Positivo avanzamento del PNRR: valutazione positiva della Commissione europea per il pagamento della VII rata pari a 18,3 miliardi di euro

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Nella giornata di oggi l’Italia ha ricevuto la valutazione positiva al pagamento della settima rata del PNRR, pari a 18,3 miliardi di euro, adottata dalla Commissione europea in seguito al positivo conseguimento di tutti gli obiettivi previsti. Con la recente revisione tecnica, che ha aggregato in un unico traguardo i tre obiettivi connessi alle misure su rinnovabili, batterie e alla riforma del rischio finanziario associato ai contratti di acquisto per le energie rinnovabili, gli obiettivi programmati e conseguiti sono 64, suddivisi in 31 milestone e 33 target.

“Con il pagamento della settima rata l’Italia confermerà il primato europeo nell’avanzamento del Piano, con oltre 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione finanziaria complessiva e al 100% degli obiettivi programmati nelle prime sette rate, pari a 334 tra milestone e target, obiettivi tutti conseguiti nel pieno rispetto del cronoprogramma stabilito dalla Commissione. Si tratta di un primato anche qualitativo, abbiamo dimostrato di essere capaci di utilizzare in modo virtuoso gli strumenti che l’Europa ci ha fornito e siamo diventati un modello per gli altri Stati membri.

Dobbiamo tutti essere orgogliosi del grande lavoro che abbiamo fatto fino ad ora. Un lavoro che non è certo terminato, e deve anzi continuare con la medesima determinazione, per una Nazione sempre più moderna, produttiva e competitiva, forte e inclusiva, consapevole e pronta alle sfide globali del presente e del futuro”, dichiara il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Tra gli obiettivi conseguiti figurano diverse riforme, come la legge sulla concorrenza, le misure per velocizzare i pagamenti della Pubblica Amministrazione e la revisione del servizio civile universale.

“Alla settima rata – afferma il Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti – sono legati diversi investimenti strategici, tra i quali il nuovo collegamento elettrico tra Sardegna, Corsica e penisola, SA CO I.3, e il collegamento elettrico sottomarino tra Sicilia, Sardegna e penisola, Tyrrhenian Link: infrastrutture fondamentali per implementare le reti di trasmissione dell’energia elettrica e per rafforzare l’autonomia energetica dell’Italia, con l’obiettivo di garantire energia a famiglie e imprese a condizioni migliori.

La valutazione positiva per il pagamento di questa rata fa seguito alla presentazione della richiesta di pagamento dell’ottava rata, a conferma dell’allineamento del Piano italiano con la roadmap europea del PNRR, nel pieno rispetto dei suoi impegni, delle sue priorità e della sua scadenza finale ad agosto 2026”.

Agli investimenti sulle infrastrutture energetiche si aggiungono altri interventi significativi quali il potenziamento della flotta di autobus e di treni a emissioni zero per il trasporto regionale, dei nodi metropolitani e dei principali collegamenti nazionali, la riqualificazione di molte stazioni ferroviarie, le misure per la cybersicurezza, l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali (COT) per rafforzare le prestazioni in materia di salute pubblica, gli investimenti per una migliore gestione delle risorse idriche, il conferimento di 55.000 borse di studio agli studenti meritevoli meno abbienti per l’accesso all’Università, di 7.200 borse di dottorato per la ricerca e di ulteriori 6.000 borse per dottorati innovativi, specificatamente dedicate alle imprese.

AFRICA/CONGO RD – Gli accordi di pace tra RDC e Ruanda: un’altra beffa

Source: The Holy See in Italian

Kinshasa (Agenzia Fides) – “L’impressione che affiora sulle labbra di diverse persone a Bukavu, estenuate da oltre quattro mesi d’occupazione, è la perplessità e il sentimento di essere stati ancora ingannati, anche se non si rinuncia alla speranza che qualcosa cambi sul terreno Ma che cosa? Nuove notizie di uccisioni dall’M23 giungono dalla città e dalla provincia”. Così scrive all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa da Bukavu, il capoluogo del Sud Kivu occupato da metà febbraio dalle truppe ruandesi e dai guerriglieri dell’M-23 (vedi Fides 17/2/2025), commentando l’accordo di pace firmato a Washinton il 27 giugno da Ruanda e Repubblica Democratica del Congo sotto gli auspici dell’amministrazione Trump (vedi Fides 27/6/2025).L’accordo prevede la “revoca delle misure difensive del Ruanda” entro tre mesi, con il ritiro dei soldati ruandesi dalla RDC nonché la neutralizzazione da parte di Kinshasa delle Forze Democratiche per la Liberazione del Ruanda (FDLR), create da ex leader hutu legati al genocidio ruandese del 1994 e considerate da Kigali una minaccia esistenziale.L’accordo include anche una componente economica che deve essere precisata ma che prevede lo sfruttamento delle risorse minerarie congolesi da parte di industrie americane.“Molta gente era disposta a perdere i minerali del Paese pur di ritrovare la pace, ma anche quest’ultima è in dubbio” riferisce la fonte di Fides. “Poiché qui il Ruanda, che occupa e sfrutta le province del Nord e Sud Kivu sotto le sembianze dell’M23, non sembra essere toccato dall’accordo. Quindi niente si muove per ora. Proprio dove più ci vorrebbe un cambiamento”.“C’è un cambiamento basilare che tutti aspettano, tranne chi ha cambiato casacca: la partenza di tutti i militari ruandesi, che tornino a casa loro. Questo l’accordo non lo dice apertamente, parla solo di “cessazione delle ostilità”. Anche se cita la risoluzione ONU 2773 che chiedeva tale rientro.Leggendolo, mi sembra un testo pieno di trappole. Un’altra evidente, è il fatto che per ben sei volte si parla delle FDLR da neutralizzare. Come se fosse il vero problema. Si dà credito a un pretesto, forse per non dire ad alta voce al Ruanda: “Il Re è nudo”, ha aggredito un Paese indipendente. Le FDLR sono poche, a più riprese rimpatriate, assolutamente inadeguate per un attacco al Ruanda. Ma comode per giustificare la presenza dell’esercito ruandese in Congo.E si chiede il disarmo di ogni milizia: quindi anche di quella, spesso disorganizzata certo, a volte infiltrata da banditi, di sicuro, ma che, da sola o con i pochi militari congolesi ancora attivi, sta bloccando l’avanzata dell’M23. Intanto la forza occupante continua a uccidere, a stuprare, a taglieggiare una popolazione che è ormai alla fame. Bisogna viverci in mezzo per sentire sulla pelle l’umiliazione di chi chiede perché non sa come fare a nutrire i figli e l’impotenza di noi che rispondiamo: mi dispiace, ma non abbiamo soldi da darvi perché le banche sono chiuse.Altra trappola, il ritorno dei rifugiati. Non ci sono quasi rifugiati congolesi in Ruanda. Piuttosto, ci sono folle di sedicenti rifugiati ruandesi che aspettano solo di entrare in Congo per installarsi e continuare ad alimentare il sogno di un grande Ruanda. È vero che si fa riferimento alle istituzioni tradizionali: quelle dovranno dire se la persona era veramente originaria di un dato luogo o no. Si vedrà.E che dire della cooperazione economica con un Paese tuttora dedito al saccheggio di ogni cosa saccheggiabile, che attraversa le frontiere dei territori occupati? La prospettiva, come diversi dicono, sarà che il Congo rimanga la grande miniera dove la gente tribola e anche muore per pochi soldi, mentre il Ruanda il luogo delle industrie di raffinazione, e le grandi multinazionali e gli Stati che le sostengono saranno i grandi vincitori. Con la benedizione dell’amico opportunista, gli Stati Uniti.È un caso che non appaia mai nel documento il termine “giustizia”? Che dire dei milioni di vittime, dei morti e dei sopravvissuti traumatizzati, dei bambini privati di scuola, dei giovani derubati della loro giovinezza, degli adulti privati di quel minimo vitale che fa la dignità di una persona?Tutto questo non sarebbe successo senza la spinta di autorità congolesi che danno l’impressione di avere svenduto il Paese e il loro popolo pur di conservare il potere.Eppure la società civile congolese, soprattutto dell’Est della RDC aveva prodotto e rivolto alle più alte autorità numerosi documenti chiarificatori, esprimendo le sue preoccupazioni. Non considerate. Il premio Nobel dottor Mukwege aveva levato la voce, con un discorso che da umanitario si è fatto sempre più politico, andando alle radici dei problemi. Come se nessuno avesse detto niente. Allora l’impressione globale è la beffa. È brutto opprimere un popolo. È peggio ancora fargli credere che lo si sta aiutando”. (Agenzia Fides 1/7/2025)
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VATICANO – Sono 14 i sacerdoti ordinati da Papa Leone XIV provenienti dal Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide”

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martedì, 1 luglio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Nella solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e nella XXIX Giornata mondiale di preghiera per la santificazione dei sacerdoti, istituita da Giovanni Paolo II nel 1995, Leone XIV ha ordinato 32 nuovi presbiteri nella Basilica Vaticana, di cui 14 provenienti dal Pontificio Collegio Urbano “de Propaganda Fide”. Tra loro Andige Channindu (Colombo, Sri Lanka), Gbatar Emmanuel (Makurdi, Nigeria), Ham Francesco (Seoul, Corea del Sud), Joseph Abishek (Sultanpet, India), Lakew Deribe (Harar, Etiopia), Lee Angelo (Seoul, Corea del Sud), Llamango NdouloukoliEusèbe Marius (Bossangoa, Centrafrica), Maria James Ajith (Kottar, India), Menounga Ngonoi Claude (Batouri, Camerun), Mombai De-Kpilima Christ Friedrich (Bangui, Centrafrica), Ngalo Felicien (Mbaiki, Centrafrica), Ngo Giovanni Battista (Vinh, Vietnam), Santos Daniel (Mbanza Kongo, Angola) e Tika Gilbert (Damongo, Ghana). “Provengono da 10 differenti nazioni dell’Africa e dell’Asia i sacerdoti appena ordinati da Papa Leone XIV”, racconta a Fides Armando Nugnes, Rettore del Pontificio Collegio Urbano ‘de Propaganda Fide’. “Loro hanno vissuto questa opportunità con profonda gratitudine a Dio e alla Chiesa, avvertendo la responsabilità di testimoniare nei loro paesi la ricchezza della cattolicità nella generosità del servizio che gli sarà richiesto”.Quest’anno sono stati 168 gli alunni, seminaristi e diaconi del Pontificio Collegio Urbano, a cui si aggiungono circa 300 sacerdoti dei Collegi San Pietro e San Paolo e le circa 100 suore del Collegio Mater Ecclesiae in Castel Gandolfo. “Il dono – sottolinea il Rettore Nugnes – è stato grande, non solo per i candidati che hanno ricevuto la grazia del sacerdozio ministeriale dalle mani del Santo Padre nel contesto dell’anno giubilare, ma anche per tutta la Comunità che ha potuto accompagnare questi fratelli, in modo del tutto eccezionale, fino al giorno della loro ordinazione, con la preghiera e nella condivisione della gioia . Infatti, di solito il progetto formativo del Collegio Urbano prevede che i diaconi, una volta terminati gli studi della licenza, rientrino nelle loro diocesi di origine per ricevere l’ordinazione sacerdotale e svolgere il ministero missionario”.(EG) (Agenzia Fides 1/07/2025)
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ASIA/SIRIA – Un nuovo tempo di incognite e martirio. L’Arcivescovo Tobji racconta il presente dei cristiani siriani

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photo:Greek Orthodox Patriarchate of Antioch
I funerali delle vittime della strage nella chiesa di Sant’Elias, a Damasco

di Gianni ValenteAleppo (Agenzia Fides) – Sono passati 9 giorni dalla strage di almeno 25 cristiani ammazzati mentre erano a messa nella chiesa greco-ortodossa di Sant’Elias, a Damasco. E quel massacro segna per sempre con lo stigma del martirio il tempo dei cristiani siriani nella Siria del dopo-Assad.«Dopo la strage» conferma all’Agenzia Fides Joseph Tobji, l’Arcivescovo maronita di Aleppo «hanno scritto su muro di una chiesa nella circoscrizione di Hama le parole “verrà anche il vostro turno”. Qualcuno vuol far credere che è solo l’inizio. Mi mandano foto di volantini attaccati a case cristiane in cui è scritto “la terra di Siria deve essere purificata”, col disegno di bombe e Kalašnikov. Intimidazioni che ricordano le scritte apparse sulle case dei cristiani di Mosul. Sono queste le cose che girano tra i cristiani. Magari non sono neanche foto reali, qualcuno le genera con l’intelligenza artificialie e le manda in giro nella rete. Ma la paura che scatenano non è un “fake”».L’Arcivescovo Tobji descrive una situazione sospesa, carica di incognite per i cristiani siriani. Da una parte, «Quelli che ora comandano ci ripetono sempre che i cristiani non si toccano, che sono una componente essenziale del Paese e della società siriana. A Natale e Pasqua hanno mandato le loro scorte di sicurezza per proteggere le messe nelle chiese e le processioni. I Servizi di sicurezza hanno già preso misure e sistemi protezione. Quando li chiamiamo vengono. Ma la gente non ci crede. Prevalgono paura e sconforto». Perché appare evidente che «non tutte le fazioni e i gruppi armati rispondono a quelli che adesso hanno in mano il governo».L’attuale Presidente, Ahmed al-Sharaa, quando si faceva chiamare col “nome di battaglia” Abu Mohammad al-Jolani, ha guidato negli anni della guerra siriana Hayat Tahrir al Sham (HTS), la sigla islamista più rinomata tra quelle coinvolte nell’offensiva culminata con l’abbattimento del regime di Bashar al Assad.Adesso, nella Siria attuale – riconosce l’Arcivescovo Tobji – anche buona parte dei musulmani siriani non appoggia la possibile instaurazione di un regime islamista. Ma la mentalità islamista emerge nei dettagli. Ha effetti nella vita quotidiana. Con gli ascensori riservati agli uomini e quelli riservati alle donne, negli uffici statali sportelli per le donne altri per gli uomini, e così via.«Qualche giorno fa un ragazzo e una ragazza passeggiavano per strada la sera, li ferma un uomo e chiede loro come mai stanno insieme. Rispondono che sono fidanzati, e lui comincia a interrogarli, vuole che qualcuno lo confermi, fa chiamare al telefono la madre di uno di loro e comincia a interrogare anche lei, che ha confermato che il ragazzo e la ragazza sono fidanzati… Con episodi così, tanti cominciano a dire: questo non è più il nostro Paese. Tanti giovani sono alla continua ricerca del visto per espatriare, per scappare da una situazione che considerano irrecuperabile».I Vescovi cattolici – racconta Joseph Tobji – hanno riflettuto insieme su come affrontare questo tempo. «Condividiamo il pensiero che se il Signore ci tiene qui, nella Siria del 2025, c’è qualcosa che vuole da noi in questa situazione, che non dobbiamo nasconderci o rimanere a guardare: C’è una chiamata del Signore che vuole da noi qualche azione».Per questo i Vescovi cattolici di Aleppo hanno costituito un Comitato come strumento per incentivare il dialogo con tutte le componenti del Paese. Qualche settimana fa, il Comitato ha organizzato un convegno di tre giorni per confrontarsi sul presente e il futuro della Siria, nel segno della riconciliazione nazionale. «Abbiamo invitato anche alcuni di quelli che hanno scritto la Dichiarazione costituzionale. Abbiamo parlato liberamente, c’era chi criticava l’attuale governo, e chi lo appoggiava. Ma quello è stato solo l’inizio di un processo. Ora stiamo studiando come trovare strade per favorire la pace e la riconciliazione».Appare evidente che l’attuale gruppo di potere non ha il controllo di tutte le fazioni armate e su tutte le aree. Ampie parti del Paese sono controllate da curdi e drusi. «Manca la polizia per le strade, la situazione è sottosopra e i nuovi arrivati al potere sono ancora inesperti di politica e amministrazione. A volte – racconta l’Arcivescovo maronita di Aleppo «prendono decisioni fuori dalla realtà. Hanno licenziato migliaia e migliaia di impiegati pubblici, etichettandoli in massa come corrotti o dicendo che sono ridondanti. E ora anche le famiglie di quegli ex dipendenti degli apparati non sanno come andare avanti. Il pane continua a costare dieci volte più di prima, e la nostra gente senza pane non va avanti. Tutti si lamentano ancora della scarsità di corrente elettrica, di acqua, e però questo dura già da molti anni. Le cose peggiori sono i prezzi cari di medicinali, interventi chirurgici, affitti».L’Arcivescovo Tobji ha incontrato 4 volte il Presidente al Sharaa. «Lui» racconta all’Agenzia Fides « quando parla con noi mostra di avere visioni avanzate. Ma non so se riuscirà a fare qualcosa di quello che dice di voler fare. Lo spero».Intanto le sanzioni disposte contro la Siria al tempo di Assad sono state tolte, ma per il Paese – rimarca Tobji – «non abbiamo sentito ancora alcun effetto positivo. Si parla dell’arrivo di businessmen che verranno a fare investimenti. Se l’economia cominciasse a migliorare, cambierebbe tutto. Ma finora non si vedono segnali rassicuranti».Lo scenario singolare di un assetto di potere guidato da gruppi di matrice jihadista, che trova sponde e accreditamento politico nei Paesi dell’Occidente nord-atlantico. «La Siria – nota l’Arcivescovo Tobiji – ha fatto una conversione a U. Prima il regime era appoggiato da Russia e Iran, adesso il gruppo di al Sharaa è appoggiato da USA e Europa. Ma credo che in questi scenari e in questi spostamenti di fronte non esistono amici eterni, amicizie eterne. A muovere le cose sono gli interessi». (Agenzia Fides 1/7/2025)
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Otto per mille dell’IRPEF 2025: domanda di contributo

Source: Government of Italy

30 Giugno 2025

È on line il nuovo portale per l’inserimento delle domande a valere sulla quota IRPEF otto per mille a diretta gestione statale per l’anno 2025.

Il nuovo punto di accesso per gli utenti è raggiungibile dal seguente link: https://pcm.appianportals.com/otto-per-mille

Alla piattaforma si accede mediante SPID e previa registrazione. Nella home page sono presenti le informazioni di dettaglio ed il manuale operativo per il caricamento del progetto.
 

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 133

Source: Government of Italy

Il Consiglio dei Ministri si è riunito lunedì 30 giugno 2025, alle ore 15.36 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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RENDICONTO GENERALE 2024 E ASSESTAMENTO DEL BILANCIO 2025

1. Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2024 (disegno di legge)
2. Disposizioni per l’assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2025 (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato due disegni di legge, recanti rispettivamente il “Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2024” e “Disposizioni per l’assestamento del bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2025”.

Il Rendiconto generale dello Stato 2024, che è stato parificato dalla Corte dei conti nella seduta del 26 giugno 2025, evidenzia un miglioramento di tutti i saldi sia per competenza sia per cassa. 

Si evidenzia che, in base ai risultati della gestione finanziaria 2024, in termini di competenza il saldo netto da finanziare e il ricorso al mercato sono stati rispettivamente pari a 107.543 milioni e 393.108 milioni. In termini di cassa, i livelli effettivamente conseguiti dai saldi sono stati pari, rispettivamente, a -151.482 milioni per il saldo netto da finanziare e a -435.411 milioni per il ricorso al mercato.

Il disegno di legge di assestamento prevede l’aggiornamento per l’anno 2025 delle previsioni di entrata e degli stanziamenti di bilancio delle spese.

L’aggiornamento tiene conto del livello dei saldi di finanza pubblica previsti a legislazione vigente dalla legge di bilancio.

Nel complesso, le variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento determinano un miglioramento del saldo netto da finanziare di circa 800 milioni di euro in termini di competenza e di circa 600 milioni di euro in termini di cassa rispetto al saldo risultante dalla legge di bilancio. Inoltre, il provvedimento reca un miglioramento dell’indebitamento netto, rispetto al DFP, pari a circa 500 milioni di euro.

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EMISSIONI ATMOSFERICHE

Delega al Governo per la definizione di un quadro legislativo di riferimento per la filiera Carbon Capture and Storage (CCS), nonché per la disciplina dello sviluppo dell’idrogeno, dell’assetto regolatorio del settore e delle relative infrastrutture di rete e del sistema di governo per l’adempimento agli obblighi di riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia (disegno di legge)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratini e del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione Tommaso Foti, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge di delega al Governo per la definizione di un quadro legislativo di riferimento per la filiera Carbon Capture and Storage (CCS), nonché per la disciplina dello sviluppo dell’idrogeno, dell’assetto regolatorio del settore e delle relative infrastrutture di rete e del sistema di governo per l’adempimento agli obblighi di riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia.

Le nuove norme mirano a:

  • porre le basi per l’avvio e lo sviluppo delle attività di cattura, trasporto, utilizzo e stoccaggio geologico del biossido di carbonio (filiera CCUS), disciplinando i principi e i criteri direttivi volti a consentire l’istituzione e l’implementazione di tale filiera, quale ulteriore leva di decarbonizzazione finalizzata al contenimento delle emissioni di biossido di carbonio, nel rispetto degli obiettivi nazionali ed europei;
  • anticipare l’individuazione e la designazione dell’Autorità di regolazione nazionale competente in materia di idrogeno, anche al fine di assicurare la piena attuazione del cosiddetto “Pacchetto Gas-Idrogeno” e di predisporre tutte le azioni necessarie per contribuire a un avvio del mercato nazionale dell’idrogeno e al suo successivo sviluppo;
  • assicurare il rispetto del regolamento (TE) 2024/1787 sulla riduzione delle emissioni di metano nel settore dell’energia.

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PROVVEDIMENTI APPROVATI IN ESAME DEFINITIVO

“Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni” (disegno di legge – esame definitivo).

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, ha approvato, in esame definitivo, il disegno di legge recante “Disposizioni in materia di sviluppo della carriera dirigenziale e della valutazione della performance del personale dirigenziale e non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni”. Il testo tiene conto del parere espresso dalla Conferenza unificata.

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EMENDAMENTI AL “DECRETO FISCALE”

Il Consiglio dei Ministri ha convenuto sulla presentazione da parte del Governo di due emendamenti al decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, “Disposizioni urgenti in materia fiscale”, riguardanti, rispettivamente:

  • la previsione di un contributo straordinario per i beneficiari dell’assegno di inclusione che nel 2025 hanno concluso il primo periodo di fruizione del beneficio, ammessi al rinnovo per successivi 12 mesi;
  • la proroga dell’assicurazione INAIL per gli studenti e il personale docente e non docente istituita con il decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48.

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DECRETO FLUSSI 2026-2028

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro del turismo Daniela Santanché, ha approvato, in esame preliminare, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri relativo ai flussi migratori per il triennio 2026-2028, che programma per tale periodo gli ingressi regolari in Italia di lavoratori non comunitari.

L’obiettivo del provvedimento è di consentire l’ingresso in Italia di manodopera indispensabile al sistema economico e produttivo nazionale e altrimenti non reperibile. Inoltre, con la stabile individuazione di un meccanismo d’immigrazione legale e controllato, si attivano canali di comunicazione fondamentali nel dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori e si costruisce uno strumento per il contrasto a fenomeni di irregolarità nell’ingresso e permanenza nel nostro Paese, nella lotta contro il lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori.

Il decreto prevede, per il 2026, 164.850 ingressi autorizzati. Nell’arco del triennio 2026-2028 le unità autorizzate saranno 497.550, con la seguente ripartizione:

  • lavoro subordinato non stagionale e autonomo, 230.550 unità;
  • lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico, 267.000 unità.

Le quote sono state determinate tenendo conto dei fabbisogni espressi dalle parti sociali e delle domande di nulla osta al lavoro effettivamente presentate negli anni scorsi, con l’obiettivo di una programmazione che recepisca le esigenze delle imprese e che sia anche realistica.

Resta ferma la volontà di incentivare gli ingressi fuori quota, anche nella prospettiva di un ridimensionamento del meccanismo del “click day”, che potrà avvenire seguendo un percorso graduale, che riguardi anzitutto i profili professionali più ricercati dai datori di lavoro e che potenzi la formazione dei lavoratori nei Paesi di origine.

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STATI D’EMERGENZA

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato:

  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati dal 15 al 17 aprile 2025 nel territorio della città metropolitana di Torino e delle province di Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola. Per i primi interventi urgenti, sono stati stanziati 17,7 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza dell’evento franoso che si è verificato a partire dal giorno 14 marzo 2025 nel territorio del comune di Palagano (MO), in località Boccassuolo. Per i primi interventi urgenti, sono stati stanziati 3,8 milioni di euro a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
  • la proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio della Regione Autonoma Valle d’Aosta nei giorni 29 e 30 giugno 2024;
  • la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nel territorio della Regione Autonoma Valle d’Aosta nei giorni dal 16 al 17 aprile 2025. Per i primi interventi urgenti, sono stati stanziati 1,55 milioni di euro, a valere sul Fondo per le emergenze nazionali;
  • l’ulteriore stanziamento di 17 milioni di euro per la realizzazione degli interventi in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati, nei giorni dal 19 al 21 ottobre 2024, nel territorio dei comuni di Cenadi, Cortale, Curinga, Jacurso, Lamezia Terme, Maida e San Pietro a Maida nella provincia di Catanzaro e dei comuni di Ferruzzano, Locri e Montebello Jonico nella città metropolitana di Reggio Calabria;
  • la proroga dello stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificasti dal 9 febbraio al 31 marzo 2024 nel territorio della Città metropolitana di Genova e delle Province di Imperia e di Savona.

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NOMINE

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato:

  • l’approvazione della nomina del dott. Sergio Nicoletti Altimari a Vice Direttore generale della Banca d’Italia, a seguito della deliberazione del Consiglio superiore dell’Istituto;
  • nell’ambito dell’aliquota dei posti di Consigliere della Corte dei conti riservati al Governo, visto il parere del Consiglio di Presidenza della Corte dei conti, la nomina dell’avvocato Antonella Valeriani a Consigliere della stessa Corte.

Inoltre, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, il Consiglio dei Ministri ha deliberato il conferimento delle funzioni di direttore generale per l’amministrazione, l’informatica e le comunicazioni al dirigente di prima fascia Nicandro Cascardi.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato sedici leggi regionali e ha quindi deliberato di non impugnare:

  1. la legge della Regione Sardegna n. 12 del 08/05/2025, recante “Legge di stabilità regionale 2025”;
  2. la legge della Regione Sardegna n. 13 del 08/05/2025, recante “Bilancio di previsione 2025-2027”
  3. la legge della Regione Marche n. 6 del 08/05/2025, recante “Celebrazione dei quattrocento anni dalla nascita del pittore marchigiano Carlo Maratti”;
  4. la legge della Regione Piemonte n. 6 del 16/05/2025, recante “Disposizioni in materia di gestione della sicurezza delle infrastrutture stradali regionali, provinciali e comunali”;
  5. la legge della Regione Siciliana n. 21 del 12/05/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 30 gennaio 2025, n. 3 e alla legge regionale 9 gennaio 2025, n. 1”;
  6. la legge della Regione Valle d’Aosta n. 11 del 12/05/2025, recante “Disposizioni in materia di trasporti. Modificazioni di leggi regionali”;
  7. la legge della Regione Abruzzo n. 11 del 20/05/2025, recante “Istituzione della Consulta dei giovani d’Abruzzo”;
  8. la legge della Regione Abruzzo n. 12 del 20/05/2025, recante “Ratifica dell’Intesa tra la Regione Abruzzo e l’Amministrazione Militare regionale di Sumy dell’Ucraina”;
  9. la legge della Regione Abruzzo n. 14 del 20/05/2025, recante “Norme per la valorizzazione, conservazione e promozione dell’Area Celestiniana di Sulmona”;
  10. la legge della Regione Umbria n. 3 del 16/05/2025, recante “Ulteriori modifiche alla legge regionale 19 novembre 2001, n. 28 (Testo unico regionale per le foreste)”;
  11. la legge della Regione Piemonte n. 7 del 21/05/2025, recante “Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 1977, n. 56 (Tutela ed uso del suolo) e alla legge regionale 4 ottobre 2018, n. 16 (Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana)”;
  12. la legge della Regione Basilicata n. 24 del 27/05/2025, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027 dell’Ente di Gestione del Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano”;
  13. la legge della Regione Basilicata n. 25 del 27/05/2025, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027 dell’Ente di Gestione del Parco naturale di Gallipoli Cognato – Piccole Dolomiti Lucane”;
  14. la legge della Regione Basilicata n. 26 del 27/05/2025, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027 dell’Agenzia di Promozione Territoriale (APT)”;
  15. la legge della Regione Basilicata n. 27 del 27/05/2025, recante “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2025-2027 del Parco regionale del Vulture”;
  16. la legge della Regione Toscana n. 26 del 19/05/2025, recante “Disciplina del Consiglio delle autonomie locali della Toscana”.

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Il Consiglio dei Ministri è terminato alle ore 16.10.
 

PNRR, trasmessa alla Commissione europea la richiesta di pagamento dell’ottava rata pari a 12,8 miliardi di euro

Source: Government of Italy

È stata trasmessa oggi alla Commissione europea la richiesta di pagamento dell’ottava rata del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un importo pari a 12,8 miliardi di euro.

La richiesta è stata presentata a seguito dei lavori della Cabina di regia del 24 giugno scorso per la verifica del conseguimento dei 40 obiettivi, distinti in 28 target e 12 milestone, tra i quali figurano riforme e investimenti strategici per la crescita economica e sociale dell’Italia. Con la richiesta di pagamento dell’ottava rata, l’Italia consolida il primato europeo nell’attuazione del PNRR, che nei prossimi mesi consentirà di superare quota 153 miliardi di euro, circa il 79% della dotazione finanziaria complessiva del Piano.

Tra gli interventi realizzati nell’ambito dell’ottava rata, la digitalizzazione della Guardia di Finanza con innovativi sistemi informativi per contrastare la criminalità economica, l’erogazione in ambito scolastico di oltre 1.000 corsi linguistici e metodologici ai docenti, l’attivazione in più di 8.000 scuole di progetti per aggiornare l’offerta scolastica e orientare gli studenti verso le competenze STEM, l’attuazione di progetti di valorizzazione culturale e turistica attraverso il sostegno a circa 2.000 piccole e medie imprese, oltre alla riqualificazione di circa 50 parchi e giardini storici. Inoltre, 1.400 km di infrastrutture ferroviarie sono state dotate del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS), è stato realizzato un sistema avanzato e integrato di monitoraggio e previsione per identificare i rischi idrogeologici nelle regioni del Mezzogiorno, sono stati eseguiti interventi per la tutela degli habitat marini e per l’osservazione delle coste, è stato programmato l’efficientamento energetico di edifici ERP, in campo universitario sono stati finanziati 5.000 Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN), assunti circa 2.300 nuovi ricercatori, assegnate oltre 550 borse di ricerca e finanziati programmi e progetti di ricerca su malattie rare e altamente invalidanti.

A questi investimenti si aggiungono anche importanti riforme per rafforzare la competitività economica delle imprese, tra cui quella per la riduzione dei ritardi di pagamento delle Amministrazioni centrali e locali, delle Regioni, delle Province autonome e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale e quella per l’avvio della semplificazione e razionalizzazione degli incentivi alle imprese.

In linea con quanto accaduto con le precedenti richieste di pagamento, il versamento dell’ottava rata avverrà a seguito dell’iter di valutazione previsto dalle procedure europee, finalizzato a verificare il conseguimento delle milestone e dei target previsti.

ASIA/VIETNAM – Quaranta nuovi sacerdoti  in Vietnam, nel mese del Sacro Cuore di Gesù

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 30 giugno 2025

Archdiocese of Ho Chi Minh city

Ho Chi Minh City (Agenzia Fides)  – La Chiesa cattolica in Vietnam continua a essere rigogliosa di vocazioni sacerdotali. Nel mese di giugno 2025, il mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù, tradizionalmente riservato alle ordinazioni presbiterali, sono  40 i nuovi preti, un dono per la Chiesa vietnamita: 6 nuovi sacerdoti nella diocesi Da Nang ; 13 nuovi preti nella diocesi di Can Tho, nel Delta del Mekong, nel Vietnam meridionale; 21 preti nella diocesi di Ho Chi Minh City.La diocesi di Da Nang ha accolto con gioia 6 nuovi sacerdoti, “consacrati per essere ognuno un ‘Alter Christus’, per diventare pastori del Popolo di Dio, non per vivere per sé stessi, ma per essere tutto per tutti”, ha affermato mons. Joseph Dang Duc Ngan, Arcivescovo dell’Arcidiocesi di Hue e Amministratore Apostolico della diocesi di Da Nang, nel Vietnam Centrale, durante la solenne ordinazione di sei sacerdoti, celebrata il 24 giugno 2025 presso la Cattedrale di Da Nang, con la partecipazione di un gran numero di fedeli. Riferendosi alla vita di San Giovanni Battista,  ha affermato: “Il sacerdote non diventa perfetto dal giorno della sua ordinazione, il sacerdozio è un cammino di crescita quotidiana in Cristo e di costante rafforzamento nello Spirito Santo per poter compiere la missione di Dio e della Chiesa nella gioia e nel vero amore”.Il giorno dopo, la mattina del 25 giugno 2025, presso la Cattedrale di Soc Trang, nella diocesi di Can Tho, nel delta del Mekong, nel Vietnam meridionale, il Vescovo diocesano Peter Le Tan Loi ha presieduto la messa di ordinazione per 13 sacerdoti. Il Vescovo  ha invitato la comunità “a unirsi in preghiera e ad accompagnare i nuovi sacerdoti, affinché conducano sempre la vita fedele alla loro identità pastorale: umili, santi e dediti al gregge”.E il 27 giugno 2025, che è anche il giorno della santificazione del sacerdozio, la diocesi di Ho Chi Minh City ha celebrato l’ordinazione presbiterale di 21 nuovi preti. Nella sua omelia, l’Arcivescovo di Ho Chi Minh City, Joseph Nguyen Nang ,ha ricordato che “il sacerdote non è come un robot dell’era moderna. Il sacerdote nel suo ministero prende a cuore la volontà di Dio in modo che, in ogni azione, liturgica , pastorale e caritativa, possa trasmettere la Buona Novella”.Inoltre nel Santuario di Nostra Signora di Bai Dau, nella Diocesi di Ba Ria, il Vescovo Emmanuel Nguyen Hong Son, celebrando la messa del Sacro Cuore di Gesù, ha presentato 6 seminaristi che hanno ricevuto l’ordinazione diaconale.(AD-PA) (Agenzia Fides 30/6/2025) 
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ASIA/CINA – In Cina il Popolo di Dio accompagna i sacerdoti nel loro “Giubileo della Speranza”

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 30 giugno 2025

xinde.org

Pechino (Agenzia Fides) – L’Adorazione eucaristica pubblica delle 24 ore e le preghiere al Sacro Cuore: con questi atti di devozione tradizionale tanti cattolici cinesi hanno vissuto con intensità spirituali i giorni prima e dopo la festa del Sacro Cuore di Gesù, e hanno accompagnato seminaristi, vescovi e sacerdoti che dal 25 al 27 giugno, in comunione con Papa Leone XIV e la Chiesa universale, hanno vissuto le giornate del loro “Giubileo della Speranza”.Nella cattedrale della diocesi di Wenzhou, l’Adorazione eucaristica è iniziata alle ore 20 del 26 giugno e si è conclusa alle 20 del 27 giugno. A tutti era stato suggerito di pregare in particolare per la “santificazione dei sacerdoti”. Tutti i fedeli della comunità, insieme agli stessi seminaristi e sacerdoti, hanno rivolto la loro preghiera al Sacro Cuore di Gesù chiedendo tutti i presbiteri i doni della salute, della santità e dell’esercizio delle virtù cristiane. Le 24 ore di Adorazione eucaristica sono state scandite dalla recita del Rosario, dall’ascolto della Parola di Dio e dai Canti sacri. Allo scadere di ogni ora, venivano richiamate le intenzioni di preghiera per la santificazione dei sacerdoti, al servizio della missione della Chiesa.La pia pratica dell’Adorazione eucaristica condivisa da tutta la comunità nell’arco di 24 ore richiama tutti a riconoscere che solo attingendo al dono dell’Eucaristia sacerdoti e laici possono andare avanti ogni giorno chiedendo di sperimentare nella loro vita quotidiana il miracolo della santità propria e altrui.Nella diocesi di Taiyuan, in occasione del Giubileo dei sacerdote il Vescovo Paolo Meng Ningyou ha ordinato due nuovi presbiteri, sabato 28 giugno. A loro, il Vescovo Meng ha raccomandato il dovere di predicare il Vangelo, di vivere, di essere modello per i fedeli, di chiedere la propria santificazione alla luce dell’insegnamento di Cristo, di essere solerti nell’amministrazione dei sacramenti e nel servizio dei fedeli, e di vivere il proprio sacerdozio nella gioia, in comunione con il Vescovo.Dal 23 al 26 giugno, i sacerdoti della diocesi di Sanyuan, nella provincia di Shaanxi, si sono radunati per riflettere insieme sul “cammino comunitario dell’Anno giubilare” in occasione della celebrazione del Giubileo dei presbiteri. Nei quattro giorni di formazione e condivisione, i sacerdoti della diocesi di Sanyuan hanno meditato sul loro ministero sacerdotale e sugli impegni quotidiani della loro esperienza pastorale alla luce delle testimonianze e degli insegnamenti di Santi e Padri della Chiesa. I quattro giorni vissuti insieme sono stati una occasione preziosa per ravvivare in tutti lo slancio missionario, e proseguire il proprio cammino continuo di conversione interiore.(NZ)(Agenzia Fides 30/6/2025)
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