Competitività e innovazione: la risposta europea al centro dell’evento BEI–Banca d’Italia

Source: European Investment Bank

Per rispondere alle sfide poste dall’attuale contesto geopolitico – segnato da forti incertezze e da un profondo riallineamento dei rapporti economici e commerciali a livello globale – si è tenuto oggi a Roma l’evento “Competitività e innovazione: la risposta europea”, promosso dalla Banca europea per gli investimenti (BEI) e dalla Banca d’Italia. Un momento di confronto tra istituzioni, imprese e investitori per discutere il ruolo strategico della finanza nello sviluppo di un ecosistema europeo capace di promuovere l’innovazione, valorizzare il capitale umano e accompagnare la crescita di nuovi campioni tecnologici.

I lavori si sono aperti con l’intervento del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, che si è concentrato su “ciò che alimenta il potenziale innovativo di un’economia e sul ruolo del settore pubblico per stimolarlo”. Panetta ha sottolineato che “la spesa pubblica europea in ricerca e sviluppo è comparabile a quella americana, ma spesso meno efficace. Deve essere rafforzata e soprattutto meglio indirizzata.” Inoltre, secondo il Governatore: “l’intervento pubblico, da solo, non basterà, è urgente completare la costruzione di un mercato europeo dei capitali pienamente integrato, in grado di canalizzare il risparmio verso progetti imprenditoriali ad alto potenziale. Solo una rinnovata spinta all’innovazione potrà rilanciare la produttività, garantire la crescita e assicurare all’Europa un ruolo di leadership stabile nel tempo.”

Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia e delle Finanze, ha poi sottolineato: “L’innovazione è un motore essenziale per garantire autonomia strategica, competitività e crescita. L’Unione europea, con il Rapporto sul futuro della competitività europea prima e con la Bussola per la competitività poi, si è finalmente dotata di un framework pluriennale per rilanciare la competitività e l’innovazione nel nostro continente. Dobbiamo incoraggiare la creatività, la voglia di fare impresa e innovazione, intesa anche come valorizzazione e sviluppo del capitale umano, facilitando l’accesso al credito e al capitale di rischio necessari per realizzare gli investimenti.”

A chiudere la sessione istituzionale è stata Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI, che ha evidenziato il ruolo strategico della Banca dell’Unione europea nel promuovere l’innovazione, affiancando le imprese nei momenti più cruciali del loro sviluppo. “Affrontare le sfide globali e cogliere le opportunità del futuro richiede una visione collettiva: l’innovazione deve essere al centro delle nostre politiche industriali e finanziarie,” ha dichiarato Vigliotti. “Per questo, la BEI si prepara a lanciare TechEU, un ambizioso pacchetto europeo a sostegno dell’innovazione. L’obiettivo è mobilitare 250 miliardi di euro nei prossimi tre anni, accompagnando le imprese innovative lungo tutto il loro ciclo di vita, dalla fase iniziale fino alla quotazione in borsa. Un impegno concreto per costruire un’Europa più competitiva, dinamica e resiliente.”

Debora Revoltella, Direttrice del Dipartimento Economia della BEI, e Sara Formai e Ilaria Supino, Consigliere della Banca d’Italia, hanno poi presentato approfondimenti realizzati dalle rispettive istituzioni che mettono in luce i punti di forza e debolezza della filiera dell’innovazione tecnologia in Europa e in Italia, con l’obiettivo di identificare le priorità di intervento per favorire lo sviluppo di un ecosistema competitivo a livello internazionale.

Revoltella ha evidenziato come l’Europa mantenga un vantaggio nella ricerca di base, ma riscontri difficoltà nel tradurre l’innovazione scientifica in applicazioni commerciali. Le realtà produttive italiane ed europee evidenziano ancora una limitata propensione ad adottare nuove tecnologie rispetto ai concorrenti internazionali. Ad esempio, dall’indagine della BEI emerge che circa il 25-35 per cento delle aziende dichiara di utilizzare l’intelligenza artificiale, rispetto al 40 per cento negli Stati Uniti. I dati della BEI indicano inoltre che, negli ultimi anni, le imprese italiane hanno incrementato gli investimenti nel digitale, mentre risultano ancora indietro su quelli legati al cambiamento climatico: solo il 46 per cento dedica risorse all’efficientamento energetico, contro il 65 per cento a livello europeo. In particolare, le realtà giovani e innovative continuano a incontrare difficoltà nell’accesso al credito, una criticità che la BEI affronta con strumenti dedicati alle PMI. In questo contesto, Revoltella ha richiamato l’attenzione sulle nuove iniziative promosse dalla Commissione Europea e dalla BEI per sostenere l’innovazione lungo tutto il ciclo di vita aziendale, puntando su una maggiore integrazione dei mercati dei capitali e sull’espansione dell’uso di strumenti come venture capital e venture debt, fondamentali per rafforzare competitività e produttività.

Sara Formai e Ilaria Supino hanno invece discusso i risultati di analisi condotte dai ricercatori dell’istituto con l’obiettivo di identificare i principali fattori che frenano il processo innovativo in Italia. In particolare, hanno evidenziato come stia aumentando l’adozione di tecnologie avanzate da parte delle imprese italiane, sebbene permanga un ritardo rispetto ad altre economie dell’area dell’euro. È significativa la performance in termini di pubblicazioni di qualità in area STEM, malgrado il basso livello di spesa in istruzione terziaria; l’attività brevettuale risulta contenuta, riflettendo la specializzazione settoriale del Paese in settori maturi e il basso livello di spesa in ricerca e sviluppo, soprattutto nella componente privata. Sul lato del finanziamento, il comparto del venture capital svolge un ruolo fondamentale nel sostenere le imprese ad alto potenziale innovativo. Un segmento che ha registrato una espansione significativa negli ultimi dieci anni, sia in termini di volume di investimenti sia per numero di imprese finanziate, per quanto il mercato italiano si attesti su una dimensione limitata nel confronto internazionale.

La seconda parte della giornata è stata dedicata al dialogo tra protagonisti dell’ecosistema imprenditoriale italiano e del mondo del venture capital. Due i panel tematici: il primo, moderato da Alessandro Izzo, Direttore BEI responsabile per i finanziamenti di Equity, Growth e Project Finance, ha esplorato il tema del finanziamento all’innovazione, mettendo a confronto l’esperienza di imprenditori e investitori che operano ai margini più avanzati della tecnologia. Tra gli interventi, quelli di Alice Mariotti, Vicepresidente di LIFTT; Claudia Pingue responsabile del fondo Technology Transfer di CDP Venture; Andrea Rocchetto, AD di EPHOS; Diana Saraceni, AD di Panakes; e Claudio Spadacini, AD di Energy Dome; hanno raccontato come le startup italiane riescano, pur tra mille difficoltà, a competere a livello globale, anche grazie al sostegno di strumenti di investimento innovativi.

Il secondo panel, moderato da Roberto Torrini, Capo del Servizio Struttura economica di Banca d’Italia, ha affrontato le sfide legate alla doppia transizione – ecologica e digitale – evidenziando quanto la sostenibilità sia ormai indissolubilmente legata alla capacità di innovare. I relatori, tra cui Lucia Aleotti, Vicepresidente Confindustria per il Centro Studi; Luca de Angelis, AD di Tech Europe Foundation; Alessandra Lanza, Senior Partner di Prometeia; Marco Taisch, Presidente di MADE Competence Center; e Simone Ungaro, Co-General Manager Strategy & Innovation di Leonardo, hanno discusso di come le tecnologie emergenti possano contribuire a un modello di crescita più verde, efficiente e indipendente dalle tensioni globali. 

L’evento ha raccolto grande interesse da parte del mondo imprenditoriale e finanziario, confermando la centralità del tema innovazione nell’agenda politica ed economica italiana ed europea.

Link utili

Ø  Rapporto BEI sugli investimenti delle imprese in Italia disponibile qui

Informazioni generali

La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione finanziaria a lungo termine dell’Unione Europea, di proprietà degli Stati membri. Finanziando progetti che promuovono otto priorità principali, gli investimenti della BEI contribuiscono alla realizzazione degli obiettivi politici dell’UE, rafforzando l’azione per il clima e la protezione dell’ambiente, la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica, la sicurezza e la difesa, la coesione, l’agricoltura e la bioeconomia, le infrastrutture sociali, l’unione dei mercati dei capitali e un’Europa più forte in un mondo più pacifico e prospero.  Nel 2024, il Gruppo BEI, che comprende anche il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), ha firmato oltre 900 progetti per quasi 89 miliardi di euro, contribuendo a rafforzare la competitività e la sicurezza dell’Europa. Per quanto riguarda l’Italia, il Gruppo BEI ha firmato 99 operazioni nel 2024 per un totale di 10,98 miliardi di euro, contribuendo ad attivare investimenti nell’economia reale per quasi 37 miliardi di euro. Tutti i progetti finanziati dal Gruppo BEI sono in linea con l’Accordo di Parigi, come previsto nella nostra Climate Bank Roadmap. Quasi il 60% dei finanziamenti annui del Gruppo BEI sostiene progetti che contribuiscono direttamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici, all’adattamento e a promuovere un ambiente più sano. Sostenendo l’integrazione dei mercati e mobilitando investimenti, le risorse investite dal Gruppo l’anno scorso hanno contribuito ad attivare oltre 100 miliardi di euro di investimenti a favore della sicurezza energetica europea e a mobilitare ulteriori 110 miliardi di euro a sostegno delle startup e scaleup europee. Inoltre, circa la metà dei finanziamenti della BEI all’interno dell’Unione europea è destinata alle regioni di coesione, dove il reddito pro-capite è inferiore alla media dell’UE.

Il Presidente Meloni riceve il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Bach

Source: Government of Italy

12 Giugno 2025

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, ha ricevuto a Palazzo Chigi il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, accompagnato dalla presidente eletta Kirsty Coventry, che entrerà in carica dal 24 giugno.

Presenti anche il ministro dello Sport e i giovani, Andrea Abodi, il presidente uscente del Coni Giovanni Malagó, membro effettivo del Cio e presidente della Fondazione Milano-Cortina 2026, e l’amministratore delegato della Fondazione, Andrea Varnier. Tra i temi oggetto del confronto, l’organizzazione dei Giochi olimpici di Milano Cortina 2026.

Dichiarazione del Sottosegretario con delega al Sud, Luigi Sbarra

Source: Government of Italy

Ringrazio il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la fiducia accordata e per questo importante riconoscimento. È per me un onore servire le Istituzioni; il mio impegno sarà massimo per contribuire al rafforzamento dei processi di crescita, sviluppo, coesione e occupazione nel Mezzogiorno.

Negli ultimi anni, grazie all’azione del Governo Meloni, il Sud ha conosciuto significativi segnali di ripresa economica, sociale e occupazionale. È ora fondamentale consolidare questa traiettoria, colmando i divari storici e valorizzando le opportunità disponibili, a partire dalle risorse del PNRR, dagli Accordi di Coesione sottoscritti con tutte le regioni meridionali e dall’attuazione della ZES Unica.

Le priorità restano il rilancio degli investimenti pubblici e privati, il potenziamento delle infrastrutture, della sanità, delle PMI, della legalità, della formazione e dell’istruzione. Su questi fronti il Governo ha dimostrato un impegno concreto, con l’obiettivo di fare del Mezzogiorno un’area strategica a livello industriale, energetico e commerciale, proiettata nel contesto euro-mediterraneo.

ASIA/CINA – Pechino esprime apprezzamento per la prima nomina riguardante un Vescovo cinese da parte di Papa Leone XIV

Source: The Holy See in Italian

giovedì, 12 giugno 2025

Pechino (Agenzia Fides) – “La Cina è disposta a collaborare con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni Cina-Vaticano (…) Questa nomina ha rafforzato la comprensione e la fiducia reciproca attraverso un dialogo costruttivo”: così ha dichiarato oggi – giovedì 12 giugno – Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, durante il consueto briefing. Dopo la “soddisfazione” riferita dal Direttore dalla sala stampa vaticana Matteo Bruni dopo il “riconoscimento agli effetti civili e la presa di possesso dell’Ufficio” di Giuseppe Lin Yuntuan come Vescovo Ausiliare di Fuzhou, anche dal governo cinese la prima nomina riguardante un Vescovo cinese disposta da Papa Leone XIV viene presentata come un nuovo, eloquente passo del dialogo in atto tra Pechino e Santa Sede.Papa Leone XIV aveva nominato Lin Yuntuan Vescovo ausiliare di Fuzhou lo scorso 5 giugno, a meno di un mese dall’inizio del suo pontificato. Lin Jian, dal canto suo, ha rimarcato che “Cina e Vaticano hanno mantenuto la comunicazione e rafforzato la comprensione e la fiducia reciproca attraverso un dialogo costruttivo negli ultimi anni”.La cerimonia di ufficializzazione avvenuta ieri 11 giugno, festa dell’Apostolo Barnaba, è stata presieduta da Vincenzo Zhan Silu, Vescovo di Mindong, che lo scorso ottobre aveva partecipato a Roma all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi. Vescovo di Fuzhou, Giuseppe Cai Bingrui, ha presieduto la Santa Messa dopo la cerimonia di insediamento. Alla concelebrazione hanno preso parte diversi Vescovi delle diocesi della provincia di Fujian: oltre al Vescovo Zhan Silu, il Vescovo Lin Yuntang e il Vescovo Wu Yishun di Minbei, insieme a circa 80 sacerdoti e più di 200 tra suore e laici.Dopo elezione di Papa Leone XIV, la Cina ha dimostrato un cauta apertura verso un Papa di origine statunitense, in una fase in cui dal punto di vista geopolitico i rapporti tra Cina e USA attraversano una fase complicata. L’evento di ieri e le dichiarazioni delle due parti suggeriscono che il cammino tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese può proseguire sulla via del dialogo.Dopo l’elezione di Papa Prevost, lo stesso Lin Jian, in qualità del portavoce del Ministero degli Esteri cinese, aveva espresso in un modo singolare le congratulazioni da parte cinese, a partire dalla insolita lunghezza del testo pronunciato: “La Cina si congratula con il cardinale Robert Prevost per la sua elezione a nuovo Papa. Auspichiamo che, sotto la sua guida, il Vaticano continui a dialogare con la Cina all’insegna di uno spirito costruttivo, a comunicare in modo approfondito su questioni internazionali di comune interesse, a promuovere congiuntamente il continuo miglioramento delle relazioni Cina-Vaticano e a contribuire alla pace, alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità nel mondo”.(NZ)(Agenzia Fides 12/6/2025)
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ASIA/CINA – Pechino esprime apprezzamento per la prima nomina riguardante un Vescovo cinese da parte di Papa Leone XVI

Source: The Holy See in Italian

giovedì, 12 giugno 2025

Pechino (Agenzia Fides) – “La Cina è disposta a collaborare con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni Cina-Vaticano (…) Questa nomina ha rafforzato la comprensione e la fiducia reciproca attraverso un dialogo costruttivo”: così ha dichiarato oggi – giovedì 12 giugno – Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, durante il consueto briefing. Dopo la “soddisfazione” riferita dal Direttore dalla sala stampa vaticana Matteo Bruni dopo il “riconoscimento agli effetti civili e la presa di possesso dell’Ufficio” di Giuseppe Lin Yuntuan come Vescovo Ausiliare di Fuzhou, anche dal governo cinese la prima nomina riguardante un Vescovo cinese disposta da Papa Leone XIV viene presentata come un nuovo, eloquente passo del dialogo in atto tra Pechino e Santa Sede.Papa Leone XIV aveva nominato Lin Yuntuan Vescovo ausiliare di Fuzhou lo scorso 5 giugno, a meno di un mese dall’inizio del suo pontificato. Lin Jian, dal canto suo, ha rimarcato che “Cina e Vaticano hanno mantenuto la comunicazione e rafforzato la comprensione e la fiducia reciproca attraverso un dialogo costruttivo negli ultimi anni”.La cerimonia di ufficializzazione avvenuta ieri 11 giugno, festa dell’Apostolo Barnaba, è stata presieduta da Vincenzo Zhan Silu, Vescovo di Mindong, che lo scorso ottobre aveva partecipato a Roma all’Assemblea del Sinodo dei Vescovi. Vescovo di Fuzhou, Giuseppe Cai Bingrui, ha presieduto la Santa Messa dopo la cerimonia di insediamento. Alla concelebrazione hanno preso parte diversi Vescovi delle diocesi della provincia di Fujian: oltre al Vescovo Zhan Silu, il Vescovo Lin Yuntang e il Vescovo Wu Yishun di Minbei, insieme a circa 80 sacerdoti e più di 200 tra suore e laici.Dopo elezione di Papa Leone XIV, la Cina ha dimostrato un cauta apertura verso un Papa di origine statunitense, in una fase in cui dal punto di vista geopolitico i rapporti tra Cina e USA attraversano una fase complicata. L’evento di ieri e le dichiarazioni delle due parti suggeriscono che il cammino tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese può proseguire sulla via del dialogo.Dopo l’elezione di Papa Prevost, lo stesso Lin Jian, in qualità del portavoce del Ministero degli Esteri cinese, aveva espresso in un modo singolare le congratulazioni da parte cinese, a partire dalla insolita lunghezza del testo pronunciato: “La Cina si congratula con il cardinale Robert Prevost per la sua elezione a nuovo Papa. Auspichiamo che, sotto la sua guida, il Vaticano continui a dialogare con la Cina all’insegna di uno spirito costruttivo, a comunicare in modo approfondito su questioni internazionali di comune interesse, a promuovere congiuntamente il continuo miglioramento delle relazioni Cina-Vaticano e a contribuire alla pace, alla stabilità, allo sviluppo e alla prosperità nel mondo”.(NZ)(Agenzia Fides 12/6/2025)
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ASIA/SIRIA – Homs, spari contro la croce della cattedrale siro-ortodossa

Source: The Holy See in Italian

Wikipedia

Homs (Agenzia Fides) – Proiettili contro la croce innalzata sulla facciata della cattedrale siro- ortodossa della città siriana di Homs. L’atto sacrilego e intimidatorio viene riferito con “cuore pieno di dolore” dall’arcidiocesi siro- ortodossa si Homs, Hama e Tartus, guidata dal 2021 dall’Arcivescovo Timotheos Matta Al-Khoury.I proiettili contro la Cattedrale di Santa Maria della Cintura Sacra (Umm Al-Zannar), nel quartiere di Bustan Al-Diwan – riferisce l’arcidiocesi in un comunicato – sono stati sparati all’alba di domenica scorsa, alimentando i timori e il senso di insicurezza condivisi da molti nelle comunità cristiane di Siria nell’attuale congiuntura storica attraversata dal Paese.“Consideriamo questo attacco brutale” si legge nel comunicato “come un attacco diretto contro la pace civile e la convivenza, e affermiamo che simili atti non hanno nulla a che vedere con la morale della brava gente della città di Homs e di tutti i siriani onesti, ma piuttosto puntano a seminare discordia e destabilizzare”.I responsabili della Arcidiocesi siro-ortodossa chiedono agli attuali detentori del potere in Siria di individuare e perseguire penalmente i responsabili dell’atto di violenza e garantire la sicurezza dei luoghi sacri delle diverse comunità di fede. Chiedono anche ai figli e alle figlie della Chiesa di non lasciarsi travolgere dalla paura, mostrando che simili atti violenti “non ci scoraggeranno dall’aderire al messaggio di amore e di pace invocato da nostro Signore Gesù Cristo, e aumenteranno solo la nostra determinazione a consolidare lo spirito di fratellanza tra tutti i figli della Patria e l’amore per la terra di Siria, per quanto gravi siano le avversità da affrontare”.La storica Cattedrale di Santa Maria della Cintura Sacra (Um Al Zennar), meta di pellegrinaggi mariani, è la sede dell’Arcivescovo siro ortodosso du Homs, Hama e Tartus. L’attuale struttura risale al XIX secolo, ma diverse fonti attestano che sul sito su cui sorge la chiesa esistevano luoghi di culto cristiani fin dai primi secoli del cristianesimo. Secondo l’esarca greco melchita Joseph Nasrallah (1911-1993), l’esistenza di una chiesa dedicata a Maria a Homs è attestata già nel 478 d. C. (GV) (Agenzia Fides 12/6/2025).
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Convocazione del Consiglio dei Ministri n. 131

Source: Government of Italy

12 Giugno 2025

Il Consiglio dei ministri è convocato oggi, giovedì 12 giugno 2025, alle ore 15.30 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno:

  • SCHEMA DI DECRETO-LEGGE: Disposizioni urgenti in materia fiscale (PRESIDENZA – ECONOMIA E FINANZE);
  • SCHEMA DI DECRETO-LEGGE: Misure urgenti di sostegno a comparti produttivi (PRESIDENZA – IMPRESE E MADE IN ITALY – LAVORO E POLITICHE SOCIALI);
  • SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE: Modifiche allo Statuto speciale per il Trentino – Alto Adige/Südtirol – ESAME DEFINITIVO (AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE);
  • SCHEMA DI DISEGNO DI LEGGE: Proroga del termine per l’esercizio delle deleghe previste dall’articolo 2 della legge 15 luglio 2022, n. 106 (CULTURA);
  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 2 marzo 2023, n. 19 recante “Attuazione della direttiva (UE) 2019/2121 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 novembre 2019, che modifica la Direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni transfrontaliere” – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, PNRR E POLITICHE DI COESIONE – GIUSTIZIA);
  • SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 23 febbraio 2023, n. 18, di attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano – ESAME DEFINITIVO (AFFARI EUROPEI, PNRR E POLITICHE DI COESIONE – SALUTE);
  • LEGGI REGIONALI;
  • VARIE ED EVENTUALI.

AMERICA/HONDURAS – Nomina del Vescovo di La Ceiba

Source: The Holy See in Italian

giovedì, 12 giugno 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Il Santo Padre ha nominato Vescovo della Diocesi di La Ceiba il Rev. Sac. Jenrry Johel Velásquez Hernández, del clero di Comayagua, finora Rettore del Seminario Maggiore Cristo Sumo Sacerdote di Comayagua.S.E. Mons. Jenrry Johel Velásquez Hernández è nato il 23 luglio 1977 a San Antonio la Cuesta, San Jerónimo (Honduras). Ha studiato Filosofia e Teologia presso il Seminario Maggiore Cristo Sumo Sacerdote della Diocesi di Comayagua e ha conseguito la Licenza in Teologia Biblica presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum di Roma. È stato ordinato sacerdote il 7 dicembre 2002.Ha ricoperto i seguenti incarichi: Vicario Parrocchiale di Nuestra Señora del Carmen a Siguatepeque e Prefetto degli studi nel Seminario Maggiore della Diocesi di Comayagua (2003-2004); Responsabile dell’Anno Propedeutico (2005); Formatore nel Seminario Maggiore Cristo Sumo Sacerdote (2010-2021); Professore di Sacra Scrittura (dal 2010); Membro del Collegio Presbiterale della Diocesi di Comayagua (dal 2020); Parroco di Nuestra Señora del Carmen a Lamaní (2021-2024). Dal 2025 è Rettore del Seminario Maggiore Cristo Sumo Sacerdote e Membro del Collegio dei Consultori.(EG) (Agenzia Fides 12/06/2025)
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AFRICA/KENYA – Il Presidente Ruto ammette ufficialmente l’uccisione di un blogger detenuto dalla polizia; operazioni di disinformazione sul tragico evento

Source: The Holy See in Italian

Nairobi (Agenzia Fides) – “Giustizia per Albert Ojwang!”. È lo slogan gridato dai manifestanti nel centro di Nairobi per chiedere che sia fatta piena luce sulla morte di Albert Ojwang, 31enne insegnate e social media influencer, deceduto mentre era detenuto in custodia cautelare, l’8 giugno.Questi era stato arrestato il 6 giugno nell’abitazione di famiglia a Kakot, nella contea di Homa Bay, per un post sui social media che avrebbe diffamato il vice ispettore generale Eliud Lagat. Trasportato per oltre 350 chilometri alla stazione di polizia centrale di Nairobi, è stato accusato di pubblicazione mendace ai sensi delle leggi sulla criminalità informatica. L’8 giugno Ojwang è stato trovato privo di sensi nella sua cella durante un controllo di routine, sembra con ferite alla testa. La polizia ha affermato che si è suicidato dopo aver ripetutamente sbattuto la testa contro il muro della cella, ed è stato dichiarato morto all’arrivo all’ospedale di Mbagathi. L’avvocato della famiglia ha riferito che sono stati riscontrati sul corpo di Ojwang pesanti traumi fisici, tra cui gonfiore alla testa, contusioni e sanguinamento da naso e bocca, incoerenti con il racconto della polizia.È stato il Presidente del Kenya, William Ruto ha dichiarare ieri, 11 giugno, che Ojwang è morto “per mano della polizia”, ribaltando la versione ufficiale della sua morte.Secondo un’inchiesta del giornale The Star, il blogger dopo il suo arresto è stato prelevato da alcuni agenti nella notte tra il 7 e l’8 giugno dalla cella di detenzione, condotto nella foresta di Karura dove è stato torturato a morte. Ricondotto praticamente esanime nella cella è stato poi ufficialmente trovato morto la mattina successiva. Secondo l’inchiesta giornalistica le registrazioni del sistema di videosorveglianza della cella sarebbero state manipolate.Ancora prima dell’ammissione da parte del Presidente che Ojwang è stato ucciso, L’Ispettorato Generale di Polizia aveva sospeso sei agenti in servizio alla stazione di polizia centrale di Nairobi in via precauzionale in attesa di chiarire le esatte dinamiche della morte di Ojwang.La morte del blogger ha suscitato un’ondata emotiva nella popolazione specie tra i giovani. Appare singolare che vi siano state almeno due operazioni di disinformazione che hanno coinvolto le principali confessioni religiose del Kenya. La prima ha preso di mira la Conferenza Episcopale del Kenya (Kenya Conference of Catholic Bishops -KCCB). Sui social media keniani è apparso in formato fotografico un presunto comunicato del Segretariato Generale della KCCB con data 9 giugno nel quale tra l’altro si invitavano i giovani alla calma. “In questo momento difficile, invitiamo tutti i keniani, in particolare i giovani, a mantenere la calma, la pace e la preghiera. Non lasciamoci indurre alla violenza o alla divisione. La nostra forza sta nella nostra unità e nella nostra richiesta collettiva di giustizia attraverso mezzi legali” recitava il comunicato che è stato confermato come un falso da fonti ufficiali della Chiesa keniana contattate dall’Agenzia Fides. Un altro comunicato attribuito all’Arcivescovo anglicano Jackson Ole Sapit, Primate della Chiesa Anglicana in Kenya, è stato smentito dal diretto interessato. “Abbiamo notato un post che circola online riguardante la tragica morte di Albert Ojwang, (…) devo chiarire: le dichiarazioni che mi vengono attribuite in quel post non sono state fatte da me. Pur rimanendo granitico nel mio impegno per la verità, la giustizia e la dignità dei nostri giovani, non tollero che le mie parole vengano travisate per nessun motivo, per quanto benintenzionato” ha affermato l’Arcivescovo anglicano.La morte di Ojwang si inserisce in un contesto di forti tensioni, con le proteste della Generazione Z del 2024 (vedi Fides 1/7/2024), che sono state represse con durezza dalla autorità, con 60 morti. (L.M.) (Agenzia Fides 12/6/2025)
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