Maggiore varietà della natura: i Grigioni lanciano la fase di attuazione della strategia per la biodiversità nel quadro del marchio Terraviva

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Con l’avvio ufficiale della prima fase di attuazione della strategia per la biodiversità 2023 – 2028 il Cantone dei Grigioni compie un passo decisivo verso la salvaguardia del suo capitale naturale. Il nostro patrimonio naturale – la nostra responsabilità: con questo messaggio principale e con il marchio Terraviva, l’attuazione delle 28 misure contenute nel pacchetto risulta visibile e concreta.

Questa attuazione è il risultato di intensi lavori preliminari svolti da sette servizi cantonali specializzati, i quali hanno sviluppato la strategia per la biodiversità dei Grigioni 2023 – 2032 in collaborazione con il competente Ufficio per la natura e l’ambiente, con specialisti esterni nonché con altri partner nel quadro di un processo trasparente e cooperativo. In occasione della Giornata internazionale della biodiversità del 22 maggio 2025, l’impegno a favore della biodiversità nel Cantone dei Grigioni ottiene un volto e una voce.

www.terraviva.gr.ch – biodiversità comprensibile e da sperimentare
Con il marchio Terraviva è stata sviluppata un’immagine forte per la comunicazione relativa alla biodiversità nei Grigioni. Questo marchio della Fondazione per la biodiversità dei Grigioni coronato dal successo viene ripreso dal Cantone per contrassegnare tutti i lavori di attuazione della strategia per la biodiversità dei Grigioni. A questo scopo, l’Ufficio per la natura e l’ambiente ha creato appositamente la piattaforma web www.terraviva.gr.ch. «La nuova immagine con il marchio Terraviva è strettamente legata all’identità del marchio graubünden: genuinità, effetti benefici, lungimiranza. Questi valori sono presenti sia negli obiettivi della strategia per la biodiversità, sia nel design e nei contenuti della piattaforma web», ha affermato il Consigliere di Stato Jon Domenic Parolini. La piattaforma fornisce informazioni in merito allo stato della biodiversità nei Grigioni, presenta progetti di attuazione in corso e illustra il contributo che ognuno può fornire. È rivolta sia agli specialisti sia all’economia e alla politica e soprattutto anche al vasto pubblico, poiché la biodiversità riguarda tutti noi. Attuazioni avvenute con successo e le relative storie devono risvegliare il desiderio di impegnarsi attivamente a favore della biodiversità nel proprio ambiente. Attualmente tutti i contenuti sono disponibili in tedesco. Le versioni in romancio e italiano verranno messe a disposizione nel corso del mese di giugno 2025.

L’attuazione delle 28 misure è in corso
Due terzi delle misure stabilite dal Governo per la prima fase di attuazione 2023 – 2028 sono già state avviate, l’attuazione delle altre è in fase di preparazione. Le misure sono costituite da diverse fasi di lavoro. Nei settori in cui ci si avventura su terreni inesplorati, all’inizio si può procedere solo a piccoli passi. In questi casi occorre dapprima sviluppare e sperimentare la metodologia in una «fase pilota». Vi rientra ad esempio la misura M21 «Aziende promotrici della biodiversità» – indennizzo mirato all’obiettivo per i servizi a favore della biodiversità nell’agricoltura. Circa 30 aziende agricole di tutto il Cantone dei Grigioni si sono annunciate per il progetto pilota. «Con il progetto pilota, quali contadini ci assumiamo maggiore responsabilità per la biodiversità nel nostro Cantone. L’indennizzo mirato all’obiettivo ci motiva non solo a mettere a disposizione superfici, bensì anche a creare vera qualità e varietà. Con quasi il 40 per cento di superfici per la promozione della biodiversità, i Grigioni detengono già un valore record. Ora si tratta di rendere questo spazio ancora più sostenibile dal punto di vista ecologico», ha spiegato Thomas Roffler, presidente dell’Unione degli agricoltori dei Grigioni. Per la misura M14 «Edifici rispettosi della biodiversità» sono attualmente in corso importanti lavori di pianificazione preliminari. L’obiettivo consiste nella valorizzazione dal punto di vista ecologico e nella cura sostenibile degli spazi verdi attorno agli edifici cantonali. In collaborazione con una ditta specializzata nell’organizzazione degli spazi esterni in sintonia con la natura, attualmente si sta sviluppando una strategia completa con relativa metodologia di rilevamento pratica. Ciò dovrà permettere di strutturare gli spazi esterni in modo semplice, prossimo alla natura, resistente ai cambiamenti climatici e attrattivo. Altre misure, come ad esempio M23 «Vivere la natura con la guida di esperti – servizi di ranger», hanno ottenuto i primi successi. Per la prima volta il ciclo di formazione per ranger, che riscuote successo, del Centro di formazione forestale di Lyss si svolge in collaborazione con il Centro di formazione forestale Maienfeld dell’ibW nella Svizzera sud-orientale. Oppure M4 «Sorgenti – da comprendere quali spazi vitali e da gestire di conseguenza con cura». Per sostenere il rilevamento degli habitat nei pressi di sorgenti nella Regione Prättigau/Davos, 20 persone motivate e con una passione per la natura si sono annunciate per collaborare su base volontaria. In piena sintonia con il messaggio principale «il nostro patrimonio naturale, la nostra responsabilità».

Lo stato di sviluppo e di attuazione delle 28 misure viene aggiornato periodicamente e presentato in modo informativo sulla piattaforma web www.terraviva.gr.ch.

Ulteriori informazioni:

www.terraviva.gr.ch

Fotografie allegate:

Pagina iniziale portale web www.terraviva.gr.ch

Persone di riferimento:

  • Consigliere di Stato Dr. Jon Domenic Parolini, direttore del Dipartimento dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente, tel. +41 81 257 27 01 (raggiungibile tra le ore 15:30 e le ore 16:00), e‑mail Jondomenic.Parolini@ekud.gr.ch
  • Remo Fehr, capo dell’Ufficio per la natura e l’ambiente, tel. +41 81 257 29 41 (raggiungibile tra le ore 10:00 e le ore 11:00), e‑mail Remo.Fehr@anu.gr.ch

Organo competente: Dipartimento dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente

Basi solide:

La biodiversità è un capitale naturale ed è quindi parte integrante della ricchezza del Cantone dei Grigioni. La biodiversità include tutte le specie di esseri viventi, la loro diversità genetica, la varietà di habitat nonché i processi in atto a questi livelli e tra questi livelli. Il Governo del Cantone dei Grigioni si è posto l’obiettivo di conservare e di ampliare ulteriormente la biodiversità nonché il paesaggio naturale e culturale per le prossime generazioni. L’analisi della situazione fondata dal punto di vista specialistico e ampiamente sostenuta «Biodiversità nei Grigioni 2022» mostra che la designazione dei Grigioni quale «metropoli naturale» come conclusione generale è tuttora giustificata. Tuttavia l’analisi mostra anche che sono necessari grandi sforzi da parte di tutti gli attori nei differenti settori, nei comuni, in seno agli organi specializzati e nei confronti del pubblico per mantenere e promuovere il capitale naturale a favore delle prossime generazioni.

Quale risposta, il 16 aprile 2024 il Governo ha approvato la strategia per la biodiversità dei Grigioni 2023 – 2032 con un primo pacchetto di misure per gli anni 2023 – 2028, approvato dal Gran Consiglio nella sessione di dicembre 2024 nel quadro del dibattito sul preventivo. Per l’attuazione delle 28 misure sono necessari molti partner disposti a impegnarsi.

ASIA/UZBEKISTAN – Cosa significa il summit con l’Ue per l’Asia centrale

Source: The Holy See in Italian

consilium.europa.eu

di Cosimo GrazianiSamarcanda (Agenzia Fides) – Il recente incontro tra i vertici dell’Unione Europea e i leader dei Paesi dell’Asia centrale tenutosi a Samarcanda il 4 aprile segna probabilmente un nuovo inizio nelle relazioni tra le due regioni: si tratta infatti del primo incontro con l’Unione Europea che segue il formato “5+1”, applicato in passato negli incontri tra i Paesi centro-asiatici e singole nazioni quali la Germania, la Francia, la Cina, il Giappone e la Russia.Durante il summit si sono stati discussi numerosi temi di interesse comune: dalla situazione afghana al terrorismo, dalla connettività ai rapporti economici, dai diritti umani alle risorse critiche di cui è ricca la regione. Le relazioni tra Ue e i cinque Paesi ex sovietici sono state innalzate a partenariato strategico, segno che dalle parti di Bruxelles vogliono mantenere le relazioni stabili e forti nel lungo periodo. D’altronde nella regione si prevedono forti investimenti nell’ambito della Global Gateway, il piano infrastrutturale europeo alternativo alla Belt and Road Initiative (Bri) cinese, e nel settore dell’estrazione di materiali critici e terre rare.Il fatto che l’Unione Europea segua il formato “5+1” è un segno del tentativo di Bruxelles di portare le relazioni con tutti gli Stati allo stesso livello per poter essere un attore forte rispetto agli altri competitor internazionali.Con Kazakistan e Kirghizistan è in vigore un accordo bilaterale rafforzato di partenariato e di cooperazione (Arpc) che regola i rapporti giuridici ed economici, mentre lo stesso accordo non è attivo né con il Tagikistan né con l’Uzbekistan e al momento non è prevista la sua firma con il Turkmenistan. Queste differenze penalizzano le istituzioni europee, che nell’approccio alla regione partono da una posizione svantaggiata rispetto agli attori come la Cina e la Russia, che hanno dalla loro parte anche fattori di lungo corso legati alla storia, alla geografia e alla demografia per poter influenzare la regione.Il processo in atto non sembra essere una semplice nuova versione del “Big Game”, il “Grande Gioco” ottocentesco messo in atto da singole Potenze come Russia e Inghilterra nell’area centroasiatica, secondo il paragone sostenuto da quelli che tendono al minimizzare la politica internazionale e la geopolitica dell’Asia centrale. Questo approccio mette l’accento sulle azioni delle potenze esterne nella regione e sottintende la mancanza di strategia da parte degli Stati locali. Se questa visione riduttiva era fuori luogo negli anni ’90, quando gli interessi dei singoli Paesi stavano a poco a poco prendendo forma, lo è ancora di più ora che sono ben definiti: se una Potenza esterna qualsiasi vuole interagire con gli attori regionali deve partire dal fatto che i governi locali sono disposti a fare meno concessioni e pronti a difendere i propri interessi in maniera più forte.Il summit del 4 aprile ha ribadito un fenomeno importante nella politica dell’Asia centrale: quello della sua regionalizzazione. Applicare il format “5+1” per i Paesi della regione significa che i loro interessi vengono messi a fattor comune e che i singoli governi si coordinano tra di loro per prendere le decisioni, quando si tratta delle loro relazioni esterne.Si delinea la possibilità che in futuro possa crearsi una nuova organizzazione regionale sulle orme dell’Asean o addirittura dell’Unione Europea? Difficile fare previsioni in questo senso. Una tale prospettiva comporterebbe la creazione di un mercato comune e una condivisione delle risorse quali petrolio, gas e terre rare, che nei singoli Paesi rappresentano una delle maggiori entrate per l’economia nazionale, se non la principale, che sono sotto il controllo diretto dei governi locali. Inoltre, significherebbe superare i modelli di sviluppo economico dei singoli Stati, i quali variano dall’apertura agli investimenti stranieri dell’Uzbekistan, allo sfruttamento di una singola risorsa come il gas in Turkmenistan. Certamente, il dato più importante è che alcune questioni politiche siano percepite come di comune interesse, quindi si intravede un sentiero che può￲ essere intrapreso. (Agenzia Fides 21/5/2025)
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Bozza di orario 2026 consultabile pubblicamente a partire dal 23 maggio 2025

Source: Switzerland – Canton Government of Grisons in Italian

Il cambio di orario di metà dicembre 2025 migliorerà l’offerta dei trasporti pubblici nei Grigioni, aumentando la capacità di trasporto nel Cantone. La bozza di orario per il prossimo anno sarà posta in consultazione dal 23 maggio al 9 giugno 2025.

Dopo che nell’orario 2025 è stato possibile introdurre la cadenza semioraria Coira – San Gallo (in parte con cambio a Sargans), a partire dal cambio di orario 2026 le Ferrovie federali svizzere (FFS) offriranno la cadenza semioraria continua anche sulla tratta Coira – Zurigo con il collegamento rapido InterCity 3. Diversi nuovi collegamenti da e per le regioni periferiche al mattino presto e alla sera garantiranno la coincidenza. In questo modo nelle ore marginali le regioni del Cantone dei Grigioni saranno allacciate ancora meglio al traffico a lunga percorrenza.

Cadenza semioraria Coira – Ilanz e nuovo piano per gli autobus in Surselva
Il prossimo anno un’ulteriore pietra miliare sarà raggiunta con l’introduzione della cadenza semioraria della Ferrovia Retica (FR) sulla tratta Coira – Ilanz. Insieme a questa cadenza semi-oraria è previsto anche un potenziamento dei collegamenti di AutoPostale in Surselva. Al contempo vi saranno anche collegamenti migliori e più rapidi tra le valli della Surselva. La popolazione e gli ospiti potranno beneficiare così di collegamenti più frequenti e di coincidenze migliori.

Sistematizzazione della S-Bahn di Coira
Le nuove offerte della Ferrovia retica rendono necessaria l’introduzione della cadenza semioraria per la S-Bahn di Coira. Questo migliorerà e stabilizzerà in particolare le coincidenze tra treni e autobus. In questo contesto gli orari di partenza e la politica delle fermate dovranno essere adeguati puntualmente e le fermate a Haldenstein dovranno essere soppresse. Durante gli orari di punta è prevista un piano sostitutivo che prevede l’uso di autobus.

Aumenti della frequenza nelle regioni turistiche
Poiché la domanda nel settore della mobilità del tempo libero è aumentata notevolmente, durante l’alta stagione ci saranno più collegamenti. Questi potenziamenti sono previsti in Engadina Bassa nonché tra Churwalden e Lenzerheide. Inoltre anche tra Coira e Flims/Laax sono previste più corse serali.

Nuovi collegamenti verso sud
Per quanto riguarda il corridoio verso l’Italia, le FFS prevedono un graduale ma importante ampliamento dell’offerta da Bellinzona. Saranno perciò offerti singoli collegamenti supplementari con la corsa diretta Coira – Bellinzona. Aumenteranno anche il numero di corse dirette tra Poschiavo e Samedan e quindi la capacità su questo corridoio.

Procedura di consultazione pubblica
Le bozze di orario per il 2026 saranno consultabili pubblicamente su www.öv-info.ch a partire da venerdì 23 maggio 2025. Il Cantone dei Grigioni le ha elaborate negli ultimi mesi in stretta collaborazione con le imprese di trasporto e le regioni. Tutti gli interessati hanno la possibilità di presentare una presa di posizione. La consultazione durerà fino al 9 giugno 2025.

Ulteriori informazioni relative alla procedura di definizione dell’orario sono disponibili su www.aev.gr.ch/fahrplan. Ora le richieste relative all’orario possono essere inoltrate comodamente tramite l’ePortal del Cantone dei Grigioni. Le decisioni riguardo a quali di questi potenziamenti dell’orario possono essere attuati e finanziati saranno prese al più tardi nell’autunno 2025. Il cambio di orario avverrà il 14 dicembre 2025.

Allegato:

Adeguamenti dell’orario

Sulle pagine seguenti sono elencati in dettaglio gli adeguamenti dell’orario di tutte le linee dei TP del Cantone dei Grigioni pubblicati nella bozza di orario.

Persona di riferimento:

Thierry Müller, responsabile della Sezione trasporti pubblici, Ufficio dell’energia e dei trasporti, tel. +41 81 257 36 04 (raggiungibile tra le ore 10:00 e le ore 12:00), e‑mail Thierry.Mueller@aev.gr.ch

Organo competente: Ufficio dell’energia e dei trasporti

Ucraina, conversazione telefonica del Presidente Meloni con Papa Leone XIV

Source: Government of Italy

20 Maggio 2025

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il Santo Padre sui prossimi passi da compiere per costruire una pace giusta e duratura in Ucraina.

Il colloquio fa seguito alla telefonata di ieri con il Presidente Trump e con altri leader europei, nel corso della quale è stato chiesto al Presidente del Consiglio italiano di verificare la disponibilità della Santa Sede a ospitare i negoziati. Trovando nel Santo Padre conferma della disponibilità ad accogliere in Vaticano i prossimi colloqui tra le parti, il Presidente del Consiglio ha espresso profonda gratitudine per l’apertura di Papa Leone XIV e per il suo incessante impegno a favore della pace.

ASIA/CINA- La diocesi di Fuzhou ricorda i 400 anni dall’arrivo del gesuita Giulio Aleni, il “Confucio d’Occidente” venuto a raccontare “la storia di Gesù”

Source: The Holy See in Italian

Fuzhou (Agenzia Fides) – Sono passati 400 anni da quando il gesuita Giulio Aleni, conosciuto come il “Confucio d’Occidente”, sbarcò presso Fuzhou (oggi capoluogo della provincia di Fujian) per raccontare “la Storia di Gesù”. Oggi, la diocesi di Fuzhou ha voluto rendere omaggio testimone che ha annunciato il Vangelo in quelle terre, con seminario svoltosi dal 16 al 17 maggio, e con l’inaugurazione di una sua statua nella cattedrale di San Domenico, durante una cerimonia presieduta dal Vescovo Giuseppe Cai BingruiIl seminario dedicato a Giulio Aleni – che introduceva i neofiti alla meditazione dei misteri della vita di Gesù partendo dai passi del Vangelo, secondo il metodo ignaziano – ha visto la partecipazione di studiosi provenienti dalla Cina continentale, da Hong Kong e dall’Italia. La personalità e il contributo del missionario gesuita italiano – che è stato anche astronomo, letterato, geografo, matematico – sono stati al centro di relazioni di taglio diverso.Il sacerdote e studioso Peter Zhao della diocesi di Pechino, ha esposto “Il contributo di padre Giulio Aleni alla vita della Provincia e all’interscambio culturale”; il professor Lin Jinshui ha svolto una relazione sul tema “Da Matteo Ricci a Giulio Aleni”; il Dottor Jiang Wei si è soffermato su “le specificità e le consonanze dell’arte cattolica nell’India portoghese, nelle Filippine spagnole e in Cina durante la tarda dinastia Ming e la prima dinastia Qing. Infine, gli studiosi hanno percorso in un itinerario guidato il “luoghi” di padre Aleni nell’area di Fuzhou.Giulio Aleni nasce a Brescia, in Lombardia, nel 1582. Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1610, viene inviato in Cina dove dopo essere sbardato a Macao dedica quaranta anni della sua vita a annunciare Cristo tra i cinesi. Nel portare avanti la sua missione si dedica anche all’insegnamento della matematica, considerando tale attività uno strumento utile anche per entrare in contatto con gli ambienti di cultura elevata della società cinese. Riveste l’incarico di provinciale della Provincia gesuita di Hanan (Cinameridionale), e durante la sua missione fa costruire più di 20 chiese, amministra il sacramento del battesimo a 10mila nuovi cristiani cinesi. Nel 1649, per scappare dai soldati della corte di Qing, si rifugia a a Yanping, dove muore nel mese di maggio, per essere sepolto nel Monte della Croce di Fuzhou.Padre Aleni, nella sua opera missionaria, fece tesoro delle intuizioni e delle prassi seguite suo confratello gesuita Matteo Ricci, pubblicando anche una ventina di opere scientifiche, filosofiche, spirituali e dottrinali. Negli anni della sua missione, dopo Matteo Ricci fu lui il migliore conoscitore del lingua cinese tra i suoi confratelli. La sua opera intitolata “La vera origine di tutte le cose” (1628), dedicata alla questione della Creazione, ottenne grande e diffuso apprezzamento, con molte ristampe. Nel 1635, con l’opera “Vera esposizione delle parole e delle opere del Signore del Cielo incarnato”, Aleni raccontò la vita di Gesù. E hanno grande valore e interesse anche i testi delle 325 conversazioni da lui condivise con letterati cinesi(NZ)(Agenzia Fides 20/5/2025)
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Sicurezza sul lavoro, incontri tra il Governo e le associazioni datoriali a Palazzo Chigi

Source: Government of Italy

20 Maggio 2025

Si sono svolti oggi, presso la Sala Verde di Palazzo Chigi, due distinti incontri presieduti dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, fra il Governo e le associazioni datoriali e di categoria per l’illustrazione delle proposte e delle iniziative per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.

EUROPA/ITALIA – Costruire l’unità attraverso il dialogo e l’ascolto: XXII Assemblea Generale della Società delle Missioni Africane

Source: The Holy See in Italian

martedì, 20 maggio 2025

SMA

Rocca di Papa (Agenzia Fides) – Cinquantacinque delegati, tra cui i leader delle province e dei distretti della Società delle Missioni Africane, delegati eletti, facilitatori e ospiti invitati, provenienti da tutto il mondo sono riuniti a Roma per la XXII Assemblea Generale per un momento di discernimento comunitario, pianificazione e rinnovamento.Inaugurata ufficialmente domenica 18 maggio presso il Centro Internazionale di Spiritualità Sacro Cuore di Gesù, a Rocca di Papa, Roma, dal Superiore Generale dei Padre SMA, p. Antonio Porcellato, l’Assemblea promette di essere un momento di riflessione, dialogo e rinnovamento, mentre la SMA prosegue la sua missione nello spirito di unità e di servizio all’Africa e al mondo.Al loro arrivo nel pomeriggio di sabato 17 maggio, i partecipanti hanno preso parte ad un’importante sessione di orientamento per familiarizzare con gli aspetti logistici e pratici del loro soggiorno. L’apertura ufficiale dell’Assemblea ha avuto luogo domenica 18 maggio, con una solenne celebrazione eucaristica.Nel suo discorso inaugurale il Superiore Generale ha sottolineato il carattere storico e in continua evoluzione della SMA. In particolare, 33 membri partecipano per la prima volta e, per la prima volta nella storia della Società, la maggioranza dei delegati è di origine africana. L’età media dei partecipanti è di 51 anni, a dimostrazione di un mix dinamico di esperienza e nuova energia all’interno della SMA. Padre Porcellato ha sottolineato l’ascolto come atteggiamento spirituale fondamentale per l’Assemblea, definendolo il fondamento del discernimento condiviso. L’Eucaristia di apertura è stata il momento culminante della giornata, durante la quale sono state offerte a Dio le intenzioni della SMA confermando l’identità missionaria fondamentale della SMA: messa a parte per annunciare il Vangelo in Africa, con l’Africa e dall’Africa.Nella nota di Dominic Wabwireh, di SMA International, si legge che l’Assemblea durerà tre settimane, mosse da un tempo di grazia, pianificazione strategica e rinnovamento, mentre la SMA valuta la propria missione e guarda al futuro.Nei giorni si susseguiranno discussioni in piccoli gruppi che offrono ai partecipanti l’opportunità di condividere le loro aspettative per l’Assemblea e di riflettere sui contributi che sperano di apportare alla missione collettiva. Al centro dell’ordine del giorno la revisione del Manuale dell’Assemblea Generale, documento fondamentale che delinea le regole, il programma e la struttura delle prossime settimane. “Il manuale è essenzialmente un quadro guida approvato dai membri dell’Assemblea per facilitare l’intero processo”, ha spiegato il Segretario Generale della SMA, p. Emmanuel Dim. “Contiene il calendario, il programma e le varie regole che disciplinano lo svolgimento dell’Assemblea Generale. Ecco perché è essenziale che tutti i membri siano d’accordo su di esso, per garantire il corretto svolgimento della stessa”.Obiettivo dei delegati della SMA è fare di questa Assemblea non solo un momento di governo e di pianificazione, ma una vera espressione di comunione nella missione.(AP) (Agenzia Fides 20/5/2025)
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Cabina di regia sul Piano Mattei, il Presidente Meloni presiede la riunione a Palazzo Chigi

Source: Government of Italy

Si è svolta a Palazzo Chigi la quarta riunione della Cabina di regia del Piano Mattei per l’Africa, presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni.

Alla riunione hanno partecipato i membri di Governo parte della Cabina di Regia, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, l’Anci e un’ampia rappresentanza del Sistema Italia, degli Enti e delle società dello Stato e delle imprese a partecipazione pubblica, del mondo dell’università e della ricerca, del terzo settore e della cooperazione e delle associazioni di categoria.

Nel corso della riunione e in vista della successiva trasmissione al Parlamento, è stata illustrata la bozza della seconda Relazione annuale sullo stato di attuazione del Piano Mattei per l’Africa, documento che descrive le principali iniziative in corso.

È stato inoltre ricordato l’ampliamento del Piano Mattei a cinque nuove Nazioni – Angola, Ghana, Senegal, Mauritania e Tanzania – e l’avvio della piena operatività dei nuovi strumenti finanziari istituiti a sostegno del Piano.

Nel contesto dell’internazionalizzazione del Piano Mattei, è stato infine approfondito il rafforzamento della collaborazione con il Global Gateway dell’Unione Europea. Al riguardo, il Presidente del Consiglio ha annunciato la tenuta, il prossimo 20 di giugno, di un vertice a Roma che sarà co-presieduto insieme alla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, con la partecipazione delle Nazioni africane coinvolte nel progetto infrastrutturale di Lobito e delle principali Istituzioni finanziarie internazionali.

ASIA/PAKISTAN – Il Cardinale Coutts: “Per la pace in Kashmir riscopriamoci figli dell’unica madre India”

Source: The Holy See in Italian

Paolo Affatato – Agenzia Fides

Roma (Agenzia Fides) – “In un momento di tensione, il nostro non può che essere un appello e una preghiera per la pace tra India e Pakistan. Riscopriamo le nostre radici: siamo fratelli perchè figli dell’unica madre, come diceva il Mahatma Gandhi”: è quanto dice in un incontro con l’Agenzia Fides il Cardinale pakistano Joseph Coutts, Arcivescovo emerito di Karachi, che ha preso parte al Conclave e ha partecipato alla messa di inizio pontificato di Papa Leone XIV. Parlando con l’Agenzia Fides, il Cardinale afferma: “Oggi sentiamo l’urgenza di fare qualcosa per una autentica pace. Noi, come cittadini e come comunità religiose in India e Pakistan, possiamo promuovere, e ci impegneremo a farlo, una cultura di pace, per disinnescare gli odi, per disarmare i cuori ed educare al perdono la gente comune. I nostri leder politici, poi, dovrebbero fare qualcosa di concreto nel senso di un accordo, dato che la questione del Kashmir è politica, mentre i governi delle due nazioni continuano a incolparsi reciprocamente e ad alimentare il muro contro muro”.A livello storico, ricorda il Cardinale Coutts, la questione risale al tempo dell’indipendenza dall’Impero britannico: “La popolazione del Kashmir, musulmana, non voleva essere parte dell’India. A quel tempo si disse che i cittadini potevano scegliere: se musulmani, essere parte del Pakistan, se indù essere cittadini dell’India. Ma per il Kashmir non fu così perchè il raja di quel regno scelse l’India, pur andando in senso contrario rispetto al desiderio della popolazione del Kashmir e a come si stava configurando la situazione generale. Da lì sorse la conflittualità”.”Allora – dice il Porporato – eravamo veramente fratelli, un unico popolo che lottò insieme per la libertà dal giogo coloniale. Quella fraternità oggi è da riscoprire e rappresenta la via per costruire una pace giusta e duratura per il futuro. Bisogna tornare alle parole del Mahatma Gandhi che diceva: per duemila anni abbiamo vissuto insieme come unico popolo, siamo tutti figli di un’unica madre, la madre India. Ma oggi Gandhi è dimenticato e nemmeno si studia nelle scuole”, nota con una certa amarezza.”Il nazionalismo politico – prosegue Coutts – ha complicato la situazione in tutti questi anni; gli scontri e le guerre hanno acceso le tensioni tra popoli che condividono la stessa storia e cultura. Questo ci fa capire quanto sia insensata quella guerra. Allora si vollero creare due nazioni che dessero uguali diritti a tutti i cittadini e vivessero in pace. I leader protagonisti del processo di indipendenza, Mohammad Ali Jinnah, Mohandas Gandhi e Jawaharlal Nehru immaginavano due nazioni sorelle. Torniamo a quel desiderio. Oggi siamo chiamati a vivere insieme come buoni vicini”.Il Cardinale Coutts ricorda il suo motto episcopale che è “Armonia”: “Vorrei riferirlo sia alle relazioni all’interno del Pakistan, come frutto del dialogo interreligioso e interculturale e del coltivare rapporti di benevolenza tra comunità diverse; sia alle relazioni con l’esterno, in particolare con l’India: il nostro auspicio è che possiamo costruire ponti, stringerci la mano e riconciliarci, per vivere in armonia”, conclude.(PA) (Agenzia Fides 20/5/2025)
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ASIA/TERRA SANTA – Il tempo sprecato tra promesse di pace tradite e stragi di innocenti

Source: The Holy See in Italian

photo UNRWA

di padre Ibrahim Faltas ofm*Gerusalemme (Agenzia Fides) – “A Gaza i bambini, le famiglie, gli anziani sopravvissuti sono ridotti alla fame”Leone XIV ha ricordato la sofferenza di Gaza dopo il Regina Coeli della domenica in cui è iniziato il suo Ministero Petrino, in una piazza San Pietro affollata da migliaia di fedeli e alla presenza di Capi di Stato, di Regnanti e rappresentanti di Paesi provenienti da tutto il mondo.Prima, durante l’omelia, il Santo Padre aveva affermato che amore e unità sono i punti di partenza della missione affidata a Pietro da Gesù. Leone XIV ci indica la strada: la difesa della vita, fisica e spirituale, nasce dall’amore e dall’unità.La vita in Terra Santa è sospesa fra promesse di soluzioni di pace e certezze di morte. A provocare morte e sofferenza non sono eventi e catastrofi imprevidibili ma mani e menti umane e senza scrupoli.A Gaza sono morti 950 bambini nell’ultimo mese e 20.000 dall’inizio della guerra, si calcola che circa un milione di minorenni non hanno cibo, cure e istruzione.La sofferenza dei bambini della Terra Santa colpisce e fa soffrire il Santo Padre e chi rispetta la vita e il futuro dell’umanità.Tutti i bambini della Terra Santa soffrono: bambini palestinesi, israeliani, libanesi, siriani, musulmani, cristiani, ebrei, sono tutti sottoposti a gravi traumi fisici e morali. Le sofferenze dei bambini sono profonde e lasciano segni profondi.Conosco bambini della Terra Santa che non riescono più a sorridere, a giocare, a mangiare perché soffrono per i loro coetanei di Gaza.Chi soffre la fame non lo dimenticherà, sentirà l’umiliazione della mancanza di cibo anche quando avrà da mangiare. Dovrà passare molto tempo per ridare serenità a chi ha subito ferite e mutilazioni fisiche.Mentre i bambini soffrono, le armi continuano ad uccidere e gli aiuti non attraversano il confine. Mentre i bambini muoiono, in quello stesso tempo, non si trova la soluzione per fermare la violenza.Il Santo Padre soffre per Gaza e conferma l’amore e l’unità come impegno missionario del popolo di Dio. I potenti del mondo hanno ascoltato in diretta il messaggio forte e semplice, umile e deciso del Papa: amore per l’umanità e unità nella ricerca della pace.Non si sprechi il tempo, non si perda tempo per non perdere la possibilità di salvare vite e la possibilità di dare speranza alle vite. Il tempo è prezioso, chi non ferma la violenza lo spreca senza amare. (Agenzia Fides 20/5/2025)*Vicario della Custodia di Terrasanta
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