Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 128

Source: Government of Italy

Il Consiglio dei ministri si è riunito lunedì 19 maggio 2025, alle ore 11.19 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione di contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, I’ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché I’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, ha approvato un decreto-legge che dispone Misure urgenti per garantire la continuità nella realizzazione di infrastrutture strategiche e nella gestione dei contratti pubblici, il corretto funzionamento del sistema di trasporti ferroviari e su strada, I‘ordinata gestione del demanio portuale e marittimo, nonché I’attuazione di indifferibili adempimenti connessi al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla partecipazione all’Unione europea in materia di infrastrutture e trasporti.

Per quanto riguarda le infrastrutture e i lavori pubblici, sono previste – tra l’altro – misure urgenti per: garantire la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria; superare le criticità applicative riguardanti il Codice dei contratti pubblici; chiarire la distinzione tra le “procedure di somma urgenza” e le “procedure di protezione civile”; disciplinare lo svolgimento delle verifiche sismiche degli uffici pubblici.

In materia di autotrasporto, motorizzazione civile e circolazione dei veicoli, il provvedimento punta, tra l’altro, a ridurre i tempi di franchigia ai fini del carico e scarico delle merci nel settore e potenziare la sicurezza delle infrastrutture digitali degli uffici della motorizzazione civile.

In merito all’ordinamento portuale e al demanio marittimo, le nuove disposizioni puntano a  chiarire le modalità di aggiornamento dei canoni demaniali marittimi, garantire la sicurezza nell’utilizzo delle spiagge mediante l’individuazione del periodo di obbligatorietà del servizio di assistenza e salvataggio in mare, migliorare la funzionalità dell’Autorità per la laguna di Venezia – Nuovo Magistrato alle acque;  sostenere e rafforzare le politiche in materia di economia del mare, logistica, trasporto marittimo e fluviomarittimo, mediante il consolidamento dei rapporti fra la società RAM – Logistica Infrastrutture e trasporti S.p.A. e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Il decreto-legge comprende anche disposizioni urgenti connesse a procedure di infrazione e vincoli del PNRR in materia di infrastrutture e trasporti, che mirano a compensare gli eventuali disagi e disservizi alla mobilità derivanti dalla realizzazione degli interventi di manutenzione ed ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria; norme in materia di oneri di servizio pubblico per il trasporto aereo; norme volte a  garantire la revisione dei prezzi di contratti affidati sulla base del decreto “Sostegni-ter” (art. 29, del decreto-legge n. 4 del 2022); garantire lo svolgimento delle attività propedeutiche all’affidamento del contratto intercity (contratto di media e lunga percorrenza per il servizio di trasporto passeggeri su ferrovia); conseguire il pieno raggiungimento degli obiettivi della riforma 2 della Missione l, Componente 2 del PNRR in materia di disciplina delle concessioni autostradali dettata dalla legge annuale per la concorrenza 2023.

Previste anche disposizioni urgenti per la realizzazione delle opere funzionali allo svolgimento delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 e per lo svolgimento di altri eventi sportivi e per garantire la continuità e la regolarità dei servizi svolti dalla Gestione governativa Ferrovia Circumetnea.

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Delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e autonomie Roberto Calderoli, ha approvato il disegno di legge recante delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni. I LEP costituiscono quei livelli che «indicano la soglia costituzionalmente necessaria e costituiscono il nucleo invalicabile per rendere effettivi i diritti su tutto il territorio nazionale e per erogare le prestazioni sociali di natura fondamentale, per assicurare uno svolgimento leale e trasparente dei rapporti finanziari fra lo Stato e le autonomie territoriali e per favorire un’equa ed efficiente allocazione delle risorse e il pieno superamento dei divari territoriali nel godimento delle prestazioni inerenti ai diritti civili e sociali» (articolo 1, comma 2, della legge n. 86 del 2024).

Il disegno di legge, con particolare riferimento alle materie suscettibili di attribuzione di forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, intende apportare i correttivi resi necessari dalla sentenza della Corte costituzionale n. 192 del 2024 al percorso di determinazione dei LEP già avviato con l’articolo 1, commi da 791 a 801-bis della legge n. 197 del 2022 (legge di bilancio 2023), e proseguito con la legge n. 86 del 2024.

Il provvedimento si compone di 33 articoli, suddivisi in tre Titoli. L’articolo 1 delinea l’ambito della delega al Governo per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali e ne descrive il procedimento di esercizio.  

In particolare, il comma 1, ai fini della completa attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione, conferisce al Governo una delega a emanare, entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della legge, uno o più decreti legislativi per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni per le specifiche funzioni disciplinate dalla normativa vigente nelle materie indicate dall’articolo 3, comma 3, della legge 26 giugno 2024, n. 86, ad eccezione della materia “tutela della salute”.

Il Titolo II del disegno di legge contiene i principi e i criteri direttivi specifici per la determinazione dei LEP concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti in relazione alle funzioni attinenti ciascuna materia, ambito di materia o settore organico di materie. Chiude il disegno di legge l’articolo 33, inserito nel Titolo III, il quale prevede, tra l’altro, che dall’attuazione della delega non debbano derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

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RATIFICHE

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo, del 23 dicembre 2020, fatto a Roma il 30 maggio 2024 e a Berna il 6 giugno 2024 (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani, ha approvato un disegno di legge che ratifica il Protocollo di modifica dell’Accordo tra Italia e Svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri del 23 dicembre 2020 (concernente l’eliminazione delle doppie imposizioni sui salari, gli stipendi e le altre remunerazioni ricevute dai lavoratori frontalieri), ratificato con la legge 13 giugno 2023, n. 83, consentendo ai lavoratori frontalieri di svolgere una parte dell’attività di lavoro dipendente in modalità di telelavoro presso il proprio domicilio nello Stato di residenza (fino al 25%), senza che ciò comporti alcuna modifica dello status di lavoratore frontaliere.

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AUTORIZZAZIONI PAESAGGISTICHE

Modifica del regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 2017, n. 31 (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro del turismo Daniela Santanchè e del ministro della Cultura Alessandro Giuli, ha approvato, in esame preliminare, un provvedimento che intende modificare il dPR n. 31/2017, al fine di coordinare la disciplina paesaggistica recata da tale regolamento con la modifica apportata dal DL n. 76 del 2020 all’art. 3 del dPR n. 380 del 2001 (Testo unico dell’edilizia), laddove si è escluso che tra gli interventi di nuova costruzione rientrino:

  • l’installazione di manufatti leggeri, prefabbricati, e strutture come camper, roulotte e case mobili collocate in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti che siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee;
  • l’installazione di unità abitative mobili con meccanismi di rotazione in funzione, e loro pertinenze e accessori, che siano collocate, anche in via continuativa, in strutture ricettive all’aperto per la sosta  e il soggiorno dei turisti previamente autorizzate sotto il profilo urbanistico, edilizio e, ove previsto, paesaggistico.

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Revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’Università e ricerca Anna Maria Bernini, ha approvato un disegno di legge per la revisione delle modalità di accesso, valutazione e reclutamento del personale ricercatore e docente universitario.

Il disegno di legge è finalizzato al superamento dell’attuale sistema di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN) per l’accesso ai ruoli del personale docente universitario. Il nuovo modello prevede l’istituzione di una piattaforma informatica, gestita dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), attraverso la quale i candidati potranno autodichiarare il possesso dei requisiti minimi richiesti in termini di produttività e qualificazione scientifica per partecipare ai concorsi.

La selezione dei docenti non avverrà più a livello centrale, bensì sarà demandata alle singole università. Le commissioni giudicatrici per il reclutamento dei professori ordinari, associati e dei ricercatori saranno composte da almeno quattro membri esterni all’ateneo che bandisce la procedura, selezionati tramite sorteggio tra i docenti disponibili a livello nazionale appartenenti al settore scientifico-disciplinare oggetto del bando e almeno un membro interno all’università che ha indetto la procedura.

L’intervento normativo si propone di superare alcune criticità del sistema vigente, prima fra tutte la generazione di aspettative nei candidati circa l’automatico accesso ai ruoli universitari, nonostante la norma vigente precisi che l’ASN non conferisca tale diritto.

Inoltre, l’attuale meccanismo ha determinato un numero eccessivo di abilitati, non assorbibili dalle università attraverso le ordinarie procedure di chiamata, con conseguenti effetti distorsivi sul sistema di reclutamento e sulla programmazione strategica degli atenei. Il nuovo impianto normativo mira anche a evitare la duplicazione delle procedure valutative: l’attuale sistema prevede infatti una prima valutazione centralizzata, nell’ambito dell’ASN, seguita da una seconda valutazione nell’ambito del concorso per la chiamata nei ruoli di professore di prima o seconda fascia.

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CONFLITTO ATTRIBUZIONE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di resistere nel giudizio per conflitto di attribuzione proposto, ai sensi dell’articolo 134 della Costituzione, dalla Regione Autonoma della Sardegna contro il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) per l’annullamento dei decreti n. 68, 125 e 128 del 2025.

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CONTRATTAZIONE COLLETTIVA

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, esaminata l’ipotesi di sequenza contrattuale ENAC, siglata il 25 novembre 2024, a integrazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del personale del comparto Funzioni Centrali del 9 maggio 2022, relativo al triennio 2019-2021, ha espresso, ai sensi dell’articolo 47, comma 4, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, la valutazione positiva del governo nel rispetto delle osservazioni formulate dal Ministero dell’economia e delle finanze, dipartimento della Ragioneria generale dello Stato nelle note MEF-RGS n.53371 del 17 marzo 2025 e MEF-RGS n.99345 del 28 aprile 2025.  

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STATI DI EMERGENZA

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, ha deliberato di prorogare di ulteriori dodici mesi lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati nei giorni dal 30 ottobre al 5 novembre 2023 nel territorio delle province di Belluno, Treviso e Venezia.

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NOMINE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi ha deliberato il conferimento delle funzioni di Prefetto di Catania al Prefetto Pietro Signoriello, che attualmente svolge le funzioni di Prefetto di Trieste, anche con funzioni di Commissario del Governo per la Regione Friuli-Venezia Giulia.

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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato 18 leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare – per le parti in contrasto con la normativa nazionale – la legge della Regione Valle d’Aosta n. 4 del 03/03/2025 “Disposizioni urgenti per lo svolgimento contestuale, nell’anno 2025, delle elezioni regionali e generali comunali. Modificazioni di leggi regionali in materia di enti locali” e la legge della Provincia autonoma di Trento del 18/04/2025 “Testo di legge della Provincia di Trento approvata a norma dell’articolo 47 dello Statuto speciale di autonomia del Trentino – Alto Adige/Südtirol – Modificazioni dell’articolo 14 della legge elettorale provinciale 2003”.

Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato di non impugnare:

  1. La legge della Regione Lazio n. 3 del 17/03/2025 “Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio ai sensi dell’articolo 73, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42) e successive modifiche”;
  2. La legge della Regione Calabria n. 13 del 18/03/2025 “Integrazioni della legge regionale 21 agosto 2007, n. 18 (norme in materia di usi civici)”;
  3. La legge della Regione Calabria n. 15 del 18/03/2025 “Integrazioni dell’articolo 14 della legge regionale 21 dicembre 2018, n. 47 provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e procedurale (collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno 2019)”;
  4. La legge della Regione Abruzzo n. 5 del 11/03/2025 “Disposizioni per il sostegno alle attività di studio e ricerca in ambito universitario”;
  5. La legge della Regione Molise n. 1 del 18/03/2025 “Disposizioni in materia di agricoltura sociale”;
  6. La legge della Regione Siciliana n. 8 del 12/03/2025 “Modifiche alla legge regionale 31 gennaio 2024, n. 3”;
  7. La legge della Regione Toscana n. 17 del 18/03/2025 “Riconoscimento e valorizzazione della funzione sociale, educativa e formativa degli oratori e delle attività oratoriali”;
  8. La legge della Regione Toscana n. 18 del 18/03/2025 “Interventi normativi collegati alla prima variazione al bilancio di previsione 2025 – 2027”;
  9. La legge Regione Toscana n. 19 del 18/03/2025 “Bilancio di previsione finanziario 2025 – 2027. Prima variazione”;
  10. La legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 5 del 21/03/2025 “Disposizioni in materia di sicurezza, immigrazione, finanza locale, funzione pubblica e lingue minoritarie”;
  11. La legge della Regione Campania n. 2 del 19/03/2025 “Interventi a favore del cicloturismo in Campania”;
  12. La legge della Regione Marche n. 1 del 13/03/2025 “Interventi a tutela dei soggetti affetti da malattia celiaca”;
  13. La legge della Regione Marche n. 2 del 13/03/2025 “Istituzione del registro regionale degli informatori scientifici del farmaco e del parafarmaco”;
  14. La legge della Regione Piemonte n. 5 del 27/03/2025 “Misure di sostegno per le vittime di truffe commesse attraverso strumenti informatici o telematici che hanno come presupposto la dipendenza affettiva”;
  15. La legge della Regione Sardegna n. 9 del 31/03/2025 “Ulteriore proroga dell’autorizzazione all’esercizio provvisorio del bilancio della Regione per l’anno 2025 fino al 30 aprile 2025”;
  16. La legge della Regione Calabria n. 19 del 4/04/2025 “Efficientamento del consiglio regionale e riduzione delle spese dei gruppi consiliari”.

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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 12.50.

PNRR, Cabina di Regia a Palazzo Chigi

Source: Government of Italy

Si è svolta questo pomeriggio a Palazzo Chigi la Cabina di regia PNRR, convocata e presieduta dal Ministro per gli Affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti, alla presenza dei Ministri e dei Sottosegretari competenti, dei rappresentanti dell’Anci, dell’Upi e della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. La Cabina di regia ha approvato la proposta di revisione tecnica del PNRR, finalizzata alla sua efficace attuazione, che a breve sarà sottoposta all’esame del Parlamento e della Commissione europea. 

L’aggiornamento riguarda sia casi di modifiche per sopravvenute circostanze oggettive che correzioni formali, nel pieno rispetto del regolamento Ue sul dispositivo di ripresa e resilienza, che consente agli Stati membri di richiedere modifiche del proprio Piano nazionale.

Nel corso della Cabina di regia, che ha preso atto dello stato di attuazione del PNRR, il Ministro Foti ha condiviso le proposte di modifica che sono pervenute dalle Amministrazioni titolari e le informazioni connesse alle costruttive interlocuzioni in corso con la Commissione europea per l’aggiornamento del Piano che, in ogni caso, non andrà a incidere sull’ambizione e sulla dotazione finanziaria complessiva del medesimo.
Nell’ambito della proposta, oltre alla rimodulazione degli investimenti ferroviari per il potenziamento di tratte strategiche, è previsto anche l’incremento degli investimenti per l’implementazione degli impianti di biometano per lo sviluppo dell’economia circolare dei rifiuti e per incentivare il futuro della mobilità attraverso le automobili a basso impatto ambientale.    

In merito all’avanzamento finanziario del Piano, ad oggi sono state rendicontate sette richieste di pagamento e sono stati emessi i corrispondenti finanziamenti per le prime sei rate, che hanno consentito all’Italia di essere lo Stato Ue che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento, pari a 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR. Con il prossimo pagamento della settima rata, attualmente in fase di verifica finale da parte della Commissione europea, sarà confermato il primato europeo dell’Italia nell’avanzamento del Piano, con 140 miliardi di euro ricevuti, corrispondenti al 72% della dotazione complessiva e, in termini di performance, si raggiungerà circa il 55% degli obiettivi programmati. 

Sono tuttora in corso interlocuzioni con le Amministrazioni titolari e con la Commissione europea, ai fini della piena attuazione del Piano, anche attraverso un suo aggiustamento complessivo, che seguirà la proposta di revisione tecnica all’ordine del giorno della Cabina di regia di oggi e del Parlamento nei prossimi giorni.

Procedura di stabilizzazione del personale non dirigenziale in servizio presso la PCM reclutato per gli interventi del PNRR: esito colloquio

Source: Government of Italy

19 Maggio 2025

Procedura di stabilizzazione a tempo indeterminato e pieno del personale non dirigenziale a tempo determinato in servizio presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e reclutato per l’attuazione degli interventi del PNRR da inquadrare nei ruoli non dirigenziali della Presidenza del Consiglio dei ministri, Categoria A, posizione economica F1.


VATICANO – Leone XIV: Una mia priorità la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra i cristiani

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 19 maggio 2025

Vatican Media

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”, così come ribadire il “no” alla guerra e alla corsa agli armamenti è tra “doveri primari del Vescovo di Roma”. Lo ha detto Papa Leone XIV che questa mattina, nella Sala Clementina, ha incontrato le delegazioni Ecumeniche e Interreligiose che ieri erano presenti alla messa d’inizio pontificato (vedi Fides 18/5/2025).Tra di loro il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, il Patriarca della Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme, Theofilos III, e il Patriarca della Chiesa assira d’Oriente, Mar Awa III. Ed è proprio a loro che il Papa ha rivolto il suo primo pensiero: “La vostra presenza e la vostra preghiera sono per me di grande conforto e incoraggiamento”.Ricordando l’impegno del suo predecessore per l’ecumenismo, Leone XIV ha fatto notare che la sua elezione è avvenuta mentre ricorre il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea, un Concilio, ha sottolineato il Pontefice, che “rappresenta una tappa fondamentale per l’elaborazione del Credo condiviso da tutte le Chiese e Comunità ecclesiali. Mentre siamo in cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani, riconosciamo che questa unità non può che essere unità nella fede. In quanto Vescovo di Roma, considero uno dei miei doveri prioritari la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”.Quella per l’unità, ha rivelato il Papa, “è sempre stata una mia costante preoccupazione, come testimonia il motto che ho scelto per il ministero episcopale: In Illo uno unum, un’espressione di Sant’Agostino di Ippona che ricorda come anche noi, pur essendo molti, «in Quell’unico – cioè Cristo – siamo uno» (Enarr. in Ps., 127, 3). La nostra comunione si realizza, infatti, nella misura in cui convergiamo nel Signore Gesù”.”Più siamo fedeli e obbedienti a Lui, più siamo uniti tra di noi. Perciò, come cristiani, siamo tutti chiamati a pregare e lavorare insieme per raggiungere passo dopo passo questa meta, che è e rimane opera dello Spirito Santo”, ha proseguito il Pontefice aggiungendo: “Il nostro cammino comune può e deve essere inteso anche in un senso largo, che coinvolge tutti. Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti”.Da qui l’importanza dei rappresentanti di altre tradizioni religiose, “che condividono la ricerca di Dio e della sua volontà, che è sempre e solo volontà d’amore e di vita per gli uomini e le donne e per tutte le creature”. Loro in primis sono “stati testimoni dei notevoli sforzi compiuti da Papa Francesco in favore del dialogo interreligioso”.Un pensiero particolare Papa Leone lo ha rivolto “ai fratelli e alle sorelle ebrei”. Citando il numero 4 della Dichiarazione conciliare Nostra aetate, il Pontefice ha sottolineato: “Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso”.Stessa attenzione è stata data dal Vescovo di Roma ai “fratelli musulmani”, con i quali c’è stato “un crescente impegno per il dialogo e la fraternità”. Citando nuovamente la Nostra aetate, Leone XIV ha ribadito che un “approccio, fondato sul rispetto reciproco e sulla libertà di coscienza, rappresenta una solida base per costruire ponti tra le nostre comunità”.Ed è proprio verso il costruire ponti che portino alla pace deve convergere il contributo di tutte le “tradizioni religiose. In un mondo ferito dalla violenza e dai conflitti, ognuna delle comunità qui rappresentate reca il proprio apporto di saggezza, di compassione, di impegno per il bene dell’umanità e la salvaguardia della casa comune. Sono convinto che, se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire ‘no’ alla guerra e ‘sì’ alla pace, ‘no’ alla corsa agli armamenti e ‘sì’ al disarmo, ‘no’ a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e ‘sì’ allo sviluppo integrale”, ha concluso il Papa. (F.B.) (Agenzia Fides 19/5/2025)
Vatican Media

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VATICANO – Leone XIV: Una priorità la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra i cristiani

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 19 maggio 2025

Vatican Media

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – “La ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”, così come ribadire il “no” alla guerra e alla corsa agli armamenti è tra “doveri primari del Vescovo di Roma”. Lo ha detto Papa Leone XIV che questa mattina, nella Sala Clementina, ha incontrato le delegazioni Ecumeniche e Interreligiose che ieri erano presenti alla messa d’inizio pontificato (vedi Fides 18/5/2025).Tra di loro il Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, il Patriarca della Chiesa greco-ortodossa di Gerusalemme, Theofilos III, e il Patriarca della Chiesa assira d’Oriente, Mar Awa III. Ed è proprio a loro che il Papa ha rivolto il suo primo pensiero: “La vostra presenza e la vostra preghiera sono per me di grande conforto e incoraggiamento”.Ricordando l’impegno del suo predecessore per l’ecumenismo, Leone XIV ha fatto notare che la sua elezione è avvenuta mentre ricorre il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di Nicea, un Concilio, ha sottolineato il Pontefice, che “rappresenta una tappa fondamentale per l’elaborazione del Credo condiviso da tutte le Chiese e Comunità ecclesiali. Mentre siamo in cammino verso il ristabilimento della piena comunione tra tutti i cristiani, riconosciamo che questa unità non può che essere unità nella fede. In quanto Vescovo di Roma, considero uno dei miei doveri prioritari la ricerca del ristabilimento della piena e visibile comunione tra tutti coloro che professano la medesima fede in Dio Padre e Figlio e Spirito Santo”.Quella per l’unità, ha rivelato il Papa, “è sempre stata una mia costante preoccupazione, come testimonia il motto che ho scelto per il ministero episcopale: In Illo uno unum, un’espressione di Sant’Agostino di Ippona che ricorda come anche noi, pur essendo molti, «in Quell’unico – cioè Cristo – siamo uno» (Enarr. in Ps., 127, 3). La nostra comunione si realizza, infatti, nella misura in cui convergiamo nel Signore Gesù”.”Più siamo fedeli e obbedienti a Lui, più siamo uniti tra di noi. Perciò, come cristiani, siamo tutti chiamati a pregare e lavorare insieme per raggiungere passo dopo passo questa meta, che è e rimane opera dello Spirito Santo”, ha proseguito il Pontefice aggiungendo: “Il nostro cammino comune può e deve essere inteso anche in un senso largo, che coinvolge tutti. Oggi è tempo di dialogare e di costruire ponti”.Da qui l’importanza dei rappresentanti di altre tradizioni religiose, “che condividono la ricerca di Dio e della sua volontà, che è sempre e solo volontà d’amore e di vita per gli uomini e le donne e per tutte le creature”. Loro in primis sono “stati testimoni dei notevoli sforzi compiuti da Papa Francesco in favore del dialogo interreligioso”.Un pensiero particolare Papa Leone lo ha rivolto “ai fratelli e alle sorelle ebrei”. Citando il numero 4 della Dichiarazione conciliare Nostra aetate, il Pontefice ha sottolineato: “Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso”.Stessa attenzione è stata data dal Vescovo di Roma ai “fratelli musulmani”, con i quali c’è stato “un crescente impegno per il dialogo e la fraternità”. Citando nuovamente la Nostra aetate, Leone XIV ha ribadito che un “approccio, fondato sul rispetto reciproco e sulla libertà di coscienza, rappresenta una solida base per costruire ponti tra le nostre comunità”.Ed è proprio verso il costruire ponti che portino alla pace deve convergere il contributo di tutte le “tradizioni religiose. In un mondo ferito dalla violenza e dai conflitti, ognuna delle comunità qui rappresentate reca il proprio apporto di saggezza, di compassione, di impegno per il bene dell’umanità e la salvaguardia della casa comune. Sono convinto che, se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire ‘no’ alla guerra e ‘sì’ alla pace, ‘no’ alla corsa agli armamenti e ‘sì’ al disarmo, ‘no’ a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e ‘sì’ allo sviluppo integrale”, ha concluso il Papa. (F.B.) (Agenzia Fides 19/5/2025)
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ASIA/HONG KONG – Cardinale Chow: Papa Leone è stato diverse volte in Cina e conosce bene la cultura e la realtà cinese

Source: The Holy See in Italian

lunedì, 19 maggio 2025

Roma (Agenzia Fides) – Prima di divenire Successore di Pietro, Robert Francis Prevost “si è recato in Cina più di una volta, e ha conosciuto la cultura e la realtà cinese”. Lo riferisce il Cardinale gesuita Stephen Chow Sau-yan, Vescovo di Hong Kong, in una video-intervista rilasciata al Kung Kao Pao, bollettino settimanale della diocesi di Hong Kong dopo l’elezione di Papa Leone XIV.La video-intervista è pubblicata sul sito del bollettino diocesano (周守仁樞機盼襄助教宗 落實共議同行 陪伴弱小者 | 本期公教報 | 天主教香港教區週報). Inoltre – racconta il Cardinale Chow – “Come nel passato aveva fatto il Cardinale John Tong, Vescovo emerito di Hong Kong, che ha portato una statua della Nostra Signora di Sheshan a Papa Francesco, seguendo il suo esempio, anche io ho regalato una piccola statua della Nostra Signora di Sheshan al nuovo Papa, implorandolo di non dimenticare la Chiesa in Cina e il popolo cinese. Lui ha annuito per dire che non dimenticherà la Chiesa e il popolo cinese. Credo – ha aggiunto il porporato gesuita – che vorrà volentieri continuare la direzione seguita da Papa Francesco…”.Il Vescovo Stephen Chow è stato creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 30 settembre 2023 insieme all’allora Arcivescovo Prevost.Il Cardinale Chow ha espresso anche il suo desiderio di aiutare il Papa soprattutto nel dare voce ai deboli. È fiducioso che il Pontefice “terrà conto della multiculturalità dell’Asia. Si è recato in Cina più di una volta e ha conosciuto la cultura e la realtà cinese. Si dice che condivide l’approccio di Papa Francesco sulla Cina, che comprende la comunicazione e il dialogo”.“Papa Leone XIV era l’uomo che i Cardinali ritenevano buono per la Chiesa e per il mondo”. E con grande gioia, “i Cardinali hanno scelto un Papa che ascolta volentieri”.Per il futuro, il Cardinal Chow ha ribadito il “desiderio di collaborare alla missione del Papa” a partire da “Hong Kong, dove insieme ai laici accompagneremo soprattutto gli emarginati e i deboli, ascoltando le loro difficoltà e le loro grida, proprio come fa il nuovo Papa”. (NZ) (Agenzia Fides 19/05/2025)
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AFRICA/CAMERUN – “Don Mbaibarem è libero ed è in buone condizioni fisiche” dice l’Arcivescovo di Garoua

Source: The Holy See in Italian

Yaoundé (Agenzia Fides) – Dopo otto giorni di prigionia è stato liberato don Valentin Mbaibarem, parroco della chiesa di San Giovanni Battista a Madingring, rapito il 7 maggio insieme ad altre 5 persone lungo la strada tra Guidjiba e Tcholliré (vedi Fides 13/5/2025). “Don Mbaibarem è stato liberato nella notte tra il 15 e il 16 maggio” dice all’Agenzia Fides Mons. Faustin Ambassa Ndjodo, Arcivescovo di Garoua. “È in buone condizioni fisiche ma ad ogni buon conto è stato visitato da un medico. Vedremo se ne prossimi giorni avrà bisogno di assistenza psicologica” aggiunge. “Si è trattata di un’esperienza dura” continua l’Arcivescovo. “Don Mbaibarem, infatti è stato l’ultimo dei sei ostaggi ad essere rilasciato dai sequestratori. Quattro sono stati liberati nei giorni precedenti la liberazione del sacerdote, mentre un quinto è deceduto mentre era ancora nelle mani dei rapitori (vedi Fides 14/5/2025)”. “Quest’ultimo aveva dei problemi di salute. I rapitori hanno costretto gli ostaggi a marce forzate nella foresta. Visto che questa persona, un insegnante, non riusciva a tenere il passo con gli altri, i banditi lo hanno picchiato per costringerlo a camminare. Alla fine purtroppo il suo fisico non ha retto a questa situazione”.Sulla stampa locale erano apparse notizie su una richiesta di riscatto per il prete. “Come Arcidiocesi non abbiamo pagato nessuna somma per il rilascio del nostro sacerdote. Non so se altri lo abbiamo fatto” afferma Mons. Ambassa Ndjodo.Nel comunicato dell’Arcidiocesi di Garoua con il quale è stata annunciata la liberazione di don Mbaibarem, l’Arcivescovo “ringrazia tutte le persone che hanno pregato per la liberazione del sacerdote e invoca la benedizione del Signore su tutti quelli che hanno operato a questo scopo”. (L.M.) (Agenzia Fides 19/5/2025)
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ASIA/INDIA – Il Cardinale Gracias: “Tra India e Pakistan è l’ora della pace”

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Archdiocese of Mumbai

Roma (Agenzia Fides) – “E’ l’ora della pace. E’ ora di porre fine ad antichi rancori. Il nostro è un accorato appello di pace per il Kashmir. Auspichiamo un accordo completo e definitivo che sarebbe importante non solo per India e Pakistan ma per la pace nel mondo”, dichiara all’Agenzia Fides il Cardinale Oswald Gracias, arcivescovo emerito di Mumbai, tra i cardinali che hanno preso parte alle congregazioni generali prima del Conclave e alla messa di inizio pontificato di Leone XIV. Il cardinale ricorda le parole di Papa Leone al suo primo Regina Coeli: “Ho accolto con soddisfazione l’annuncio del cessate il fuoco tra India e Pakistan e auspico che attraverso i prossimi negoziati si possa presto giungere a un accordo durevole»” ha detto il pontefice.Il cardinale Gracias spiega il rapporto tra le due nazioni divise della partizione dopo l’indipendenza dall’Impero britannico: “Siamo fratelli, stessa cultura, tradizioni, pensieri, sentimenti. Tanto più è importante sedersi e guardare negli occhi per cercare di affrontare tramite il dialogo il nodo della regione del Kashmir, che ci fa soffrire fin dai tempi dell’indipendenza ”, rileva. “E’ un’antica disputa territoriale che ha causato guerre, lutti e sofferenze. Ora sono passati tanti anni e oggi i leader politici dovrebbero avere il coraggio della pace, una pace giusta e durevole. Bisogna buttarsi alle spalle odi, rancori e rivendicazioni e trovare un accordo per il bene dei nostri popoli e dell’intera umanità”, dice.Secondo il cardinale “una nuova guerra tra le due potenze nucleari potrebbe infatti avere effetti disastrosi per il mondo”. Per questo, nota, “è interesse della comunità internazionale proporre e organizzare una mediazione” che “in questo frangente appare necessaria, e che può coinvolgere le grandi potenze come Usa e Cina o essere gestita dalle istituzioni internazionali, come in sede Onu”. “Comunque – sottolinea il Cardinale indiano – è urgente uno sforzo diplomatico , che sia inteso dalle parti come neutrale”.Nella disputa sul Kashmir, ricorda il cardinale, esiste anche “un fattore religioso” che è stato influente fin dall’inizio. “Il Kashmir è una regione a maggioranza musulmana e l’India è una nazione a maggioranza indù, un fattore che ha pesato nei processi storici, sociali e politici della contesa. Ma è compito dei leader oggi abbandonare derive di nazionalismo religioso e promuovere una pace con realismo. Questo è il nostro auspicio”.“E, perché no – conclude – anche la Santa Sede, un attore ‘terzo’ anche sul piano religioso, potrebbe essere tra quanti che facilitano il dialogo e la mediazione”.(PA) (Agenzia Fides 19/5/2025)
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AMERICA/PARAGUAY – In un’atmosfera di festa, gioia e gratitudine le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno celebrato 125 anni di presenza nel paese

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lunedì, 19 maggio 2025

FMA

Asunción (Agenzia Fides) – Il 29 aprile 2025, nel Santuario Maria Ausiliatrice di Asunción, le FMA, insieme ai giovani, ai laici e alla Famiglia Salesiana, hanno vissuto una giornata ricca di emozioni e di fede nella celebrazione dei 125 anni dall’arrivo delle prime nove FMA che, con grande fervore e spirito apostolico, giunsero in Paraguay il 30 aprile 1900 per dedicarsi all’educazione dell’infanzia.“Le prime nove missionarie giunte in Paraguay, mosse dall’ardore missionario che Cristo ispirò a Don Bosco e Madre Mazzarello, sentirono la passione e il desiderio ardente di condividere la fede… espressione di autentica intimità con Lui, per essere autentica e vera luce che illumina il cammino e conduca alla salvezza” ha detto don Néstor Ledesma, Ispettore dei Salesiani di Don Bosco dell’Ispettoria Maria SS.Assunta (PAR), ha espresso nell’omelia per la solenne Celebrazione Eucaristica. Queste prime sorelle, come luce di Cristo, non solo hanno mostrato il cammino, ma furono e sono la forza potente che trasforma i cuori e attrae a Dio le persone.”L’evento – si legge nella nota diffusa dalle FMA – è stato vissuto in un’atmosfera di festa, gioia e gratitudine, celebrando insieme l’eredità salesiana di educazione, fede e speranza.Diverse congregazioni religiose del Paraguay hanno accompagnato la celebrazione, manifestando la loro vicinanza e gioia per questo traguardo storico. Hanno partecipato anche rappresentanti delle Comunità FMA di tutto il Paese, in un’atmosfera di profonda comunione.Questo anniversario non ha avuto natura esclusivamente religiosa ma anche un grande impatto a livello comunale e nazionale. Infatti, la Giunta comunale di Asunción lo ha dichiarato di interesse della città, valorizzando l’impegno educativo ed evangelizzatore delle FMA, mentre la Camera dei Deputati ne ha sottolineato l’interesse nazionale e culturale, riconoscendo il contributo delle missionarie allo sviluppo integrale della gioventù paraguaiana. Non sono mancati i saluti del Cardinale Adalberto Martínez Flores, Arcivescovo Metropolita di Asunción e dell’Ispettrice Ángeles Grassi, a nome dell’Ispettoria Immacolata Concezione (URU) dell’Uruguay.(AP) (Agenzia Fides 19/5/2025)
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ASIA/INDONESIA – Il secondo nativo della Papua (e primo agostiniano dell’Indonesia) ordinato Vescovo: la Diocesi di Timika ha un nuovo pastore

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lunedì, 19 maggio 2025

Timika (Agenzia Fides) – Una settimana di preghiera e di festa. Così la Diocesi di Timika ha celebrato l’arrivo del nuovo Vescovo, Bernardus Bofitwos Baru, insediatosi in Cattedrale dopo cinque anni di sede vacante (sopraggiunta a causa della morte del vescovo John Philip Saklil). Un momento importante per la Chiesa locale: Baru, infatti, è il secondo nativo della Papua a ricevere l’ordinazione episcopale, dopo il Vescovo della Diocesi di Jayapura, Yanuarius Natopai Tu, ordinato nel febbraio 2023. Non solo: è anche il primo agostiniano ad essere nominato vescovo in Indonesia.La consacrazione, accompagnata da canti e danze tradizionali, è avvenuta mercoledì scorso, 14 maggio, per l’imposizione delle mani del Nunzio Apostolico in Indonesia, l’arcivescovo Piero Pioppo, nella chiesa Cattedrale dei Re Magi a Timika.Al rito hanno partecipato 33 vescovi e circa 10mila fedeli cattolici. Presenti anche le autorità locali, tra cui il governatore della Papua sud-occidentale Elisa Kambu. “Questa ordinazione è un segno della grande attenzione della Santa Sede verso i fedeli cattolici in Papua”, ha affermato il Nunzio Apostolico, rinnovando poi l’impegno della Chiesa locale nel promuovere la pace nella regione.Nel suo primo messaggio da Vescovo, Baru ha ringraziato i fedeli e annunciato quelli che saranno i punti saldi del suo ministero episcopale: ascolto, dialogo, collaborazione. “Possiamo continuare ciò che è già stato iniziato dal primo Vescovo di Timika, John Philip Saklil. Le nostre relazioni devono essere fondate sull’amore, l’amicizia e la condivisione umana. Siamo chiamati a diventare porte gli uni per gli altri”, ha aggiunto, esortando i fedeli a cooperare con le tradizioni indigene e le autorità locali così da poter raggiungere la pace nell’area.All’indomani della consacrazione episcopale, il Vescovo Baru ha celebrato il suo primo pontificale nella Cattedrale dei Re Magi a Timika. Durante la celebrazione i sacerdoti, diocesani e religiosi che svolgono il loro ministero in questa terra, hanno rinnovato le loro promesse sacerdotali. (F.B.) (Agenzia Fides 19/5/2025)
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