A partire dall’estate 2025 nei Grigioni l’assistenza ai bambini complementare alla famiglia sarà più economica

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il Cantone dei Grigioni lancia un segnale a favore di condizioni quadro favorevoli alle famiglie: dal 1° agosto 2025 le famiglie beneficeranno di un migliore sostegno nell’assistenza ai bambini. Il Governo pone in vigore la nuova revisione totale della legge sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (LASBA) con effetto a tale data. Un cambiamento del sistema di finanziamento garantisce la parità di trattamento tra le famiglie in tutto il Cantone. Un calcolatore online crea trasparenza sulle riduzioni.

Il Governo pone in vigore la legge sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (LASBA; CSC 548.300) sottoposta a revisione totale e approvata dal Gran Consiglio con effetto al 1° agosto 2025. Inoltre ha approvato una revisione totale dell’ordinanza sulla promozione dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia nel Cantone dei Grigioni (OASBA; CSC 548.310). In questo modo le nuove regolamentazioni e il finanziamento dell’assistenza ai bambini complementare alla famiglia potranno essere attuati a partire dal 1° agosto 2025.

Rafforzare la conciliabilità di famiglia e lavoro
La nuova legge migliora la conciliabilità di famiglia e lavoro e sostiene lo sviluppo dei bambini. Il nuovo modello di finanziamento garantisce la parità di trattamento tra le famiglie in tutto il Cantone e medesime condizioni di partenza per tutti i fornitori di prestazioni riconosciuti (strutture di custodia collettiva diurna, asili nido e famiglie diurne). Un’offerta di assistenza ai bambini complementare alla famiglia di buona qualità è un pilastro importante per la conciliabilità di famiglia e lavoro e contrasta la carenza di specialisti.

Riduzioni a seconda del reddito
Il cambiamento di sistema dal cosiddetto finanziamento dell’oggetto alla promozione con finanziamento del soggetto porta a un maggiore sostegno alle famiglie nel Cantone dei Grigioni. Queste ultime beneficeranno di riduzioni più elevate dei costi per l’assistenza ai bambini complementare alla famiglia.

Le riduzioni si conformano all’ammontare del reddito delle famiglie. La riduzione massima possibile viene concessa in caso di redditi determinanti inferiori a 40 000 franchi e ammonta al 90 per cento dei costi standard. La riduzione minima ammonta al 25 per cento dei costi standard e viene concessa in caso di redditi dell’economia domestica determinanti superiori a 130 000 franchi. Il reddito determinante viene calcolato allo stesso modo di quello applicato per la riduzione individuale dei premi (RIP).

Calcolatore online e nuova applicazione web «quint»
I genitori hanno la possibilità di conoscere il proprio diritto individuale a riduzioni per l’assistenza ai bambini tramite un calcolatore online. Il calcolatore è disponibile al seguente link: https://quint.gr.ch/calculator

A seguito del cambiamento di sistema, i fornitori di prestazioni (strutture di custodia collettiva diurna, asili nido e famiglie diurne) riceveranno una nuova applicazione web per l’annuncio e i conteggi. A maggio 2025 seguiranno i corsi di formazione per i fornitori di prestazioni relativi al cambiamento di sistema e alla nuova applicazione «quint».

Costi standard e tariffe massime
Il Governo ha inoltre stabilito il nuovo ammontare dei costi standard, validi dal 1° agosto 2025. I costi standard sono valori medi dei costi delle offerte di assistenza ai bambini complementare alla famiglia e costituiscono la base di calcolo per le riduzioni. I nuovi costi standard ammonteranno a:

  • bambini a partire da 18 mesi fino all’ammissione alla scuola elementare: CHF 10.60 per ora di assistenza
  • bambini da 3 a 18 mesi: CHF 15.90 per ora di assistenza
  • bambini a partire dall’ammissione alla scuola elementare: CHF 5.30 per ora di assistenza

Per evitare sviluppi estremi dei prezzi, sono state stabilite delle tariffe massime che le offerte di assistenza devono rispettare. Tali tariffe non possono superare il 150 per cento dei costi standard.

Persone di riferimento:

  • Presidente del Governo Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, tel. +41 81 257 44 60 (raggiungibile dalle ore 13:00 alle ore 14:00), e‑mail Marcus.Caduff@dvs.gr.ch
  • Susanna Gadient, capa dell’Ufficio del servizio sociale, tel. +41 81 257 26 51 (raggiungibile dalle ore 09:00 alle ore 10:00), e‑mail Susanna.Gadient@soa.gr.ch

Organo competente: Governo

AFRICA – “L’Africa non è più una bambina” dice l’Arcivescovo Nwachukwu

Source: The Holy See in Italian

Luca Mainoldi

Roma (Agenzia Fides) – “L’Africa viene vista spesso come una bambina nella cuna, la cui voce si percepisce come un grido che disturba, e che va tranquillizzata donandole un po’ di ‘latte’ sotto forma di aiuto allo sviluppo”. Esordisce così l’Arcivescovo Fortunatus Nwachukwu, Segretario del Dicastero per l’evangelizzazione (sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari), nel suo intervento al colloquio “La Chiesa in Africa: prospettive generali in vista del Conclave e del futuro della Chiesa”, tenutosi martedì 6 maggio, presso la Pontificia Università della Santa Croce.L’Arcivescovo Nwachukwu sottolinea come a livello di politica internazionale ci sia chi “ha solamente l’idea di Africa come un infante nella culla: si dice ‘per favore andate a tranquillizzare la bambina perché smetta di disturbare gli adulti che stanno parlando’. E allora si dà un po’ di latte al bebè sotto forma di sussidio per farlo tacere e lasciare parlare gli adulti. Per questo spesso l’Africa si vede come una bambina che non ha voce da essere presa in considerazione”.“Nel mondo politico, purtroppo, l’Africa è ancora solo o una miniera, da dove estrarre minerali per le proprie produzioni, oppure un deposito per le proprie scorie” afferma il Segretario del Dicastero missionario. “E quando gli africani cercano di rialzare la testa per cambiare questo stato di cose, c’è chi attizza incendi per impedire qualsiasi cambiamento”.Quindi – prosegue l’Arcivescovo Nwachukwu – a livello internazionale l’Africa viene vista o come una bambina nella culla, oppure come una miniera o una discarica”. “Abbiamo quindi bisogno di una nuova mentalità a iniziare nella Chiesa”. “L’Africa si trova in una situazione che non ha voluto ma sta lavorando per reagire, per rialzarsi” sottolinea. “E il Signore sta appoggiando l’Africa, il continente che Gesù ha voluto legare a Se Stesso fin da quando bambino vi si era rifugiato quando era in pericolo”.L’Arcivescovo Nwachukwu ricorda che esistono i nuovi Erodi presenti pure in Africa, come “l’ideologia moderna che vuole distruggere la Chiesa”.È soprattutto l’ideologia del facile guadagno a conquistare le giovani generazioni africane, ricorda L’Arcivescovo Nwachukwu. “Questa è la vera sfida: come far capire ai giovani dove si trova la vera felicità, il vero senso della vita” dice. “Tanti alla ricerca del guadagno facile cadono nelle truffe, o diventano affiliati a bande criminali o sette. In relazione a questi fenomeni quello che mi preoccupa è che si lavora per distruggere l’immagine della Chiesa. La Chiesa che è venuta per salvare, viene presentata come se fosse una presenza arrivata per sfruttare la gente e per distruggere ciò che c’era prima. Se un giovane è cresciuto con queste idee, rifiuta la Chiesa, dimenticando che se ha ricevuto un’istruzione è perché c’era un missionario che si è sacrificato per costruire la scuola dove è andata a studiare”Secondo il Segretario del Dicastero per l’evangelizzazione occorre “rafforzare la memoria dei nostri missionari”. “E grazie a Dio che in Africa abbiamo ricevuto la fede dagli occidentali, che io chiamo gli eroi della fede, quei missionari che sono partiti per gli altri continenti, quando partire significava morire, anche perché non esistevano i mezzi di oggi” sottolinea. “I missionari sono stati il miglior prodotto di esportazione dell’occidente; ed è ora di raccogliere i frutti di quanto da loro seminato” conclude L’Arcivescovo Nwachukwu. (L.M.) (Agenzia Fides 7/5/2025)
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VATICANO – Il Vangelo letto “in chiave missionaria” nel “Commento biblico-missionario al Vangelo delle domeniche – Anno C” di p. Anh Nhue Nguyen

Source: The Holy See in Italian

mercoledì, 7 maggio 2025

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Ruminare” il Vangelo per aiutare tutti a vivere la propria “conversione missionaria”. Questo l’obiettivo del volume di padre Dinh Anh Nhue Nguyen, OFMConv, Segretario generale della Pontificia Unione Missionaria (PUM) “Commento biblico-missionario al Vangelo delle domeniche – Anno C” uscito da poco più di una settimana e disponibile su Amazon sia cartaceo che e-book.Il volume, per ora fruibile in italiano (ma saranno pubblicate anche le edizioni in inglese, spagnolo, francese e portoghese), raccoglie i commenti al Vangelo delle domeniche dell’anno liturgico C, scritti nel 2021-2022 e inviati ai Direttori nazionali delle Pontificie Opere Missionarie (POM) per le attività di animazione e formazione missionaria nei loro paesi. Ad ogni commento si aggiungono inoltre alcuni spunti tratti dai documenti della Chiesa o dagli scritti di santi e di missionari.Ne scrive così il Cardinale Luis Antonio Gokim Tagle, nella prefazione al libro: “Essa è un valido strumento per l’animazione e la formazione dello spirito missionario dei fedeli, per approfondire e arricchire la loro conoscenza della Parola di Dio, proclamata ogni domenica nella celebrazione eucaristica della Chiesa. A tal proposito, occorre ribadire ancora una volta l’importanza, per la vita-missione di ogni discepolo di Cristo, della comunione e della crescita costante personale insieme alla Parola di Dio, così come Papa Francesco ha ricordato nuovamente nel messaggio per la Giornata Missionaria Mondiale 2023. Commentando l’episodio in cui il Signore Risorto svelò ai due discepoli di Emmaus il senso recondito delle Scritture in riferimento a Lui (cf. Lc 24,27), il Pontefice sottolinea con autorità: «Gesù infatti è la Parola vivente, che sola può far ardere, illuminare e trasformare il cuore»”.Il linguaggio semplice ed esperienziale usato nel volume lo rende un supporto adatto a tutti coloro che desiderino approfondire la Parola annunciata nelle messe domenicali in prospettiva missionaria per la vita spirituale personale e al contempo per le attività di evangelizzazione. L’intuizione feconda seguita da padre Anh Nhue mette in rilievo che l’orizzonte proprio della dinamica missionaria a cui è chiamata tutta la Chiesa è quello dell’ordinarietà della vita ecclesiale, scandita dalle liturgie eucaristiche domenicali.“Lungo questo percorso di incontri settimanali con il Vangelo proclamato nella messa domenicale- sottolinea il Cardinale Tagle – si realizza nei lettori la potenza intrinseca della Parola di Dio che «è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore» (Eb 4,12). Tale forza si rivela poi fondamentalmente missionaria, perché illumina, ispira, e spinge gli ascoltatori attenti della Parola divina a trasmetterla anche agli altri, proprio come Gesù, Parola di Dio incarnata, è stato mandato dal Padre per annunciare, con insegnamenti e azioni, il messaggio dell’amore e la salvezza di Dio”.Infine il Segretario generale della PUM, che si sta occupando di promuovere e diffondere il volume, ricorda ai lettori in una nota introduttiva il carattere missionario di ogni celebrazione eucaristica illustrando i momenti salienti della messa, dove emerge il legame tra la messa celebrata e la missione della Chiesa.(EG) (Agenzia Fides 07/05/2025)
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AFRICA/TOGO – Essere missionario con gli altri e per gli altri

Source: The Holy See in Italian

mercoledì, 7 maggio 2025

SG

Lomè (Agenzia Fides) – “Siamo una famiglia composta da 7 giovani, tutti con un percorso universitario, un responsabile della comunità, padre Valéry Aguh, che ha trascorso dieci anni in Sierra Leone, un direttore degli studi Jean Jacques Wisdom, e un accompagnatore”. Chi scrive è padre Silvano Galli, l’ ‘accompagnatore’, che al termine degli esami del secondo trimestre della Propedeutica, l’anno di preparazione per entrare nella Società per le Missioni Africane, prima di iniziare il ciclo filosofico di tre anni dei missionari SMA, offre qualche spunto delle loro redazioni, sulla missione e sulla vita e culture tradizionali.“Essere missionario lontano dai nostri paesi, fra gente sconosciuta e culture diverse, significa condividere l’amore di Cristo con altri e far loro comprendere che siamo tutti fratelli – racconta uno degli studenti. Vivere in una stessa casa con persone di diversi paesi, significa costruire l’unità attraverso le nostre diversità, vivere in armonia come fratelli, imparare gli uni dagli altri ed aprirsi a culture nuove. Missionario non solo lasciando il proprio paese, ma soprattutto missionario con gli altri e per gli altri. “È l’armonia che esiste fra i diversi colori che fa la bellezza di un fiore” gli fa eco un altro. “Charles de Foucauld ci ricorda che noi siamo missionari attraverso quello che siamo, non attraverso quello che facciamo. Le sfide fanno parte della nostra missione per aiutarci ad acquistare nuove esperienze, entrare in nuove culture, imparare dai nostri errori e a cambiare il nostro modo di vedere le cose. I corsi mi hanno permesso di essere ben attrezzato come missionario di domani, per non avere paura, di mettermi in ricerca, approfondire, la comprensione di altre culture, senza mai giudicare. La saggezza ci aiuta a ben vivere con gli altri, a sviluppare la nostra maturità, ad affrontare le sfide che ci vengono incontro.”Alcuni di questi giovani hanno avuto un percorso difficile che li hanno preparati alle complessità della vita. Un esempio è quello di un ragazzo che proviene da una famiglia ‘normale e che funzionava bene’: “vivevamo tutti senza grosse preoccupazioni quando all’improvviso i nostri genitori si sono separati – racconta. Questo evento ha sconvolto tutta la nostra vita, perché io ero ancora in prima elementare, mio fratello in quarta elementare, e mia sorella in quinta. Dopo la separazione dei miei genitori sono rimasto con i miei zii fino a quando ho terminato le elementari. È stato un periodo molto difficile. La famiglia era contadina, ho dovuto prendere una zappa già in seconda elementare perché era l’unico modo per poter mangiare. Ero abbandonato a me stesso. E così fino alla prima media quando mia madre è venuta a trovarmi con dei vestiti e poi è sparita di nuovo. Ho dovuto affrontare questa vita nomade (andare avanti e indietro), e diversi problemi, soprattutto la mancanza di affetto da parte dei genitori, finché ho ottenuto il mio diploma di quinto ginnasio. Dopo il diploma, papà ha deciso di mandarmi nella città di Sokodé per continuare i miei studi con un tutore. A Sokodé ho frequentato il liceo. Terminati gli studi sono sceso a Lomé – conclude il giovane – e mi sono iscritto all’università in antropologia e ho passato due esami. Poi sono entrato nella SMA”.(AP) (Agenzia Fides 7/5/2025)
SG

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ASIA/CINA – Mese mariano, continuano nelle diocesi cinesi pellegrinaggi ai Santuari e preghiere per il Conclave

Source: The Holy See in Italian

Pechino (Agenzia Fides) – Come ogni anno, nel mese di maggio, dedicato alla Vergine Maria, tanti cattolici di Pechino si recano in pellegrinaggio al Santuario mariano Housangyu, nel distretto di Mentougou, alle porte della capitale, per celebrare la devozione mariana e l’Anno Giubilare della Speranza.Sabato di 3 maggio, Giuseppe Li Shan vescovo ordinario di Pechino ha presieduto la solenne Eucaristia presso il Santuario, luogo caro alla devozione mariana dei cattolici pechinesi. Sabato 10 maggio sar¢ la comunità della cattedrale dedicata a San Salvatore (conosciuta come Bei Tang) a recarsi in pellegrinaggio presso il medesimo Santuario. Poi, nel calendario di maggio, lo stesso pellegrinaggio mariano sarà compiuto il 17 maggio dalla parrocchia di Xi Tang, dedicata alla Medaglia Miracolosa. Il 24 maggio toccherà alla comunità della parrocchia di Dong Tang, dedicata a San Giuseppe, e il 31 maggio alla comunità della parrocchia di Nan Tang, dedicata all’Immacolata Concezione. Nel corso della settimana, le comunità parrocchiali si preparano al pellegrinaggio nei momenti di preghiera condivisi, che aiutano tutti a pregare “insieme alla Chiesa universale, nell’Anno Giubilare della Speranza”, seguendo “l’esempio della Beata Vergine Maria e di Gesù, con un cuore di pellegrini, perseverando nella fede, praticando la carit¢, gioendo nella speranza e avanzando insieme verso l’incontro con il Signore Glorioso”, come si legge nell’annuncio dei pellegrinaggi a Housangyu diffuso dalla diocesi.Nella provincia di Jiangxi, le comunit¢ cattoliche hanno iniziato i pellegrinaggi del mese di maggio avendo come meta privilegiata la chiesa del Santuario di Lushan, dedicata all’Assunzione di Maria, alla quale à annesso anche il Centro spirituale intitolato a Matteo Ricci.Guidata da Giovanni Battista Li Suguang, Vescovo di Nanchang, la comunità della sua diocesi ha iniziato il mese mariano dell’Anno Giubilare facendo tesoro della sua esortazione a “estendere le preghiere alla diocesi e a tutta la Chiesa universale, che si sta preparando al Conclave” per scegliere un nuovo Vescovo di Roma. Il pellegrinaggio giubilare. si è augurato il Vescovo Li – potrà aiutare tutti a “rafforzare la propria fede” e “ricevere la grazia divina, affinché la comunità cattolica di Jiangxi fiorisca sotto la guida dello Spirito Santo e la benedizione di Maria nostra Madre”.Nell’arco degli ultimi dieci anni, quello di Lushan è diventato uno dei Santuari pi amati dai cattolici cinesi.Lushan, il “Monte L§”, è una montagna riconosciuta come patrimonio culturale accreditato dall’UNESCO, ora compresa all’interno di un vasto parco naturale conosciuto a livello internazionale. Fu proprio in quella regione che i missionari lazzaristi francesi eressero nel 1894 la chiesa dedicata all’Assunzione di Maria, con l’intento di offrire un’oasi spirituale anche per le comunità cattoliche delle aree di Shanghai, Nanchino e Wuhan, e da tutti i paesi e le città della provincia di Jiangxi.(NZ) (Agenzia Fides 7/5/2025)
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Elezione di Friedrich Merz, dichiarazione del Presidente Meloni

Source: Government of Italy

6 Maggio 2025

Congratulazioni a Friedrich Merz per la sua elezione a Cancelliere federale tedesco. 

La collaborazione tra Italia e Germania è fondamentale per affrontare le sfide che caratterizzano l’attuale contesto internazionale. Sono certa che sapremo raggiungere insieme risultati importanti non solo a livello bilaterale ma anche a livello UE, G7 e NATO e sui principali dossier internazionali. 

Credo in particolare che Germania e Italia, le due più importanti economie manifatturiere d’Europa, possano fare la differenza per il rilancio della competitività, in particolare del settore automobilistico, così come per la costruzione di partenariati paritari con l’Africa e per il contrasto all’immigrazione irregolare.


Il Governo del Vorarlberg in visita nei Grigioni

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Su invito del Governo grigionese, oggi il Governo del Land austriaco del Vorarlberg ha reso visita al Cantone dei Grigioni. In occasione del costruttivo incontro di lavoro tenutosi nella Residenza governativa a Coira sono state discusse diverse tematiche di carattere transfrontaliero.

Dopo che il Governo del Land più occidentale dell’Austria è stato ricevuto ufficialmente dal Governo grigionese, l’incontro di lavoro è iniziato nella sala del Governo. La delegazione del Governo del Vorarlberg era guidata dal Presidente Markus Wallner, mentre il Governo del Cantone dei Grigioni era guidato dal Presidente Marcus Caduff.

Tubercolosi e protezione contro le piene al centro dell’attenzione
L’incontro di lavoro ha avuto inizio con colloqui di carattere generale relativi alla valutazione del piano di sviluppo del Reno alpino. Il piano globale transnazionale illustra quali sono i tratti del Reno alpino lungo i quali vi è necessità di agire in relazione ai danni che provocherebbe un raro fenomeno di piena. L’incontro ha inoltre rappresentato una buona occasione per discutere della situazione relativa alla tubercolosi. Sia nel Vorarlberg sia nei Grigioni la potenziale trasmissione di agenti patogeni della tubercolosi tra fauna selvatica e bovini è un tema rilevante.

Buona collaborazione tra vicini
La visita del Governo regionale del Vorarlberg è anche servita a coltivare rapporti amichevoli nonché allo scambio di esperienze in ambito culturale, economico e politico. Per tale motivo, al termine dell’incontro di lavoro, erano previsti un concerto d’organo nella Cattedrale di Santa Maria Assunta nonché la visita al Museo del Tesoro della Cattedrale. A questo proposito è interessante osservare che per molti secoli la diocesi di Coira ebbe competenza ecclesiastica anche per alcuni territori dell’odierno Vorarlberg. Questo legame ecclesiastico fece sì che alcune zone del Vorarlberg, in particolare quelle meridionali, fossero parte della diocesi di Coira fino al XIX secolo. Le relazioni tradizionalmente importanti e strette con il Land del Vorarlberg sono caratterizzate da una grande intesa in molti settori e da una buona collaborazione tra vicini.

Fotografie:

La delegazione grigionese e quella del Vorarlberg con il Presidente del Land Markus Wallner e il Presidente del Governo Marcus Caduff.

I Presidenti Markus Wallner e Marcus Caduff

Persona di riferimento:

Presidente del Governo Marcus Caduff, direttore del Dipartimento dell’economia pubblica e socialità, e‑mail Marcus.Caduff@dvs.gr.ch

Organo competente: Governo

ASIA/MYANMAR – Il nuovo Vescovo di Mindat e la 17ma diocesi: un dono della divina misericordia

Source: The Holy See in Italian

diocese of Mindat

Yangon (Agenzia Fides) – Un dono delle Divina misericordia: così è stata riconosciuta e accolta dalla popolazione cattolica in Myanmar l’ordinazione episcopale di Mons. Augustine Thang Zawm Hung e l’erezione della nuova Diocesi di Mindat, nello stato birmano di Chin,nel Nordovest del Myanmar, dove il nuovo Pastore guiderà il popolo di Dio. In mezzo alle difficoltà, al conflitto, alle conseguenze del violento terremoto che ha sconvolto il paese e un mese fa, i battezzati in Myanmar hanno voluto stringersi attorno al nuovo Vescovo e si sono riuniti nella cattedrale di Santa Maria a Yangon, il 27 aprile, Domenica della Divina Misericordia, dove si è tenuta l’istituzione della diocesi di Mindat e l’Ordinazionee episcopale di Mons. Augustine Thang Zawm Hung. L’assemblea ha dato anche l’ultimo commosso saluto al Papa Francesco, tornato alla casa del Padre, ricordando che il pontefice aveva annunciato ufficialmente il 25 gennaio 2025 l’istituzione della diocesi di Mindat, staccandola dalla diocesi di Hakha e facendola diventare la 17ª Diocesi del Myanmar. I fedeli hanno pregato e ricordato commossi la figura di papa Francesco, che si è distinto per aver citato numerose volte la tragica situazione del Myanmar nei suoi appelli, “dimostrando di avere il Myanmar nel suo cuore”, hanno detto.Anche grazia quella speciale vicinanza espressa dalla Santa Sede, i fedeli birmani hanno mostrato una grande resilienza nella fede, in tempi drammatici: la ​​creazione di una nuova diocesi testimonia il dinamismo e la crescita della Chiesa in Myanmar, “è motivo di gioia per la Chiesa universale e motivo di speranza per il futuro” hanno detto. Il Vescovo – sottolineano nella nuova diocesi – non è solo nella sua missione: sacerdoti, suore, catechisti, volontari e fedeli tutti hanno un grande spirito di collaborazione. I fedeli di Mindat hanno dimostrato, in questi tempi di grave crisi, di voler costruire ponti di amicizia, fraternità e riconciliazione. In una delle regioni più povere del paese, nello stato Chin, attraversato da conflitti armati, la popolazione della nuova diocesi di Mindat e il suo Vescovo sono pronti a “rendere una testimonianza di vita cristiana, praticando la cultura del dialogo e dell’incontro, con la vicinanza alla gente, le buone opere e la costruzione di comunità fraterne e accoglienti: così è possibile sperare e vedere Dio all’opera”, rilevano.Il consacrante principale della cerimonia di ordinazione è stato l’Arcivescovo Marcus Tin Win, dell’Arcidiocesi di Mandalay, data l’assenza del Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangon, che era a Roma per il funerali del papa e per il Conclave. L’Arcivescovo Marco Tin Win ha affermato: “Dio vuole che riconosciamo che la sua misericordia è più grande dei nostri peccati, così che possiamo invocarlo con fiducia, ricevere la sua misericordia e lasciarla fluire attraverso di noi verso gli altri. In questo modo, tutti potranno condividere le sue gioie”.L’Arcivescovo ha parlato delle diverse difficoltà che la popolazione incontra nello Stato Chin a causa della situazione politica e delle sofferenze in seguito al grande terremoto, e ha detto: “In mezzo alle fatiche e alle difficoltà non possiamo limitarci a guardare verso terra, ma siamo invitati a elevarsi verso il Signore”, ricordando la promessa di Cristo di “essere sempre con noi”.Al termine della celebrazione, Mons. Andrea Ferrante, Incaricato d’Affari della Nunziatura Apostolica in Myanmar, ha ricordato Papa Francesco, che negli ultimi anni è stato vicino al popolo birmano con la preghiera e i continui appelli al dialogo e alla pace. E ha incoraggiato il nuovo Vescovo di Mindat, chiamato a una grande responsabilità: “Portare la pace di Cristo al gregge a lui affidato”. Un cammino “non facile ma nemmeno non impossibile, se animato e nutrito dalla preghiera e dalla collaborazione fraterna dentro e fuori la Chiesa”. Il nuovo Vescovo – ha ricordato – ha il compito di far crescere la comunità nella fede, nella speranza e nella carità e di assicurare la comunione con la Conferenza episcopale e la Chiesa universale, sotto la guida del Sommo Pontefice. Ha poi aggiunto : “In mezzo all’insicurezza, ai continui conflitti armati, alla povertà della popolazione, alla drammatica situazione delle famiglie e dei giovani che genera paura, dobbiamo ricordare le parole di Papa Francesco: ‘La guerra colpisce in modo particolare le persone più fragili e lascia un segno indelebile nelle famiglie… le vie della pace sono vie di solidarietà, perché nessuno si salva da solo. La pace è possibile”. Infine ha incoraggiato tutti a collaborare con il nuovo Vescovo per un’azione missionaria efficace e fruttuosa, per “costruire ponti di amicizia, fraternità e riconciliazione”.(PA) (Agenzia Fides 6/5/2025)
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ASIA/CINA – Continua il cammino giubilare dell’arcidiocesi di Taiyuan

Source: The Holy See in Italian

Pechino (Agenzia Fides) – “Nati dalla Speranza, Rivolti verso la Speranza”: è questo il titolo dell’incontro svoltosi su iniziativa dell’arcidiocesi di Taiyuan, nella provincia cinese dello Shanxi, come momento importante del cammino condiviso dalla comunità cattolica locale nella cornice del Giubileo della Speranza, in comunione con tutta la Chiesa universale. L’incontro si è svolto lunedì 5 maggio nella parrocchia dell’Immacolata Concezione di YangJiapu, una delle parrocchie della diocesi indicate come chiese giubilari. Durante l’incontro, il Vescovo Paolo Meng Ningyou ha invitato tutti a “partecipare con sollecitudine e generosità alla vita della Chiesa, sostenendosi a vicenda in Cristo per costruire una cultura dell’incontro e condividere l’opera caritativa e la testimonianza concreta”, al servizio della comunità ecclesiale e dell’intera società cinese.Il cammino giubilare della comunità cattolica di Taiyuan era iniziato lo scorso 28 dicembre, con l’apertura della Porta Santa. Durante quella solenne celebrazione, avvenuta presso la cattedrale diocesana, tutti i presenti avevano ascoltato in silenzio la lettura di “Spes non confundit”, il testo firmato da Papa Francesco per l’indizione del Giubileo della Speranza. Poi tutti avevano attraversato i processione la Porta Santa, cantando la “Preghiera dei Santi”. Il Vescovo Meng in quell’occasione aveva indicato il tempo del Giubileo come un tempo propizio per riconoscere che «la nostra più grande speranza è in Dio» e «portare questa luce in ogni angolo del mondo».Le altre chiese indicate dalla diocesi come chiese giubilari sono: La parrocchia di Bansishan (presso il Santuario che porta lo stesso nome), la parrocchia della Madonna Addolorata, la cattedrale (intitolata all’Immacolata Concezione), la parrocchia di San Antonio a Xiliulin, la parrocchia di Cristo Re a Guchengying, la chiesa del Sacro Cuore di Gesù a Honggou e la parrocchia dell’Immacolata Concezione a YangJiapu.(NZ) (Agenzia Fides 6/5/2025)
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AFRICA/SUDAN – Terzo giorno di raid di droni su Port Sudan; il conflitto rischia di estendersi alle regioni limitrofe

Source: The Holy See in Italian

martedì, 6 maggio 2025 guerre  

Khartoum (Agenzia Fides) – Si intensifica la guerra in Sudan con i bombardamenti da parte delle Forze di Supporto Rapido (RSF Rapid Support Forces) su Port Sudan, la roccaforte dell’esercito sudanese (Sudan Armed Forces SAF) comandato dal generale Abdel Fattah al-Burhan.Oggi, 6 maggio, per il terzo giorno consecutivo i droni “kamikaze” delle RSF guidate da Mohamed Hamdan “Hemeti” Dagalo hanno colpito l’importante centro portuale sudanese. Gli ordigni hanno centrato il settore civile dell’aeroporto, un deposito di carburante, la principale base militare nel centro della città e un albergo.Il primo attacco risale a domenica 4 maggio, quando è stato preso di mira il settore militare dello scalo aereo. Sebbene non siano state segnalate vittime, l’attacco ha causato danni a diversi magazzini e strutture. L’attacco del 4 maggio è avvenuto solo due giorni dopo un attacco aereo simile, lanciato contro strutture nella città di Kassala.Port Sudan ha acquisito una crescente importanza strategica da quando il governo sudanese, missioni diplomatiche, organizzazioni internazionali e grandi aziende si sono trasferiti lì in seguito al controllo di vaste aree della capitale Khartoum da parte delle RSF.Gli attacchi contro Port Sudan hanno provocato forti reazioni da parte del governo sudanese che ha lasciato intendere che le RSF godono del supporto di importanti sponsor internazionali, come il Kenya che ha di recente ospitato un vertice promosso da Dagalo per la formazione di un governo alternativo a quello guidato dal generale al-Burhan (vedi Fides 19/2/2025).Ma sono soprattutto gli Emirati Arabi Uniti ad essere nel mirino di Al-Burhan, accusati di aver fornito alle RSF i droni con i quali sono stati condotti gli ultimi attacchi. Proprio ieri, 5 maggio, la Corte internazionale di giustizia ha respinto la causa intentata dal governo sudanese contro gli Emirati Arabi Uniti, accusandoli di coinvolgimento nel genocidio nel Darfur (vedi Fides 11/4/2025). La corte ha stabilito di non avere giurisdizione sul caso, a causa delle riserve degli Emirati Arabi Uniti in merito all’articolo 9 della Convenzione per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio.Alcuni funzionari sudanesi ritengono che gli ordigni che hanno colpito Port Sudan, non provengano dalla regioni sudanesi controllate dai ribelli, ma da Bosaso, nel Puntland somalo, dove gli emiratini hanno creato un importante hub logistico dal quale rifornisco in armi e munizioni le RSF. Secondo alcune fonti la base emiratina di Bosaso (che è difesa da un sofisticato radar di fabbricazione israeliana) sarebbe stata colpita il 3 maggio da droni lanciati dalle SAF. I recenti raid contro Port Sudan sarebbero quindi una rappresaglia contro l’attacco del 3 maggio che avrebbe colpito al momento del decollo un aereo cargo affittato dagli emiratini con a bordo mercenari colombiani ed armi con destinazione Nyala, nel Darfur (ovest del Sudan), la roccaforte delle RSF.Il conflitto sudanese rischia quindi di estendersi coinvolgendo i Paesi limitrofi e attori esterni all’Africa. (L.M.) (Agenzia Fides 6/5/2025)
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