l’esercizio della caccia e pianificazione degli abbattimenti 2025

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Dai rilevamenti degli effettivi 2025 è emerso che gli effettivi di cervo sono nettamente diminuiti rispetto all’anno precedente. Anche per quanto riguarda il capriolo sono emersi effettivi tendenzialmente in calo. Soddisfacente anche il numero relativo alle lepri comuni, mai così elevato. Attraverso la regolazione degli effettivi di selvaggina la caccia contribuisce in maniera determinante al raggiungimento degli obiettivi definiti nella strategia «spazio vitale bosco-selvaggina 2021».

La stima degli effettivi primaverili 2025 mostra che l’anno scorso la caccia ha soddisfatto il suo compito di ridurre gli effettivi di cervo. Con 13 585 cervi, l’effettivo cantonale è stimato in 640 capi meno dell’anno precedente. «L’intensa attività venatoria svolta negli ultimi anni ha portato a una riduzione degli effettivi di cervo anche nelle zone problematiche dal profilo bosco-selvaggina della Valle del Reno, della Prettigovia, dello Schanfigg e della Domigliasca», afferma Adrian Arquint. Questa primavera, nelle aree di censimento dei caprioli sono stati censiti 923 capi, ossia oltre 100 caprioli in meno rispetto all’anno precedente. Inoltre, i caprioli vengono censiti anche in occasione del rilevamento dei cervi. Quest’anno sono stati censiti 3302 caprioli (2024: 3488). Il numero reale degli effettivi regionali di caprioli emergerà solo dal numero di caprioli abbattuti durante la caccia alta.

Riduzione auspicata raggiunta in diverse regioni
Nella strategia «spazio vitale bosco-selvaggina 2021» la riduzione degli effettivi di ungulati è stata definita quale importante misura per migliorare la situazione cantonale relativa ai conflitti bosco-selvaggina. I cacciatori hanno fatto un buon lavoro, riducendo gli effettivi di cervo del 17 per cento rispetto al 2020 (2705 cervi). «In 19 delle 21 regioni di caccia al cervo l’evoluzione dell’effettivo di cervi corrisponde agli obiettivi della strategia spazio vitale bosco-selvaggina 2021», ha dichiarato Adrian Arquint. Secondo il piano cantonale degli abbattimenti, durante la caccia di quest’anno sarà possibile abbattere 4835 cervi (2024: 4964), di cui 2638 femmine (2024: 2867). Nella maggior parte delle regioni la caccia al camoscio e al capriolo sarà in linea con quanto previsto negli anni precedenti. Solo in alta Surselva la caccia alle femmine di camoscio al di sopra del limite del bosco sarà limitata maggiormente a seguito degli effettivi di camoscio tuttora bassi. Per il ringiovanimento duraturo dei boschi, in numerose regioni è molto importante che i cacciatori pratichino la caccia al capriolo e al camoscio intensamente anche nel bosco.

Effettivi elevati di selvaggina minuta
Nei Grigioni gli effettivi di selvaggina minuta vengono sorvegliati attraverso un’intensa attività annuale di monitoraggio. I risultati dei primi rilevamenti degli effettivi mostrano che sia il numero di lepri sia quello di fagiani di monte è stabile o nuovamente in leggero aumento in molte regioni. Durante il rilevamento dei cervi è stato possibile avvistare 1242 lepri comuni, il numero più alto mai registrato. Le prescrizioni per l’esercizio della caccia degli ultimi anni si sono dimostrate valide per una caccia sostenibile di queste specie e pertanto si continua a seguire questo approccio. I cacciatori sono consapevoli della responsabilità che hanno nell’esercizio di questa caccia e attraverso la cura della selvaggina si impegnano attivamente per queste e molte altre specie animali e vegetali.

Ulteriori informazioni:

Date relative alla caccia 2025

Allegato:

Prescrizioni per l’esercizio della caccia

Persone di riferimento:

  • Consigliera di Stato Dr. Carmelia Maissen, direttrice del Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità, e‑mail Carmelia.Maissen@diem.gr.ch
  • Adrian Arquint, capo dell’Ufficio per la caccia e la pesca dei Grigioni, tel. +41 81 257 38 91 (raggiungibile dalle ore 09:30 alle ore 11:00), e-mail Adrian.Arquint@ajf.gr.ch

Organo competente: Governo

Comunicato del Governo del 3 luglio 2025

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Governo ha approvato il progetto «Misure immediate danni maltempo in Mesolcina del 21.06.2024» dei Comuni di Mesocco, Soazza, Lostallo, Cama, Grono e Roveredo nonché dell’Ufficio tecnico dei Grigioni.

A giugno 2024 forti temporali hanno provocato grandi devastazioni in Mesolcina. Colate detritiche e inondazioni hanno causato danni immensi. Numerose case sono state completamente distrutte, molte altre gravemente danneggiate. Importanti vie di comunicazione, in particolare la strada nazionale A13 e la strada cantonale H13 «Strada italiana» su diverse tratte, sono state completamente o almeno parzialmente interrotte per numerosi giorni. Sono stati particolarmente colpiti i Comuni di Mesocco, Soazza, Lostallo, Cama, Grono e Roveredo.

Il progetto sarà realizzato quale misura immediata negli anni 2024 – 2030 e comprende tutte le misure immediate e di messa in sicurezza a livello comunale e di Ufficio tecnico. Le misure consistono principalmente nel ripristino delle sezioni di deflusso di alvei, nello sgombero di bacini di ritenuta, nella costruzione e nel ripristino di accessi alle opere di protezione nonché nella sistemazione di opere di protezione danneggiate. In zona Gagna de Sort con il materiale accumulato è stata realizzata un’opera di protezione la quale protegge la frazione di Sorte da colate detritiche provenienti dalla Val de Rebolgin.

I costi delle misure eseguite e dei lavori conclusivi previsti sono preventivati in 14,2 milioni di franchi. Il progetto è conforme alle misure previste dall’Accordo programmatico tra la Confederazione Svizzera e il Cantone dei Grigioni concernente gli obiettivi del programma nel settore delle «opere di protezione del bosco 2020–2024» rispettivamente nel settore «pericoli naturali gravitativi bosco 2025–2028» e di conseguenza viene cofinanziato dalla Confederazione. Il Governo ha concesso un sussidio cantonale secondo la legge cantonale sulle foreste pari ad al massimo 6,39 milioni di franchi. La quota complessiva di Confederazione (35 per cento) e Cantone (45 per cento) ammonta quindi all’80 per cento.

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© CensiPhotography

AFRICA/TOGO – I Vescovi: “Uso sproporzionato della forza per reprimere una manifestazione”

Source: The Holy See in Italian

Lomé (Agenzia Fides) – “Condanniamo vigorosamente le violenze inaccettabili e insopportabili, indipendentemente dalle sue origini, dai suoi autori o dalle sue giustificazioni”. Così i Vescovi del Togo prendono posizione sugli scontri avvenuti la scorsa settimana che hanno portato alla morte di almeno sette persone, alcune delle quali sono state ritrovate prive di vita nelle acque del lago e della laguna che si trovano nei pressi della capitale Lomé.Nella dichiarazione pubblicata il 30 giugno, firmata da Mons. Benoît Alowonou, Vescovo di Kpalimé e Presidente della Conferenza episcopale togolese si afferma che “è semplicemente inaccettabile l’uso così sproporzionato della forza per reprime una manifestazione, sia pure illegale”. Il 27, 28 e 29 giugno migliaia di persone erano scese in strada a Lomé, per protestare per la riforma costituzionale che ha trasformato il Togo da Repubblica presidenziale ad una parlamentare (vedi Fides 16/4/2024). In questo modo Faure Gnassingbé, in carica dal 2005 dopo la morte del padre e predecessore alla presidenza, Gnassingbé Eyadéma, ha potuto rimanere al potere non più come Capo dello Stato ma come Primo Ministro. Faure Gnassingbé, ha prestato giuramento a maggio come Presidente del Consiglio dei ministri. Questa carica non ha limiti di mandato ufficiali e Faure Gnassingbé può essere quindi rieletto dal Parlamento a tempo indeterminato.“Ci inchiniamo con rispetto alla memoria di tutti i compatrioti che sono stati uccisi in queste ondate di violenza e presentiamo le nostre sincere condoglianze alle loro famiglie” scrivono i Vescovi che invitano “gli attori politici, le Forze di Difesa e Sicurezza e gli opinion leader a dimostrare responsabilità, moderazione e sincero impegno nella costruzione del nostro Paese”. (L.M.) (Agenzia Fides 2/7/20259
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