ASIA/MYANMAR – Escalation del conflitto, con grave sofferenza della popolazione civile

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Mandalay (Agenzia Fides) – La giunta militare del Myanmar sta lanciando sempre più attacchi aerei contro i civili; il numero dei raidi di aerei ed elicotteri è raddoppiato durante il secondo anno dopo il colpo di stato del febbraio 2021: lo afferma un rapporto pubblicato dall’Ufficio dell’Alto Commissariato Onu per i diritti umani. Il testo, diffuso nei giorni scorsi nel corso dell’Assemblea Generale dell’Onu, lancia un nuovo allarme per la vita della popolazione civile nella nazione.Secondo il rapporto, gli attacchi aerei sono stati ripetutamente combinati con “misure che negano sistematicamente la possibilità ai feriti di accedere alle cure mediche”. Tra febbraio 2021 e luglio 2023, afferma il documento, l’esercito birmano ha lanciato 988 attacchi aerei a livello nazionale; erano 301 quelli sferrati tra febbraio 2021 e marzo 2022, il resto nell’ultimo anno. Almeno 281 persone, tutti civili, sono state uccise negli attacchi aerei che, si afferma, stanno “instillando il terrore nella popolazione civile”. In numerose regioni della nazione la popolazione “teme di poter essere bombardata nelle loro case, nelle scuole, negli ospedali, negli edifici religiosi e durante le riunioni pubbliche”, si afferma.L’attacco aereo che ha registrato il più alto numero di vittime è avvenuto l’11 aprile 2023 quando la giunta ha colpito un raduno pubblico nel villaggio di Kanbalu, nella regione di Sagaing, uccidendo 150 persone. Nel testo si descrivono, inoltre, le uccisioni commesse dai militari birmani durante le operazioni di terra, gli attacchi incendiari e altri atti definiti “crimini di guerra”. L’Alto Commissariato Onu chiede di porre fine urgentemente a ogni violenza e il libero accesso umanitario a ogni parte del Myanmar, invitando tutte le parti a rispettare il diritto internazionale e i diritti umani, in particolare le norme relative alla protezione dei civili durante i conflitti armati.Come riferisce l’organizzazione no-profit di ricerca birmana “Nyan Lynn Thit Analytica” quasi il 90% degli attacchi aerei si sono verificati nella regione di Sagaing e negli stati di Karen, Kayah, Kachin, Chin e Shan.Una delle regioni martoriate è, dunque, la regione di Sagaing, nel Nordovest del Myanmar. La regione confina a nord con l’India e con lo stato birmano di Chin, mentre ad Est confina lo stato di Kachin, lo stato Shan e a sud con la regione di Mandalay. Si tratta della seconda regione più estesa del Myanmar ed è composta da 8 distretti. Il gruppo etnico principale è quello dei bamar (birmani) e poi vi sono altri piccole comunità di minoranza come gli Shan e i Naga (nella e montuose del Nordovest).Per placare la ribellione, in un’area che non è abitata da minoranze etniche ma che è divenuta l’epicentro, anche simbolico, della ribellione della popolazione civile bamar – l’etnia principale nella nazione, la stessa dei generali e dei soldati dell’esercito birmano – nel febbraio scorso il regime ha imposto la legge marziale in 14 comuni di Sagaing.In base alla legge marziale, a Sagaing 253 persone sono state arrestate e perseguite dai tribunali militari negli ultimi sette mesi. Di costoro, dieci sono stati condannati a morte, oltre 100 sono stati condannati all’ergastolo e otto sono stati condannati a lunghe pene detentive, tutti sulla base della legge antiterrorismo. Tra costoro vi sono i genitori di un giovane combattente della resistenza, accusati di aver omesso di denunciare che loro figlio si era unito alle “Forze di difesa popolare”, mentre altri hanno ricevuto condanne per presunte donazioni a gruppi della resistenza. Altri civili arrestati sono insegnanti o utenti dei social media che cercano di persuadere i dipendenti pubblici e i soldati birmani a unirsi al movimento di disobbedienza civile o alle Forze di Difesa popolare.Il territorio della regione di Sagaing è perlopiù all’interno della diocesi di Mandalay. Fonti di Fides confermano che la situazione è molto grave , mentre l’esercito compie continui rastrellamenti dei villaggi, radendoli al suolo. E’ ben organizzata nella regione la resistenza dei giovani combattenti, tutti di etnia bamar. Questo è il motivo per cui la giunta sta cercando di reprimere in primis a Sagaing ogni forma di ribellione. Inoltre quel territorio è ricco di risorse e costituisce un passaggio necessario per giungere allo stato Chin, dove combattono i guerriglieri di quella etnia. “I militari sono spesso sotto l’effetto di droghe e compiono atti crudeli”, riferisce una fonte locale di Fides che chiede l’anonimato per motivi di sicurezza.Nelle comunità cattoliche si vive la medesima precarietà della popolazione. Le chiese non vengono risparmiate dalla violenza, come è accaduto per la Chiesa cattolica dell’Assunzione nel villaggio di Chan Thar, edificio di 129 anni, data alle fiamme nel gennaio scorso. Sacerdoti e parroci, finche riescono, vivono nelle parrocchie, a volte fuggono con la popolazione civile, costretta a rifugiarsi nei boschi per evitare la violenza.La presenza di sfollati è comune a molte altre diocesi. Il numero di sfollati interni in Myanmar è cresciuto di 680.000 unità nel primo semestre del 2023, secondo quanto riportato dal gruppo di ricerca indipendente “Institute for Strategy and Policy – Myanmar” (ISP – Myanmar), think-tank non governativo, con sede in Thailandia. Il numero totale di persone sradicate dalle proprie case e dai propri villaggi – da quando i militari hanno deposto il governo democraticamente eletto con un colpo di stato del febbraio 2021 – ha superato quota 2,6 milioni di persone, nota l’ISP.(PA) (Agenzia Fides 28/9/2023)
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OCEANIA/PAPUA NUOVA GUINEA – Nomina del Rettore del Seminario Maggiore del Buon Pastore

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giovedì, 28 settembre 2023

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Cardinale Luis Antonio G. Tagle, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, in data 6 giugno 2023, ha nominato rettore del Seminario Maggiore del Buon Pastore il Rev. do Paul Walua del clero diocesano dell’Arcidiocesi di Mount Hagen. Il nuovo rettore è nato il 26 dicembre del 1972 ed ha compiuto gli studi secondari presso la Fatima High School (1987-1990). Dal 1995 al 1996 ha continuato i suoi studi alla St. Fidelis Minor Seminary e li ha poi proseguiti al Good Shepherd Seminary (1997-1999). Dal 2000 al 2001 ha compiuto l’Anno Spirituale/Pastorale e dopo ha continuato gli studi presso l’Istituto di Teologia Cattolica a Bomana, dove ha ottenuto il Baccalaureato (2002-2004). Nel 2005 ha svolto il ministero diaconale nell’Arcidiocesi di Mount Hagen ed il 19 aprile 2006 è stato ordinato sacerdote per la stessa circoscrizione ecclesiastica.Da presbitero ha svolto il ministero pastorale come Cappellano della Prigione di Baisu (2006-2007); dopo è stato nominato Parroco della Parrocchia del Sacro Cuore di Gesù a Warup (2007-2012). Dal 2013 al 2014 ha studiato Master of Arts in Theology all’Università Notre Dame a Sidney in Autralia. Al suo ritorno nel Paese è stato inviato alla Parrocchia di Sant’Anzelmo di Banz in qualità di parroco (2015-2020). Contemporaneamente insegnava come Professore visitante al Good Shepherd Seminary. E’ stato vicerettore del medesimo dal 2021al 2022. Dal 2023 continua a prestare i suoi servizi al Seminario.(EG) (Agenzia Fides 28/09/2023)
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AFRICA/CAMERUN – Ferito un sacerdote e alcuni insegnanti dai separatisti anglofoni

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Yaoundé (Agenzia Fides) – Ferito un sacerdote della Società Missionaria di San Giuseppe di Mill Hill (MHM) nel corso di un assalto alla Parrocchia St. Martin of Tour’s di Kembong , della diocesi di Mamfe, nel Camerun sudoccidentale.Secondo quanto reso noto dai Mill Hill Missionary, “il 26 settembre, verso le 11 del mattino, sei uomini armati in moto (che si suppone siano essere Amba boys – Anglophone Resistance) sono entrati nel nostro complesso parrocchiale di Kembong”.“La loro prima domanda è stata: dove sono gli insegnanti? Quindi quando gli insegnanti si sono mostrati hanno chiesto a tutti di sedersi. P.. Elvis Mbangsi era nella casa parrocchiale. Giunto sul posto gli è stato ordinato di sedersi. Ma prima ancora che il padre potesse farlo, gli hanno sparato a una gamba. I ribelli hanno poi sparato alle gambe anche agli insegnanti”.Alcune persone sono state colpite più volte come p. Elvis che è stato colpito ad entrambe le gambe e alla mano sinistra.Poiché l’ospedale distrettuale di Kembong è stato distrutto in precedenti attacchi da parte dei separatisti, i feriti hanno ricevuto le prime cure all’ospedale di Manfe, per poi essere trasferiti all’Ospedale Generale di Bamenda per cure più specialistiche. Sono tutti in condizioni stabili e fuori pericolo.Gli aggressori hanno affermato di voler impedire l’esercizio della scuola nella regione.L’attacco è avvenuto meno di 24 ore dopo il rapimento di dieci leader di quartiere da parte di uomini armati che si sono presentati come separatisti. Secondo quanto riferito, queste persone sarebbero stati rapiti per aver sostenuto la ripresa delle lezioni nella regione. Per la loro liberazione i rapitori avrebbero chiesto un riscatto di 50 milioni di franchi CFA (poco più di 76.000 euro).Dal 2016 le due regioni anglofone del Camerun, nel nord-ovest e nel sud-ovest, sono in preda a una guerra di secessione dal resto del Paese, francofono. I gruppi separatisti, definiti “Amba boys”, intendono formare un proprio Stato, l’Ambazonia. Hanno imposto un boicottaggio scolastico per protestare contro il sistema educativo che penalizzerebbe gli anglofoni. Migliaia di scuole sono state chiuse. Molte sono state bruciate mentre gli insegnanti hanno abbandonato in massa le regioni anglofone.A farne le spese è pure la Chiesa che continua ad operare nonostante violenze e minacce, cercando sempre la via del dialogo con tutti, come sottolinea in un’intervista all’Agenzia Fides (vedi Fides 15/9/2023) il Presidente della Conferenza Episcopale del Camerun, Mons. Andrew Nkea Fuanya Arcivescovo di Bamenda (capoluogo dell’area anglofona). “Nonostante le violenze non ho chiuso nessuna parrocchia né sono scappato” ricorda. (L.M.) (Agenzia Fides 28/9/2023)
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AMERICA/HAITI – I missionari Camilliani accompagnano le fatiche quotidiane della gente stremata da violenze e fame

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giovedì, 28 settembre 2023

MI

Purcine (Agenzia Fides) – “La comunità ha bisogno di un accompagnatore spirituale che viva con la gente e la aiuti a portare il peso della fatica di ogni giorno” ha dichiarato padre Massimo Miraglio, missionario Camilliano, impegnato nel Paese che continua ad essere sotto assedio delle bande armate, con la popolazione stremata dalla fame e dalle epidemie.Il missionario, l’unico Camilliano italiano presente ad Haiti da oltre un decennio, ad agosto è stato nominato parroco della nuova parrocchia Nostra Signora del Perpetuo Soccorso che si trova nella località di Purcine. “Da parroco assumo una responsabilità diretta nei confronti della popolazione che mia ha accolto come una vera grazia” scrive il missionario che con questo incarico diventa custode di un territorio molto vasto che comprende altri 17 villaggi. “La zona è molto isolata e la crisi del carburante impedisce alla gente di portare al mercato, in pianura, i prodotti della terra, unica fonte di sostentamento”.Nella nota pervenuta all’Agenzia Fides p. Massimo, che opera da quasi venti anni nella missione camilliana di Jérémie, 200 km dalla capitale Port au Prince, ha spiegato che a Purcine le funzioni religiose e le lezioni scolastiche si tenevano sotto un tendone.Per raggiungere Purcine da Jérémie, il viaggio dura tre ore in macchina più altre 4 a piedi. “Oltre a somministrare i sacramenti e celebrare l’Eucarestia – racconta il missionario – ho allestito una piccola clinica mobile e iniziato qualche attività di sostegno alle famiglie più in difficoltà. Ho ricostruito la piccola chiesa che ospita anche la scuola elementare, realizzare una tensostruttura per la materna e organizzare un piccolo ambulatorio”.Nel caos che tuttavia imperversa sull’isola, notizie recenti riportano oltre 10.000 persone fuggite dalle loro case in alcune zone centrali di Haiti in seguito ad una serie di attacchi di bande criminali negli ultimi giorni. Tra questi, martedì 26 settembre, un gruppo di uomini armati hanno attaccato l’ospedale universitario di Mirebalais, uno dei principali centri sanitari del Paese a nord della capitale. Giorni prima, presunti membri di una banda, armati di machete, bastoni e altre armi di fortuna, avevano attaccato una stazione di polizia nella vicina Saut-d’Eau. In un contesto così tragico anche i Vescovi dell’isola caraibica si sono fatti voce della disperazione del popolo (vedi Agenzia Fides 25/9/2023) e le Nazioni Unite discutono sull’invio di un contingente di caschi blu.(AP) (Agenzia Fides 28/9/2023)
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EUROPA/AUSTRIA – Il musical che racconta la storia della Beata Jaricot arriva a Vienna e registra il tutto esaurito

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Vienna (Agenzia Fides) – Arriva il 30 settembre alla Stadthalle di Vienna il musical “Pauline-il coraggio cambia il mondo” incentrato sulla figura di Pauline Marie Jaricot, fondatrice della Pontificia Opera della Propagazione della Fede, beatificata a Lione il 22 maggio del 2022 (vedi Agenza Fides 23 maggio 2022).Il coraggio di Pauline, che intitola il musical, venne evidenziato da Papa Francesco come uno dei tratti caratteristici della beata: “Questa fedele laica, vissuta nella prima metà dell’Ottocento, è stata una donna coraggiosa, attenta ai cambiamenti dei tempi con una visione universale della missione della Chiesa” (Regina Coeli 22 maggio 2022).Nato dalla collaborazione tra Missio Austria, la direzione delle Pontificie Opere Missionarie austriache, e l’associazione KISI – God’s Singing Kids (www.kisi.at), fondata 30 anni fa dalla produttrice dello spettacolo Birgit Minichmayr, autrice di commedie musicali e libri per bambini, e dal marito Hannes Minichmayr, questo musical, in tournée dal 15 aprile in Austria e Baviera, nasce con l’obiettivo di suscitare negli spettatori interesse e simpatia per le opere apostoliche, offrendo anche la possibilità di sostenere progetti specifici. Gli aiuti saranno destinati ad una iniziativa rivolta ai bambini in età scolare della Repubblica democratica del Congo.A tenere incollati per oltre 90 minuti i 9mila spettatori che hanno visto sinora questo spettacolo concorrono anche musiche di alto livello, coreografie coinvolgenti e tecnologie professionali avanzate che con colori e luci d’effetto offrono un’esperienza in cui le tecniche dell’intrattenimento musicale comunicano contenuti suggestivi, in grado di interpellare e coinvolgere gli spettatori grandi e piccoli e suscitare in loro domande esistenziali e spirituali.Tra coloro che hanno già visto ed apprezzato il musical c’è anche Mayline Tran, la ragazza che all’età di tre anni e mezzo ha avuto il dono di una guarigione miracolosa attribuita all’intercessione della venerabile Jaricot (vedi Agenzia Fides 22/05/2022). Mayline, oggi un’adolescente piena di vita, sarà a Vienna con la sua famiglia il prossimo fine settimana, per assistere ancora una volta al musical di cui il padre, Emmanuel Tran, sottolinea il valore: “Questo spettacolo è davvero straordinario, gli attori ci hanno preso per mano e accompagnato nella vita di Pauline con sincerità ed emozione. Le scene sono tutte vivaci, emozionanti ed anche sconvolgenti. Le melodie ed i costumi che ci riportano indietro a due secoli fa contribuiscono a rendere questo musical veramente benfatto. Anche se non capiamo il tedesco, il nostro cuore ha seguito ogni passaggio ed è stato difficile trattenere le lacrime”.Il Musical “Pauline-il coraggio cambia il mondo”, che vede sulla scena giovani attori esordienti tra i 4 ed i 26 anni – in linea con le scelte artistiche promosse dall’associazione KISI -, ha fatto già ben 12 tappe, cui si aggiunge quella di Vienna, dove lo spettacolo verrà replicato anche domenica 1 ottobre, visto che la vendita di biglietti per lo spettacolo del 30 settembre ha fatto registrare il tutto esaurito. La tournée si concluderà il 14 ottobre a Grafenegg.“Pauline – spiega padre Karl Wallner, direttore di Missio Austria – ha dimostrato con la sua vita che anche in tempi complessi e delicati, come quelli che viviamo oggi, si possono cambiare molte cose con il coraggio. Anche Pauline Jaricot ha vissuto in un’epoca non facile, ma con il suo impegno e la sua dedizione ha contagiato milioni di persone e ha dato vita ad un grande movimento missionario. Per favore lasciatevi travolgere dal ritmo di questo musical e lasciatevi ispirare”.(EG) (Agenzia Fides 28/09/2023)
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ASIA/CINA – Corsi di teologia, preghiere, materiali informativi: i cattolici cinesi si preparano a partecipare “da remoto” al Sinodo sulla sinodalità

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Ningbo (Agenzia Fides) – Corsi di formazione teologica ad hoc, preghiere “per il Sinodo”, diffusione di materiale informativo attraverso le reti sociali: così le comunità cattoliche della Repubblica popolare cinese si preparano a partecipare “da remoto” all’imminente XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi della Chiesa cattolica, dedicata al tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”. In vista dell’apertura dell’Assemblea, in programma il 4 ottobre (giorno in cui si celebra la memoria liturgica di San Francesco d’Assisi), si moltiplicano in tutto il Paese iniziative con cui le comunità cattoliche in Cina, nelle condizioni date, condividono il cammino sinodale intrapreso da tutta la Chiesa cattolica.L’annuncio della partecipazione di due Vescovi della Cina continentale al Sinodo con “nomina pontificia” (Antonio Yao Shun, Vescovo di Jining/Wumeng, e Giuseppe Yang Yongqiang, Vescovo di Zhoucun) ha contribuito a accrescere l’interesse e il coinvolgimento spirituale delle comunità cinesi per le prospettive e i suggerimenti che emergeranno dai lavori della prossima Assemblea sinodale. Dopo tale annuncio, il sito cattolico di lingua cinese più diffuso, xinde.org, ha pubblicato una lunga presentazione della storia del Sinodo dei Vescovi, con ampi riferimenti al Concilio Vaticano II e chiarimenti i carattere terminologico (vedi 什么是“世界主教会议”?_信德文化学会_信德网 xinde.org). Sul sito è stata anche pubblicata la “preghiera per il Sinodo” in lingua cinese. (vedi 为10月举行的世界主教代表会议的代祷文、信友祷词及弥撒礼成降福_信德文化学会_信德网 xinde.org).Intanto, nella diocesi di Ningbo (provincia di Zhejiang) ha avuto inizio il 23 settembre presso il Centro di Formazione diocesano il corso di teologia dedicato al Sinodo e alla sinodalità come dinamica propria della vita ecclesiale. Alle prime lezioni hanno preso parte una ottantina di “allievi” (sacerdoti, suore e laici) interessati a vivere e condividere il cammino sinodale nella vita ordinaria delle loro parrocchie e comunità. Il Vescovo Francesco Saverio Jin Yangke ha incoraggiato i presenti a studiare con dedizione le sorgenti sacramentali della comunione, della missione e della responsabilità ecclesiale, per poi attingere da tali sorgenti nell’affronto di tutte le problematiche che si incontrano nella vita e nella direzione delle comunità ecclesiali. I partecipanti al corso hanno espresso in maniera unanime gratitudine per l’iniziativa, manifestando il desiderio di far tesoro anche delle cose scoperte durane le lezioni per seguire ancor più da vicino Gesù, e camminare insieme nella sequela di Lui e nella comune dedizione all’opera missionaria di annuncio del Vangelo. (NZ) (Agenzia Fides 27/9/2023)
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AFRICA/CIAD – Il Ciad è il quinto Paese al mondo per numero di rifugiati pro capite rispetto alla popolazione

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N’Djamena (Agenzia Fides) – Anche se è uno dei Paesi più poveri nel mondo, il Ciad ospita quasi un milione di rifugiati, di cui circa il 75% sono sudanesi, il 21% provengono dalla Repubblica Centrafricana e il 4% dalla Nigeria e da altri Paesi vicini. Sono dati ufficiali della Banca Mondiale secondo la quale il Paese saheliano ospita il dodicesimo numero di rifugiati al mondo e il quinto nell’Africa sub-sahariana dopo Uganda, Etiopia, Sudan e Repubblica Democratica del Congo, ma è soprattutto il quinto Paese al mondo per numero di rifugiati pro capite rispetto alla popolazione.La crisi nel vicino Sudan sta contribuendo al significativo aumento degli sfollamenti forzati in Ciad, con 400.000 nuovi arrivi registrati dal 15 aprile 2023, giorno in cui è iniziato il conflitto in Sudan. La maggior parte dei rifugiati sono stati in Ciad per più di 15 anni, grazie alla politica del governo di N’Djamena e ai sostanziali contributi dei partner internazionali per lo sviluppo.La politica di apertura del governo ai rifugiati sudanesi ha però un risvolto sulla politica interna del Ciad, come sottolineano fonti locali all’Agenzia Fides. “Concedendo la cittadinanza ciadiana a persone provenienti dal Sudan, alcune delle quali apparentate per via di vincoli familiari e tribali al clan del Presidente, si può influire nelle elezioni ciadiane” dicono le fonti. “Infine alcune di loro vanno a integrare le forze di sicurezza locali, divenendo di fatto dei mercenari al servizio dell’attuale regime”. (L.M.) (Agenzia Fides 27/9/2023
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AFRICA/SOMALIA – Il Presidente Mohamud: Distruggere ovunque il popolo somalo è l’obiettivo dei terroristi Khawarij

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mercoledì, 27 settembre 2023

Mogadiscio (Agenzia Fides) – “L’obiettivo dei terroristi è quello di distruggere ovunque il popolo somalo”. Il Presidente della Somalia, Hassan Sheikh Mohamud, ha recentemente dichiarato che l’obiettivo degli al Shabaab è quello di distruggere ovunque il popolo somalo, non facendosi nemmeno scrupolo di distruggere moschee, come accaduto nel recente attentato di Beledweyne, 330 km dalla capitale Mogadiscio, il 23 settembre, dove hanno perso la vita 21 persone, e oltre 50 feriti. “Proprio da Beledweyne è partita l’offensiva militare in corso del governo somalo contro gli estremisti, che controllano parti della Somalia centrale e meridionale – ha dichiarato all’Agenzia Fides una fonte locale che chiede l’anonimato. In molte parti della Somalia sono gli abitanti stessi dei villaggi che stanno cacciando i terroristi dai loro territori, contribuendo agli sforzi dell’esercito somalo che sta liberando città importanti che controllavano da anni facendo perdere anche importanti entrate economiche per i Khawarij, come vengono chiamati i terroristi di Al-Shabab, quelli che uccidono i musulmani e che si ribellano contro chi ha autorità.”Il conflitto, che alimenta terrore e distruzione, sta causando inoltre anche numerosi sfollati. Secondo il recente rapporto dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) ci sono 1.420.000 nuovi sfollati a livello nazionale. Circa oltre otto milioni di persone necessitano attualmente di assistenza umanitaria, e non mancano i rischi di catastrofi naturali. Oltre agli aiuti umanitari la Somalia sta cercando di avere supporto militare sia per affrontare la difficile sfida contro i terroristi che per l’emergenza climatica. “In quest’ottica sono importanti i recenti incontri avuti in America e a Gibuti, dove si trova la principale base militare statunitense nel continente, tra le autorità somale, il Presidente Biden e il segretario alla Difesa americano Lloyd. Agli americani il governo somalo ha chiesto un ulteriore impegno nel sostenere il Paese e la popolazione civile.”Inoltre, il presidente somalo, Hassan Sheikh Mohamud ha espresso un sentito ringraziamento alle autorità turche per l’appoggio in questo momento così delicato per il Paese. Dal canto suo, Hamza Abdi Barre, primo ministro somalo, ha dichiarato che il paese è riuscito a liberare il 45% delle roccaforti in mano ai terroristi.(GF) (27/9/2023 Agenzia Fides)
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ASIA/FILIPPINE – Il cammino sinodale nelle Filippine valorizza le Comunità ecclesiali di base

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Manila (Agenzia Fides) – “Nella vita della Chiesa filippina la partecipazione al processo sinodale – in vista della Assemblea del Sinodo che sta per cominciare in Vaticano – è stata ampia, con una consultazione di base in tutte le diocesi e una feconda riflessione. Una determinazione di fondo, tra quelle emerse, è continuare e rafforzare l’esperienza delle Comunità ecclesiali di base (Basic Ecclesial Communities, BEC)”, rileva in un colloquio con l’Agenzia Fides Antonio Ledesma, SJ, arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi metropolitana di Cagayan de Oro, che ha guidato dal 2006 al 2020.Nelle BEC, diffuse nelle diocesi filippine, i fedeli , nei diversi stati di vita, fanno esperienza di fede e di vita cristiana: “Uomini, donne, presbiteri, religiosi, giovani, famiglie, ne sono parte e danno la loro testimonianza di fede. Sono un’esperienza ecclesiale di stile sinodale, in quanto segnata da un carattere inclusivo e partecipativo di tutti i membri del Popolo di Dio che danno, secondo il carisma ricevuto, un contributo alla pastorale e alla missione”, spiega mons. Ledesma.Le piccole comunità furono avviate nelle Filippine alla fine degli anni ’60, subito dopo il Concilio Vaticano II, da missionari stranieri che giungevano nei vasti territori di Mindanao e delle isole circostanti.Tra le questioni affrontate nella consultazione sinodale, l’Arcivescovo nota “la presenza attiva dei laici nelle comunità, significativa nell’organizzare la vita pastorale, ma anche nel sostenere, in solidarietà, le famiglie più povere e nel promuovere una vita dignitosa per tutti”, mentre “nuove sfide sono rappresentate dall’uso delle nuove tecnologie e dalle nuove forme di comunicazione, che toccano specialmente i giovani”.Inoltre, nota il Gesuita, “la sinodalità è vissuta dalle nostre comunità con una accezione molto ampia e va a toccare l’apertura al cammino ecumenico e al dialogo interreligioso, tenendo presente che la direzione di questo cammino comune è la fraternità umana, come indicato da Papa Francesco”.Durante la consultazione del Popolo di Dio nelle Filippine sono stati oggetto di riflessione, in particolare, tre temi: l’ascolto, la proclamazione, la celebrazione. “Momenti e strumenti di ascolto, apprezzati dai fedeli, sono le visite pastorali di vescovi e sacerdoti , le assemblee pastorali, incontri di preghiera, il catechismo e visite domiciliari, ma anche, poi, i social media, le radio e i mass media ecclesiali, tutti strumenti che intendono accompagnare le persone ad ascoltare la voce di Dio”. Un secondo tema è stato quello della proclamazione, laddove “i fedeli apprezzano e desiderano spazi nella vita della Chiesa che consentono di parlare apertamente, come incontri settimanali delle Comunità Ecclesiali di Base, momenti di dialogo o discussione”.Nel terzo ambito, i battezzati filippini ritengono significative le celebrazioni dei Sacramenti, soprattutto l’Eucaristia, “che illumina e nutre spiritualmente e dà la e forza nell’affrontare le fatiche della vita quotidiana”. “I Sacramenti – dice il Vescovo – ispirano umiltà e carità e rafforzano il sentimento di appartenenza alla famiglia di Dio, così come il desiderio di tenere unite le famiglie nelle comunità cristiane”. “Vedo che nella mia diocesi, ma anche in tante altre, la pratica religiosa e la devozione popolare sono forti, la partecipazione alla messa domenicale e feriale è assidua, segno di una fede ancora radicata nel cuore della gente. Per questo benediciamo il Signore”, nota.In definitiva, il cammino sinodale nelle Filippine, conclude mons. Ledesma, “è andato avanti con spirito missionario e con gioia. Abbiamo da poco celebrato i 500 anni dall’arrivo del Vangelo nella nostra nazione, prendendo consapevolezza del grande dono che abbiamo ricevuto. Sta a noi, ora, continuare a donare il Vangelo dell’amore e della gioia alle nuove generazioni”.(PA) (Agenzia Fides 26/9/2023)
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Disoccupazione – agosto 2023

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Nel Cantone dei Grigioni, in agosto si registravano 657 persone senza lavoro, ciò che corrisponde a un tasso di disoccupazione del 0,6 per cento. Rispetto al mese precedente, con 685 senza lavoro, il numero di disoccupati è diminuito. Inoltre sono state registrate 696 persone non disoccupate alla ricerca di un impiego.

Rientrano tra le persone non disoccupate alla ricerca di un impiego coloro che partecipano a misure di perfezionamento professionale o di occupazione, oppure che prestano lavori con un guadagno intermedio, nonché coloro che si avvalgono unicamente dei servizi di collocamento degli uffici regionali di collocamento (URC).

Sommando il numero dei disoccupati e delle persone non disoccupate alla ricerca di un impiego si ottiene il numero delle persone in cerca di impiego. In agosto sono state registrate 1353 persone alla ricerca di impiego. Rispetto al mese precedente, con 1308 persone in cerca di lavoro, il numero è leggermente aumentato..

La statistica dettagliata del mercato del lavoro è disponibile sul sito web dell’Ufficio per l’industria, arti e mestieri e lavoro.

Organo competente: Ufficio per l’industria, arti e mestieri e lavoro